Salve,
ho un ciliegio da circa 8 anni in giradino e quest’anno verso giugno le foglie hanno iniziato ad ingiallire e a cadere … da metà settembre l’albero e’ completamente spoglio.
Inoltre i rami principali hanno iniziato a ricoprirsi di trucioli di pece bianca, vi allego le foto per chiarezza!
vi ringrazio anticipatamente se vorrete cortesemente aiutarmi.

saluti
(Giuseppe Bucci)

Risposta

Ciao Giuseppe
dalle foto che ci invii, si riconosce la presenza dei sintomi della gommosi!
Qui di seguito ti lascio scritto tutto quello che serve di sapere a riguardo:

Corineo o gommosi
Nome scientifico: Coryneum beijerinckii (sin. Stigmina carpophila)

Che cos’è: malattia fungina, il cui secondo nome si riferisce agli essudati appiccicosi che colano dal tronco e dai rami, tipica delle Drupacee. Viene anche chiamata “vaiolatura” perché le chiazze sulle foglie somigliano a quelle del vaiolo, oppure “impallinatura” perché le lamine prima di cadere appaiono forate
come se fossero state impallinate da una fucilata.

Quali piante attacca: albicocco, ciliegio, susino e pesco, nell’ordine.

Dove si manifesta: inizialmente sulle foglie, poi sui frutti, quindi sui rametti, sui germogli e, se non curato, anche sui rami portanti e sul tronco.

Come si manifesta e che danno provoca: sulle foglie compaiono piccole tacche di colore rosso-violaceo con bordi giallastri che poi scuriscono, seccano e si distaccano dalla foglia lasciando fori simili a un’impallinatura (le foglie colpite appaiono bucherellate), alla fine l’intera lamina annerisce e cade. I 
frutti, se colpiti precocemente, presentano piccoli forellini; se colpiti in fase avanzata portano
 tacche di 1-2 mm, rossastre, circondate da un alone più scuro, da cui fuoriesce un essudato gommoso, che poi si indurisce. Sui rami la malattia genera fessurazioni o lesioni cancerose di varia dimensione da cui esce un essudato gommoso, una sorta di gelatina color zucchero bruciato. In autunno può anche attaccare le gemme, distruggendole.

Quando colpisce: in primavera, alla completa formazione delle foglie e fino alle soglie dell’estate, a seguito di una potatura troppo drastica o di avversità climatiche come l’umidità eccessiva o la siccità.

Come si previene: evitate le potature eccessive e raccogliete sempre ed eliminare il fogliame caduto in autunno. Su piante colpite l’anno precedente svolgete due trattamenti preventivi con sali di rame alla caduta delle foglie e all’ingrossamento delle gemme.

Come si cura: attraverso trattamenti con anticrittogamici, da effettuare alla caduta delle foglie in autunno e all’ingrossamento delle gemme per attacchi leggeri, aggiungendo un intervento in pieno inverno per i casi più gravi. I principi attivi da utilizzare sono: lo ziram se la precedente primavera l’infezione era contenuta, la dodina se l’attacco era conclamato ed evidente, i sali di rame (ossicloruro, solfato, poltiglia bordolese ecc.) ammessi in agricoltura biologica. Non mescolate mai fra loro i principi attivi. Se non trattate, le piante colpite si seccano progressivamente.

Buon Lavoro

Sono una casalinga di Gerenzano,
possiedo un vaso di limone e da due giorni ho notato che ci sono delle formiche nel terreno e vedo che poi salgono anche sui rami come posso debellarle senza intaccare il limone?

Come e quando eliminare la cocciniglia?

