Salve,
sono un “ortolano”, da poco tempo, un anno scarso…..Ho iniziato a coltivare l’orto, per far felice mio babbo, e poi ci ho preso passione e adesso via!
Adesso però ho notato diversi tunnel che mi attraversano l’orto, chi è che scava e cosa devo fare per allontanarlo dalle mie piantine?
Grazie.

(Dario)

Ciao Dario,
hai visto che magico l’orto, lo si coltiva per far contenti gli altri e poi fa contenti anche noi stessi!
Pur non vedendo di persona i tunnel che dici di avere nell’orto immagino bene che l’animale responsabile di tale opera sia la talpa – Talpa europaea Linnaeus, 1758 – tale animale infatti vive sotto il livello del terreno che scavando buche e gallerie danneggia prati, orti e giardini. I sistemi di contenimento di questi animali – che danni a parte hanno la loro importante funzione ecologica – nei nostri orti e giardini può essere fatta sia con metodi preventivi – impedire cioè a gli animali di entrare nell’orto-giardino, sia con metodi di lotta diretta che mirano a far uscire gli stessi dal giardino tramite disturbo dell’habitat.
Per informazioni ulteriori sulla lotta alle talpe nell’orto leggi pure il l’articolo qui linkato.
Salute e buon orto.

Ciao sono Lisa,
ho 29 anni ed ho da sempre la passione dell’agricoltura e del lavoro all’aria aperta, forse perché ho sempre vissuto in campagna.
Ho un terreno di poco più di 1000 mq situato in provincia di Udine tra il medio e basso Friuli, attorno al quale ci sono solamente campi coltivati con granturco o soia.
Avrei voglia di iniziare una piccola attività  legata anche ad un B&B, cosa mi consigliate?
Inoltre la casa vicino al campo ha a disposizione un pozzo, quindi in teoria l’acqua non manca.
Grazie in anticipo per la risposta 🙂
(Lisa – Bicinicco-UD)

Ciao Lisa,
è vero che la passione sincera per l’agricoltura, quella che denunci di avere, nasce sicuramente perché in campagna ci sei nata; personalmente la considero una bella eredità!
Riguardo al tuo progetto, invece, la cosa che mi viene spontanea di suggerirti è quella di progettare, sul tuo terreno – associato ad un B&B – uno spazio verde multifunzionale, dedicato al ristoro del corpo e della mente dei tuoi ospiti, prima di tutto quindi un orto/frutteto per la produzione di ortaggi, frutta e fiori freschi per abbellire le sale del tuo locale.
Come progettare un orto ti suggerisco di rivolgerti ad un professionista – Agronomo -paesaggista, intanto per avere qualche spunto leggi pure l’articolo che vedi qui linkato.
Ci fai sapere gli sviluppi del tuo progetto?
Salute e buon orto davvero!

Salve,
spostando delle piante di zucca per esporle meglio al sole si sono staccati alcuni frutti dalla pianta, la mia domanda è: devo conservarle al sole oppure in locale ombreggiato per portare al termine la maturazione?
Grazie, buona giornata!
(Cesio)

Ciao Cesio,
capisco benissimo quello che hai tentato di fare e il tuo dispiacere nel trovarti le zucche staccate, ma non disperare!
Una volta che i frutti si sono staccati dalla pianta non ricevono da lei nessun’altra sostanza e quindi la cosa migliore per me è:

1 – fai asciugare bene i frutti al sole per una giornata
2 – delicatamente riponi gli stessi in un luogo riparato dagli agenti atmosferici, esempio, una cantina, li le zucche continueranno la maturazione anche per diversi mesi, stando attenti però a non far si che la buccia esterna si ferisca, altrimenti marciranno in pochi giorni.

Salute e buon orto.

Ciao,
sembra che inizino le piogge di fine estate e che il caldo diminuisca.
Ho vangato un po’di terreno per mettere le patate per la prossima primavera. Volevo chiedervi se intanto nello stesso terreno posso coltivare cavoli e verze da raccogliere (forse) a dicembre – gennaio. Mi sembra uno spreco lasciare il terreno senza produrre nulla. Aggiungo che dopo la vangatura ho distribuito del letame in pellets. Corro il rischio di impoverire troppo il terreno? Qui da noi le patate le seminano verso il 20 marzo. Vi ringrazio come sempre per i vostri preziosi consigli. A presto.
(Antonio)

