Sono un’ortolana stagionale (mi dedico all’orto solo d’estate perché d’inverno mi dedico agli studenti!). Mio nonno era un ortolano di successo che, dalle sue parti, nella sua epoca, si era guadagnato l’appellativo di ‘re degli asparagi’. Io ho iniziato a sentire la ‘vocazione’ quando ho preso una zappa in mano e ho annusato la terra; quell’odore mi ha portata indietro al tempo quando rubavo i pomodori caldi di sole nella serra del nonno…

Posso usare il decotto di equiseto per combattere le cimici che mi stanno prosciugando i cuori di bue oppure devo per forza usare l’infuso aggiunto al macerato di ortica? In alternativa c’è un rimedio d’urgenza? Grazie!

(Elga)

Risposta

Grazie Elga, per la tua bella e-mail. Sono troppo felice di sapere che sono sempre di più coloro che riscoprono il piacere della terra e il gusto di coltivare le piante. Ma veniamo alla tua domanda…le cimici che attaccano i tuoi pomodori. L’equiseto è più indicato contro i funghi e l’ortica contro gli insetti, quindi meglio il macerato di ortica. Ora se però le cimici sono molte e agguerrite ti consiglio di passare alle maniere forti: piretro. Usa quello liquido o in polvere a bassa tossicità e con una persistenza limitata (circa 48 ore). E’ un’insetticida naturale, innocuo per l’uomo e gli animali a sangue caldo, ma uccide gli insetti, anche quelli utili, per cui va usato con molta parsimonia.

Ciao e a presto

Mi chiamo Marcello, ho 36 anni e sono appassionato di agricoltura. Ho un negozio a Lecce in cui propongo mobili e complementi d’arredo realizzati in Fico d’India (dalla lavorazione delle sole pale potate dai contadini). Oltre a vari ortaggi produco qualche grammo di zafferano. Volevo chiedervi cosa posso seminare dopo lo zafferano (Crocus sativus) come sovescio?

(Marcello – Lecce)

Risposta

Ciao Marcello, esistono molte piante per praticare il sovescio e la concimazione verde.

Dopo lo zafferano per ridare un po’ di fertilità al tuo terreno potresti seminare in ottobre del favino, della fava o dell’erba medica. Dipende dalle tue esigenze.

Per approfondire ulteriormente l’argomento sovescio potresti leggerti anche questo articolo tratto da Orti di Pace, è ben fatto e potrebbe aiutarti.

P.S: non ho mai visto i mobili fatti con il fico d’india, ma li trovo geniali!

Abito a Vicenza, abbastanza in centro, ma con la fortuna di avere un piccolo pezzo di terra ed una bella terrazza. Quest’anno avevo deciso di fare una bella produzione in terrazza ed ho messo dei vasconi, l’impianto di irrigazione goccia a goccia. Ho piantato 5 melanzane (innestate), 5 peperoni, pomodoro, insalata, fragole..

Vorrei, se possibile, una tabella delle varie rotazioni. A me risulta difficile perché seguendo il metodo delle consociazioni nella semina ho mischiato un po’ tutto…fragole con cipolle-pomodori con cavoli e basilico e via dicendo, quindi da dove ricominciare per mettere un po’ di ordine? Ciao e grazie Renzo

(Renzo – Capranica)

Risposta

Caro Renzo, le rotazioni sono molto importanti per rispettare la fertilità di un terreno, quindi molto volentieri ti darò qualche suggerimento.

Un esempio di rotazione quadriennale partendo da un terreno ben lavorato e concimato potrebbe essere questa:

 

PRIMO ANNO – ORTAGGI MOLTO ESIGENTI (solitamente tutti gli ortaggi da frutto): carciofo, pomodoro, zucca e zucchina, cetriolo, melanzana, peperoni, fragole, ma anche patate, cavoli, cardi, ecc…)

SECONDO ANNO – ORTAGGI MEDIAMENTE ESIGENTI: barbabietola, asparago, aglio, cipolle, porro, finocchio.

TERZO ANNO – ORTAGGI POCO ESIGENTI: carote, aromatiche, prezzemolo, spinacio, bietole, cicorie, lattughe, rucola.

QUARTO ANNO – CONCIMAZIONE VERDE O LEGUMINOSE: per concimazione verde s’intendono le cosiddette piante da sovescio, di cui molto spesso fanno parte proprio le leguminose: fagiolo, cece, cicerchia, lenticchia, fava, lupino, pisello, fagiolino. Queste ultime arricchiscono il terreno e lo preparano nuovamente ad accogliere ortaggi più affamati ed esigenti.

