Ciao mi chiamo Biagio abito a Milano e da alcuni anni con mia moglie coltiviamo un orto. Quest”anno sono

nate molte zucche.

Abbiamo provato a sollevarle  da terra ma come le abbiamo appena toccate si sono staccate dalla pianta. Forse è meglio non toccarle piu?

(Biagio-Milano)

Risposta

Ciao Biagio, forse le tue zucche ormai sono quasi pronte e quindi si staccano facilmente. Le foglie sono appassite? Se sì le puoi togliere come indicato nel post sulla raccolta della zucca. Se invece devono ancora finire di maturare direi di ‘lasciarle in pace’ per questa stagione e magari ti ricorderai di sollevarle in tempo il prossimo anno.

Saluti e buona raccolta!

Ciao, ho acquistato un albero di clementino e l’ho piantato in un vaso di cm 100×40 H 40 cm (una vasca in legno da me creata).

Vorrei sapere se nello stesso vaso potrei piantarvi anche un limone oppure se e’ meglio lasciarlo solo. Ho avuto pareri discordanti da due vivaisti e mi hanno messo in crisi.

Inoltre vorrei sapere se posso mettere intorno un prato di fragole.

(Mario-Bari)

Risposta

Ciao Mario, sai che nello stesso giorno ho ricevuto da Michele di Pistoia (a cui ho appena risposto) una domanda analoga alla tua? L’ho trovata proprio una buffa coincidenza! Un gemellaggio Pistoia-Bari su InOrto.

Per cui ti rispondo la stessa cosa che ho detto a Michele. Puoi piantare nel tuo contenitore due o tre piante, anche di diverse varietà, ma i consigli nel tuo caso sono due. Il primo è di stare attento a quando le piante avranno riempito con le radici il contenitore, perché a quel punto non avranno più spazio e tu dovrai estrarle, tagliare loro una parte delle radici e rinvasarle o nello stesso contenitore o in uno diverso a seconda di cosa tu deciderai di fare. Con due piante nello stesso vaso questa operazione andrà ripetuta più frequentemente. Il secondo è di usare varietà che abbiano una crescita simile per non ritrovarsi piante troppo dissimili nelle esigenze e nella grandezza (per es. limone con kumquat).

Quanto alle fragole non esistono contro indicazioni, ma quando rinvaserai gli agrumi anche loro dovranno essere rinnovate, cosa che in ogni caso dovrai fare ogni tre anni circa.

Saluti e a presto!

Amo i limoni e mi piace coltivarli. Ne ho già diverse piante. Sono di Pistoia e purtroppo per un grave

problema di salute non posso più lavorare e così mi dedico alle piante.

Vorrei sapere se è possibile coltivare due piante di limoni nello stesso vaso.

Grazie a presto

(Michele – Pistoia)

Risposta

Ciao Michele, tu che abiti in una zona di grandi vivaisti vieni a chiedere a me come si coltivano i limoni? Scherzi a parte, sai che per essere certa di darti il consiglio migliore ho chiesto proprio ad un vivaio specializzato in agrumi (Oscar Tintori di Pescia) se è possibile mettere due limoni nello stesso vaso? E la risposta è stata che puoi coltivare i due limoni nello stesso contenitore a patto che quando i due limoni avranno riempito tutto il vaso con le loro radici, tu provveda al taglio delle medesime.

Vale a dire che dovrai estrarle dal contenitore, tagliare la fetta perimetrale della loro zolla e quindi delle loro radici, e rinvasarle con del nuovo terriccio, magari arricchito di sostanza organica.

Un saluto e spero che le tue piante possano darti tanta felicità.

Ho una pianta di limone che da due anni a questa parte fiorisce, ma non riesce a fare maturare il frutto. Non l’ho mai potata, se non qualche ramo secco, ed i rami “nuovi” con foglie giovani sono veramente pochi. Si sta avvicinando l’inverno cosa mi consigliate? Potatura? Travaso? Concimazione?

