Salve,
ho un bel appezzamento di terreno, nel Lazio, e sarei intenzionato a sfruttarlo.
Vorrei piantare delle patate, abito nella località di Genazzano (RM) e non so che qualità seminare e in quale periodo.
Attendo risposta grazie.
(Cataldo)

Risposta

Salve Cataldo,
fai bene a scegliere la patata come ortaggio per sfruttare il tuo terreno, ti darà grandi soddisfazioni.
Visto che abiti nel Lazio ti consiglio di prendere in considerazione due varietà di patate tipiche della tua regione che sono: Patata di Leonessa – Rieti – a pasta gialla oppure la patata dell’Alto Viterbese a pasta bianca; nessuno ti impedisce però di metterle a dimora entrambe, così da avere duplice scelta per le future ricette in cucina.
Riguardo all’epoca del trapianto delle patate – come leggi nell’articolo che ti ho inviato – il periodo è quello che va da: Febbraio a Marzo.
Per una dimostrazione pratica della messa a dimora delle patate guarda pure questo interessante video.
Salute e buon orto!

Ciao,
abito a Castiglione della Presolana, (BG) a 1100 m.s.l.m., sono un piccolo coltivatore di ortaggi…lo faccio per passione.
La mia domanda è questa: cosa devo fare per contenere le formiche dalla mia serra?
Grazie
(Claudio)

Risposta

Salve Claudio,
è sempre interessante evidenziare la passione che tu manifesti nel coltivare della terra, viva!
Per contenere biologicamente le formiche che si sono insediate nella tua serra ti suggerisco di svolgere le seguenti operazioni:
1 – individua i fori di entrata e uscita delle formiche, cioè l’ingresso del formicaio che si sviluppa sotto terra
2 – lavora il terreno intorno al formicaio per sconvolgere ad esse il nido, in questo modo saranno costrette a cambiare zona di nidificazione
3 – le formiche che dopo risulteranno vaganti per la serra le potrai eliminare utilizzando insetticidi biologici es l’olio di neem, come vedi scritto nell’articolo che ti ho inviato.
Salute e buona lotta alle formiche!

Buonasera,
sono un impiegato, nato a Napoli il 1955. Io e mia moglie abbiamo messo a dimora circa 80 piante di ulivo, di circa 4 anni. Siamo provetti agricoltori, ma l’entusiasmo non ci manca. Vorrei rivolgere alcune domande:
1a domanda: il concime – con composizione NPK: 7/7/7/ è idoneo alle giovani piante avendo presente che il terreno è semi argilloso?
2a domanda: ci sono alcuni alberi che a mio avviso presentano la malattia “Occhio di pavone”, dato che noi vorremmo operare con il massimo rispetto ad una agricoltura biologica, la poltiglia bordolese preparata come segue:100 gr di solfato di rame con, 65 gr di calcio idrato per un totale di 10 lt d’acqua va bene?
3a domanda: vanno irrorate tutte le piante o solo quelle che presentano la malattia?
Il terreno si trova s.l.m. circa 400 mt. in provincia di Avellino.
Vi ringrazio anticipatamente e buon lavoro.
(Vincenzo – Avellino)

Risposta

Salve Vincenzo,
anche se tu e tua moglie siete dei provetti agricoltori, come tu dici, ci sembra, da quello che scrivi, che siete molto preparati!
Riguardo alla concimazione ti dico che per l’età del tuo impianto dovresti attuare una concimazione di allevamento ovvero mirata allo sviluppo vegetativo di chioma e radici, in particolare dello sviluppo delle radici che devono progressivamente conquistare il loro spazio sotterraneo, per questo i concimi migliori sono quelli con prevalente titolo di azoto – quello descritto dal primo numero della serie es. 7- 7 – 7; ti consiglio concimi azotati come il nitrato di calcio, nitrato di potassio e urea – si considera una somministrazione di 100 – 200 gr di azoto per pianta, ma essendo il tuo terreno semi argilloso considera pure una dose media di 150 gr.
Per la patologia dell’ “Occhio di pavone” – Cycloconium oleaginum – ti suggerisco di utilizzare, in luogo della poltiglia bordolese degli anticrittogamici sempre biologici – rameici ma a base di ossicloruri, riguardo alle dosi da impiegare considera variano in funzione del prodotto che acquisterai – in commercio ne trovi diversi.
Ti consiglio di trattare tutte le piante oltre quelle malate – a scopo preventivo – una volta in primavera e la seconda in autunno.
Salute e buon oliveto!

