Ho del rabarbaro grande e bello ma… vi sono delle discordanze su quando raccogliere i gambi. C’è chi dice che si possono raccogliere sempre, ma mangiarne poco, soprattutto le foglie, in quanto contengono una sostanza poco salutare, chi dice di fermarsi a giugno. A giugno da me la pianta era ancora piccola e ora che è bella non devo cogliere quei bei rami rossi? Come riconoscere il rabarbaro da cogliere?

(Carla)

Risposta

Ciao Carla, non preoccuparti e raccogli il rabarbaro quando la pianta te lo consente! Sono talmente tante le variabili nella coltivazione dell’orto che ciascuno deve adattare i consigli e i suggerimenti alle proprie esigenze di clima e di terreno e in base ad un pizzico di buon senso!

Raccogli il tuo rabarbaro adesso che è bello e non farti scrupoli, raccogli le foglie un po’ alla volta a seconda della necessità. Poi c’è chi, in autunno inoltrato, recide tutto il ceppo e lo ricopre con del letame (maturo mi raccomando) e a primavera lo rimuove interrandolo prima che il rabarbaro inizi nuovamente a germogliare. E’ una pianta bellissima da avere nell’orto-giardino!

Sono un ragazzo giovane che ha imparato e impara qualcosa dell’orto grazie ai nonni. Come si fa a concimare bene la terra? Cosa bisogna usare di sostanze, non tossiche?

(Giggino)

Risposta

Ciao Giggino, la tua presentazione è molto significativa: trovo bellissimo che l’orto sia uno strumento di comunicazione e di scambio generazionale!

Ma veniamo alla concimazione, qualche giorno fa Emanuela mi ha chiesto quale concime utilizzare per fare crescere gli ortaggi bene e in fretta.

In qualche modo la risposta che ho dato a lei è analoga a quella che darei a te. Quindi leggila con calma e come ho suggerito a Beatrice, quando hai tempo leggi tutti i post che appaiono sotto la sezione terreno perché riguardano tutti la fertilità del suolo. Certamente non sono esaustivi (anche InOrto deve ancora crescere) ma sicuramente potrai trovare tantissime indicazioni utili. Dimenticavo! Su InOrto diamo solo suggerimenti inerenti all’agricoltura biologica e quindi sempre naturali e il meno tossici possibili.

Un caro saluto e buon orto!

Mi potete consigliare come è meglio smaltire lo strame delle piante delle patate: meglio nel compostaggio oppure spanderle nel terreno e poi ararlo?

Grazie

(Maria)

Risposta

Ciao Maria, ti confesso che normalmente nell’orto di mezza montagna di mia madre, dove tutti coltivano le patate, i residui vegetali vengono interrati.  Naturalmente se le piante non hanno subito nessun attacco, né parassitario né fungino, altrimenti l’unica soluzione è ammucchiarli  e bruciarli.

I residui colturali delle specie da rinnovo (pomodoro, patata, barbabietola, girasole) anche se non sono ricchi di azoto come quelli delle leguminose, sono comunque abbondanti e di buona qualità e se ben trinciati e decomposti possono aiutare la fertilità del terreno.

Buon giorno a tutti. Ho piantato dei generici pomodori tondi da sugo e insalata, sono venuti abbastanza bene, non troppo grossi, polposi e senza troppi semi. Alcuni però hanno delle vistose spaccature. Da che cosa dipende? Invio una foto.

Inoltre ho seminato dei fagioli nani mangiatutto dell’occhio veneti o dolci, le piante sono molto belle e robuste, però di fagioli neanche l’ombra. Le ho seminate il 18/05/2013. Mi chiedo come mai dopo 3 mesi neanche un fagiolo.

Un ultima questione ho seminato in semenzaio e poi piantato in terra del cavolo nero di Toscana, tutto bene salvo che qualche giorno fa le foglie di quasi tutte le piante hanno cominciato ad avere dei “buchi” che prima non c’erano. Da che cosa dipende?

