Salve,
mi chiamo gabri e sono single, ho 48 anni, vivo nella provincia di Lecco, sono operaia con la passione per l’orto.
Avendo del terreno incolto mi piacerebbe approfondire questo mio hobby.
Ho a disposizione del terreno in 2 diverse zone e cortesemente desidero sapere cosa ci posso coltivare, tenendo conto che non dovrebbe impegnarmi ulteriormente al mio lavoro, avendo solo il fine settimana libero: il primo terreno è di circa 1000 mq e si trova a ridosso delle prealpi, vicino a Lecco, circa 300 m sul livello del mare, in pendenza ed esposto ad est, soleggiato fino alle 15 circa del pomeriggio, Il secondo invece è nella pianura padana, vicinanze Monza, e ha una superficie di circa 4 pertiche (se non ho fatto male i calcoli dovrebbero essere circa 2500 mq), senza zone d’ombra, completamente soleggiato. ringrazio in anticipo.
(Gabri – Lecco)

Risposta

Ciao Gabri,
considerando quello che ci racconti potresti pensare di sfruttare il terreno nelle prealpi, perchè immagino più fruibile per te in quanto più vicino a dove risiedi – anche se come praticità di coltivazione sarebbe stato più adatto il terreno pianeggiante a Monza – magari ne sfrutterei solo una parte visto che per adesso non hai chi ti aiuta e che hai poco tempo. Per esempio in 500mq che hai dei 1000mq a disposizione potresti coltivare delle piante perenni da frutta: allestire un bel frutteto di specie miste – mele, pesche, albicocche ecc. ecc. – con anche alla base una coltivazione di erbe aromatiche in varietà: Salvia, rosmarino, lavanda, elicriso. Secondo me un bel modo per godersi il proprio terreno senza dover essere sempre li a coltivarlo.
Salute e buon orto.

Salve,
questa estate ho provato a coltivare un piccolo pezzetto di terra, che risulta essere molto cretosa e secondo me, (che però sono un principiante) anche poco fertile, quindi i risultati non sono stati un granchè.
Secondo voi sarebbe meglio, quindi, coltivare in dei contenitori con terriccio fertile o dovrei insistere con la terra dell’orto? Attualmente sarei tentato di provare con qualche insalata invernale per vedere la differenza con quella coltivata in terra, considerando che io coltivo per hobby, quindi pochi mq, di solito 7/8).
Grazie.

Risposta

Ciao Mauro,
bella la tua esperienza che, da principiante, stai facendo e ci stai raccontando, goditela!
La terra “cretosa” cioè argillosa è di natura poco fertile perchè dura e difficlmente penetrabile dalle radici delle tue tenere insalatine, io ti suggerisco di adottare due soluzioni: 1 -continua a coltivare un pezzo di terra argillosa, lavorandola bene nella stagione in cui è giustamente umida – di solito inizio autunno e fine inverno – e aggiungendo sempre tanto terriccio e stallatico, per esempio se adesso in autunno ci semini delle fave – baccelli – vedrai che bel risultato ottieni, le loro radici poi migliorano tanto la terra. 2 – coltiva anche una parte dei tuoi ortaggi nei cassoni con solo terriccio, per esempio le insalate che adesso metterai li ci staranno benissimo! La terra argillosa è un pò come i principianti…sembra difficile all’inizio ma se si coltiva poi si ottengono risultati eccezionali.
Salute e buon orto.

Salve,
lavoro in libreria da diversi anni, sono un appassionato di musica jazz e di mondo arabo (lingua, letteratura e musica).
Due estati fa ho iniziato a interessarmi all’orto, affiancando mio cognato nella conduzione di un piccolo orto famigliare (soprattutto estivo).
Avrei grande disponibilità di mele, inutilizzabili ai fini alimentari, perché bacate.
E’ possibile utilizzarle per concimare il terreno in previsione del prossimo orto estivo?
Grazie.
(Stefano)

Risposta

Ciao Stefano,
grazie per raccontarci la tua storia, molto affascinante quando si sentono persone come te interessate a cose molto interessanti come letteratura, musica ecc. – scusa il gioco di parole – e fra queste arrivano all’orto!
Riguardo alle mele non mangiabili ti dico che le puoi utilizzare come concime per la tua terra dell’orto solo dopo averle inserite nel miracoloso ciclo del compostaggio, realizzabile nel tuo orto, dove inserirai oltre alle mele: eraba tagliata, potature ecc.di modo che alla fine otterrai un concime organico completo ed equilibrato come il terriccio/stallatico che compri al consorzio agrario.
Ti do un’altra idea: se trovi vicino al tuo orto un allevatore di animali come: cavalli, maiali, galline, conigli ecc. ecc. potresti barattare le tue mele con del buon concime per l’orto, che ne dici?
Salute e buon orto!

