Ho piantato dei girasoli sul balcone che sono cresciuti giganteschi.

come si fanno seccare i girasoli mantenendo il loro colore?

(Floriana)

Ciao Floriana, sono felice per i tuoi bellissimi girasoli sul terrazzo! Ti confesso però che pure usando moltissimo i fiori secchi per fare composizioni floreali per decorare la casa, non sono un’esperta di metodi di essiccazione.

Tuttavia ho letto che alcuni tipi di fiori, come l’ortensia (questo posso confermarlo perché lo faccio sempre)  e il girasole, conservano meglio il loro colore e si mantengono più dritti se nel vaso vengono messe due dita d’acqua. Quest’anno lo sperimenterò personalmente anche sui girasoli.

Nel frattempo fammi sapere se raggiungerai il risultato sperato!

Ho da poco un piccolo terreno e vorrei tanto cimentarmi in coltivazioni da orto senza ricorrere a dover comprare piantine già pronte ed anche a far un buon compostaggio. Il terreno è piuttosto argilloso almeno x quanto possa saperne visto che trattiene molto l’acqua.

Come poter fare piantine, come ottener un buon compostaggio, ed infine se possibile, come poter fare melanzane peperoni e pomodori innestati .

Ringrazio della vostra disponibilità

(Egidio)

Ciao Egidio, sei all’inizio, ma mi sembri molto agguerrito! La tue domande sono complesse  e la cosa migliore è suggerirti di leggere alcuni articoli che ho già scritto riguardo a come ottenere giovani piante: sui semenzai, sul terriccio adatto alla semina, sul periodo e sulla profondità di semina e su come effettuare la semina.

Quanto al compostaggio al momento ho fatto solo un articolo su come preparare il compost, ma spero di tornare presto sull’argomento per approfondire.

Se il tuo terreno è argilloso penserei a praticare del sovescio per dare più struttura la terreno e renderlo un po’ più leggero.

Quanto ad innestare le piante da solo, aspetterei un attimo! Fare innesti erbacei è piuttosto difficile, proverei intanto a fare crescere una pianta da seme, che per uno alle prime armi è già un successo! Soltanto in un secondo tempo penserei a fare innesti su piante più robuste (perché di questo si tratta) per prevenire malattie e avere produzioni maggiori. Per non lasciarti completamente privo di risposta ti propongo di guardare questo filmato che parla di un innesto su cucurbitacee, in questo caso dell’anguria.

I link che ti ho proposto sono molti, ma spero ti siano utili! Buon apprendimento, ma se dovessi avere bisogno di nuove informazioni o dettagli….SCRIVI!!!! Buon Orto!

Buongiorno, entro fine mese devo traslocare e devo assolutamente portare con me anche una pianta di limone che però devo travasare perchè il vaso che ha ora è troppo grosso e pesante, ma il limone è stato attaccato dalla cocciniglia. Sono andata in un vivaio è mi hanno dato un antiparassitario da dargli 1 volta a settimana per 3 settimane cosa posso fare?

Grazie e Saluti

(Angela – Roma)

Ciao Angela, quanto al travaso metti la pianta in un vaso più leggero ma delle medesime dimensioni, perché adesso non è il momento di tagliare le radici al limone!

Per quanto riguarda la cocciniglia se hai già iniziato con il rimedio suggerito dal vivaio, continua con quello anche se non fosse così ‘naturale’, però sappi che la cocciniglia si combatte prima asportando le parti più infette, poi pulendo le parti con uno spazzolino imbevuto con una soluzione di sapone molle di marsiglia (50 gr in 1 litro di acqua),  oppure di alcol (se usi l’alcol puro dopo spruzza la pianta con acqua), o meglio ancora i due combinati insieme.

Un’altra soluzione è l’olio bianco,  che però non può essere usato in estate, per questo in sostituzione si utilizza l’olio estivo. Naturalmente sono tutti rimedi acquistabili presso vivai o consorzi agrari. Un saluto e buon trasloco

Il mio bellissimo pomodoro è stato “attaccato”, e credo che si stia infettando anche la vicina melanzana, come posso aiutarli? grazie 1000

(Marina)

Ciao Marina, non credo si tratti di un fungo, perché (almeno in foto) non vedo macchie biancastre tipo muffa. Dalla decolorazione e dal diseccamento fogliare sembra piuttosto che il tuo pomodoro sia attaccato dal ragnetto rosso o comunque dagli acari. Passa subito al contrattacco e se hai possibilità procurati uno di questi rimedi: macerato di ortica, infuso di tanaceto, olio di neem.

