Ciao,
abito a Sapri, provincia di Salerno, sono un pensionato e
coltivo un piccolo orto attaccato alla mia abitazione…Tutto ciò è un grosso divertimento e soprattutto la scoperta di tante nozioni che la terra mi regala!

Nel mio piccolo orto che coltivo non mi sono mai cimentato con i carciofi, per ora ho piantato dei semi in vaschette di polisterolo e sono spuntate già delle piccole foglie:
Come proseguire? Forse è meglio creare una serra? Quali
precauzioni prendere? Quando è tempo di interrarli?
Ogni consigio è ben accetto per poter continuare in tale avventura.
In attesa di una Vostra cortese risposta, cordialmente saluto. (Minieri Giuseppe – Sapri – Campania)

Ciao Giuseppe,
grazie per tutto quello che racconti di te e delle tua bella esperienza nella Natura…vera Maestra di vita!
Hai fatto bene a seminare adesso i carciofi in piccoli vasi, infatti vedi subito spuntare le prime foglie. Per adesso direi che il percorso da seguire è il seguente: coltiva le tue piantine all’aria aperta irrigandole bene, quando vedi che in autunno le temperature calano molto, specie durante la notte, allora allestisci per i carciofi in vaso una piccola serra fredda per fargli passare tutto l’inverno, ricordandoti sempre di dare acqua quando serve. Poi in primavera iniziata le tue piantine saranno pronte per essere trapiantate in piena terra, dove avrai già preparato loro il terreno adatto durante l’inverno.
Salute e buon orto.

Ciao,
Ho 48 anni vivo a Senise.
Ho due ettari di terreno irrigabile, cosa posso coltivare, per avere una rendita, magari
dopo qualche anno?
Grazie a tutti.
(Nicola – Senise – Basilicata)

Ciao Nicola,
che bellezza la tua terra Lucana, pensando anche a tutti i suoi prodotti tipici, che dalla terra arrivano alla tavola.
Considerato quindi che il tuo terreno è irriguo lo rende ancora più appetibile, agronomicamente parlando, per questo la nostra idea sarebbe quella di allestire un grande Orto Lucano per la produzione appunto di prodotti tipici quali:
1 – Lampascioni – (Leopoldia comosa)
2 – Melanzana Rossa di Rotonda IGP – (Solanum aethiopicum)
3 – Fagioli di Sarconi IGP
4 – Peperoni di Senise – IGP – IL Peperone Crusco.
5 – Olivo Maiatica di Ferrandina – oliva dolce, nera da mensa, per l’essiccazione in forno.
Che ne dici dei nostri spunti?
Salute e buon orto.

Ciao,
sono un’artista,
ho lasciato le ortiche a macerare un mese e ovviamente il liquido puzza e ci sono
anche vermi bianchi, è efficace lo stesso?
Grazie mille,
(Nicoletta)

Ciao Nicoletta,
il macerato d’ortica – leggi l’articolo qui linkato – è un vero toccasana per le nostre piante, come antiparassitario o anche concime. La sua preparazione però esige tempi e modalità precise; credo che un mese sia un tempo eccessivo e a questo punto ti merita riniziare da capo, con le nuove regole che trovi nell’articolo sopra.
Salute e buon orto.

Ciao,
sono nata e cresciuta a Milano, dove cerco di combatterne il
grigiume colorando il più possibile il mio terrazzo di verde!
Faccio la musicista, pallavolista e comparsa teatrale.
Il macerato d’aglio, distribuito nel terreno può combattere le malattie fungine dei
pomodori?
Ho 6 piante con molti frutti. I pochi che hanno cominciato a diventare rossi hanno
la base del frutto (la parte lontana dal punto in cui il pomodoro è attaccato alla
pianta) marcia! Non vorrei perdere i miei amati pomodori uno ad uno… So che
l’aglio funziona contro parassiti e funghi. Grazie per l’attenzione!
(Giulia – Milano)

Ciao Giulia,
grazie per la dettagliata presentazione che fai di te…e ci piace molto la tua missione di combattente verde contro il grigiume!
Il macerato d’aglio distribuito sulla chioma delle piante è un rimedio antisettico per allontanare prevalentemente insetti tipo afidi e non ha azione antifungina, specialmente se dato al terreno, inoltre quello che riscontri sui tuoi pomodori non è dovuto all’azione di un fungo ma è una reazione della pianta alla carenza di Calcio nel terreno.
Per prevenire tale inconveniente ti suggerisco di irrorare la chioma dei pomodori con una soluzione di acqua e un prodotto specifico a base di calcio che altro non che un concime fogliare (lo trovi facilmente in commercio), lo puoi acquistare direttamente nel tuo consorzio agrario di fiducia.
Per saperne di più sul trattamento dei pomodori con carenza di calcio ti suggerisco la lettura dell’articolo che trovi qui nel link.
Salute e buon orto.