(Antonello-Perugia)

Risposta

Ciao Antonello, cerchiamo di capire meglio il tuo problema: i tuoi limoni non maturano oppure cadono? Perché alcuni limoni restano verdi a lungo e diventano gialli solo l’estate seguente (i così detti verdelli), mentre se cadono il problema è da ricercarsi in errate irrigazioni o in concimazioni scarse o sbagliate.

I travasi vanno effettuati solo quando sono necessari, cioè quando vediamo che la pianta è molto più grande del vaso che la ospita o se vediamo che il vaso è pieno di radici e poca terra. Eviterei potature, eccetto qualche ripulitura, mentre una buona concimazione può essere utile in autunno.

Scegli un concime bilanciato specifico per agrumi, di modo che se il tuo limone ha qualche carenza, possa iniziare a colmarla. Ti consiglio di leggere il post sulla coltivazione degli agrumi in vaso, ma soprattutto leggi i commenti che appaiono sotto che sono molti, ma tutti molto utili perché scritti da persone che hanno spesso il tuo stesso problema!

Vivo a circa 1800 m e vorrei sapere sino a che quota si possono coltivare i lamponi Quale tipo sciegliere ?

Normalmente a fine ottobre c’è già la neve.

(Ilda)

Risposta

Ciao Ilda, premetto che non sono esperta di coltivazione di lamponi, ma so che si prestano bene per essere coltivati in collina, in bassa e media montagna. Poi so che ci sono alcuni che li coltivano anche in alta montagna, ma in questo caso credo che debbano essere prese delle particolari precauzioni: luoghi riparati da boschetti, esposizioni protette, coperture durante l’inverno.

In rete ho però trovato un catalogo sulla coltivazione del lampone della Regione Valle d’Aosta fantastico che può esserti particolarmente utile.

Sull’altitudine e sulle varietà più adatte alle quote più alte dice questo: “In particolari zone ben esposte, la coltivazione del lampone unifero può spingersi fino ad una altitudine di 1200-1500 m, mentre per le varietà rifiorenti il limite di coltivazione non deve andare oltre gli 800-900 m. A tal proposito è importante sottolineare che per una variazione di 100 m di dislivello corrispondono circa 4 giorni di anticipo o ritardo nella maturazione dei frutti”.

Se sei veramente intenzionata o proseguire nella tua idea ti consiglio di leggerti questo piccolo ma prezioso manuale sulla coltivazione del lampone per intero.

Buon Orto e a presto!

Vivo a Francofonte provincia di Siracusa, ho ereditato degli agrumeti qualità Tarocco. Ho impiantato una serra fotovoltaica e sto cercando la coltura giusta.

Desidero sapere cosa posso coltivare all’interno di una serra fotovoltaica monofalda. La serra è coperta totalmente con i pannelli fotovoltaici, è alta nella parte nord 6 mt circa nella parte sud 2,5 mt circa, il terreno è quasi totalmente ombreggiato. Quali suggerimenti proponete.

Grazie per l’attenzione

Distinti Saluti Guido

(Guido – Francofonte)

Risposta

Ciao Guido, nelle serre fotovoltaiche monofalda la luce non è molta per cui le colture coltivabili al loro interno dovranno sopportare l’ombra, seppure molto luminosa. Non avendo esperienza diretta sugli impianti in serra fotovoltaica, abbiamo cercato di raccogliere informazioni ed esperienze.

Per prima cosa ti inviamo il link di questo video sulla coltivazione di alcuni tipi di funghi in serra ad Imperia. Poi il link di un altro video riguardante la coltivazione di fragole e lamponi, ma in pianura Padana. In Sicilia escluderei i lamponi, ma l’idea delle fragole mi sembra attuabile. Anche il basilico e l’aloe sono colture che sembrano avere una buona resa sotto il tuo tipo di serra. Magari potresti pensare ad inserire qualche pannello trasparente per aumentare la luminosità!

In quel caso disponendo di più luce potresti provare anche con altri tipi di colture. Tra le colture che si adattano a condizioni di minor luce ci sono gli spinaci, i ravanelli e alcuni tipi di insalata. Poi abbiamo trovato un documento sull’informatore agrario che riporta le differenze di resa tra alcune coltivazioni (zucchine, pomodori cuore di bue, basilico, ecc. ) praticate serre classiche e quelle in serre fotovoltaiche. Un altro bell’esempio riuscito di coltivazione in serra fotovoltaica ci arriva dalla Puglia, dove hanno coltivato fagiolini, zucchine e fragole.