Ciao Antonio,
si finalmente il caldo – necessario – dell’estate sta terminando ed è subito voglia di pensare all’autunno inverno…e primavera come fai giustamente tu!
L’argomento delle rotazioni delle colture orticole – come puoi leggere nell’articolo che trovi nel link – prevede proprio di alternare differenti specie di ortaggi in base alla loro “voracità” di elementi nutritivi presenti nel terreno. Per esempio, cavoli e patate sono entrambe colture che consumano elementi nutritivi in quantità quindi no sarebbero proprio avvicendabili l’una dopo l’altra, allora l’unico rimedio in questi casi è quello di concimare abbondantemente (20 – 40 kg di stallatico maturo su 10mq di terra) – con lo stallatico va benissimo – fra una coltura e l’altra, di modo che le patate, che arrivano dopo i cavoli, non trovino un terreno troppo povero di elementi.
Salute e buon orto

foto di Giovanni Breschi

foto di Giovanni Breschi

Villa Bardini è uno dei luoghi da visitare quando si va a Firenze, sia per i suoi Musei che per il suo giardino, incantevole e panoramicissimo. E’ uno dei ‘rifugi’ in cui vado spesso a rilassarmi quando i ritmi diventano troppo incalzanti.
Con l’arrivo dell’estate mi inerpicai nuovamente su Costa San Giorgio, la bella strada in salita dove si trova l’entrata di Villa Bardini, e come sempre mi addentrai nel verde del suo giardino che con mia grande sorpresa si era arricchito di un bellissimo orto.

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Salve,
mi chiamo Marco ed ho 21 anni. Io e la ragazza con cui convivo da circa 2 anni stavamo facendo dei progetti e tra questi l’idea che ci interessava di più era proprio quella di aprire un’azienda agricola.
Premetto che faccio il pizzaiolo da circa un anno ma avendo sempre vissuto in campagna, sin da piccolo ho avuto a che fare con la terra; difatti la casa in cui vivo domina una vallata di circa 3 ettari di proprietà (con la possibilità  di espandere a 6 totali) con uliveto. La zona in questione è quella di Capena, nella valle del Tevere, in provincia di Roma.
La mia domanda è la seguente:
Sarebbe possibile nella zona in questione coltivare lo zafferano? Altitudine 180 metri s.l.m.
So che l’altitudine migliore sarebbe quella che va dai 500 ai 700 metri ma sarebbe possibile creare una coltivazione lo stesso, oppure la qualità  ne risentirebbe eccessivamente?
Inoltre, quali altre piantagioni/coltivazioni sarebbero indicate per il mio terreno?
Terreno prevalentemente a Lehm con piccoli tratti argillosi. Presenza di acqua (2 pozzi).
In conclusione, cosa mi consigliate?
Grazie
(Marco – Lazio)

Ciao Marco,
grazie tanto di tutta la storia che ci racconti, della tua vita e delle tue passioni, come te anche tante altre persone sentono come la necessità di coltivare la terra, alla quale siamo tutti legati.
Per quanto riguarda la coltivazione dello zafferano – ecco un articolo scritto per gli hobbisti ma che ti permette di conoscere meglio la pianta – a mio parere la zona che descrivi non è proprio quella più adatta; per avere maggiori informazioni a riguardo ti suggerisco di visitare questo sito specializzato sulla coltura dello zafferano, dove potrai trovare informazioni utili e più specifiche all’argomento.
Riguardo alle altre alternative di coltivazione invece mi sembra che ne hai tante, visto il tipo di terreno, la presenza di acqua importantissima per le irrigazioni, e l’estensione stessa della terra che hai a disposizione. Per questo puoi pensare di fare: impianti di viticoltura, frutticoltura, orticoltura ecc ecc. Per fare un punto della situazione più realistico potresti far fare un sopralluogo da un tecnico – Agronomo – per sapere precisamente le colture più adatte alla zona, compresa anche un’attenta indagine di mercato per capire i prodotti meglio vendibili.
Fai le cose lentamente all’inizio per capire bene la direzione da prendere.
Salute e buon orto.