Salve,
sono un pensionato, abito a Giussano, da molti anni lavoro la terra per il fabisogno familiare, con buoni risultati, non adopero per questo concimi chimici; ho anche un frutteto con 60 piante! Ho due domande per voi: come posso coltivare le calle colorate nell’orto – giardino e poi mi piacerebbe anche coltivare le patate con il metodo del sacco. Mi date una mano?
Grazie
(Emilio – Giussano)

Risposta

Salve Emilio,
complimenti per la tua missione di ortista biologico familiare, con 60 piante da frutto poi produrrai tanta frutta, anche per tutto il vicinato!
Coltivare le calle colorate per abbellire il tuo orto è un bel progetto che dovrai realizzare però nei vasi, in quanto d’inverno tali piante dovranno essere ricoverate in serra – la calla infatti è pianta molto delicata riguardo alle basse temperature! Per la loro coltivazione impiega pure del terriccio universale che disporrai nei vasi sopra uno strato di drenaggio – realizzato con dell’argilla espansa – di almeno 5 cm, per la concimazione invece ci sono in commercio dei prodotti specifici – concimi liquidi per piante d’appartamento, vedrai che si troveranno bene!
Per la coltivazione delle patate in sacco ti consiglio di guardare questo video che spiega benissimo tutti i passaggi necessari.
Salute e buon orto

Salve,
ho iniziato da poco a fare l’agricoltore,
dopo la raccolta delle fave, cosa posso piantare a maggio di ortaggi?
Grazie

(Basilisco)

Risposta

Salve Basilisco,
hai fatto bene a seminare le piante delle fave nell’orto, penso sempre che quell’ortaggio, così speciale e rustico, sia tanto benefico alla terra che la ospita quanto all’uomo che se ne ciba.
Riguardo a cosa tu potresti mettere a dimora in maggio, in seguito alle fave, direi praticamente tutti gli ortaggi che credi, i quali si avvantaggeranno della precedente coltura che è miglioratrice della fertilità fisica e nutrizionale del terreno, ecco alcuni suggerimenti: pomodori, peperoni, zucchine…eviterei altre leguminose come i fagioli o piselli che potrebbero essere seminati in terreni già sfruttati da altre colture.
Salute e buon orto!

Salve,
sono un “giovane pensionato ” di 76 anni a cui piaccciono tutte le piante,
gradirei sapere dove posso acquistare la Stevia di cui avete parlato, ho provato a domandare a due negozzi di agraria ma mi hanno risposto che non la conoscono; Grazie per la cortesia.
(Pietro)

Risposta

Salve Pietro,
la pianta della Stevia rebaudiana è ancora in Italia non molto conosciuta e coltivata, per questo forse non è facile che tu la possa reperire nei vivai dai quali ti servi. Ho fatto perciò appositamente una ricerca mirata su internet per vedere se ci fosse un vivaio al quale rivolgersi per avere disponibile le piante di Stevia, ecco quello che ho trovato come vivaio per acquistare la Stevia rebaudiana – prova a contattarli per poter avere la pianta anche tramite spedizione con corriere, spero di esserti stato d’aiuto!
Salute e buona Stevia!