Salve
ho della cocciniglia sulla siepe, cosa bisogna fare?
Quale è il trattamento da effettuare e in quale periodo bisogna intervenire?
Grazie
(Antonio)

Risposta

Ciao Antonio,
per eliminare la cocciniglia, che infesta la tua siepe, ti consiglio di provare il sapone di Marsiglia e l’alcol, per capire meglio come utlizzarli leggi pure questo link  rimedio naturale contro la cocciniglia. Spero che il problema non sia troppo diffuso perché se la superficie dovesse essere troppo estesa e il problema persistere dovresti passare a sistemi più invasivi come l’olio bianco.
Il periodo è adesso, fai i trattamenti la mattina presto o la sera prima di buio.
Buon lavoro!!!

Salve
ho iniziato per la prima volta ha coltivare un piccolo orticello,
da profano,
ed ho avuto anche dei buoni risultati,
sono un pensionato e vivo in provincia di Alessandria.
Ho un grosso problema con le formiche, essendo un terreno rimasto incolto per diversi anni come posso fare?
Grazie
(Mike)

Risposta

Salve Mike
Ci da soddisfazione sentirti così contento, per il tuo orto!
Le formiche però non le considererei un “grosso problema”, o meglio possono essere un fattore limitante nel caso delle semine di specie a seme piccolo in quanto esse – le formiche appunto – vanno ghiotte del seme e in poco tempo lo portano via dal terreo per farne scorta nel formicaio.
Il rimedio più sicuro è cospargere il terreno con degli appositi veleni che eliminano le formiche in poco tempo, ma Io non ti suggerirei questo rimedio velenoso diciamo.
Per questo la strada che ti consiglio di percorrere è la seguente: inizia a coltivare la tua terra, lavorandola specialmente e mettendo piante a dimora, a viverla sostanzialmente; in questo modo inizi a sconvolgere l’habitat delle formiche che sceglieranno nel tempo posti differenti dove nidificare, è un metodo lento, che funziona progressivamente con l’aumento della coltivazione del tuo orto.
Inizierei subito anche individuando ed eliminando i principali nidi – formicai –  che trovi nell’orto, vedrai che eliminate le loro dimore le formiche sono costrette a migrare in luoghi più sicuri per loro.
Buon Lavoro Mike…e tienici informati sui risultati.

Scusatemi ho gia’ posto erroneamente la domanda dove non potevo, ma la ripeto qui:
tutti gli anni metto giu i finocchi, che mi produco le piantine o che le acquisto….
Ma poi vengono su tutte piatte, ( dice che sono femmine..)
Qualcuno sa dirmi perché?
Ciao

grazie a tutti

(Renzo)

Risposta

Ciao Renzo

I finocchi che tu semini o trapianti, non sono distinguibili in maschi e femmine,
è un modo di dire.
La ragione per la quale le tue piante non sviluppano una discreta parte basale può dipendere da diverse cause:
1- semini le piante troppo fitte fra loro
2 – semini le piante in una fase lunare poco conveniente – crescente in questo caso
3 – semini o trapianti i tuoi finocchi troppo tardi nella stagione
4 – le tue piante soffrono carenze idriche

Credo che fra queste cause ci sia la spiegazione alla tua domanda.
Buon orto Renzo!

Salve,
abito a Novara e sono in pensione e  mi diletto con un terrazzo completato con molte piante in vaso:
ho un limone in vaso di 50cm diametro/ALTEZZA 65 cm.
La terra è quella per agrumi, come il concime più qualche seme frantumato di lupini.
Purtroppo, malgrado un’abbondante fioritura la maggior parte dei limoncini è ingiallita e sono caduti,
anche le foglie ingialliscono e cadono.
Il vaso è esposto a sud e le irrigazioni sono al bisogno quando lo strato superficiale è asciutto per circa 5 cm di profondità .
Grazie per ogni suggerimento utile.
(Norberto – Novara)

Risposta

Salve Norberto
la tua passione è molto bella, chissà che terrazzo fiorito hai, complimenti!
Da come descrivi le tue coltivazioni mi sembra che tu sia anche abbastanza esperto,
lo si capisce dai dettagli.

