Salve, sono un pensionato appassionato di orto.
Desidererei capire in che modo contribuiscono alle patate i fiori della stessa pianta. Quando fioriscono cosa succede alla pianta? Ringrazio e alla prossima.
(Luigi Paris)

Risposta

Ciao Luigi,
i fiori della pianta di patate – vedi l’articolo nel link – contribuiscono alla riproduzione di tipo sessuale della pianta, producendo poi i semi a seguire. Anche se noi utilizziamo il “tubero seme” per riprodurla nell’orto. Alla pianta stessa non accade niente di particolare eccetto il fatto che rallenterà la sua crescita vegetativa in corrispondenza delle cime fiorite.
Salute e buon orto!

Salve,
sono un pensionato amante di orto, piante da frutto e di mia moglie!
Gentilmente; tempo addietro avevo letto sul vostro sito, cosa aggiungere alla terra per avere le rape belle rosse, le mie, alcune, hanno le striature bianche all’interno e sono più dure, come mai?
Grazie del vostro bel sito.
(Luigi Paris)

Risposta

Ciao Luigi,
ci piacciono le tue dichiarazioni d’amore verso l’orto e anche la tua compagna di vita!
Coltivare rape rosse è una bella cosa ma, certe volte può essere che alcune presentino dei problemi come tu ci descrivi: striate di bianco e dure; i motivo possono essere principalmente due: uno dovuto ad uno squilibrio idrico, ovvero le rape necessitano di irrigazioni regolari, altrimenti la radice può risultare indurita e spaccarsi; le alterazioni di tipo fisiologico – striature bianche – derivano da una carenza nel terreno di elmenti nutritivi, e quindi mancanza di concime, specialmente di micro elementi quali: magnesio, manganese ecc, ecc. Quindi stai attento alle irrigazioni e per i microelementi potresti effettuare delle concimazioni con prodotti specifici che trovi in commercio e cioè fertilizzanti a bese di microelementi, facci sapere se riesci a recuperare la situazione.
Salute e buon orto!

Buongiorno,
devo realizzare un impianto di kiwi di circa 70×50 – mt 3500 mq – sto prendendo più informazioni, volevo sapere per fare un impianto a capanna o tetto:
1 – quanti pali in cemento servono sia in testata e sulle file
2 – i pali in testata di quali dimensioni devono essere, altezza e interramento nel suolo
3 – i pali nei filari come devono essere, dimensioni e interramento
4 – i cordini, sia per le testate sia per i filari, come devono essere stese?

Se qualcuno esperto e preparato mi potesse fornire informazioni a riguardo ne sarei molto grato.

Ringrazio tutto il forum per la collaborazione!
(Gianluca)

Risposta

Ciao Gianluca,
realizzare un impianto di kiwi prevede l’allestimento di filari – come per i vigneti per intendersi – che sono costituiti da pali infissi nel terreno e fili di ferro zincato – antiossidamento – che decorrono per tutta la lunghezza del filare; l’unica variazione rispetto al vigneto è che la pianta del kiwi si sviluppa anche sopra alle teste dei pali, parallelamente al terreno andando così a formare un tetto vegetante dove si svilupperanno i fiori e frutti della pianta. Ecco le risposte alle tue domande:
1 – per quanto riguarda il materiale dei pali che costituiranno il filare ti suggerisco di utilizzare pali in legno di castagno – anzichè cemento – in quanto più ecologici e meno costosi.
2 – sulle testate servono pali diametricamente più grandi e poi controventati da un altro tutore – cioè tenuti dritti da un altro palo infisso nel terreno nalla direzione opposta a quella del palo a inizio filare – per sostenere il filare tutto. Il diametro dei pali in testata – le colonne – potrebbe essere di cm 10/12 e i pali nei filari – i pali – 6/8 cm, volendo fare un altezza finale di 200 cm, del tetto della capanna dovresti utilizzare pali di altezza complessiva di cm 250, che interrerai nel suolo di cm 50.
3 – riguardo ai cordoni potrai utilizzare dei fili di ferro zincato che terrai ben tesi lungo tutto il filare tramite degli appositi tendi cavo. A quel punto potrai procedere con il trapianto delle piante di kiwi. Sulla coltivazione del kiwi ti giro un articolo specifico – vedi il link. Se tu fossi interesato ad altre informazioni riguardo all’impianto professionale del kiwi ti suggerisco la visita di questo sito specifico sulla coltivazione del kiwi italiano.
Salute e buon kiwi.