Salve,
sono di Bari, mi occupo della manutenzione degli impianti elettrici in ospedale e sto creando da poco il mio orticello sul terrazzo.
Ho visto di recente questo video sulla coltivazione della patata
, ho provato a far germogliare le patate come nel video ma non è successo niente, secondo voi ho sbagliato periodo? Cosa ne pensate?
Grazie
(Saverio – Bari)

Risposta

Salve,
coltivare le patate è relativamente facile, nel senso che il tubero non dà particolari problemi di germinazione e sviluppo.
Dalla visione del link di cui ci parli, sembra che l’operazione sia veramente semplice. Riesci a capire dove avresti potuto “sbagliare”? Provo ad indovinare: forse allestendo il sacco hai affogato le patate nella terra, nel senso che le hai messe troppo a fondo?
Prova a scrivere anche sul nostro forum, forse qualcun altro ha avuto la tua stessa esperienza e puoi trovare nuovi suggerimenti? Intanto puoi ripassarti di nuovo la lezione leggendo il nostro articolo sulla coltivazione delle patate in vaso e poi se hai ancora bisogno riscrivici dandoci qualche dettaglio in più.
Salute e buone patate!

Salve,
Mi chiamo Fabiano Arcolin, ho 48 anni e vivo in provincia di Padova, sono perito agrario, attualmente ex responsabile in un azienda commerciale ora in mobilità, da inizio anno mi trovo senza impiego, ho due figli in età scolastica e nonostante le varie ricerche, il lavoro latita…conosciamo il periodo.
Fortunatamente dispongo di 3 ettari di terreno agricolo che fino ad oggi è sempre stato coltivato con le classiche colture che richiedevano poco lavoro, una piccola porzione destinata ad ortaggi per uso domestico.
Ora, da questo terreno vorrei crearmi del reddito, e magari una indipendenza economica con una o più colture, maggiormente reditizzie. Potete suggerirmi qualcosa?
Il terreno mediamente argilloso e localizzato nella parte orientale della provincia di Padova, a 50 mt dal fiume Bacchiglione, (con buona disponibilità di acqua). Tra le tante cose pensavo anche alle pannocchiette che proprio Bonduelle commercializza.
Ringrazio fin d’ora chi mi potrà  dare un suggerimento e un aiuto.
(Fabiano – Padova)

Risposta

Salve Fabiano,
capiamo il tuo attuale momento non facile per te, ma intuiamo anche la tua capacità e voglia di intraprendere un’attività alternativa, per fortuna che hai la tua terra!
Per le caratteristiche del terreno che hai: estensione, tessitura (argilloso di media ma migliorabile con lavorazioni e concimazioni) e soprattutto disponibilità di acqua; e per la tua necessità di crearti un reddito personale annuo, il suggerimento che mi viene da da darti è l’avviamento di un’attività di orticoltura specializzata a regime biologico. Potresti per esempio suddividere il terreno come segue: due ettari destinati alla coltura di ortaggi annuali sia in pien’aria sia in serra ferdda-tramite l’allestimento di tunnel mobili all’occasione, l’ettaro rimanente invece potrebbe essere allestito a frutteto misto, con la coltivazione negli interfilari di colture permanenti ortive es: carciofi, asparagi, cren, aromatiche in generale.
La tua produzione biologica di frutta e ortaggi potrà rifornire sia i privati cittadini e anche i G.A.S. (gruppi di acquisto solidale), o anche ristoranti della tua zona tramite la vendita diretta in azienda o anche con consegna a domicilio: alestirei per l’occasione delle cassete di verdura mista già pronta; l’atra parte della produzione invece puoi venderla ai mercati generali. Prima di avviare la tua attività è necessario che tu rediga o faccia redigere un vero e proprio progetto preventivo e definitivo, potresti per questo farti sostenere da un associazione di categoria della tua zona:come C.I.A. o Coldiretti, che ti aiuteranno a muovere i primi passi, compreso un’attenta analisi di mercato, indispensabile prima di iniziare qualsiasi attività economica.
Salute e buon lavoro davvero!

