Salve, da poco ho acquistato una casa, con un po’ di terra intorno, nella provincia di Terni. Sono praticamente alla mia prima esperienza di giardinaggio.

Oltre a farvi i complimenti per il sito che è bellissimo la mia domanda è la seguente: ho appena piantato della lavanda in giardino, giardino che purtroppo è composto maggiormente da argilla, ho speranza che possa avere successo la mia ‘impresa’?

( Alessandra – Terni )

Risposta

Cara Alessandra, se c’è una cosa che disturba la lavanda è il ristagno dell’acqua. Quindi nell’argilla sono dolori! Ma se tu quando la metti in giardino fai una bella buca, sul fondo metti del ghiaione (che faccia drenare l’acqua) e la terra della buca la misceli con della sabbia, dei sassolini o della pomice, per alleggerirla e renderla meno appiccicosa, allora la tua lavanda ce la farà tranquillamente.

Valuta tu quanto il tuo terreno trattenga l’acqua: per esempio quando piove resta bagnato a lungo? In alcune zone si creano delle pozze? Se sì, provvedi subito a fare le modifiche che ti ho suggerito. Ti auguro un bellissimo giardino e ricorda che ci sono anche molte piante che invece amano i terreni più umidi!!

Ciao! Basilico, menta e piante grasse hanno le foglioline nere, soprattutto le nuove. Ho fatto delle ricerche in internet e da quello che ho visto presumo si tratti dell’alternaria… non ho trovato però rimedi naturali. Mi potete aiutare? Grazie!

(Maria – Milano)

Risposta

Il rimedio più facile ed immediato contro i funghi è lo zolfo bagnabile, è ammesso in agricoltura biologica, ma cerca di attenerti strettamente alle indicazioni indicate sulla confezione. Se le tue piante sono sottoposte ai funghi, controlla di non fare ristagnare l’acqua nel sottovaso e posizionale in zone ventilate e se non ti è possibile aiutale con dell’equiseto, può esserti molto utile nella prevenzione.

Spero di averti aiutato un salutone!

Sono un pensionato, vivo in in provincia di Palermo e vorrei sapere perchè il basilico certe volte è molto profumato e altre volte, pur essendo bello nella vegetazione, manca di aroma. Grazie

(Mariano – Palermo)

Risposta

Ciao Mariano, il profumo del basilico (Ocimum basilicum) dipende dalla varietà. Le varietà sono molte:  il ‘genovese’ è rinomato per essere il più profumato, ma anche il ‘crispum’ ha un profumo molto intenso, mentre alcuni hanno un aroma decisamente più debole. Altri ancora profumano di limone (minimum), di cannella (Cinnamon) o anice (Anise). Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta!

Cara Nara, prima di tutto ho una cusiosità sul tuo nome che è originale. E’ possibile conoscere da chi/cosa deriva NARA? Poi ti ringrazio del consiglio sui finocchi che ho messo in pratica ma, con tutta l’acqua che è venuta in questi giorni, non so se oseranno nascere. Ora vengo al mio quesito odierno: ho visto la pubblicità di una pianta antizanzara LA CATAMBRA  dove c’è una figura, ma non è assolutamente comprensibile. A me hanno regalato una pianta con la chioma ad ombrello, perde le foglie in inverno e fa dei fiori bellissimi bianchi a fine giugno/luglio che diventano amaranto, con  pallina centrale blu (che è il seme perché con questo sono riuscita a riprodurre altre piante) e sono profumatissimi, specialmente dal tramonto in poi. Chi me l’ha regalata mi ha detto che era la pianta delle mosche, sarà la CATAMBRA? Io sono contentissima di questa pianta tant’è che l’ho regalata (coi miei piantini) a molte mie amiche. Ti ringrazio ancora e felice di leggerti

(Mariuccia)

Risposta

Cara Mariuccia, sono molto contenta di leggerti di nuovo e di poterti rispondere. Il mio nome è raro e suscita spesso curiosità, ma è un po’ meno raro in Toscana. Tuttavia mio padre me l’ha assegnato perché gli piaceva il suono ed era corto, copiato da una bambina passata di lì per caso il giorno della mia nascita. Lui non sapeva che Nara non è solo un nome preso in prestito, ma anche un’antica città imperiale del Giappone. Ed ora passiamo alle piante.

La Catambra, la pianta antizanzara di cui hai visto la pubblicità, è una Catalpa bungei geneticamente modificata per aumentare alcune sostanze che tengono lontane le zanzare. Modificata prende il nome di Catambra, di più su questo alberello non so dirti.   Invece posso assicurarti che la tua pianta, di cui mi parli con tanto entusiasmo, non è una Catambra né una Catalpa (nonostante quest’ultima sia molto bella), ma è un Clerodendrum trichotomum ed hai ben ragione di esserne fiera perché trovo sia una pianta molto interessante e affascinante. Si riproduce molto bene oltre che con i frutti anche per talea, fammi sapere dove abiti così magari passo a prenderne una piccola pianta anche per me! Ciao Mariuccia e a presto. Scordavo: augurissimi per tuoi finocchi!

Nel mio giardino ho una pianta di rosmarino bella e robusta. Vorrei fare delle talee per averne altre uguali da utilizzare per creare una siepe che delimiti l’area orto. Puoi aiutarmi a non sbagliare? (Stefano, Montevecchia)

Risposta

Bravo! Mi sembra bella e appropriata l’idea di utilizzare il rosmarino per delimitare l’orto. Realizzare delle talee di rosmarino non è difficile, puoi perfino provare a farle radicare in acqua. Preleva le talee (dei semplici rametti legnificati alla base) a fine estate  (o a marzo nei climi più miti) e deponile in un bicchiere d’acqua. Quando si saranno sviluppate le radici, trasferisci le piantine in un vaso con torba e sabbia in parti uguali e a primavera (a settembre/ottobre dove il clima è più caldo) potrai finalmente trapiantarle in piena terra, a circa 50 cm di distanza. E a lavoro ultimato, mi raccomando, mandaci una foto del tuo orto.

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