Buongiorno,
ho appena scoperto questo sito e mi piacerebbe chiedervi alcune informazioni.
Vorrei iniziare a coltivare qualche prodotto. Io vivo in Piemonte e non sono molto esperta; quale coltura in questi anni ha maggiore valore sul mercato e quindi facilmente vendibile? Cosa potrei produrre?
Grazie.
(Paola – Piemonte)

Risposta

Ciao Paola,
siamo felici che tu ci abbia trovato, navigando nel mare di internet, vediamo di accontentarti subito.
La tua domanda, molto aperta, non è facilmente circoscrivibile, in quanto si possono individuare alcune colture agricole che hanno un valore di mercato più redditizio di altre, ne faccio un elenco qua sotto con la sicurezza di dirti che comunque una risposta più precisa ha bisogno di attente analisi di mercato realistiche. E comunque al di la del prezzo di vendita sul mercato del prodotto bisogna anche mettere sul piatto della bilancia i costi di produzione del medesimo prodotto e valutare anche la superficie di terra destinata alla produzione; per fare un esempio avere 100 ettari coltivati a grano può essere molto più redditizio che 1 ettaro a zafferano, nonostante la enorme differenza di prezzo di vendita, bisogna cioè considerare tutti i costi precisi.
Nella regione che ti compete – il Piemonte – ci sono colture che per la destinazione del prodotto specifica: la pasticceria e anche l’enologia, possono essere identificate come colture più redditizie, come per esempio il nocciolo da frutto secco e la vite da vino, ma anche lo zafferano. Insomma se ci dai qualche elemento più specifico noi siamo felici di aiutarti a capire cosa poter coltivare di soddisfacente per te.
Salute e buon orto

Buongiorno,
vivo a Cortelà di Vo’ (Padova), sui colli Euganei, volevo comprare il terreno del vicino che ha piantato ora un vigneto di un ettaro ma non vorrei continuare con la produzione del vino, avevo pensato per piantare qualcosa che mi da reddito subito ….cosa mi consiglia?
Grazie.
(Sousana – Cortelà – Padova)

Risposta

Ciao Sousana,
sinceramente la soluzione migliore per avere reddito istantaneo da quel terreno sarebbe, almeno inizialmente, continuare con il vigneto, ma, se non rientra nei tuoi desideri e volendo pensare ad altre colture le soluzioni possono essre differenti, per es: Cereali – coltivazioni specifiche di grani antichi o farro, per la produzione di farine speciali e biologiche, allestimento di un frutteto biologico per la vendita della frutta fresca, ecc ecc. Tante soluzioni anche variabili dal tipo di terreno e anche da cosa richiede il mercato locale, che assorbirà il tuo prodotto.
Salute e buon orto.

Salve,
sono, purtroppo, un pensionato a cui e’ stato assegnato un orticello di una 40 di metri quadrati e che ha promesso alla moglie di coltivarlo…… a parte gli scherzi vorrei mettere a frutto questa opportunità.
La zona e’ quella precollinare del bolognese, Dozza, per la precisione. Apprezzo moltissimo la vostra tabella con le “scadenze” per la semina e la messa in opera, vorrei chiederVi se potete indicare anche la distanza fra loro della messa in posa delle varie tipologie di verdure cosa da poter “mappare” l’orto.
Grazie anticipatamente,
buon lavoro…..nell’orto!!
Saluti
(Fabio Nelson – Dozza – EmiliaRomagna)

Risposta

Salve Fabio,
grazie della tua sottile ironia e utile simpatia…la tua promessa sarà mantenuta!
Riguardo alla distanza da tenere nei trapianti è variabile fra i diversi ortaggi, es: Pomodori almeno 35 – 50 cm fra le file e 25-35 cm sulla fila, zucchine circa 50cm, aglio circa 15-20cm, ecc ecc.
Per avere un esempio su come potresti progettare un orto in maniera anche elegante e funzionale, ti suggerisco di leggere l’articolo che trovi nel link.
Salute e buon orto.

