Salve,
sono un pensionato, con hobby giardino e orto, nelle ore libere da impegno babysitter dei miei nipotini, abito vicino a Biella.
Cerco di fare compostaggio per utilizzo successivo del terricci nell’orto.
Vorrei sapere se c’è un metodo casereccio per attivare il compost, senza utilizzare i costosi prodotti chimici e che sia ecosostenibile.
Grazie
(Pierluigi – Biella)

Salve Pierluigi,
i processi di compostaggio sono condotti da una serie nutrita di microrganismi come funghi, batteri ecc. ecc. Quindi è necessario che il processo di attivazione sia biologico.
Se il tuo sito di accumulo dei rifiuti organici è nuovo, ti suggerisco di mischiare ai materiali vegetali – via via che gli accumuli – un prodotto chiamato attivatore del compost – che trovi in commercio a basso costo – che altro non è che un liofilizzato di microrganismi da spolverare sui vari strati di accumulo del compost, avendo cura di bagnare leggermente la superficie per svegliare tali microrganismi; vedrai che progressivamente il tuo compost si attiverà, inizialmente scaldandosi e poi raffreddandosi, formando così il prezioso humus.
Salute e buon compost.

Salve,
sono alla mia seconda stagione da ortista, vorrei seminare del finocchietto, come devo fare e quando?
Grazie
(Mike)

Ciao Mike,
tu vuoi coltivare il finocchio per la produzione di foglia fresca, giusto?
Per questo ti consiglio di mettere a dimora direttamente in pieno campo i semi del finocchietto. Allestisci per questo un piccolo solco di 3 – 5 cm di profondità e distribuisci i semi non troppo fitti, ricopri leggermente con la terra, in attesa della germinazione irriga delicatamente senza sconvolgere i semi messi a dimora.
Quando le piantine avranno raggiunto un’altezza di 5-10 cm, se troppo fitte, bisogna che tu le diradi – estirpandole – lasciando una distanza fra loro di 15-20 cm.
Riguardo all’epoca di semina adesso – in primavera – puoi coltivare le varietà a produzione estiva: es var. “Mantovano” o var. “Bianco lento”.
Mike, aspettiamo di sapere i risultati!
Salute e buon orto!

Salve,
ho un orticello, da sempre sognato, che mi dà molta soddisfazione.
Volevo da voi una conferma sull’esistenza di una proposta di legge, a dir poco terrificante; se ritenete opportuno mandatemi una e-mail, non vorrei spaventare i colleghi orticoltori! Gira la notizia di una legge del parlamento europeo che dal 2016 vieterà l coltivazione di ortaggi ad uso proprio per ragioni di sicurezza alimentare, se vera come e cosa si può fare per ribellarsi a questa violenza nei nostri confronti?
Distinti saluti e grazie.
(Roberto)

Salve Roberto,
la comunità europea sta effettivamente legiferando a riguardo di un argomento che tratta la regolarizzazione – cioè un controllo – del commercio/scambio di materiale riproduttivo: cioè semi e piantine, destinati ai produttori di ortaggi professionisti ovvero a chi lo fa in grande scala e per scopi di vendita e non amatoriali come lo fai tu e tutti gli orticoltori che per passione e autoproduzione coltivano il proprio spicchio di terra.
La legge – proposta di legge – è del 6 maggio 2013, il nome è “Regulation of European Parliament and the cuoncil on the production and making available on the market of plant reproductive material”, – “Plant reproductive material law” leggi pure i particolari nell’articolo – chiarificante e rassicurante – che hai nel link.
Per questo motivo non mi allarmerei a riguardo anzi vorrei rassicurare tutti, me compreso, che coltivare il proprio orto non sarà illegale…ma solo rilassante e salutare.
Salute e buon orto!

Salve,
vivo a Sarnano, in provincia di Macerata, un paese alle pendici dei monti Sibillini. Amo le piante in genere che siano da fiore o da frutto.
Ho due piante di limone e una di mandarini da diversi anni, ma i frutti sono stati quasi sempre assenti. L’anno scorso ho provveduto al cambio del vaso (piu’ grande, usando terra specifica), ho integrato poi la concimazione (effettuata sempre e con prodotti specifici) con dei lupini tritati…poi come per miracolo la produzione e’stata abbondante ma i frutti, di grandezza normale e aspetto bellissimo all’interno risultavano asciutti quasi secchi, i frutti sono ancora sulle piante, volevo sapere come e quando procedere alla raccolta e in cosa ho sbagliato o cosa e’ mancato.
Grazie
(Tiziana – Macerata)

