Buon pomeriggio,
desideravo approfondire l’argomento sul ph del terreno e sapere quali elementi aggiungere per modificarlo,
grazie e buon orto a tutti.
(Nicolò)

Ciao Nicolò,
il PH del terreno altro non è che l’espressione della sua reazione chimica, cioè, in base alla composizione specifica che ha esso stesso manifesta una differente reazione: Acida – valori di ph da 0 a 6, neutra – valore di ph intorno al 7 – e reazione basica con valori di ph da 8 a 14.
Normalmente i terreni dei nostri orti e campi agrari sono a reazione basico/neutra, in quanto di origine calcareo argillosa e solitamente ben concimati con sostanza organica humificata. Invece se ci rivolgiamo verso i terreni di boschi e foreste – montagna – sono prevalentemente a reazione leggermente acida, in quanto derivanti da rocce arenarie o granitiche, oltre al fatto che sono solitamente ben drenati e in climi piovosi.
Per correggere terreni troppo basici per le piante che vogliamo coltivare meglio utilizzare terricci adatti a tale scopo, nel caso contrario di terreni troppo acidi bisogna certamente introdurre sostanza organica humificata – humus cioè – che ci fornisce tanti elementi minerali adatti alla vita delle piante.
Poi caso per caso che ci si presenta agiamo di conseguenza…anche cambiando il nostro oggetto di coltura.
Salute e buon orto.

Salve,
abito a Roma e ho un giardino pensile di 200mq, con 10 piante di agrumi, un susino, un pero, un albicocco ecc
AIUTOOOOO!!!!
Non ho fatto in tempo a proteggere le mie 10 piante di agrumi nel mio giardino a Roma ed ora sono sotto una bella coltre di neve.
Il rischio sarà nelle successive gelate.
Cosa mi consigliate?
Rimuovo la neve ed espongo il bagnato alle gelate, o la lascio rendendola a cappotto?
Le prime volte li ho salvati, i teli di plastica, scaldando da sotto, poi le altre volte con il tessuto non tessuto….. questa volta sono completamente esposti!
Grazie.
(Chesed – Roma)

Salve,
capita ogni tanto che il meteo ci sorprenda impreparati ma, tieni conto anche che le piante sono esseri viventi con mille e più risorse. Nel caso della neve allora meglio in ogni caso lasciarla sopra la vegetazione, che si sciolga da se quando le temperature rialzano naturalmente e sopratutto non coprire le piante bagnate…il freddo ristagna dentro la copertura…la vegetazione asciutta si difende meglio dalle basse temperature.
Salute e buon orto

Salve,
quando si parla di consociare diverse colture a che distanza si fa riferimento per poter fare in modo che l’una influenzi l’ altra sia in maniera positiva che negativa?
Grazie tante.
(Paolo – Roma)

Ciao Paolo,
non esiste una distanza precisa, semplicemente le due piante – sia la chioma che le radici – non devono interagire fra di loro, quaindi dipende anche dalle dimensioni delle piante stesse.
Volendo però darti un numero diciamo che un metro di separazione potrebbe bastare.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
ho un albero di limoni in un piccolo pezzo di terreno (contornato da pavimentazione) in un piccolo giardino, in una casa al mare (zona Puglia a nord di bari).
E’ abbastanza riparato e negli anni ci ha regalato tantissimi frutti; ora però devo lasciarlo al nuovo proprietario purtroppo 🙁 e vorrei portarne una piccola parte con me.
Come posso fare? Trapianto per talea? Ormai vivo da anni a Torino, ma in ogni caso dovrei trovare qualcuno che possa ospitarlo, eventualmente anche in Puglia. Mi potreste dare dei consigli ? Vi ringrazio tantissimo se mi potrete aiutare. (Roberta – Torino)

Ciao Roberta,
ti capiamo perfettamente, le nostre piante – esseri viventi a tutti gli effetti – diventano proprio nostri compagni di vita che non verremmo separarcene mai.
Il migliore metodo che ti suggerisco è il sistema dell’innesto, cioè prendere un rametto dal tuo albero di limoni e innestarlo su un altro agrume – arancio amaro quello che ti consiglio. Ovvio che tale operazione richiede una professionalità specifica, un innestino bravo; oppure potresti praticare anche una Margotta – dai uno sguardo al video interessante.
Salute e buon orto