Altrimenti prova con il macerato di aglio, ma se ‘l’invasione’ è piuttosto avanzata (come sembra) acquista un preparato naturale a base di piretro, ma ricorda che il piretro uccide anche gli insetti utili, usalo con parsimonia e secondo i dosaggi prescritti. Potresti usare quello liquido in polvere a bassa tossicità e con una persistenza limitata (circa 48 ore).

E l’anno prossimo utilizza uno dei preparati sopra indicati come prevenzione!

Sono un coltivatore per hobby e vorrei utilizzare il meno possibile prodotti chimici.

Nel frutteto della casa di campagna ho alcune piante di peri che, nonostante i due trattamenti a fine autunno e di inizio primavera che faccio regolarmente con verderame e olio bianco, da alcuni anni si presentano con le foglie ticchiolate di giallo e la produzione va persa. Cosa devo fare?

( Giovanni )

Ciao Giovanni, credo si tratti della ticchiolatura, che colpisce in particolare modo il pero, il melo e il nespolo. E’ un fungo che si diffonde soprattutto durante le primavere piovose, quando c’è scarsa circolazione di aria e umidità stagnante.  Per questo può essere utile una potatura che favorisca una migliore ventilazione tra le fronde.

E’ un fungo molto contagioso e per evitare la sua propagazione è necessario raccogliere le foglie e i rami caduti sul terreno e bruciarli altrove.

Ma veniamo ai trattamenti da effettuare per prevenire l’attacco. La poltiglia bordolese due volte l’anno è sicuramente il rimedio più efficace e dovrebbe essere sufficiente per prevenire molte malattie fungine, certo che in caso di pioggia il trattamento va ripetuto. Ti consiglio una volta l’anno di effettuare anche una buona concimazione a base di stallatico maturo per dare nuovo vigore e resistenza alla pianta.

Un ottimo rimedio preventivo è l’infuso di equiseto e il macerato di ortica, da irrorare sulla pianta durante la primavera. Oppure nel tuo caso credo che possa essere efficace, dal momento della fioritura in poi (dopo che avrai fatto i due trattamenti don la poltiglia bordolese), l’uso della propoli (1 litro di acqua e 20-30 gocce di propoli e magari aggiungendo un cucchiaino di zolfo). Un altro prodotto che non ho mai utilizzato, ma che suggeriscono in molti come fungicida è il polisolfuro di calcio (calce+zolfo), ammesso anche in agricoltura biologica

A questo punto incrociamo le dita e auguriamoci che non ritorni più una primavera piovosa come quest’anno!!!

Il mio limone acquistato un mese fà circa, nel momento del travaso in un vaso più grande, ho notato che la sua terra era grigiastra e molto dura, ho pensato fosse argilla e che aggiungendone della nuova adatta agli agrumi piano piano si sarebbe alleggerita; innaffiando però l’acqua va giù molto lentamente e quindi non credo che la sua terra si sia ammorbidita, questo mi fà pensare che la pianta ne possa soffrire, anche perchè inizio a vedere qualche foglia gialla, che consiglio mi date, avrà bisogno di qualche integratore? Grazie anticipatamente

( Franca )

Ciao Franca, che io sappia il limone non gradisce terreni troppo compatti ed argillosi, tanto è vero che se compri del terriccio per agrumi è molto leggero e  addizionato con della pietra di pomice. Quindi nel rinvasarlo avrei effettuato qualche taglio verticale al pane di terra, qualora si fosse presentato troppo duro e compatto (facendo attenzione a non romperlo!) e poi avrei messo del terriccio almeno un poco più leggero. O quanto meno, ma spero che tu l’abbia fatto, avrei messo sul fondo uno strato di argilla espansa, pomice, o ghiaietto.

Mi raccomando inoltre la gestione del sottovaso: se è necessario per non sporcare il balcone, svuotalo spesso, così eviterai che il tuo limone abbia sempre le radici inzuppate.

Se il problema del cattivo drenaggio continua a sussistere prenderei provvedimenti, a costo di doverlo rinvasare! Poi per quanto riguarda la concimazione, sicuramente un piccolo aiuto non guasta. A questo proposito leggi il post su come coltivare gli agrumi in vaso e tutti i commenti, perché sono molto interessanti e pertinenti. Ciao e a presto!

Sul terrazzo della mia cucina ho dei vasi con piante aromatiche, uno di questi ha una pianta di Salvia e una di Erba Cipollina, ma in questi giorni l’Erba Cipollina si è riempita di animaletti neri che sembrano invaderla ogni giorno che passa, mentre alla Salvia non succede niente. Cosa posso fare per eliminare questi noiosi animaletti? Vorrei potergli dare qualcosa di non nocivo perché mi piace usarle in cucina. Cosa mi consigliate?