Però, da come mi descrivi la condizione del tuo limone mi viene da pensare che il tuo bel vaso non abbia un drenaggio efficiente, cioè che la cascola delle foglie e dei frutti sia causata da un ristagno idrico, che magari ha provocato anche l’insorgere di una malattia all’apparato radicale – un fungo sostanzialmente.
Altre cause le ho escluse, visto che terra e concime non gli mancano; per questo controlla quando irrighi se l’acqua sgorga bene e subito dal foro di scolo del vaso.
Ci fai sapere appena hai fatto la prova? Meglio sarebbe anche che tu ci spedisca delle foto delle foglie e della pianta la prossima volta.
Un saluto!!!

 

Chiedo aiuto!!
Nella mia terrazza coltivo in vaso, oltre ortaggi anche degli agrumi, limoni, mandarini e aranci.
Mi sono accorto che alcune foglie cominciano ad arricciarsi e diventare striate di bianco,
hanno dei bellissimi frutti in maturazione.

grazie come sempre!

(Marco)

Risposta

Ciao Marco

Che bellezza l’orto in vaso, e che comodità rispetto a coltivare in piena terra.
Certo che veniamo in tuo soccorso…e dei tuoi agrumi.
Da come ci descrivi il danno credo che i tuoi agrumi stanno subendo un attacco di
Psyllocnistis citrella – la ricamatrice delle foglie di agrume, dalle foto che riesco a linkarti dimmi tu se sono sulla strada giusta.
L’insetto è della famiglia dei lepidotteri, una farfalla quindi.
Chi provoca il danno però sono le larve dell’insetto che nascono direttamente  fra le due pagine che compongono la foglia, perché proprio li sotto l’adulto – la farfalla  – depone le uova.
Quindi per limitare l’effetto dell’insetto sulle foglie dei tuoi agrumi ti propongo i seguenti rimedi:
1- Potatura dei getti che presentano il danno ed eliminazione degli stessi, in quanto dentro si trova l’insetto nella fase di larva
2 –  Eliminazione degli adulti – le farfalle – tramite l’utilizzo di insetticidi biologici – per contatto – es: Lolio di neem o piretroidi
3 – Eliminazione degli adulti con delle trappole a feromoni, per la cattura dei maschi in volo
4 – Eliminazione delle larve, direttamente dentro la pagina fogliare, tramite l’utilizzo di insetticidi sistemici da dare alla pianta tramite irrigazione.
Il rimedio n° 4 è di certo il più efficace anche se quello meno biologico; scegli tu la strada che ti senti più di seguire.
Buona fortuna!!!

Salve, sono di un paesino della provincia di Lecce, attualmente non ho un lavoro fisso e mi dedico a fare un po di tutto.
Tra un po’ incomincio a pulire e preparare la terra per la raccolta delle ulive, ma nel frattempo avevo pensato, che mi piacerebbe provare una nuova coltivazione.
Di seguito vi farò la mia domanda.

Quindi mi piacerebbe coltivare nel mio terreno lo Zafferano.
Ho letto sulla vostra pagina alcune cose molto importanti, tra queste quella dell’altitudine, che dice per una buona coltivazione sarebbe di 600/700 mt.
Ora vi vorrei chiedere, visto che l’altitudine della zona dove sono io è intorno ai 150 mt, potrei avviare una piccola coltivazione di Zafferano?
Cosa mi consigliate? Io avevo già  preparato un terreno, come inizio, di 200 mtq. Il terreno e ben drenato e corrisponde alle caratteristiche che ho letto sulla vostra pagina.
Vi ringrazio anticipatamente.
(Silvano – Lecce)

Risposta

Ciao caro Silvano
Ci fa piacere che tu abbia pensato al tuo terreno, come fonte di reddito, e lo zafferano poi è una coltura pregiata.
Lo zafferano è una pianta definita rustica, con modeste esigenze climatiche e di terreno, in italia una zona famosa per la coltura dello zafferano è in Abruzzo nell’Altipiano di Navelli certo è che l’altitudine di 150 m s.l.m. possono sembrare un po’ scarsi, ma niente ti impedisce di avviare una coltivazione di prova su di una superficie ridotta del tuo terreno, per testare se in quel posto, effettivamente, lo zafferano può dare i suoi “frutti”.
Nell’altra parte di terra invece potresti pensare di coltivare ortaggi, in varietà, della tua zona che sei sicuro che vegetano bene.
Che ne dici, ti piace il nostro suggerimento?
Buon lavoro allora!