Naturalmente dovrai dividere il tuo orto in quattro zone e destinare ciascuna zona alla coltivazione di ortaggi appartenenti alle diverse categorie sopra delineate. Vale a dire: in una seminerai gli ortaggi esigenti, in un’altra quelli mediamente esigenti, in un’altra ancora quelli poco esigenti e nell’ultima le leguminose, per poi l’anno successivo proseguire come consigliato.

Se invece ti è più congeniale una rotazione triennale non avrai che da unire gli ortaggi mediamente esigenti a quelli poco esigenti e suddividere il tuo orto in tre zone.

Altri due criteri che puoi utilizzare per fare la tua rotazione sono:

le famiglie di appartenenza degli ortaggi

la parte della pianta che consumiamo (foglie, frutti, radice, ecc.)

Ma per questi criteri leggiti il post che ho già scritto sulla rotazione degli ortaggi.

Spero di essere stata chiara, ma tornerò comunque sull’argomento con altri suggerimenti…Ciao e buon orto!

Buongiorno, cosa posso mettere dopo la raccolta di patate come sovescio? Grazie

(Carla – Aosta)

Risposta

Dopo la semina della patata il terreno risulta abbastanza ‘provato’, quindi l’idea di alternare con una pianta da sovescio mi sembra ottima. Ti consiglierei senz’altro una leguminosa e tra tutte il favino è senz’altro la più adatta, il fatto che però tu viva ad Aosta può essere un limite, perché sicuramente da te le temperature invernali sono molto rigide e questo potrebbe compromettere il buon esito del sovescio. Per questo ti consiglio di usare le veccia autunnale o di posticipare il più possibile la semina del favino, in modo che la coltura possa subire meno danni. Saluti e buon orto!

Sono mamma di un bimbo di 4 anni, sono una patita di giardinaggio e da un anno ho iniziato a dedicarmi all’orto di casa dove ho piantato le patate in vaso con discreta soddisfazione. Abito a Brindisi dove il clima è mite, tanto che ho potuto seminare le patate a novembre e raccoglierle in gennaio.

Lo scorso anno, il primo anno di scuola materna del piccolo Alessandro, ho proposto di piantare in classe dei bulbi, ma l’esperimento non é riuscito perfettamente. Vasi troppo piccoli tenuti in classe anche durante le vacanze natalizie con la scuola chiusa e buia.

Quest’anno vorrei provare a piantare delle patate. Come tempistica pensavo di piantarle a ottobre e raccoglierle a Natale. Magari finendo il progetto con un pranzo a base di patate. E’ corretto come tempo di coltura di 60 giorni? E piantare in ottobre puo’ ridurre i risultati? Pensavo di piantarle in secchi grandi o in grandi contenitori di legno da tenere su un pianerottolo all’esterno. Mi date qualche consiglio? Grazie

(Franca – Brindisi )

Risposta

Ciao Franca, l’idea delle patate mi sembra molto bella e appropriata, non so tuttavia quanto possa essere praticabile: non ho mai piantato le patate ad ottobre, e se è per questo neanche a novembre (le novelle si seminano a partire da febbraio e si può proseguire con le altre fino a maggio), per cui se tu ci sei riuscita lo scorso anno puoi provare a ripetere l’esperimento anche quest’anno, se pure anticipando di un mese. Dalla semina alla raccolta 60 giorni mi sembrano un po’ pochi, direi che dovresti considerarne circa 90, anche se molto dipende dalla varietà e dal clima.

L’unico consiglio che mi sento di darti è di usare patate pregermogliate, così potrai ridurre i tempi (ciclo vegetativo più breve e tempi di raccolta più precoci) ed essere certa di raggiungere buoni risultati. Un mese prima della semina poni le patate prescelte in un posto luminoso e  a temperature superiori ai 10°. I contenitori a cui hai pensato sono perfetti!

Mi piacerebbe conoscere i risultati del tuo esperimento: se ti è possibile mandaci notizie!

Ciao a tutti, sono nato a Capranica (VT) il 23 maggio 1942 (un po’ tosto è?) ex marinaio/sommozzatore/conduttore di caldaie ed ex proprietario di supermercato. Mi piace il biliardo, la pesca, le carte, gli scacchi, sudoku, lettura, e …l’orto,dove passo la maggior parte del mio tempo da pensionato.