Salve,
sono un “contadino” autodidatta da appena un anno, con l’avvicinarsi dell’età  della ragione, ho comprato un piccolo appezzamento di 1000 mq. di terreno molto drenante e cerco di ricavarne qualcosa per la famiglia.
Vorrei piantare dei piselli però, considerando che questo periodo piove sempre, non ho molte possibilità di lavorare il terreno; in alternativa posso creare delle piantine e poi trapiantarle sul terreno, appena ho la possibilità di farlo?
Grazie.
(Luca)

Risposta

Ciao Luca,
che simpatico che sei, grazie che ci racconti della tua vita, inoltre apprezziamo molto la tua voglia di fare praticamente qualcosa di buono per la tua famiglia.
Riguardo la coltivazione dei piselli l’ottimale sarebbe che tu li seminassi direttamente in pieno campo, che le piantine nate direttamente in terra crescono meglio…si stressano meno. Se le piogge s’interrompono dovresti avere tempo necessario per preparare la terra – i solchi – e i dovuti sostegni per la pianta che verrà, considerato il fatto che per seminare i piselli hai tempo fino a tutto dicembre e anche gennaio secondo me. Comunque se decidi di seminare prima nei vasetti e trapiantare poi ti suggerisco di farlo direttamente in dei vasetti di torba: riempili di terriccio da orto, metti al loro interno al massimo due semini per vaso, poi quando saranno appena germinati potrai trapiantarli nell’orto, in pieno campo, ad una distanza fra loro di 5-8 cm.
Salute e buon orto!

Salve a tutti, è da poco che mi sono appassionato a fare l orto, quindi ho iniziato con pochi mq di terra…detto questo visto che lo spazio è poco, mi piacerebbe ottimizzarlo, quindi mi piacerebbe sapere, orientativamente quante piantine posso mettere in 1 mq di questi ortaggi:
Aglio, cipolla, fava, fagiolini nani, lattuga, finocchi…grazie e un saluto a tutti!
(Paolo – Montegranaro)

Risposta

Ciao Paolo,
sono pienamente d’accordo con te, hai fatto bene a prendere confidenza con poca superficie…chi ben inizia è a metà dell’opera e poi la soddisfazione è indipendente dalle dimensioni!
Per quanto riguarda le distanze non ci sono ovviamente misure precise da rispettare al millimetro, basta sapere che tanto più vicine sono le piante e tanta più concorrenza si fanno fra loro, riducendo così la produttività, ovviamente entro certi limiti. Ti riassumo qui sotto le misure:
1 – Agli e cipolle: 15 cm sulla fila – cioè la distanza fra le piante sul solco – e 20 cm di distanza fra le file.
2 – Fava: 40-50 cm sia sulla fila che fra le file
3 – Fagiolini: Sulla fila metti pure semi distanti fra loro 2 – 5 cm, fra le file però mantieni una distanza di almeno 40-50 cm perchè tu possa passare bene a raccoglierli
4 – Per lattuga e finocchi mantieni una distanza di 20- 30 cm.
Spero di essere stato chiaro!
Salute e buon orto…alla giusta distanza!

Buongiorno,
come posso realizzare le mie talee di rovo, una volta potata la piantina di more, per poter far germogliare i rami tagliati li devo mettere nell’acqua oppure nel terreno?
Grazie.
(Gino)

Risposta

Ciao Gino,
la produzione di nuove piante tramite talee – come vedi nel video che trovi nel link – è una pratica affascinante, veder spuntare nuove radici da un semplice pezzo di ramo è quasi una magia. Il rovo poi è una pianta che ben si presta a questa pratica ma, invece di mettere a radicare le piantine direttamente nel terreno, potresti prima farle radicare nei vasi – come hai visto fare nel video per il rosmarino – e poi a primavera trapiantare le nuove piantine a terra, sei più sicuro così del risultato, in quanto metti nel terreno delle piantine che hanno pronte le radici nella stagione migliore per crescere, la primavera!
Salute e buon orto!