Salve!
Abito a Genova-Sestri p. di professione sono magazziniere.
Ho un vaso sul balcone di zucchine tonde.
Stanno facendo parecchi fiori, ma per ora non vedo zucchine.
Siccome per me è la prima volta, vorrei chiedere quando cominceranno a farli o se è anche possibile che non ne facciano…..il vaso è abbastanza capiente e profondo.

Grazie anticipatamente
(Giovanni – Genova)

Risposta

Ciao Giovanni
Hai iniziato a fare l’orto coltivando le zucchine in vaso, hai fatto bene, perché la pianta di zucchino tondo è molto generosa.
Le ragioni per le quali la tua pianta non produce frutti possono essere due: La pianta produce solo fiori maschili – ma mi sembra poco probabile come ragione – oppure i fiori femminili non hanno modo di produrre il frutto perché mancano sul tuo terrazzo gli agenti impollinatori, cioè bombi e api; oppure io credo che la questione più probabile sia semplicemente che devi aspettare del tempo.
Quindi aspetta un altro pochino e vedrai che i frutti non tarderanno ad arrivare, facci sapere come si evolvono le cose e nel frattempo gustati i fiori che la pianta produce.
Buon orto!

Ciao!
Sono di Casina, Pisa, da poco mi sto dedicando a l’orto di mia zia dato che lei ha ormai 86 anni è non è piu in grado di mandarlo avanti da se, e per questo mi chiede una mano, per fortuna mi sto appassionando molto.

Date un occhio al terreno che ho, secondo voi cosa potrei fare? Secondo me è troppo argilloso, infatti tende a fare ristagni e poi l’ erba che c’è in torno?
Una volta coltrato e ripulito dalle radici basta???

Orto-arato-rape

Grazie

(Tommaso – Pisa)

Risposta

Ciao Tommaso
bene che ti stai appassionando, il primo passo nella direzione giusta lo hai già fatto!
Dalle foto che ci spedisci ti dico che il terreno, ben pianeggiante, anche se argilloso, mi sembra ben strutturato, di un colore marrone scuro e cioè ricco di humus, hai un buon terreno quindi.
Vedo anche che lo hai ben ripulito dalle erbe infestanti  – gramigna sostanzialmente – che ha fatto un bel tappeto uniforme, e poi lo hai anche lavorato – con una fresa, immagino.
Sei a buon punto di partenza adesso, e avrai assaporato anche quanta fatica ci vuole e ripristinare terreni invasi da erbe infestanti e non lavorati da tempo. Quindi da ora in poi, per non ritornare nell’incolto di prima e avere begli ortaggi devi investire nei lavori di piantagione e manutenzione dell’aiuola che hai ripristinato, tenendola pulita dalle erbe infestanti, settimanalmente direi, che prontamente vorranno riprendere il loro spazio.
Questo è il consiglio che ti scrivo con chiarezza; magari puoi pensare di allestire intorno alle tue aiuole una cornice di legno, da interrare per qualche centimetro, che impedisca – almeno nei primi tempi – la rimonta della gramigna, regina strisciante di tutte le infestanti, per esempio pratico dai sguardo a questo orto che ho realizzato in nord Italia.DSCN3384

Come vedi anche qui il terreno tappezzato di erba, ma sistemando così le diverse aiuole si rallenta di molto il processo di infestazione, ti lasco anche una foto di un particolare.DSCN3136

I miei complimenti Tommaso, è bellissimo il passaggio del testimone che sta facendo con te la tua Zia!
Buon orto

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