Ringrazio tutti coloro che avranno la cortesia di darmi la loro assistenza.

Cordiali saluti.

(Gianpiero-Ragusa)

Risposta

Ciao Gianpiero, andiamo per ordine e cerchiamo di affrontare uno ad uno i tuoi problemi.

– Le spaccature dei pomodori dipendono quasi sempre da squilibri idrici, soprattutto se l’acqua scarseggia in fase di maturazione del frutto. In ogni caso leggi con attenzione il post pubblicato tempo fa sulle annaffiature dei pomodori e magari troverai qualche indicazione utile da seguire per la prossima stagione.

– Il ciclo produttivo del fagiolo mangiatutto è di circa 60-80 giorni, per cui i tuoi fagioli dovrebbero essere pronti per il raccolto, se non addirittura già raccolti. Mi sembra strano che tu non abbia visto neanche un frutto dal momento che le piante stanno benone! Non hai forse esagerato con del concime azotato? Talvolta l’eccesso di azoto favorisce la crescita eccessiva della pianta e delle foglie a scapito dei frutti.

– Controlla bene le foglie del tuoi cavoli perché potrebbe trattarsi di altiche o pulci di terra. Sono dei piccolissimi coleotteri riconoscibili perché se toccati fanno dei salti in avanti. Questi insetti si trovano particolarmente bene sui terreni compatti e asciutti, quindi la prima cosa da fare è pacciamare per tentare di mantenere più umido il terreno.  Per cercare di eliminarle occorre cospargere le foglie con farina di alghe o bentonite la mattina presto sulla rugiada. Ma se l’infestazione è troppo forte non resterà che ricorrere al piretro, che è un’insetticida naturale (ammesso anche in agricoltura biologica) da usare con molta cautela e solo in caso di estrema necessità.

Un ultimo consiglio: leggi il post sulla cavolaia. Coltivando cavoli non si sa mai!

Cara Nara, mi conosci per le mie lavande bonsai (tanto legno sotto e tanti fiori sopra) e per il mio meraviglioso CLERODENDRON. Proprio per questo ti riscrivo, gli sono morti (seccati) 2 grandi rami. E’ possibile, secondo te, innestarglieli da un punto verde ancora vivo, da dove parte il ramo che è seccato, o devo tenermelo spoglio in quel punto? Era un bell’ombrello, molto ampio ed ora, in pratica gli mancano 2 spicchi (triangoli). Gli ho subito messo un piantino alla sua base, a breve distanza dal tronco grande, per farlo crescere in parallelo, ma ci vorranno 5 – 6 anni prima che raggiunga l’altezza desiderata e che copra, con foglie e fiori, la parte mancante. O mi suggerisci qualche altro stratagemma? Ringraziandoti anticipatamente, ti porgo o miei saluti.

(Mariuccia – Trana)

Risposta

Cara Mariuccia che piacere leggerti! Mi dispiace per il tuo bellissimo Clerodendron, ma a chi coltiva un giardino può succedere! Ti confesso che non ho mai sostituito un ramo seccato innestandone uno nuovo, per questo mi sarei comportata esattamente come hai fatto tu, ovvero inserendo un’altra pianta per riempire il vuoto creatosi.

Tuttavia spinta dalla tua domanda ho chiesto ad amici e ho cercato in rete delle soluzioni possibili. Il mio aiuto giardiniere, che è un appassionato di bonsai, mi ha detto che in questo campo è una tecnica che si usa di frequente per sostituire i rami mancanti, per questo  ti invio un link sugli innesti su bonsai (leggi la tecnica a spacco e ad occhio che sono quelle per te interessanti). Ma soprattutto ti consiglio di guardarti questo video sull’innesto a spacco per l’inserimento di rami mancanti, che è la documentazione migliore che sia riuscita a trovare in rete.

Mi ha talmente incuriosito, che la prossima volta provo a praticarlo su un albero da frutto!

Ciao Mariuccia e fammi sapere come va a finire!