Salve,
sono un pensionato romagnolo e coltivo un grande orto con anche 30 olivi,
adesso ho il terreno infestato da arvicole che, dopo avermi mangiato 39 piante di carciofi su 40, hanno cominciato a distruggermi l’insalata e anche qualche pianta di pomodoro.
Per favore datemi un consiglio.
Grazie
(Dante – Romagna)

Risposta

Salve Dante,
la questione delle talpe nell’orto è un vero e proprio problema, e tu ce lo dimostri, ma tutto si può risolvere o almeno contenere, nella maniera meno invasiva possibile per l’uomo e l’animale
Intanto per conoscere meglio la biologia delle talpe e alcuni rimedi di lotta biologica – che non prevedono cioè l’uccisione degli animali – ti suggerisco di leggere l’articolo che trovi nel link. Inoltre ti invito anche a guardare questo video amatoriale che spiega bene come allontanare le talpe-arvicole dall’orto. In generale quindi, sapendo che l’habitat naturale delle talpe è sotterraneo il metodo di lotta più efficace è quello di distruggerlo con delle lavorazioni al terreno che interrompono le gallerie, fatto questo nei dintorni dell’orto io delimiterei tutte le tue aiuole di coltivazione con delle trincee – fossetti – aperte, sapendo che la talpa interrompe la sua galleria quando trova una soluzione di continuità, cioè la trincea; potresti anche pensare di delimitare tutto l’orto o ogni singola aiuola con una rete a maglia fitta – non oltrepassabile dall’animale sotterraneo – interrandola per almeno 35 -50 cm. Ci tieni aggiornato sugli sviluppi successivi?
Salute e buon orto..senza talpe!

Salve,
possiedo una piantina di Calancola – Kalanchoe blossfeldiana a fiori rossi.
Volevo sapere come curarla: quando potarla, come annaffiarla, come concimarla ecc..
Mi premeva sapere, inoltre, se è possibile tenerla su un balcone esposto verso sud e a quali temperature sopravvive senza problemi.
Inoltre, è possibile tenerla sullo stesso balcone in pieno inverno?
Vi ricordo che abito a Vasto (ch)
Grazie 😉
(Lorenzo – Chieti)
P.S. Vi allego una foto della mia piantina.

calancoe - lorenzo

Risposta

Ciao Lorenzo,
per comprendere meglio le cure colturali da riservare alla tua piantina di Kalanchoe ti dico che essa è una pianta succulenta originaria del Madagascar, quindi vegetante in un clima caldo direi; per questo da noi in Italia la pianta si può coltivare in piena aria nella stagione estiva e in appartamento o serra riscaldata in autunno-inverno.
La potatura si limita alle foglie e i fiori che progressivamente invecchiano, puoi staccarle dal fusto lasciando un taglio bello pulito che rimargini meglio la ferita.
Riguardo le innaffiature considera che essendo una succulenta necessita di essere irrigata solo quando il terreno di coltura è completamente asciugato.
Utilizza, terriccio per piante succulente, quindi ben drenato e a reazione più acida che neutra. La concimazione si fa regolare – una volta al mese – con fertilizzanti liquidi per piante grasse. In inverno la pianta va ricoverata in casa, in una posizione ben luminosa.
Salute e buona coltivazione!

Salve,
agli inizi di maggio ho piantato nell’orto le melanzane innestate, dopo che per alcuni anni quelle “normali” hanno prodotto quasi nulla.
Mia moglie sostiene che le piante di melanzane innestate siano transgeniche, su suggerimento del nostro fruttivendolo. Potete tranquillizzarla circa la qualità e sicurezza delle mie melanzane innestate? Grazie.