Salve,
quest’anno ho trasformato l’allevamento delle mie 10 viti di uva da tavola da cordone speronato a pergola a tralcio rinnovato, tipo pergola trentina.
Le viti hanno sviluppato 3 o 4 tralci ognuna e 1 di questi (per ogni pianta) ha prodotto qualche grappolo di uva soltanto alla base. La mia domanda è questa: il prossimo anno, al momento della potatura invernale, lo devo eliminare il tralcio che (ripeto) ha prodotto solo alla base, oppure lo mantengo come capo a frutto e sperono gli altri per il rinnovo? Vi ringrazio anticipatamente e rimango in attesa di risposta.
(Gianni – Firenze)

Risposta

 

Ciao Gianni,
nel caso di allevamento di vite a tralcio rinnovato è necessario che tu elimini il vecchio cordone che ha fruttificato e che tu lo rinnovi con un nuovo tralcio – quello nato quest’anno dallo sperone lasciato l’anno precedente. Se però la vite ha fruttificato solo sulle gemme più prossime alla vite madre è probabilmente necessario che tu – con la potatura invernale -tu selezioni un numero di gemme inferiori, per non sfruttare troppo la pianta, oppure concimandola più abbondantemente per la stagione successiva.
Spero di essermi spiegato, in caso contrario non esitare a ricontattarci.
Salute e buon orto.

Salve, ho un terreno di 1000 mq in Abruzzo, su una zona collinare (300 mt sul livello del mare) in una posizione molto assolata, a 10 km dal mare e 30km dalla montagna. Vorrei sfruttarlo in qualche modo ma non essendo esperto in materia, vorrei qualche consiglio.
Grazie in anticipo per la risposta.
(Luca – Abruzzo)

Risposta

Ciao Luca,
lo sfruttamento dei terreni agricoli incolti è un tema molto affrontato in questo sito: in-orto, tante persone come te ci chiedono consigli a riguardo, sia a scopi economici sia per motivi hobbistici.
Il tuo terreno, così situato e di quell’estensione, mi sembra perfetto per essere coltivato ad orto e frutteto familiare, un luogo cioè di produzione biologica di frutta e verdura per te e i tuoi cari.
Per la progettazione di un orto ordinato ti invito a leggere l’articolo che vedi postato nel link. Oppure, per una risposta più esaustiva, consulta nelle tua zona un tecnico specializzato nella progettazione degli spazi verdi – architetto paesaggista o agronomo – per avere un consiglio più pratico o un’ipotesi di progetto a riguardo.
Tienici aggiornati sugli sviluppi futuri!
Salute e buon orto.

Ciao, help!!
il caldo durerà ancora e aumenterà …..Che cosa possiamo fare per difendere i nostri ortaggi?
Ho notato che se la cavano: pomodori, melanzane viola, cavoli e verze, melone, zucca siciliana.
Soffrono melanzana nera, cetrioli, zucca d’inverno. Io posso dedicarmi all’orto 3 giorni a settimana e non posso irrigare sempre.
Ho notato però che dove ho potuto fare la pacciamatura, nei bancali di terra, la mattina la paglia è bagnata per la condensa, pensate che sia un aiuto sufficiente almeno per sopravvivere e avere qualche frutto in attesa che il caldo passi, che posso fare ancora? Grazie dell’aiuto che vorrete darmi , ciao.
(Antonio)

Risposta

Ciao Antonio,
niente panico innanzitutto, le piante sono esseri viventi e come tali riescono ad adattarsi bene anche a queste temperature. E’ chiaro che poi le solanacee – pomodori, peperoni ecc ecc sopportano maggiormente le alte temperature rispetto alle cucurbitacee, come zucchine e cetrioli, che invece accusano di più. Noi come ortisti possiamo però certo aiutare le nostre piante a superare periodi critici; la pacciamatura è un ottimo sistema in quanto riduce notevolmente l’evaporazione dell’acqua dal terreno che rimanendo più umido non presenta evidenti crepe superficiali, che stressano la pianta notevolmente. Altri accorgimenti potrebbero essere: disporre teli ombreggianti per ridurre l’influenza del sole sulle piante e irrigare abbondantemente le piante, la mattina presto o la sera tardi – prima del gran caldo – ma non frequentemente di modo che la pianta riesca a fare economie dell’acqua a disposizione arrivando anche a stressarsi leggermente prima di una nuova irrigazione e quindi adattandosi anch’essa alla condizione di gran caldo. E comunqueviva le estati calde che servono sempre…per avere una buona maturazione dei frutti e per la necessaria alternanza delle stagioni.
Salute e buon orto

Ciao,
sono un pensionato con l’hobby dell’orto, la mia domanda è: come si effettua la potatura dell’uva “Italia”? Lunga o corta?
Grazie
(Pietro)

Risposta

 

Ciao Pietro,
la quantità di gemme che ogni volta lasciamo dopo la potatura della vite dipende anche dalla vigoria vegetativa della pianta e dal sistema di allevamento: pergola o spalliera?
Comunque l’uva Italia si pota piuttosto corta, cioè lasciando per ogni tralcio 2/3 gemme.
Per ispirazione nel coltivare altre varietà di uva ti suggerisco di leggere questo articolo sulla coltivazione delle viti che trovi nel link
Salute e buon’uva!

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