Sono una patita di piante, proprio x questo x il mio compleanno gli amici x prendermi in giro mi hanno regalato un piccolo alberello di prugne rosse. Ho un piccolo giardino che curo con passione, ma con grandi difficoltà.

La mia domanda è……. il mio piccolo albero fa circa 15 prugne molto saporite, ma dopo che i frutti maturano, le foglie ingialliscono, diventando brutto e sofferente… cosa posso fare?

saluti e grazie

(Giulia-Roma)

Risposta

Cara Giulia, come scherzo mi sembra carino, perché un albero da frutto è sempre gradevole da avere in giardino! Ma veniamo al nostro problema, se è solo un deperimento leggero, qualche foglia ingiallita e poco più cercherei soltanto di concimarlo un po’ meglio in autunno e in primavera con dello stallatico maturo (anche pellettato a lenta cessione che si trova in qualsiasi consorzio agrario). Magari il tuo alberello ha solo consumato un po’ troppe energie nella fruttificazione!

Se invece il deperimento è vistoso e tende a spogliarsi quasi completamente, allora ti consiglio di leggerti la risposta che poco tempo fa ho scritto per Vittorio, che aveva un ciliegio con lo stesso tipo di patologia, ovvero la cilindrosporiosi, che colpisce i ciliegi, ma anche molti prunus.

Un saluto e a presto

Come si coltiva l’erba gatta in vaso a scopo ornamentale?

Vorrei consigli per avere una bella pianta verde e in ottima salute.

Ciao

(Lollo)

Risposta

Ciao Lollo! Per erba gatta s’intende solitamente la Nepeta cataria, che può essere acquistata in quasi tutti i vivai o almeno in quelli che tengono le piante officinali.

La sua coltivazione è estremamente semplice, io la tengo nel giardino come pianta ornamentale e confermo che i gatti ne vanno matti, perché vi si rotolano sopra schiacciandola e devastandola. L’ unico nemico della Nepeta è, come lo è spesso per molte aromatiche, il ristagno idrico. Quindi prepara un vaso, mettendo sul fondo dell’argilla espansa e evita di fare ristagnare troppo l’acqua nel sottovaso, per il resto annaffiala solo quando il terriccio è ben asciutto. E mi raccomando: posizionala al sole!

Siccome molti definiscono erba gatta anche i piccoli tappeti erbosi di cui i gatti si nutrono, da fare crescere in vaso o in vassoio, eccoti il link di un articolo che tempo fa avevo scritto su questo argomento.

Saluti!

Quale concime occorre per una crescita più veloce delle piantine di ortaggio?

(Emanuela)

Risposta

Ciao Emanuela, la tua domanda è molto generica, vale a dire che che richiede una risposta ampia e articolata. Proverò comunque a risponderti in modo sintetico e completo al tempo stesso.

Non esiste un concime specifico, che come una piccola pozione magica faccia crescere in fretta e non ammalare le proprie piante, ma esistono tanti accorgimenti che messi insieme fanno raggiungere il risultato sperato. C’è chi è fortunato e si trova a dover seminare in un orto situato in una pianura alluvionale fertile e fresca e chi si trova a dovere lottare con un suolo sassoso e arido. Capirai quindi che le condizioni di partenza sono importantissime, come lo è la tipologia di ortaggio che cuoi coltivare: la zucca non può prescindere dall’avere suolo ricco e fresco, mentre una pianta di rosmarino si adatta anche al secco. Inoltre ci sono ortaggi che crescono in fretta (rapanello) e altri che hanno una crescita più lenta (carota).

In ogni caso, come prima cosa, è certamente meglio avere a che fare con del terreno fertile e ricco di humus, e a questo si arriva aggiungendo al suolo del concime organico (letame, compost, sovescio, ecc.) e successivamente, a seconda dell’ortaggio prescelto, si possono somministrare dei macerati o altri concimi di sostegno.

Come vedi ho cosparso la mia risposta di link da leggere, che ti serviranno ad avere un’idea sull’argomento ‘concime’ e a questo proposito ti consiglio di leggere tutti gli articoli che appaiono sotto la sezione ‘terreno’.

