Buon giorno
sono nato a Carrara (MS), ma adesso per ragioni lavorative vivo in Francia, a Grenoble; da qualche tempo sono in pensione e quindi ho un pò di tempo per dedicarmi al giardinaggio.
Mi piacerebbe sperimentare la coltivazione delle fave, ma che varietà mi consigliate, specialmente per evitare il problema dei “pidocchi”, cioè gli afidi?
Grazie.
(Gianfranco – Grenoble FR)

Risposta

Ciao Gianfranco
ci piace evidenziare che sia una bella cosa dedicarsi al giardinaggio, specie nell’età della pensione, momento di rilassamento per una persona.
Per la coltivazione delle fave, adesso, è il momento adatto alla semina in pieno campo, all’aperto cioè. Per la scelta della varietà, o meglio cultivar da utilizzare c’è l’imbarazzo della scelta: Aguadulce è una buona cultivar per esempio.
Riguardo al problema degli afidi ti dico che una buona pratica preventiva, per limitarne la proliferazione dell’insetto (che avviene nei mesi di maggior caldo umido: aprile, maggio e giugno) la cosa migliore è proprio la semina in questa stagione – prima dell’inverno -, in questo modo la pianta ha la capacità di crescere e indurire per tempo i suoi tessuti vegetali scoraggiando per questo l’attacco dei “pidocchi” che riescono peggio a predare le piante.
Salute e buon orto a te!

Buon giorno a tutti voi,
salve sono un uomo di 59 anni in pensione e vengo dalla provincia di Vicenza,
la mia domanda è, come si fa produrre la patata americane rossa, la batata?
Grazie
(Flory59)

Risposta

Ciao Flory,
La patata rossa americana è un ortaggio molto particolare, che si chiama Batata (Ipomea batatas L. Lam.).
Immagino tu la voglia coltivare nel tuo orto, per questo le modalità di propagazione di tale ortaggio minore sono principalmente due: piantare il tubero seme, o frazioni di tubero – come si fa per le patate –  oppure si mettono a radicare i germogli della vegetazione rampicante che la batata forma vegetando. La stagione ottimale per fare questa operazione è la primavera inoltrata, la si raccoglie poi dopo alcuni mesi.
Nell’articolo che ti ho linkato in cima al mio scritto trovi tutte le altre informazioni necessarie, ma se hai bisogno ancora, scrivici.
Buona coltivazione!

Salve,
sono Saverio, “Alluce marrone”, – funzionario di Cava dei Tirreni –  e anche grazie ai vostri consigli e a quelli del mio vicino Gerardo, sono diventato un appassionato del mio piccolo orto.
Ho appena visto il filmato sugli stoloni delle fragole. Volevo chiedere se in primavera le nuove piantine vanno lasciate nei vasetti o interrate?

Grazie
(Saverio – Salerno)

Risposta

Salve a te Saverio,

Ci piace la tua ironia “Alluce marrone”, fai bene a prendere i consigli da chi ti sta vicino e vedrai piano piano il tuo alluce diventare verde!
Le tue piantine di fragola certo che le puoi interrare a primavera, e se hai la varietà giusta vedrai che ti faranno anche alcuni fiori e frutti.
Salute e buone fragole

Buon giorno a tutti voi,
da due giorni ho scoperto questo sito e già mi piace, quindi ho deciso di iscrivermi!
Mi chiamo Francesco ho 50 anni e sono appassionato di armi (armi solo al poligono e non contro gli animali ci tenevo a dirlo), animali e funghi; da poco ho iniziato a coltivare l’orto.
Abito in provincia di Monza Brianza quindi mi interesserebbero anche le informazioni sul clima della zona.
Ho una serra che usavo per i funghi e vorrei coltivarci qualcosa ma non so cosa e come, le sue misure sono: altezza 180 centimetri e 500 centimetri di lato: ecco la foto.

serra - funghi

(Lorenzo – Monza-Brianza)

Risposta

Buongiorno a te Lorenzo,

che belle passioni che hai, particolare poi quella dei funghi, e grazie per esserti iscritto a in orto.
Il clima della tua zona è decisamente continentale, ovvero caldo d’estate con stagione autunno – invernali talvolta rigida e lunga, ma dentro la serra le condizioni sono controllate ovviamente.
Che bell’allestimento la tua serra, perfetta per la coltivazione dei funghi, l’unica apertura mi sembra che sia la porta che c’è di fronte vero?
Per come è stata progettata e per le dimensioni ti potrei consigliare di utilizzare il tuo luogo per far germogliare semi e radicare talee di piante che poi potrai allevare in piena aria, in quanto il locale che hai ricavato è praticamente privo di circolazione d’aria, puoi per questo motivo trasformare i banconi di germinazione dei funghi per svolgere comodamente il tuo hobby. Un’alternativa potrebbe essere quella di allestire delle finestre sui diversi lati d’aprire o chiudere in base alle esigenze per far circolare aria, anche per colivare direttamente dentro, in vaso, differenti specie ortive o da fiore…diverse possibilità quindi, che ne dici?
Salute e buon divertimento!

