Salve,
ho un’azienda agraria a Lisciano Niccone, provincia di Perugia, in una zona montana e quindi svantaggiata, ho allevamenti bovini da carne e caprini, coltivo cereali e foraggi.
Volevo iniziare a coltivare la pianta del cece, per tale coltura vanno bene anche terreni che sono stati fermi da più di 2 anni, inoltre conoscete quali sono le ditte o consorzi che ritirano il cecio secco?
Grazie
(Adriana)

Risposta

Salve Adriana,
il cece – Cicer arietinum L. – è una pianta di antichissima coltivazione, per la produzione di granella secca. Essendo una leguminosa è pianta miglioratrice del terreno, sia per la conformazione di radici ben ramificate e forti che sviluppandosi nel terreno contribuiscono a lavorarlo, sia per la capacità della pianta – a livello radicale – di produrre fertilizzanti a partire dall’azoto presente in atmosfera. Quindi direi che il tuo terreno, che è a riposo colturale da due anni, può essere perfetto per la tua nuova coltura dei ceci – anche se un analisi specifica del terreno prima di iniziare le pratiche di coltiuvazione è sempre una operazione giustificata specialmente quando si coltiva non per hobby ma per professione.
Per il conferimento del prodotto all’ingrosso e anche per l’acquisto del seme per avviare la produzione ti suggerisco di contattare i seguenti enti: il Consorzio Agrario di Perugia, la Confederazione Italiana Agricoltori di Perugia e la Coldiretti Umbria, sapranno darti le migliori informazioni riguardo.
Salute e buon lavoro!

Salve,
mi hanno regalato due piante di limoni da vivaio, quale è il periodo migliore per  trapiantarli in vaso? Non ho giardino, ma solo un piccolo cortile cementato con dei vasi di fiori… mi date un consiglio per come preparare la terra per i vasi degli agrumi? Grazie per l’aiuto.
(Francesca)

Risposta

Buongiorno Francesca,
ti hanno fatto proprio un bel regalo! Per la coltivazione degli agrumi – come puoi anche leggere nell’articolo che ti ho inviato – la stagione migliore, riguardo al travaso, è la primavera affermata. Il terreno da preparare deve essere di natura acida, ci sono in commercio dei terricci appositi, già pronti per la coltivazione degli agrumi, che puoi trovare in qualsiasi garden delle tua zona; ma se vuoi sapere un piccolo segreto….mischia al terriccio un po’ di lapillo vulcanico ricorderà ai tuoi limoni la loro terra d’origine siciliana. Nel frattempo ricovera le tue piante al riparo dal freddo invernale, può andare bene una serra fredda – un ambiente non riscaldato ma al contempo riparato dal freddo e luminoso –  o la copertura delle piante con del tessuto non tessuto.
Salute e buona attesa fino alla primavera!

Salve,
sono casalinga e amante da sempre del verde, di qualsiasi genere. Nonostante i continui traslochi ho sempre cercato abitazioni con orto e giardino, adesso, dopo l’ennesimo trasloco,  avrò bisogno dei vostri consigli per l’espianto di agrumi:
ho un limone ed un’arancio che tolti due anni fa’ dai conchini l’ho piantati a terra, ora per motivi di cambio residenza vorrei ripiantarli nelle conche; che mese ritenete più adeguato per espiantarli? Attualmente hanno ancora foglie e frutti!
Grazie per l’interessamento.
(Paola)

Risposta

Salve Paola,
i traslochi sono periodi “indimenticabili” della nostra vita, anche per le piante che ci seguono a ruota..sia noi che esse dobbiamo riabituarci ad una nuova casa.
Riguardo alla tua domanda ti dico che il periodo migliore per strapiantare e rinvasare poi gli agrumi è la primavera inoltrata – da metà maggio in avanti -, quando cioè le piante sono in vegetazione e il clima è abbastanza caldo da non far soffrire gli agrumi.
Forza Francesca!
Salute buon trapianto e… trasloco

Ho un piccolo orto, con un pezzetto di terreno nel quale ho piantato sopra: venti piante di melo – a filare – qualità Golden e Canada.
Abito in provincia di Bergamo, zona della Persolana a circa 900 m.s.l.m. e nonostante l’altitudine le piante di melo stanno fruttificando bene, essendo anche ben esposte al sole e avendo un bel supporto tecnico di un mio amico agronomo in pensione.
La mia domanda è la seguente: in previsione di una vangatura del terreno incolto  fa bene cospargerci sopra la cenere del camino? Qui da noi si dice che apporta buone sostanze e anche disinfetta la terra.
Grazie della vostra collaborazione e competenza.
(Pierr Hermann – Bergamo)