Tuttavia proverò anche a darti una risposta brevissima e semplice, per chi non ha voglia di leggere e vuole trovare subito una soluzione pronta e facile: in commercio ci sono dei concimi organici pronti, biologici e bilanciati  (ovvero dove i vari elementi nutritivi sono equilibrati), in genere sono pellettati  e a lenta cessione. Prova ad arricchire il terreno dei tuoi vasi o del tuo orto con questi prodotti, che sono comunque di grande aiuto.

Tra l’altro ho comprato una piantina che mi sembrava avere foglie particolari … spruzzate di bruno … pensavo fosse un peperoncino ornamentale … invece no: funghi che hanno prosperato sulla debolezza delle piante già attaccate dagli afidi …

Gli afidi penso di averli combattuti bene con il lavaggio delle piante …. marsiglia … ma i funghi no…

Ho tagliato via quasi tutto … ripiantato qualcosa … ma il sedano … prezzemolo non riescono ad andare oltre i 4 0 5 cm perchè già stanno male: macchioline che ad un occhio sofferente possono sembrare come spruzzate da acqua sporca …

Vorrei sapere come sanare la terra – che non ho buttato – dai parassiti che ha accolto prima di riutilizzarla …

grazie a tutti

(EliEli-Modena)

Risposta

Per allontanare i funghi la prima cosa da fare è evitare di annaffiare le foglie e posizionare le piante al sole, almeno per qualche ora, per evitare che l’acqua crei muffa e ristagno. Non lasciare l’acqua nel sottovaso e cerca, se possibile, di fare in modo che le piante abbiano aria e venticello a sufficienza.

Dopodiché per prevenire i funghi si può somministrare del decotto di equiseto o il classico rame.

Se la situazione è molto compromessa, azzera tutto e ricomincia da capo, facendo maggiore attenzione ai primi sintomi di malessere dei tuoi ortaggi.

Per disinfettare il terreno si usa normalmente la calce in polvere, ma sinceramente in vaso penso si possa alterare troppo il naturale ph del terreno, forse puoi annaffiarlo con dell’infuso di aglio che agisce contro i batteri e contro i funghi (75g di bulbi tritati in 10 litri d’ acqua, distribuirlo direttamente su piante e terreno non diluito), oppure del bicarbonato di sodio, che allontana le malattie fungine ed è una buona alternativa allo zolfo (si diluisce un cucchiaino in un litro d’acqua, aggiungendo eventualmente una decina di gocce di olio essenziale di tea tree).

Sono rimedi molto utilizzati nell’orto, ma che non ho mai sperimentato per disinfettare il terreno, ma secondo me potrebbero essere utili anche a questo scopo.

Ogni quattro anni cambierei ugualmente il terreno delle vasche o dei vasi, perché con le continue annaffiature si impoverisce molto. Consideriamo poi che in balcone è molto difficile praticare la rotazione!

Un saluto e Buon Orto!

Quale è la procedura giusta per la coltivazione del pomodoro, fagiolini, melanzane, peperoni e zucchine?

(Antonio-Civitanova-RC)

Risposta

Caro Antonio, per rispondere alla tua domanda occorrerebbe molto tempo,  per fortuna su InOrto sono già presenti molti post che parlano di quello che tu chiedi.

Quindi ti invio qui di seguito i link che ti servono per sapere come si coltiva il pomodoro, come si coltiva la melanzana, come si coltiva la zucchina, come si coltiva il fagiolinocome si coltiva il peperoncino, purtroppo al momento non ho ancora scritto un articolo su come si coltiva il peperone, ma lo farò quanto prima e se continuerai ogni tanto a leggere InOrto potrai trovarlo a breve.

Ti consiglio infine di leggere tutta la sezione ortaggi che appare sulla sinistra delle home-page di InOrto, dove potrai trovare le schede di coltivazione di molti altri ortaggi.

Un saluto e Buon Orto!

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