In ogni caso, qualsiasi cosa tu decida di coltivare mi raccomando la ventilazione per tenere lontano le malattie fungine!

Coltivo ortaggi con metodo biologico per hobby. Ho piante da frutto: ciliegie pesche, albicocco e susine su circa 2500 mq di terreno. E ho acqua a volontà.

Cosa posso coltivare in serra non riscaldata? Che concimi mi consigliate ad un prezzo da contadino, in confezioni da 25 kg? Grazie.

(Adriano)

Risposta

Ciao Adriano, il fatto di avere acqua a volontà è un bel vantaggio, beato te!

Ma veniamo alle tue domande. Cosa puoi coltivare in serra fredda? Insalate, rapanelli, valerianella, ma anche gli spinaci saranno più al sicuro! Potrai effettuare adesso, ma anche più avanti le semine di cipolle e agli. E trapiantare cavoli,  cicorie, radicchi sapendo che non avranno nevicate sulla testa!  Dimenticavo prezzemolo e sedano e, se da te non fa troppo freddo, finocchi!

In pratica la serra fredda ti permette di  avere raccolti più precoci in primavera e tardivi in inverno.

Ma non esagerare, perché melanzane, peperoni, pomodori, vengono molto meglio all’aperto! Quando la temperatura lo consente approfitta del sole e dell’aria dell’esterno. E mi raccomando arieggia più che puoi nelle ore calde, perché il pericolo maggiore nelle serre sono i funghi!

Se vuoi sapere come mantenerla sana ed efficiente leggi questo link sulla serra fredda.

Quanto alla concimazione scegli dei concimi organici bilanciati (leggi il link) almeno per la concimazione di fondo (quella iniziale). Ne esistono di biologici, pellettati e a lenta cessione, molto adatti ad arricchire l’orto di sostanze nutritive. Li puoi trovare nei consorzi agrari di ogni tipo e dimensione. Ma se hai la possibilità di trovare del letame maturo, può essere veramente una buona alternativa. Oppure perché ogni tanto non pensare ad un sovescio a base di leguminose o del compost? Leggi gli articoli che appaiono sotto la sezione ‘il terreno‘.

Sono infermiera e appassionata di alimentazione! La vera medicina!

Salve! Vi scrivo perché avrei urgente bisogno di un consiglio da parte di esperti in orto biologico/permacoltura!!

Mi hanno dato in concessione un pezzo di terreno e vorrei coltivarci un orto bio.

Il terreno è alquanto disastrato…alcune parti sono nude e altre parti sono completamente invase da erbacce e rovi. Sembrerebbe un terreno argilloso..ma scorre un canale d’acqua vicino.

Il terreno si trova in pianura in provincia di Milano.

Da dove cominciare?

Concimazione verde?Sovescio?Macerato d’ortica?

Ho la possibilita di reperire del buon concime bovino.

E sto iniziando ora a fare il compostaggio.

Domani 7 settembre inizio i lavori..in attesa di un corso sull’orto..mi piacerebbe ugualmente poter iniziare con entusiasmo! Ho letto un paio di libri sull’orto bio e la permacoltura..ma ho poco chiaro cosa fare..all’inizio! Quando tutto sembra morto in quel pezzo di terra!!

Grazie della disponibilità!

(Valeria)

Risposta

Ciao Valeria, capisco la tua ansia e la tua preoccupazione, ma con molta calma e pazienza arriverai ad avere il tuo orticello! Il mio consiglio è di iniziare coltivando solo un piccolo pezzo. Non so quanto sia grande il tuo appezzamento di terreno, perché non me lo hai detto, ma in ogni caso comincia costruendo solo due aiuole di circa 1×2 m. Disegna su carta come vorresti che diventasse il tuo orto ideale e poi procedi rifacendoti da una parte: progredendo piano piano raggiungerai il tuo obiettivo compiendo meno errori e stancandoti meno. Ti possono aiutare nel progetto gli articoli che appaiono sulla home page di  InOrto sotto la sezione ‘Come progettarlo’.