Salve Tiziana,
le tue piante di agrumi hanno risposto in maniera ottimale a tutte le tue cure colturali e attenzioni che hai riservato ad esse.
A mio giudizio la causa dell’asciuttezza dei frutti è dovuta solo al fatto che essi sono stati per troppo tempo attaccati alla pianta madre – senescenza dei frutti – e che essendo invecchiati li sopra si sono progressivamente asciugati.
Ti suggerisco, per il futuro, di raccogliere progressivamente i frutti via via che essi maturano, sgravando così anche la pianta madre di alcuni frutti già maturi e favorendo così la crescita degli altri rimasti sopra…non ti preoccupare quindi non è mancata nessuna cura da parte tua, solo una prontezza nella raccolta.
Salute e succosi frutti!

Ciao mi chiamo Tiziano,
ho 55 anni e sono in mobilità, quindi senza una occupazione fissa, mi piace fare giardinaggio e piantare alberi da frutto, abito a Somma Lombardo, vicino Malpensa. Ho fatto l’operaio presso un ditta che produce tubi idraulici, addetto al controllo qualità, sono venuto in Lombardia per lavoro e spero di tornare al più presto in Veneto, da dove provengo, Basso Polesine, dalla campagna cioè! Da qualche mese ho smesso di lavorare e ora vorrei dedicare il mio tempo al mio orto, vorrei sapere se ci sono delle varietà di kiwi che sono più adatti alla zona dove abito, un zona che rimane sempre esposta al vento e di solito più fredda!
Grazie
(Tiziano – Malpensa)

Ciao Tiziano,
grazie per raccontarci la tua storia, ci appassiona sentire che percepisci forte il richiamo della terra..avendo anche vissuto da giovane in campagna!
La coltivazione del kiwi – come puoi leggere in questo articolo che ti spedisco – appassiona molti dei nostri lettori, la pianta infatti dà un frutto gustoso e salutare.
Inoltre essa è di per se stessa molto rustica ed esigente di inverni freddi, che l’aiutano a differenziare i fiori, quindi non è necessario ricercare varietà particolari di kiwi per la zona, che dici essere fredda. Ti lascio scritto un promemoria delle due varietà che comunemente troverai in vendita dai vivaisti della tua zona, ricorda che la pianta essendo dioica – separazione dei sessi su due individui differenti – ha necessità di avere vicino l’individuo maschio – impollinatore – che l’individuo femmina – portatore di fiori e frutti; ecco per te le varietà: Hayward – Femmina della varietà di kiwi più comune, da associare alla Matua – il maschio relativo impollinatore; altrimenti se desideri coltivare il kiwi a polpa gialla la varietà femmina si chiama Soreli e il maschio Belen.
Salute e buoni kiwi.

Salve,
se pacciamando con paglia, foglie e via dicendo, impediamo il crescere delle erbacce, non succede la stessa cosa a ciò che abbiamo seminato? E cioè se ho seminato la lattuga o qualcos’altro, fagiolini, asparagi, bieta e via dicendo, se le ricopriamo con le foglie di quercia per proteggere il tutto dal gelo, poi cosa nasce?
Grazie
(Renzo)

Salve Renzo,
si certo, se tu spargi il materiale pacciamante direttamente sul letto di semina è sicuro che questo costituirà un ostacolo fisico alla crescita delle tue piantine, che germineranno di sicuro percentualmente di meno!
Per utilizzare la pacciamatura con le foglie secche nel caso della semina di ortaggi ti suggerisco di eseguire le semine in filari anziché a spaglio, in questo modo potrai distribuire il materiale pacciamante direttamente fra le file degli ortaggi.
Salute e buon orto.

Salve,
vivo in un paese montano di circa 10 mila abitanti , la mia passione è la campagna.
Sono appassionato all’agricoltura, vorrei sapere come innestare degli agrumi, per esempio l’arancio.
Grazie per la risposta.
(Antonio)

Salve Antonio,
ci dà soddisfazione sapere della tua passione per la campagna e l’agricoltura in genere!
L’innesto di piante è una delle pratiche agricole che richiedono più cura e attenzione. Gli agrumi sono piante sempre verdi e con esigenze termiche elevate, per questo l’epoca migliore per praticare l’innesto è la primavera inoltrata, quando le temperature sono elevate e la pianta è già in vegetazione. Le modalità principali per innestare sono tre: 1 – Spacco, 2 – Corona e 3 – Scudetto.
Per praticare l’innesto ti spedisco il link a questo sito specializzato, (dove puoi trovare gli esempi che ti ho scritto prima) sull’innesto di alberi e se vuoi avere una buona guida pratica all’innesto ti consiglio la consultazione di questo bel libro sulla potatura e innesti di piante.
Salute e buon innesto!