Buonasera,
desideravo sapere se i fertilizzanti idrosolubili – quelli da dare alle radici – possono essere somministrati anche
in modalità “fertilizzanti fogliari”, sempre rispettando il dosaggio indicato sull’etichetta.
Grazie per la vostra disponibilità e buon orto a voi.
(Nicolò)

Ciao Nicolò,
per darti una risposta precisa sarebbe bene conoscere il tipo di fertilizzante, se ti riferisci ad un tipo preciso.
Altrimenti in via generale ti dico che ogni tipo di concime specifico ha una altrettanta modalità specifica di conferimento alla pianta, nel senso che l’assorbimento radicale delle sostanze è differente da quello di tipo fogliare.
Per questo è meglio non darlo per via fogliare il normale concime da terreno, grazie a te che ci scrivi!
Salute e buon orto.

Ciao Stefano,
dispongo di due ettari di terreno nelle campagne del Montefeltro, zona Sassocorvaro,
in un ettaro pensavo a delle ortive con diverse varietà per famiglia di piante, anche meno comuni, nell’altro ettaro cosa mi consigli di coltivare, di redditizio?
Pensavo alla coltivazione del pistacchio ma forse il clima non è adatto.
Grazie in anticipo.
(Daniela – Sassocorvaro – Marche)

Ciao Daniela,
il tuo progetto di ortive che realizzerai sulla metà dellla superficie immaginiamo sia a scopo produttivo per la vendita diretta dei prodotti e quindi per questo motivo ti suggeriamo di allestire – nell’altra parte di campo – un frutteto misto – come l’orto – per abbinare alle verdure pure della frutta fresca di stagione.
La pistacchicoltura che avevi in mente ci sembra un pò fuori zona, nelle Marche.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un’insegnante di scuola secondaria superiore, di Roma sud.
La mia scuola ha molto verde coltivabile ed io vorrei avviare un progetto di coltivazione con una delle mie classi, lavorando nel tempo della ricreazione e nei pomeriggi.
Amo coltivare piante e fiori; ora sono interessata alla pianta di alkekengi e vorrei partire dal seme, ma non so qual’è, lo trovo dentro la bacca?
Spero che mi possiate guidare in questa coltivazione.
Grazie.
(Giuseppe – Roma)

Ciao Giuseppe,
la vostra scuola è davvero un luogo fortunato, l’educazione ambientale sarà in futuro programma di studio ordinario per tutti i complessi scolatici.
La pianta dell’alkekengi è una solanacea, parente di peperoni e pomodoro, il suo frutto rosso infatti altro non è che una bacca all’interno della quale potrai trovare tutti i semi che una volta estratti e fatti seccare all’aria potrai riutilizzare per la semina a fine inverno – in serra inizialmente.
Trovi semi anche in vendita nei garden oppure on line.
Sulla coltivazione dell’alkekengi puoi curiosare leggendo queto articolo, che trovi nel link.
Salute e buon orto.

Salve,
volevo un consiglio su come seminare il mais in giardino.
Il periodo della semina dovrebbe essere a Maggio e, nonostante le ridotte dimensioni dell’aiuola di semina, mi piacerebbe raccogliere del mais, ma non ho idea di quale tecnica usare.
Grazie.
(Alberto)

Ciao Alberto,
per avere degli ottimi consigli su come coltivare il mais nell’orto, ti suggerisco la lettura dell’articolo che trovi nel link.
In particolare per quanto riguarda l’epoche di semina sono variabili da Marzo a Maggio, in base a dove si trova il tuo orto: Sicilia o Piemonte, livello del mare o montagna?
Su come poterlo sistemare nell’orto, specie se hai poco spazio, ti suggerisco di sfruttare i bordi e confini, visto che la pianta si sviluppa in altezza.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un quarantenne che vive a Milano in questo momento poco occupato.
Possiedo 10000 mq di terreno a ridosso della citta di milano cosa posso farci, vorrei creare un azienda agricola ma sono solo e non saprei.
Grazie.
(Cristian – Milano)

Ciao Cristian,
la tua idea di azienda agricola ci ispira, se la zona in cui è sito il tuo terreno è adatta alla coltivazione -non troppo inquinata- l’idea di avviare una produzione ortofrutticola per la vendita diretta o anche a domicilio può essere – con un ettaro di terra – una fonte di reddito per una persona.
Certo è che da soli si avvia e cunduce poi faticosamente l’attività di agricoltura urbana; non sottovalutare poi anche il richiamo di gente che potresti avere dalla città vicina a te specialmente se organizzi eventi ludici per grandi e piccini, legati alla tua attività, un esempio pratico di orticoltura urbana lo vedi aprendo questo link.
Tienici aggiornati sulla tua attività nascente.
Salute e buon orto.