Vorrei se mi è permesso porre questa domanda: nell’orto,dove ho fatto l’impianto a gocce, qualche pianta di pomodororo, tutte molto rigogliose, accenna ad accartocciare le foglie e qua e là qualche frutto ha la punta nera, può essere troppa acqua? Ma come mai se tutte ricevono la stessa quantità? Grazie, se vorrete rispodermi, porro’ ancora (se mi è consentito) altre domande. Saluti orticoli Renzo

( Renzo – Capranica )

Risposta

Ciao Renzo, ho voluto pubblicare per intero la tua simpaticissima lettera e se nell’orto combatti come nella vita i successi non dovrebbero mancarti. Ma veniamo ai tuoi pomodori: foglie che si accartocciano e pomodori che tendono a marcire in dei punti. A me sembra che le tue piante siano state attaccate dalla peronospora, un fungo che ama tutte le solanacee e che purtroppo non le lascia in pace. Sul post linkato troverai tutti i rimedi per combatterla, dal naturalissimo equiseto alla poltiglia bordolese. Il rame è senz’altro il sistema più efficace, ma va usato con molta precauzione, perché è letale per alcuni insetti utili, e una volta applicato non è possibile consumare i frutti prima di almeno 10 giorni. L’anno prossimo magari fai un paio di trattamenti preventivi: solo così eviterai il peggio! Aspetto tue notizie e…buon orto!

P.S. Ho appena risposto a Teodora che aveva un problema di marciume apicale, prova a leggere la risposta che le ho dato, magari potrebbe essere di aiuto anche a te, perché potrebbe trattarsi della stessa patologia.

Mi chiamo Teodora, vivo in Sardegna e coltivo il mio orto da 2 anni. Non ho tanto tempo per stare nell’orto (non più di 3 ore al giorno), ma se potessi ci vivrei: orto e pittura sono le mie passioni!

Adesso sono disperata perché i miei pomodori hanno le foglie di base ingiallite, le restanti sono verdi, ma accartocciate. Inoltre il culetto del pomodoro è circondato da una macchia marrone, per non parlare delle melanzane rosicchiate da non so cosa. Esiste qualcosa di naturale ed efficace per aiutare le mie piante? Il vostro sito mi piace molto, grazie!

(Teodora – Sardegna)

Risposta

Potrebbe trattarsi di marciume apicale del pomodoro, che si manifesta quando si hanno squilibri idrici o squilibri negli elementi nutritivi. Evita di annaffiarli troppo (il terreno non deve restare sempre bagnato) o troppo poco (quando fa caldo vanno annaffiati tutti i giorni). Inoltre se hai dato troppo azoto le foglie potrebbero arricciarsi verso l’alto. Il rimedio più veloce per combattere il marciume apicale è il calcio, ma anche il magnesio può essere di aiuto. Il calcio si trova sotto varie forme, chiedi ad un consorzio agrario di fiducia che tipo di prodotto potrebbe andare bene nel tuo caso e lui ti indicherà senza problemi il tipo di somministrazione e dosaggio. Quanto alle melanzane osservale con più attenzione e mandami qualche dettaglio in più. Ciao e a presto…e non mollare sulle tue passioni!!!

Ciao, quest’anno ho piantato qualche piantina di pomodori, che sebbene siano cresciute di pomodori neppure l’ombra: il fiore c’è, si secca e cade. Inoltre qualche foglia in basso si è ingiallita, anche se l’acqua non è mancata.

Altri coltivatori del posto mi hanno detto che potrebbe essere il troppo caldo. Devo buttare tutto o ancora posso sperare?

( Paola )

Risposta

Ciao Paola, sembrerebbe una carenza di macro elementi: fosforo, potassio, magnesio, e in percentuale minore boro e azoto. Fai subito un trattamento di emergenza e forse la tua pianta ce la farà a riprendersi. Non solo troverà nuova energia, ma questi elementi l’aiuteranno anche a sopportare meglio il caldo. Un qualsiasi consorzio agrario sarà in grado di fornirti un prodotto adeguato. Ciao e a presto

Abito a Susà di Pergine Valsugana un paese a circa 10 km da Trento. Sono un elettricista ma come hobby, arrivando da una famiglia piu o meno contadina, coltivo un pezzo d terra: lamponi e da qualche anno ho piantato anche un centinaio di ciliegi.

Per non rovinare il fusto dei ciliegi ancora piccoli  ho messo dei pezzeti di circa 10/15 cm di tubo in plastica per proteggere la prima parte del tronco dal filo del decespugliatore. Mi sono accorto che all’interno di quasi ogni tubo sono nati dei formicai. Fanno male alla pianta?

( Daniele – Susà di Pergine Valsugana )

Risposta

Ciao Daniele, le formiche come tu portano afidi e parassiti sia nel terreno che sulla pianta quindi: vanno eliminate. A questo proposito tempo fa formulai una risposta per il mio amico Antonio di Taurasi e credo che possa essere ancora valida per te su come difendere gli alberi da frutto dalle formiche. Un caro saluto e a presto

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