Salve,
dall’estate scorsa sono riuscito a portare dentro casa, messe davanti alla finestra, 4 piante di peperoncino: 2 “Habanero chocolate”, una di “Naga Morich chocolate” e una di “Scorpion giallo”.
Le piante son messe in due vasi rettangolari da 50 cm (un vaso con lo Scorpion e un Habanero e l’altro con il Naga Morich e l’altro Habanero).
Per tutto l’inverno le piante hanno fatto sia i fiori che i frutti adesso penso che sia il momento di trapiantarle in nuovi vasi singoli. Desideravo sapere quando trapiantarle, vivo a L’Aquila, che terriccio usare e se usare del concime e quale. Grazie.
(Faropa – L’Aquila – Abruzzo)

Risposta

Ciao,
personalmente le collezioni di peperoncini in vaso piacciono molto…hanno il sapore di cose preziose.
Riguardo al trapianto ti suggeriamo di farlo in primavera ormai affermata, lontana cioè dai ritorni di freddo; come data indicativa prendi di riferimento il 15 aprile…in avanti. Riguardo al tipo di terriccio e concime da utilizzare direi di continuare con quelli che hai usato fino ad ora, visto i risultati, e che immagino siano: terriccio da orto oppure universale e concime stallatico..a lenta cessione cioè e ricco di tanti minerali oltre l’azoto; lo impasti insieme al terriccio per fare una nutrizione di fondo.
Salute e buon orto.

Salve,
sono nata a Milano, e abito in paese limitrofo, sono impiegata, sposata da molti anni e con un figlio che si stà laureando in Biologia Ambientale.
Pur essendo nata a Milano, ho passato molto tempo in campagna, prima con il nonno che aveva l’orto e poi con i genitori che oltre all’orto avevano un piccolo appezzamente coltivato a vite.
Il contatto con la natura per me è essenziale e trovo che lavorare la la terra aiuta il corpo e lo spirito.
Da questo anno ho trovato un appezzamento di terreno di circa 70 mq, da coltivare come orto urbano.
Ho 70 mq. di terrenno leggermente argillosi, ora è il momento di organizzare le coltivazioni.
Non voglio esagerare con le tipologie, mi orienterei sui classici pomodori, zucchine, fagiolini, insalata.
Non so se è opportuno pensare anche a patate e cipolle.
Mi potete aiutare conqualche consiglio?
(Ileana – Milano)

Risposta

Ciao Ileana,
interessante la tua storia con la natura, sia passata che presente come futura….è un bel manifesto d’appendere!
Per quanto riguarda l’allestimento del tuo orto praticamente perfetto -70mq e leggermente argilloso – direi che sono validi tutti gli ortaggi che scrivi, magari però ti suggerisco di non scordarti di piantare le specie aromatiche perenni: salvia, ramerino,timo, ecc. e anche i carciofi e fragole, in aiuole ben definite.
Ecco alcuni spunti su come progettare un orto.
Salute e buon orto.

Ciao, io vivo a Roma, a settembre mio figlio ha comprato fuori città, una casa con terreno e io, che ho 60 anni, e faccio il meccanico mi cimento come coltivatore, ho messo 2 mandorli, alcune viti per uva da tavola, e uva da vino, praticamente il mio passatempo, un po’ di lavoro senza uccidersi troppo.
Il vecchio proprietario ha dato alle piante il diserbante, come posso ridare vigore alla terra!
Grazie in anticipo,
(Giancarlo – Roma)

Risposta

Ciao Giancarlo,
avere un passatempo nella natura per riposare fisico e mente dal lavoro è una cosa veramente salutare, bravo!
Le sostanze diserbanti hanno un azione selettiva sulle piante che lo hanno ricevuto, infatti, come ci dici si sono seccate tutte. Il terreno però non viene impoverito dei suoi nutrienti, quindi per dare nuova vita al tuo orto devi solamente lavorare la terra – fresandola per esempio – andando ad eliminare le erbe seccate dal diserbante, poi potresti anche riseminare magari altre tipologie di erbe come per esempio un misto di specie: leguminose e graminacee. Questa pratica di concimazione verde si chiama anche sovescio – leggi pure l’articolo che trovi qui nel link -per capire bene quali tipologie di erbe dovrai seminare. Importante poi è che non venga mai dato più diserbante al terreno!
Salute e buon orto.

Salve,
per trapiantare delle fragole in vasetto, posso interrarle in solchi nel terreno, o devo utilizzare qualche procedimento di lavorazione del terreno particolare, quale altra pianta va associata alle fragole e infine, se mi e’ concesso, che tipo di concime devo utilizzare per esse, tenuto conto che utilizzo, periodicamente, del compost fatto da me e che lo mescolo, quando asciutto, secco, insieme al terreno?
Grazie,
(Giuseppe).