Buongiorno Stefano
ti spedisco in allegato le foto della mia insalata (di cu  ne vado fiera, anche se ha i puntini bianchi!) e una foto di foglia di basilico presa dal web per farti capire bene quale tipo di puntini.

Foto basilico con puntini bianchi:

basilico sara

Foto della mia insalata:

Ripeto se non ci sono problemi io pure “a puntini” me la mangerei, altrimenti ricomincio da capo.
Ed eventualmente posso fare qualcosa contro  questi insetti?
Sono così piccoli che strozzarli mi sembra poco possibile!!!!
Grazie mille veramente e buon lavoro
cordialissimi saluti
(Sara)

Risposta

Buongiorno Sara
fai bene ad essere orgogliosa dei tuoi prodotti super biologici!
Io la mangerei, i puntini bianchi altro non sono che delle micro ferite causate dalle punture che l’insetto fa sulle foglie, nessun problema secondo me.
Se ti accontenti di mangiare le foglie con i puntini bianchi, eviterei qualsiasi tipo di trattamento, anche biologico, visto che l’insalata è un ortaggio che si consuma crudo….strozzare gli insetti sarebbe veramente un metodo superbiologico però!
Buon orto.

Salve!
Mi piace la terra, il profumo dell’erba tagliata.
Vivo a Roma, sono massoterapista, ho un pezzetto di terra che amo chiamarlo terreno – terapia,
che dire, tutto qui.
Come fare un progetto di un orto funzionale, pratico più naturale possibile, non spendendo tanto, in mille metri di terreno, tenendo conto della rotazione degli ortaggi?
Grazie
(Rosi – Roma)

Risposta

Ciao Rosi

Che belle immagini che ci doni…profumo di erba tagliata e terra…e poi la “terreno-terapia”…

Mille metri di terreno sono molti, quindi puoi realizzare davvero un bel progetto vasto e articolato. Puoi destinare una parte ad orto e l’altra a giardino e dedicare un’ampia zona solo alle aromatiche, magari posizionandola vicina alla casa per un più pronto utilizzo. Devi pensare per prima cosa ai camminamenti e da quelli iniziare a delineare le varie ‘stanze’ (così si chiamano le varie zone di un giardino in termini progettuali).

Per inziare a riflettere sul tuo progetto ti consiglio di leggere questo articolo che parla proprio di come disegnare un orto e in seguito  dai un’occhiata a tutti i post che appaiono sotto la voce ‘come progettarlo’ sulla home-page di InOrto. Questo ti servirà a chiarirti le idee e a mettere a fuoco l’orto-giardino che vorresti. Prima di partire con i lavori fai una valutazione attenta del terreno che hai a disposizione e poi …. via!

Oppure se vuoi affidarti a degli  specialisti del settore prova a contattare gli Ortisti, un’associazione che promuove la vicinanza alla natura, la coltivazione degli orti e all’occasione ne cura anche la progettazione.

Buon progetto e buon orto!

Ciao
sono insegnante e vivo in Campania-Avellino.
Ho un limone 4 stagioni, ha fatto una fioritura spendida, ma alla fine ha solo un limone.
Ad agosto ha avuto ancora due fiori, ma li ha persi, inoltre le nuove foglie sono il doppio di quelle vecchie; come mai? tutto questo e’ normale? non sembrerebbe!
Grazie
(Clelia)

Risposta

Ciao Clelia
da quello che ci descrivi mi sembra di capire che la tua pianta di limone è abbastanza giovane, giusto?
Per questo anche se fa tanti fiori, poi una parte di questi, essa stessa, decide di farli cadere perché ancora troppo giovane per portare in fondo tanti frutti…è normale.
Anche la produzione di foglie molto grandi è sintomo di una pianta che ancora deve crescere e affermarsi, si, sembra tutto normale!

Per la coltivazione del limone ti consigli la lettura di questo articolo specifico sugli agrumi.
Niente paura…buoni limoni per te!

Ciao
sono di Torremaggiore (Fg), come professione sono terapista e posseggo un pezzo di terreno dove passo un po’ di tempo libero, in quanto e’ un uliveto, e a me piace coltivare in modo naturale e mi piace l’aria aperta e la natura.
Anch’io nel mio uliveto ho un ciliegio, qualita’ ferrovia, di circa otto anni, ma quest’anno si e’ defogliato gia’ ad agosto e presenta sul tronco due sporgenze gommose e trasparenti come una resina, che qualcuno ha diagnosticato come un tumore dell’albero, non posso nemmeno potarlo perche’ un bozzo e’ alla diramazione del tronco principale.
Spero di trovare una soluzione per non estirparlo.
Grazie

(Matteo)

Risposta

Ciao Matteo
è bellissima la tua passione per la natura, che trasuda dallo scritto che ci invii! Grazie!
Veniamo al tuo ciliegio però, che mi sembra di intuire che ha una patologia fungina – non un tumore – che si chiama “Gommosi”.
Qui sotto ti scrivo per punti di cosa si tratta e come devi comportarti di conseguenza, ecco a te:
Corineo o Gommosi
Nome scientifico: Coryneum beijerinckii (sin. Stigmina carpophila)

Che cos’è: malattia fungina, il cui secondo nome si riferisce agli essudati appiccicosi che colano dal tronco e dai rami, tipica delle Drupacee. Viene anche chiamata “vaiolatura” perché le chiazze sulle foglie somigliano a quelle del vaiolo, oppure “impallinatura” perché le lamine prima di cadere appaiono forate
come se fossero state impallinate da una fucilata.