Salve,
sono pensionato, vivo in provincia di Alessandria, ad Acqui Terme, ho un piccolo orto che coltivo con un amico; il primo anno è andato tutto bene il secondo un po’ di meno.
Verso la prima decade di luglio avevo un orto che era da invidia, essendo stato concimato in novembre con letame di cavallo, poi però è arrivato il ragnetto rosso.
Vorrei sapere come può essere arrivato e come posso combatterlo, per la prossima volta, visto che mi ha distrutto tutto: peperoni, melanzane e fagiolini.
Grazie.
(Mike – Alessandria)

Ciao Mike,
quello che ci racconti ci piace molto…l’orto coltivato con un amico, fatica e raccolto condiviso…per il fatto che il secondo anno sia andato differente dal primo niente paura e sconforto, funziona così!

Il ragnetto rosso è un acaro che si muove nell’ambiente volando, la lotta a tale organismo è più difficile rispetto agli insetti. Un insetticida-acaricida biologico di origine vegetale, adatto alla lotta degli acari e il neem – vedi l’articolo presente nel link – una sostanza estratta da una pianta che deve essere data sugli ortaggi una volta ogni 15 giorni per iniziare a vedere i primi risultati. Una volta utilizzato ci fai sapere se risolvi il tuo problema?
Salute e buon orto

Ciao!
Questo blog è fantastico, ci sono un sacco di consigli utili per chi come me ama i fiori e le piante!
Ho una domanda: che cosa si può piantare in questo periodo, per vedere qualche fiorellino in giardino in inverno? Mi consigli anche tu le viole del pensiero?
Grazie!
(Lucia)

Ciao Lucia,
sei veramente gentile a rendere onore al nostro lavoro di squadra in-orto, grazie!
Per quanto riguarda le fioriture autunno-invernali ci sono si altre essenze oltre alle viole del pensiero, ti lascio di seguito un elenco di piante al quale puoi riferirti:

1 – Crocus spp. – esempio fra questi, lo zafferano – consulta l’articolo nel link.
2 – Cyclamen spp., i ciclamini.
3- Iberis sempervirens, un arbusto perenne dalla fioritura bianca
4 – Primula spp., le primule

Adesso divertiti a scegliere le piante e se vorrai spediscici delle foto del tuo giardino fiorito.

Salute e buon orto..giardino!

Salve,
vivo a Roma e sono un’infermiera, la mia domanda è:
quali sono le fasi lunari?
Grazie
(Vitina-Roma)

Ciao Vitina,
la luna è un satellite che ruota intorno alla terra, facendo un giro completo in 28 giorni.
Premetto che noi, gli abitanti della terra, vediamo solo la parte della luna illuminata dal sole, cioè una sola metà; progressivamente che la luna gira intorno alla terra si svolgono quelle che chiamiamo le fasi lunari e sono quattro:

1 – novilunio o luna nuova: quando la luna rivolge alla terra solo la sua metà in ombra. Da questo punto in avanti inizia per la luna la sua fase crescente che la condurrà nella fase successiva.

2 – primo quarto: in questa fase di luna crescente dalla terra sarà possibile osservare illuminata solo uno spicchio di luna; in questa fase di luna crescente la parte convessa sarà rivolta sempre a ovest.

3 – Luna piena: fase finale della luna crescente, dove è visibile tutta la metà della luna rivolta verso la terra.
Da questo punto in avanti si avrà la fase di luna calante quando il cerchio completo piano piano inizierà a decrescere lasciando visibile la parte della luna convessa in direzione est.

4 – ultimo quarto: si vede illuminato la seconda metà della parte illuminata.

Per quanto riguarda la relazione delle fasi lunari con la coltivazione dell’orto ti suggerisco la lettura dell’articolo che trovi nel link.
Salute e buon orto…sotto la luna!

Campo granoSono andata nel Cilento alla scoperta dei grani antichi. Oppure come ama definirli Antonio, un amico che ho conosciuto lì, dei grani del futuro. Esattamente a Caselle in Pittari, un piccolo paese arroccato sul cocuzzolo di una collina, come ce ne sono tanti in quella parte della Campania. La differenza è che a Caselle in Pittari da dieci anni a questa parte ogni luglio si tiene il Palio del grano, una festa che celebra il grano, la terra e la voglia di stare insieme. Non è una festa per chi è in cerca di folclore annacquato, finte ricostruzioni o tiepide rimembranze (anche perché quest’anno la calura era tale che di tiepido non c’era niente), ma è una festa dai sapori e dagli intenti forti: il sapore dei grani del luogo che hanno nomi e radici antichissime, Russulidda, Ianculidda, Carosella di Pruno e molti altri, tutti recuperati e coltivati ancora oggi su quelle terre.
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