Risposta

Ciao Giuseppe,
hai ragione a prenderti cura nel preparare bene il terreno per le tue fragole in quanto, essendo una coltura ortiva, erbacea a ciclo poliannuale è un buon investimento fare le cose a dovere in anticipo.
La coltivazione della fragola – come leggi anche nell’articolo che trovi nel link – è abbastanza semplice e riguardo alla preparazione del terreno ti suggerisco di:
1 – fare una lavorazione profonda, tipo vangatura
2 – Ammendamento del terreno con il compost di tua produzione e anche del terriccio a reazione acida, affinando poi anche le zolle tramite una fresatura meccanica o zappatura manuale
3 – concimazione di fondo con dello stallatico maturo – meglio se ovino o caprino.
4 – trapianto delle piantine ad una distanza di 20cm circa
5 – curati che ci sia un impianto d’irrigazione automatico o anche manuale fatto con il tubo tipo “goccia a goccia” che dovrà passare fra le piantine di fragola messe a dimora precedentemente.
Salute e buon orto.

Salve,
ho notato che in alcune piante del mio giardino la presenza di fumaggine.
Ho letto di vari rimedi come l’olio di neem e la poltiglia bordolese, andrebbe altrettanto bene un miscuglio di sapone di marsiglia con alcool denaturato?
Grazie!
(Umberto – Palermo)

Risposta

Ciao Umberto,
quello che si chiama generalmente “Fumaggine” altro non è che una proliferazione di più tipi di patogeni fungini che si manifestano sulla chioma delle piante attaccate, come una polvere nera.
Lo strato scuro che si crea quindi è però conseguente al fatto che la stessa pianta, oggetto della fumaggine, era stata attaccata precedentemente da uno o più tipi d’insetti comunemente chiamati “pidocchi delle piante”: Afidi e/o cocciniglie. L’effetto di questi insetti provoca la produzione della melata, che altro non è che una sostanza zuccherina e appiccicosa sulla quale la fumaggine si ferma stabilmente perchè fondamentalmente è la sua fonte trofica…il suo cibo cioè.
Dopo tutte queste parole, praticamente, la fumaggine si elimina con diversi passaggi:
1 – eliminazione degli insetti che provocano la melata, tramite l’uso di insetticidi biologici, anche l’olio di neem va bene.
2 – lavaggio della chioma per eliminare la vecchia fumaggine con acqua sostanzialmente,
3 – trattamento rameico a base di poltiglia bordolese per la sanificazione finale dei patogeni fungini rimasti sulla chioma come spore, per scongiurare altri attacchi di fumaggine.
Spesso la fumaggine simanifesta facilmente su piante scarsamente potate e con chiome molto fitte, sucettibili anche ad attacchi di insetti anche perchè troppo irrigate e concimate.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un tecnico comunale ….appassionata di orto fiori e…piante,
vivo in Valle d’Aosta.
Vorrei sistemare il mio orto contenendo le aiuole con assi di legno, qual’è l’altezza ideale delle assi?
ringrazio per l’attenzione e…per il sito
(C.S. Egidia Pittet – Val d’Aosta)

Risposta

Ciao Egidia,
sono bellissimi i tipici orti delle tua regione…ortaggi e fiori di ogni tipo convivono in sapzi paradisiaci!
Per la sistemazione delle tue aiuole con il legno ti suggerisco di utilizzare specie durabili alle condizioni atmosferiche: castagno, larice, acacia… per quanto riguarda invece l’altezza che devi raggiungere considera almeno 20 cm da terra.
Salute e buon orto.

Salve,
abito a Reggio Emilia in pianura e ho un terreno di 2000 mq, io lavoro come dipendente a tempo pieno.
Vorrei coltivare/allevare qualcosa di redditizio su questo terreno, che mi possa dare un reddito integrativo, tenendo conto che lavorando ho poco tempo da dedicare; cosa mi può consigliare?
Grazie mille.
(Andrea – ReggioEmilia – EmiliaRomagna)

Risposta

Salve Andrea,
considerato che hai a disposizione tempo limitato per dedicarti alla coltivazione della tua terra possiamo pensare di mettere a coltura per esempio, specie da frutto, in particolare piccoli frutti, come: more, lamponi, ribes, mirtilli, oppure anche specie erbacee ortive che richiedono meno cure come potrebbe essere la patata o barbabietole…considerato anche che hai uno spazio di modeste dimensioni, pensando ad un’agricoltra fatta a scopo redditizio.
Ovviamente quest’idea dovrà essere valutata attentamente e direttamente sul campo sia dal punto di vista economico dei costi e ricavi che agronomico, per capire la reale fattibilità del progetto.
Salute e buon orto.

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