Risposta

Salve,
coltivare l’orto e i frutti in montagna non è una cosa semplice, ci sono cioè tante più caratteristiche climatiche avverse che ne rendono più faticosa la coltivazione, ti facciamo per questo i nostri complimenti!
Riguardo alla tua domanda ti dico che la cenere è a tutti gli effetti un concentrato di elementi minerali che per le piante significa un potente concime pronto per essere assimilato; per questo motivo solitamente essa viene usata come concime di copertura, ovvero da cospargere sulle colture già in atto, quando esse sono  presenti e pronte per assimilarlo; quindi, cospargendo direttamente le ceneri sul terreno nudo accade che queste vengono assorbite direttamente dalla terra e prontamente poi disperse,  in assenza delle radici delle piante che non riescono a trattenerle. Per utilizzare al meglio le ceneri una cosa che tu potresti fare è unirle – in modeste quantità, cioè a strati – al tuo compost,  gli elementi minerali della cenere saranno d’aiuto nella crescita di tutti i microrganismi presenti nel sito di compostaggio e per questo saranno d’aiuto nei processi di degradazione della sostanza organica.
Per concimare un terreno incolto ti suggerisco di vedere questo video per avere dei consigli a riguardo.

Salve,
vivo in Lombardia vicino al Lago di Garda povincia di Mantova.
La mia pianta di limone, da quando l’ho portato in casa, in una veranda ben illuminata e non eccesivamente riscaldata, ha cominciato a perdere le foglie ancora verdi e non accartocciate e per di più senza lo stelo! Cosa causa questo fenomeno, e come poso intervenire?
Grazie
(Nicola)

Risposta

Ciao Nicola,
la coltivazione degli agrumi in vaso è sintomo di una vera e propria passione per le piante…è veramente contagiosa!
Riguardo al tuo caso specifico ti dico però di non preoccuparti, la caduta delle foglie infatti è una reazione naturale che la pianta ha in seguito ad un cambio di ambiente, da uno in piena aria verso un altro più protetto e sostanzialmente più caldo, per questo motivo quindi la pianta – essere vivente – perde le foglie (specialmente le più vecchie) che aveva formato in precedenza; se fai attenzione però vedrai che il tuo limone starà già formando delle nuove foglie, giovani! Importante ricordarsi anche delle irrigazioni, in quanto, specialmente negli ambienti chiusi di serra la pianta non riceve alcuna forma di precipitazione come pioggia, rugiada ecc. ecc.
Salute e buon anno!

Da un paio d’anni ho piantato due piante di capperi in giardino, resistono al freddo (sono in zona Pianura Padana), in estate fanno tantissimi rami con foglie bellissime, ma non ho ancora avuto la soddisfazione di vedere un fiore, perche?? Cosa dite se la prossima primavera le trasferisco un po’ più al sole?
Grazie
(Edi)

Risposta

Salve Edi,
le piante di cappero – Capparis spinosa L. – si coltivano, per produzione, nelle isole meridionali italiane come Pantelleria, li gli impianti vengono effettuati in pieno campo, dove la quantità di irradiazione solare è altissima, visto le latitudini. Per questo motivo ti dico che la soluzione migliore per le tue piante sarebbe quella di trasferirle in situazioni più soleggiate; una domanda: hai mai pensato a far vegetare i tuoi capperi anche dentro una fessura di un muro? Certe volte si vedono delle belle piante fiorite, anche al nord dove sei tu, sul muro infatti le condizioni di calore e insolazione sono migliori, se il muro è ben esposto ovviamente. Per concludere sulla coltivazione del cappero, ti invio questo interessante articolo.
Salute e buon orto!

Salve,
per la prima volta, quasi per gioco, ho seminato, oltre un mese fa, delle fave nel mio piccolo giardino. Probabilmente non abbastanza profonde nel terreno, per cui ora le piantine sono molto lunghe e tutte cadenti.
Stò cercando di sostenerle legandole, per farlo cercherò delle canne, ma la domanda che faccio è: posso tagliare le cime per accorciarle?
Grazie
(Domenico)

Risposta

Salve Domenico,
hai fatto bene a provare a seminare le fave, visto come crescono in fretta?
Innanzitutto non ti preoccupare se le piante sono cresciute molto, la stagione così temperata e umida ha permesso questo; se vuoi invece provare a sostenerle la cosa migliore è fare come dici tu, cioè allestire dei sostegni con delle canne per sorreggere le piante. L’operazione di accorciare le cime invece ha un altro scopo, nella coltivazione delle fave, che ti invito a leggere su questo articolo che c’è nel link.
Se hai piacere mandaci delle foto delle tue piante!
Salute e buon orto!