(Monica – Versilia)

Ciao Monica, per preparare un rimedio di pronto intervento userei l’infuso d’aglio o di peperoncino, ma puoi combinarli anche insieme, cioè mettere a macerare insieme all’aglio anche tre o quattro peperoncini. Oppure lava la tua erba cipollina con acqua ed alcol. Sono tutti rimedi facili, ma purtroppo molto blandi, però su di un vaso in balcone possono essere sufficienti a debellare dei piccoli pidocchietti fastidiosi! Fammi sapere come andrà a finire!

Vivo in Umbria, in un casale in aperta campagna, a pochi chilometri da Todi.

Voglio curare la mia campagna in modo naturale.

Le mie piante sono rovinate dalle limacce e lumache. Come posso liberarmene, in modo bio?

(Annalisa – Todi)

Ciao Annalisa, tempo fa ho scritto un post su questo argomento: come riuscire a liberarsi dalle lumache nell’orto, lì sono elencati un po’ tutti i rimedi naturali possibili: dal fare delle barriere di cenere, borotalco, calce o sale a quelle  di metallo , dalla birra alle esche a base di fosfato di ferro.

Ti consiglio di leggerlo con attenzione, ma ti linko anche la risposta data a Luca ‘aiuto! il mio orto è attaccato dalle lumache!’. Anche lui aveva lo stesso problema ed era molto agguerrito.

Dopoquste due letture credo che avrai trovato la soluzione al tuo problema. Un saluto e buon orto!

Abito a Pesaro da poco tempo mi sono avvicinato al mecerato di ortica. Lo vorrei utilizzare come fertilizzante e quindi l’ho fatto macerare per 12 giorni.

Questa è la domanda: una volta diluito 1 a 10 con acqua e ottenuti quindi gli 11 litri di prodotto, quanto ne devo dare a ogni pianta ???

(Massimo-Pesaro)

Ciao Massimo, 12 giorni di macerazione vanno molto bene per fertilizzare la pianta, ma se è molto concentrato puoi diluirlo anche un po’ di più. Lo puoi usare 1 volta la settimana somministrandolo come se fosse una normale annaffiatura e quando la pianta necessita di un po’ di sostegno per la crescita.

Come quantità vado ad occhio, facendo in modo di bagnare il terreno alla base della pianta piano, piano, in modo che vada proprio lì e non ruscelli altrove, facendo così ne consumo molto meno. Per regolarti sappi che se la pianta è in vaso ne può bastare circa un bicchiere!

Vorrei sapere se esiste un prodotto naturale per eliminare le foglie di pesco gonfie di bolla.

 

(Francesco – Cagliari)

Ciao Francesco, la bolla del pesco è un fungo (Taphirina deformans), che si annida nel tronco dell’albero, colpisce a primavera e in genere attacca le foglie già sviluppate. Quest’anno con il clima caldo-umido che sta facendo è un vero flagello! Ma guardiamo come porvi rimedio in modo naturale.

Metodo 1 – In modo preventivo possiamo usare l’infuso d’equiseto, che è un ottimo fungicida, per irrorare il tronco e i rami e usare il macerato di ortica, che è un ottimo ricostituente, per rafforzare le difese delle piante. Potrebbe essere una buona pratica anche seminare sotto la chioma dell’albero la stessa ortica o alcuni agli. In ogni caso pacciamare il piede del peso con del buon compost, può essere una buon sistema per irrobustire i nostri alberi da frutto.

Metodo 2 – Poltiglia bordolese! Se usata in modo adeguata e senza abusarne è senz’altro un rimedio efficace. La poltiglia bordolese va distribuita sull’albero al momento della caduta delle foglie  (1,5 kg per 100 l di acqua) e una seconda volta a febbraio alla ripresa vegetativa, prima dello schiudersi delle gemme. Non va mai data durante la fioritura perché è tossica per le api. Durante la fioritura potremo usare la propoli in soluzione idroalcolica (150-200 g per 100 l di acqua), ne rafforzerà la produzione, senza danneggiare nessuno.

Metodo  3 – Se le foglie colpite sono poche puoi staccarle e bruciarle per evitare che le spore del fungo si diffondano e sperare che la pianta riesca a reagire bene e a fruttificare ugualmente.

Per il momento non ho altri consigli da darti, ma come avrai capito occorre soprattutto agire in fase preventiva, perché quando l’attacco è molto avanzato diventa difficile contrastarlo in modo naturale!

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