Salve,
sono pensionata e artista.
Vivo nel Oltre Po’Pavese, il mio terreno (ce l’ho non grande) è molto argilloso; ho sempre meno soddisfazione dai risultati dell’orto, anche se seguo i consigli, fatico ad avere abbastanza prezzemolo (che adoro!) – inizia bene, poi, pian-piano “svanisce”.
Non riesco ad avere UN vaso/UN pezzetto di terra, dove il basilico sopravviva…le piantine (costose, credendo di ottenere il meglio) di peperoni larghi e di fagiolini nani – indebolite e rinsecchite prima ancora del gran caldo, i pomodorini-ciliegini tanti, ma a metà sono marciti sull’apice (foto nell’allegato)…Mi passa la voglia di fare “l’ortolana”.
HO DELLE FORMICHE DAPPERTUTTO!!!!! Altro che prodotti, infusi, macerati, caffè.

Anche le rose (ne ho delle bellissime e generose) – c’è il “Sig. Insetto” (anch’esso nell’allegato), che sembra oziorinco, ma non lo è (e nessuno sa che cosa è), che non mi lascia un petalo sano: inizia prima dell’alba, a maggio e va avanti fino a settembre/ottobre…è una lotta impari, da tre anni…Nessun altro, negli intorni ce l’ha.
Come, si concimano le verdure alla semina? Fino a quando si concima, senza il pericolo di bruciare piante ed alberi?
Le piante che vanno protette durante l’inverno, si annaffiano? E con quale frequenza?
Posso avere risposta anche al mio account?
Grazie 1000 ! E complimenti.
(Amy – OltrePo’Pavese)

Ciao Amy,
ti ringraziamo per i complimenti che ci rivolgi e ci dispiace sentirti un pò demoralizzata sui tuoi risutati “ortistici” ma certe volte è così in natura, specialmente quando le coltivazioni sono -giustamente- biologiche come la tua..e quindi..piene d’insetti che a volte recano danno. Vediamo adesso però di rispondere alle tue domande che ci rivolgi.
Innanzitutto credo che la ragione del fallimento di tante colture – specialmente in questa estate torrida – sia da ricondurre anche alla tipologia del terreno…molto argilloso come lo descrivi tu. Tieni conto che le colture ortive hanno bisogno di terreni sciolti e fertili, per questo ti suggeriamo di agguingere alla tua terra argillosa una buona componente di sostanza organica – terriccio universale e compost ben fatto ovviamente; questi elementi comporteranno un aumento della morbidezza del terra e quindi la sua fertilità fisica, in quanto le radici si muovono meglio nel terreno; questo per spiegare che tante verdure come basilico e prezzemolo si sviluppano meglio in terreni ricchi di terriccio e soffrono meno la siccità, rispetto a terreni argillosi.
La marcescenza apicale di pomodori invece è sintomo di mancato assorbimento di calcio nella terra e per questo si risolve subito irrorando la pianta durante la sua crescita con delle soluzioni di calcio apposite, biologiche, che puoi acquistare direttamente nei consorzi agrari; leggi quest’articolo che trovi nel link –
pomodoro con marciume apicale.

Riguardo alla preparazione del terreno, cioè lavorazioni e concimazioni organiche, si effettuano durante la stagione autunno – Invernale, da avere pronta la terra già all’inizio della primavera – guardati pure il link al video che trovi.
Le piante si proteggono d’inverno solo quelle che lo richiedono, per esempio gli agrumi, e nel caso delle piante protette in serra fredda o con teli, esternamente, è preferibile irrigare il minimo necessario, che almeno l’acqua nel vaso non crea gelo, rovinando le radici.
Gli insetti che hai nelle rose sembrano dei piccoli coleotteri, tipo Oziorrinco o Moscond’oro, e si cibano dei petali…hai provato a toglierli manualmente? Troppo complesso? Altrimenti devi intervenire con insetticidi, anche biologici come l’olio di neem, ma sempre insetticidi sono.
Forza Amy, siamo tutti con te…Natura compresa…se ben la comprendi!
Salute e buon orto.

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