Salve,
sono un ragazzo che vive in Puglia, con la passione per le piante (soprattutto da frutto) coltivate in vaso, 5 anni fa ho acquistato un albero di limone, lo comprai perché era piccolo, ma gia’ aveva 2 limoni grandi. Lo travasai subito perché era in un vaso piccolo, col passare del tempo i 2 limoni sono caduti pero’ l’albero e’ cresciuto parecchio; poi ha cominciato a fare tanti fiori piu’ volte in un anno ma ogni volta cadevano tutti.

L’estate scorsa poi c’e’ stato un attacco di cocciniglia e l’albero perdeva le foglie e i rami un po’ per volta diventavano secchi; mi sono recato ad un vivaio e ho acquistato un prodotto per eliminare questa malattia.
Dopo vari tentativi sono riuscito ad eliminarla ma l’albero continuava a perdere foglie (fino a perderle totalmente) e tutti i rami si sono rinsecchiti.
A questo punto sono tornato al vivaio spiegando il problema; mi hanno detto che il problema era il terreno in cui era piantato l’albero consigliandomi una torba drenante che loro usano per tutti i tipi di piante.
In autunno ho travasato l’albero (che ormai era rimasto solo il tronco) mettendolo solo nella torba e sto aspettando la primavera per vedere se ritornerà a germogliare.
Vi chiedo se ho fatto bene a travasarlo e soprattutto se la torba va bene o devo mescolarla con un terriccio adatto o con il semplicissimo terreno della campagna.
In attesa vi saluto cordialmente.
(Nic)

Risposta

Salve Nic,
gli agrumi son piante molto affascinanti da coltivare in vaso, ma altrettanto difficoltose, specialmente se non adoperiamo il terriccio adatto.
Quindi il suggerimento che ti diamo per coltivare il tuo agrume è quello di rinvasarlo – in primavera inoltrata – con del terriccio specifico per agrumi, ricordati anche di fare in fondo al vaso un buon drenaggio – con argilla espansa che metterai sul fondo – che permetta lo scolo dell’acqua d’irrigazione. Se la pianta non ha sofferto troppo vedrai che germoglierà di sicuro, gli agrumi sono piante generose.
Riguardo la coltivazione degli agrumi in vaso ti suggeriamo la lettura di questo interessante articolo.
Salute e buoni limoni!

Salve,
avrei la possibilità di coltivare un piccolo terreno, di circa 200 mq. che si trova a circa 1000 s.l.m., in provincia di Rieti ma più vicino a L’Aquila -vedi S.Stefano di Corvaro Rieti.
Sulla proprietà c’è anche una riserva d’acqua, utilizzabile d’estate, e si trova in una situazione semi pianeggiante ed esposto a sud-est. Vi chiedo, visto gli impegni di lavoro, se posso dedicargli solo il sabato e la domenica e cosa posso coltivare, oltre alle solite colture locali come: patate, pomodori, verdure invernali e insalate?
Grazie per i vostri consigli!
(Paolo – Rieti)

Risposta

Salve Paolo,
che bello “ereditare” un orto di montagna…e poi pianeggiante e con l’acqua a disposizione! Immagino la purezza dell’ambiente e la bontà della terra..ti riteniamo fortunato Paolo!
Riguardo all’impegno che può richiederti ti dico che, dedicargli il sabato e la domenica può bastare, specialmente se organizzi bene lo spazio a disposizione – suddividendo la superficie in aiuole per le differenti colture e allestendo un impianto d’irrigazione su di esse, per esempio – e magari potresti attrezzarti anche per la lavorazione della terra, con una motozappa; queste sono tutti accorgimenti che risultano essere molto d’aiuto a chi come te coltiva per hobby, nei ritagli di tempo.
Per le colture alternative che ci chiedi, ti suggerisco di prendere in considerazione la possibilità di coltivare una varietà di frutti di bosco lamponi, mirtilli, fragole ecc. – che, come puoi leggere negli articoli che trovi nei link, sono perfetti per la zona climatica dove si trova il tuo piccolo paradiso terrestre…di terra cioè!
Salute e buon orto!

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