Quali piante attacca: albicocco, ciliegio, susino e pesco, nell’ordine.

Dove si manifesta: inizialmente sulle foglie, poi sui frutti, quindi sui rametti, sui germogli e, se non curato, anche sui rami portanti e sul tronco.

Come si manifesta e che danno provoca: sulle foglie compaiono piccole tacche di colore rosso-violaceo con bordi giallastri che poi scuriscono, seccano e si distaccano dalla foglia lasciando fori simili a un’impallinatura (le foglie colpite appaiono bucherellate), alla fine l’intera lamina annerisce e cade. I 
frutti, se colpiti precocemente, presentano piccoli forellini; se colpiti in fase avanzata portano
 tacche di 1-2 mm, rossastre, circondate da un alone più scuro, da cui fuoriesce un essudato gommoso, che poi si indurisce. Sui rami la malattia genera fessurazioni o lesioni cancerose di varia dimensione da cui esce un essudato gommoso, una sorta di gelatina color zucchero bruciato. In autunno può anche attaccare le gemme, distruggendole.

Quando colpisce: in primavera, alla completa formazione delle foglie e fino alle soglie dell’estate, a seguito di una potatura troppo drastica o di avversità climatiche come l’umidità eccessiva o la siccità.

Come si previene: evitate le potature eccessive e raccogliete sempre ed eliminare il fogliame caduto in autunno. Su piante colpite l’anno precedente svolgete due trattamenti preventivi con sali di rame alla caduta delle foglie e all’ingrossamento delle gemme.

Come si cura: attraverso trattamenti con anticrittogamici, da effettuare alla caduta delle foglie in autunno e all’ingrossamento delle gemme per attacchi leggeri, aggiungendo un intervento in pieno inverno per i casi più gravi. I principi attivi da utilizzare sono: lo ziram se la precedente primavera l’infezione era contenuta, la dodina se l’attacco era conclamato ed evidente, i sali di rame (ossicloruro, solfato, poltiglia bordolese ecc.) ammessi in agricoltura biologica. Non mescolate mai fra loro i principi attivi. Se non trattate, le piante colpite si seccano progressivamente.

Buon lavoro..in bocca al lupo

Buongiorno

sono la signora Patrizia, casalinga di Roma.
Mi hanno regalato una piantina, alta 30 cm, circa un mese fa dicendomi che erano spinaci.
Veramente non ho preso sul serio il ragazzo dell’ autolavaggio.
Comunque ero curiosa di vedere se era veramente spinacio, nel giro di una settimana è cresciuta a vista d occhio, bellissima, mentre all’autolavaggio le piantine sono piccole, ma ho capito che non la innaffiano, infatti gli ho fatto notare che bisogna innaffiare e me ne hanno regalato delle altre, così le ho messo in tutto il balcone.

La mia domanda è dato che abbiamo un orto, quando fanno i semi? E quando si deve raccogliere ?
Si deve prendere la foglia o anche il gambo?
In inverno la pianta si gela?
Provo a mandarvi le foto

in attesa
distinti saluti

(Patrizia)

Risposta

Ciao Signora Patrizia
La pianta dello spinacio è abbastanza facile da coltivare, sia in piena terra che in balcone, in vaso.
Si raccoglie durante tutto l’inverno, asportando sia gambo che foglia.
In inverno la pianta può anche gelare, ma di solito non si protegge dal freddo. In primavera lo spinacio tende ad andare a seme.
Per coltivare lo spinacio ti consiglio questa lettura.
Buon Orto, Patrizia!

Salve mi chiamo caselli Maria vivo a castiglione della pescaia (grosseto)a due chilometri dal mare per ora disoccupata.
Ho una casa in campagna con intorno circa 500m di terra in cui vorrei fare una parte di orto e una parte di giardino, purtroppo non posso permettermi un progettista, voi potete aiutarmi se vi mando una foto satellitare?
image
Grazie saluti

(Maria Caselli)

Risposta

Ciao Maria
Che bella casa che hai, circondata da tanta terra e anche ben disposta per realizzare tanti e bei progetti.
Per quello che posso consigliarti, con l’uso di una sola foto, ti dico che dividerei il terreno in due parti: una parte ad orto – frutteto – il triangolo di sinistra dell’abitazione, mentre nel terreno intorno alla casa allestirei il giardino.
Che dici, ti può bastare come aiuto iniziale? Non è possibile fare molto di più, così a distanza, la progettazione prevede diversi diversi passi: sopralluoghi, confronti con il committente ecc ecc.
Intanto buon orto e giardino!

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