Salve,
sono spesso in un paesino vicino ad Empoli in Toscana.
Vorrei sapere quanta superfice minima devo avere per iniziare un attività  di produzione di zafferano, il terreno è a circa 350 metri di altitudine ed è ben drenato.
Grazie
(Domenico)

Risposta

Salve Domenico,
la coltivazione dello zafferano è affascinante ed economicamente interessante, per il prezzo di mercato del prodotto finito: anche 9 euro/grammo.
E’ una coltivazione però impegnativa in quanto la raccolta viene fatta esclusivamente a mano, con una manodopera specializzata, bisogna infatti saper separare gli stigmi dai fiori raccolti, che poi verranno messi ad essiccare, per avere il prodotto finito.
Volendo parlare di produttività della pianta i dati dicono che su 1000 mq di terreno coltivato a zafferano, che equivale a circa 150.000 fiori, si ottiene circa un kg di prodotto essiccato.
Ti consigliamo però, prima di iniziare le pratiche di coltivazione, di fare una attenta analisi di mercato, propedeutica all’inizio dell’attività,
La coltivazione italiana di zafferano più famosa viene fatta nella Piana di Navelli – Abruzzo, ma visto che frequenti la Toscana ti suggerisco di contattare questa associazione specifica per lo zafferano, che organizza anche corsi specifici.
Salute e buon lavoro!

Ciao,
sono tornata in Romania da un po’ di tempo, mi mancano da morire i carciofi, ho comprato dei semi
dall’Italia, secondo lei quando posso seminarli?
Grazie mille
(Elena)

Risposta

Ciao Elena,
è bello che porti con te un ricordo vivo dell’Italia…e anche gustoso!
Per seminare i carciofi ti consiglio di preparare dei piccoli vasi con del terriccio universale,
poi metterei due semini per vaso, nel periodo di febbraio/marzo, lasciando i vasi fuori, ma un po’ riparati.
Le piantine dovrebbero nascere in primavera e potrai trapiantarle in pieno campo alla fine di ottobre dello stesso anno. Per aiutarti ancora sulla coltivazione del carciofo, ti invio volentieri questo bell’articolo.
Ci terresti informati sui risultati della semina? Grazie!
Salute e buon orto.

Salve,
sono una docente con la passione dell’orto, curo le piante di agrumi che possiedo in una casetta a Francavilla al Mare (Chieti).
Da anni ho tre piante di mandarino e una d’arancio attaccate dalla, mosca degli agrumi, che mi distrugge il raccolto, stò seriamente pensando di eliminare le piante (trentennali) perché non riesco a debellare o almeno tenere a freno questo parassita.
Per contenere il parassita ho utilizzato prodotti a base di spinosad, trappole fotocromiche, insetticidi biologici, ma con scarso successo. Accetto qualsiasi suggerimento, ringrazio dell’attenzione

(Franca – Chieti)

Risposta

Salve Franca,
la mosca mediterranea della frutta  – Ceratisis capitata Weidmann – è un dittero molto dannoso su diversi tipi i frutta, compresi gli agrumi (escluso cedro e limone). Il danno è causato dall’adulto, femmina, che depone le uova all’interno del frutto, le larve che nasceranno si ciberanno poi della polpa che porteranno a marcescenza.
La specie sverna  – nei paesi più freddi – come crisalide nel terreno. Ritornerà a volare deponendo altre uova da giugno a settembre… anche ottobre/novembre, in base alle condizioni meteorologiche.
Volendo contrastare biologicamente l’azione di questo insetto si deve agire abbattendo il numero di adulti volanti impedendo loro di deporre le uova nei frutti, la lotta prevede sia la lotta diretta sia una prevenzione.
Prevenzione:
1 – eliminazione – cioè distruzione – di tutti i frutti caduti in terra e comunque attaccati dall’insetto, prima che questo esca dal frutto.
2 – sconvolgimento dell’habitat di svernamento dell’insetto – il terreno sottostante le piante – con lavorazioni superficiali nell’autunno, sperando anche in un inverno freddo che uccida le crisalidi.
Lotta diretta sugli adulti, bisogna abbattere la quantità di adulti volanti sulla chioma delle piante
1 – Spintor Fly: esca pronta all’uso con dosi ridotte di un insetticida biologico che attrae l’adulto e lo fa morire in poche ore.
2 – Magnet – med: trappola che, fisicamente posta sulla parte alta della chioma della pianta con attrattivo alimentare, ha su di sé una carica di insetticida consentito in agricoltura biologica.
3 – Magnet oil: trappola con attrattivo a base di feromoni di tipo alimentare, che attrae l’adulto in volo e lo elimina attarverso la carica di insetticida biologico.
Importante è anche la tempistica di questi metodi, cioè capire, anche attraverso il posizionamento delle trappole, quando c’è il massimo volo degli adulti e in quel periodo attuare la lotta.
Contrastare questo insetto non è facile…una ‘lotta vera e propria’ direi ironicamente!
Aspetta a tagliare le piante, se puoi!
Salute e buon lavoro

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