Salve,
ho una pianta in vaso di limoni da 3 anni che mi produce molti limoni, mi sono accorta però
che sui rami ci sono le formiche, vorrei sapere se non fanno bene per la pianta.
Grazie,
(Erminia – Bergamo)

Salve Erminia,
la presenza di formiche che viaggiano sui rami delle piante in genere, solitamente, denunciano la presenza anche di afidi – i pidocchi delle piante – in quanto le stesse si nutrono della melata che i pidocchi trasudano succhiando la linfa della pianta.
Se vedi che in generale la pianta non soffre di queste due presenze lascierei perdere ogni tipo di trattamento (insetticidi) e vedrai che in estate piena la afidi e formiche spariranno.
Salute e buon orto.

Salve,
ho 61 anni, vivo a Roma, sono impiegata pubblica.
Domanda: ho ereditato a Bolsena una vigna oramai abbandonata da più di 60 anni che e
diventata un bosco, lasciata a se senza essere più curata, ed una cantina (una
nicchia di paese scavata nella montagna); siccome io non posso andare per motivi di
salute e perché mi sta distante, 110 km per me troppi, mi chiedevo se esiste un modo
(non troppo costoso) per utilizzarli a distanza con colture che non richiedono la
presenza quotidiana.
grazie anticipate,
(Raffaella – Roma)

Ciao Raffaella,
che bella storia, vigna e cantina tipo grotta…immagino solamente la bontà del vino, fresco naturalmente.
E’ davvero molto interessante, da tanti punti di vista, quello che ci racconti, perchè, le piante di vite della vigna, se non sono morte tutte, saranno certamente di antichè varietà da recuperare o valorizzare, magari sarà interessata l’università di agraria a questo aspetto, ti suggerisco di consultarla.
Per un godimento a distanza diciamo, di tutte le tue proprietà che hai a Bolsena, puoi pensare di cercare persone, aziende agricole o comunque qualsiasi soggetto che può essere interessato a coltivarti la vigna per produrre vino nella cantina/grotta e al tempo stesso mantenerti in vita l’ambiente, con magari delle colture parallele al vigneto, delle quali puoi goderne anche te, andandoci quando hai tempo e voglia. Le formule possono essere contratti d’affitto o anche di comodato d’uso gratuito, oppure una formula scritta specificatamente per i due soggetti contraenti. Se non hai interesse a mantenere la vigna puoi vendere i diritti di reimpianto e avviare altre colture, ma che comunque dovrai affidare a qualche altro soggetto, visto che sei distante, almeno nella manutenzione ordinaria. La coltivazione a vigneto rimane, secondo me, la più appetibile, considerato la cantina annessa.
Salute e buon orto.

Ciao,
abito in campagna, in pianura in provincia di Novara, sono casalinga e faccio regolarmente l’orto.
Questa’anno per la prima volta ho voluto provare a piantare le patate che avevo in casa coi germogli, solo che la maggior parte
di esse aveva i germogli spezzati alla base, mia figlia voleva cucinarle.
La mia domanda è la seguente: nasceranno ugualmente le nuove patate?
Grazie!
(Rossella – Novara – Piemonte)

Ciao Rossella,
che bellezza la tua storia, casalinga e ortista, chissà che cucina ottima verrà con gli ingredienti naturali che curi e raccogli personalmente!
La coltivazione delle patate vedrai che ti darà una soddisfazione non indifferente, specialmente il momento della raccolta sembra di scavare e trovare enormi pepite d’oro sotto terra.
Quando le semini invece è consigliabile togliere i germogli lunghi che producono anche perchè comunque andranno distrutti durante le operazioni di interramento, quindi, nessun problema se le hai piantate così come le hai trovate, non ti deluderanno vedrai.
Salute e buon orto.

La Stevia rebaudiana è una delle piante più di moda in questo momento. Tutti la conoscono come il dolcificante naturale per eccellenza e da quando lo zucchero è sotto accusa per i danni causati, la Stevia è l’alternativa migliore che abbiamo, se non vogliamo rinunciare a un po’ di dolcezza.

Ma le mode passano e la Stevia resta per fortuna, anzi è sempre stata là, anche prima che i riflettori fossero puntati su di ‘lei’. Anche se molti ne conoscono l’esistenza non è detto che ne conoscano le importanti virtù terapeutiche, contenute nelle sue foglie verde smeraldo.

 

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