Salve,
sono appassionato di orto, appena posso faccio tutto il necessario per avere l’orto più bello del vicinato; mi piacerebbe coltivarlo in rispetto delle fasi lunari, ma come posso fare?
Grazie
(Enrico)

Salve Enrico,
la luna è un satellite naturale della terra che compie attorno ad essa un giro completo ogni 29 giorni; variando la sua posizione rispetto alla terra, influenza, sia il movimento delle maree, come anche lo scorrimento della linfa all’interno delle piante, interagendo così sia sull’accrescimento e sulla fioritura.
Per coltivare secondo la luna ti consiglio innanzitutto di leggere questo interessante articolo; poi, per avere con te una guida pratica pronta all’uso, che ti aiuti a coltivare l’orto in ogni momento dell’anno, ti suggerisco di acquistare in libreria dei manuali pratici – ecco un esempio valido – che spiegano tutte le coltivazioni che puoi fare durante tutta la stagione in base anche al ciclo lunare che c’è in quel momento. In questo modo potrai avere di sicuro l’orto più bello del vicinato!
Salute e buon divertimento!

Mi chiamo Francesco Gattinoni, abito ad Antegnate in provincia di Bergamo, attualmente sono in pensione, per mantenermi in attività faccio il volontario che trascorre un periodo dell’anno in India in una comunità cristiana.
E’ possibile far crescere il Kiwi per fare una piantagione in India?  In quella zona che frequento il clima e piuttosto caldo (a giugno la temperatura può arrivare a 50 gradi).  Se è possibile coltivarlo, come posso seminare una piantagione? Visto che non posso portare le piantine cosa mi consigliate? Ci sono i semi distinti fra maschi e femmine? E’ possibile portare dei semi?
Grazie
(Francesco – Bergamo)

Salve Francesco,
che bella esperienza quella che svolgi in India, m’immagino solo quante varietà di piante si possono conoscere, vivendo li!
La pianta del kiwi proviene dalla Cina, dove vegeta spontaneamente in climi temperati, cioè con temperature non eccessivamente elevate…..50°C sono tanti.
Facendo una ricerca ho trovato questo articolo sulla coltivazione del kiwi in India, ti invito a leggerlo, descrive infatti le zone dove il kiwi viene coltivato con successo – in diverse zone dell’India – e cita anche tutte le varietà migliori da utilizzare. Importante sapere che, se tu volessi fare un vero impianto di coltivazione, devi procurarti il materiale di propagazione – le piante – direttamente dai vivai di produzione locali, non è possibile cioè trasportare alcun tipo seme o pianta da un continente all’altro; partendo dai semi poi è un percorso troppo lungo e inoltre è difficile distinguere i maschi dalle femmine – impossibile direi. Per questo ti suggerisco di fare delle ricerche in loco, informandoti anche se ci sono nelle vicinanze delle coltivazioni in atto, è la strada migliore: più sicura sostanzialmente.

Salute e buona fortuna!

Salve,
vivo a Cittanova, un piccolo comune in provincia di (RC), ai piedi dell’Aspromonte. Sono appassionato all’agricoltura, ho un appezzamento di terreno a conduzione propria, di natura oliveto;  sto cercando di creare un piccolo angolo per coltivare pianta da frutto e qualche vite da vino.
Per prima cosa vorrei sapere quando posso potare: vite, agrumi, alberi da frutto in genere e quando posso fare la concimazione.
Se qualcuno mi può dare qualche consiglio lo gradirei.
Grazie anticipatamente.
(Antonio)

Salve Antonio,
diversificare la produzione di un terreno che ha solo olivi è sempre una cosa intelligente: è d’aiuto sia per chi coltiva – che si nutre di cose differenti –  sia per l’ambiente naturale che si bio-diversifica.
Per risponderti direi che la stagione migliore per la potatura di frutti- a foglia caduca immagino – delle viti e loro rispettiva concimazione sia il periodo che va da metà gennaio a marzo, quando le piante sono ancora in riposo vegetativo e però stanno per ripartire a crescere, allo stesso modo il concime di origine organica avrà modo di mischiarsi bene con la terra e anche esso cominciare a risvegliare le proprie attività vitali. La potatura degli agrumi la eseguirei in primavera affermata invece!
Salute e buon frutteto

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