Scegli la zona dove la terra ti sembra più viva, dove appare almeno un po’ di erba. Se non ci cresce niente neppure l’erba, difficilmente potrà crescerci un ortaggio! Per questo dovrai provvedere ad ammendare e rivitalizzare il terreno! Il fatto che ci sia l’acqua è però una grande risorsa! Quindi non demoralizzarti…

Pulisci il suolo dalle pietre troppo grosse (se ci sono) e dalle erbacce. I rovi vanno eliminati! Almeno che tu non li abbia esclusivamente sul confine e non ti interessi creare una siepe di rovi, in ogni caso da gestire e contenere assiduamente. Come eliminare i rovi?Puoi provare con una vanga andando il più a fondo possibile, ma sappi che da ogni frammento può rinascere una giovane pianta. So che sto per dire una cosa impopolare, ma nel mio podere in alcune zone non riuscivo a liberarmene e ho dovuto ricorrere al diserbo a contatto, ovvero quello che si dà con molta attenzione sulle foglie e poi scende alle radici, colpendo esclusivamente la pianta in questione. Se puoi evitare il diserbo evitalo, ma è mia premura dirti che non sarà facile eliminare i rovi.

L’altro passo da compiere è capire quanto il tuo terreno sia argilloso. A questo proposito ti consiglio di leggere la risposta che qualche giorno fa ho formulato per Dario, che mi chiedeva come potere migliorare un terreno pesante e argilloso. Dimenticavo leggi anche i post contenuti nella sezione ‘Terreno’!

Per il momento credo che tu abbia già molto da fare: progettare, ripulire, ammendare il terreno e costruire le aiuole. Ma se hai ancora bisogno scrivi, siamo qua proprio per aiutare ‘ortisti in difficoltà’. 😀

Ho dei semi di cappero, vorrei sapere come, quando e che terreno devo scegliere per la semina.

Grazie

(Daniela)

Risposta

Ciao Daniela, ti consiglio di seminare il cappero in semenzaio in marzo-aprile in un ambiente protetto e temperato. Il cappero non è una semina facile, la germinibilità dei semi è molto bassa, per questo molti acquistano piantine già pronte, ma tentare non nuoce e con molta attenzione e un po’ di fortuna avrai la tua pianta di cappero dal seme. Una volta che sarà spuntata la giovane pianta dovrai lasciarla nel vasetto almeno per una anno, posizionandola fuori in estate (ma con cura e ritirandola la notte in caso di freddo) e custodirla al riparo in inverno, ma ricorda: non devi trapiantarla fino alla primavera successiva!

Per iniziare ti suggerisco di leggere questo articolo sulla semina in semenzaio, dove puoi trovare un po’ di tutto: dal tipo ti terriccio da utilizzare alla profondità di semina, dal contenitore alla procedura da seguire (guarda anche tutti i link in esso contenuti).

Si può seminare anche direttamente in un muro o nel luogo dove pensi di posizionare il cappero in modo definitivo, ma a quel punto ti consiglio di avvolgerlo in un pugno di muschio o di nasconderlo all’interno di un fico maturo, come molti suggeriscono di fare e…. in bocca al lupo!

Come hobby coltivo un orticello in vaso sul terrazzo. Anche a fine agosto o inizi settembre si possono trapiantare zucchini in un posto a clima mite? Se no, perché?Se sì, quali sono i consigli?

(Gaetano-Ladispoli)

Risposta

Ciao Gaetano, lo zucchino richiede un clima temperato-caldo. Quando il termometro scende sotto i 12° arresta lo sviluppo e se scendesse ancora al disotto non avrebbe via di scampo. Più la pianta è giovane e più ha bisogno di protezione.

Le temperature ideali per la sua crescita sono: 16-18° durante la notte e 25-30° durante il giorno.

Tu conosci il clima della tua zona e quindi decidi se tentare l’impresa. Puoi sempre provare a proteggerli con una copertura! Ricordati che dalla semina alla raccolta lo zucchino impiega circa 8 settimane.

Saluti e buon orto.

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