(Saverio – Cava dei Tirreni)

Risposta

Salve Saverio – “Alluce Marrone”,
le piante di melanzana possono essere innestate su una pianta di pomodoro, in questo modo si ottengono delle piante molto più produttive e vigorose in quanto la pianta di pomodoro sottostante ha un apparato radicale potente.
Quindi per tranquillità ti dico che le melanzane innestate non hanno niente a che fare con le produzioni di piante transgeniche.
Salute e buon orto!

Buongiorno,
sono un medico con la passione del giardinaggio possiedo un giardino di circa 1 ettaro,
con laghetto e allevamento hobbistico di animali da cortile, vorrei aquistare una pianta di Corniolo da mettere nel mio giardino, vi chiedo gentilmente quanti tipi ne esistono, e che altezza media hanno quando si aquistano, eventualmente li spedite, ed il prezzo?
Cordiali saluti
(Alfieri Dr Giuliano – Parma)

Risposta

Salve Giuliano,
altro che giardino, il suo è proprio un parco, immagino come i suoi animali stiano bene, pascolando sull’erba!
Riguardo al Corniolo, ne esistono diverse varietà, quella classica è il Cornus mas. altrimenti ti elenco qua sotto alcune varietà come: Il Cornus alba – var elegantissima, tipico per i suoi rami rosso fuoco, oppure il Cornus sanguinea var. Winter flame, spettacolare anch’esso.
L’altezza media dipende dal trattamento che gli riservano in vivaio, come potature e concimazioni, considera un metro di media; noi di in-orto non facciamo vendita di piante, per l’acquisto ti consiglio di rivolgerti di persona al tuo vivaista di fiducia, altrimenti questo vivaio in provincia di Parma – che trovi nel link – mi sembra ben fornito.
Salute e buone corniole!

Salve,
ho delle piante di nespolo del Giappone di media grandezza nella zona meridionale della Puglia, ogni anno puntualmente i primi frutti vengono attaccaie da questa malattia detta PERONOSPORA, come potrei risolvere una volta per tutte questo problema?
Grazie
(Nicolas – Puglia)

Risposta

Ciao Nicolas,
che bontà le nespole giapponesi, per me uno di frutti più dissetanti e rinfrescanti che ci sono!
Contro le patologie fungine, peronospora compresa, l’unico rimedio – ovviamente non “una volta per tutte” – è sempre la prevenzione che si fa sia tramite trattamenti con sostanze che fanno la lotta diretta, sia tramite necessarie cure colturali alla pianta per scongiurare la proliferazione del fungo. Come cure colturali preventive alla pianta – oltre alle concimazioni e lavorazioni del terreno – ti consiglio di fare regolari potature che permettono di ottenere una chioma più arieggiata, considerato che la pianta è sempre verde e che produce tanta vegetazione; la potatura si effettua a fine estate dopo la raccolta dei frutti, in quanto il nespolo fiorisce all’inizio dell’inverno; condizioni di chioma più arieggiata scongiurano maggiormente lo sviluppo di funghi patogeni in generale. Riguardo i trattamenti con sostanze chimiche – consentite in agricoltura biologica – ti suggerisco di trattare la pianta con prodotti a base di rame per esempio la poltiglia bordolese – vedi il video nel link – da dare alla pianta nei periodi dopo la potatura, prima della fioritura e poi in presenza dei frutti allegati.
Salute e buone nespole!

Salve,
ho un albicocco piuttosto grande con una bella chioma impalcata, varieta’ precoce, ha sempre portato frutti, ho sempre effettuato potature, concimazioni e innaffiature regolari. Da due anni non mi soddisfa più nella fruttificazione anche se quando lo poto cerco di lasciare rami affinche’ cacci gemme a fiore e tolgo rami superflui. Effettuo trattamenti quando serve contro attacchi di parassiti e funghi.
Mi domando se sbaglio in qualcosa o non rispetto i periodi, datemi un consiglio tecnico un suggerimento .
Con fiducia in attesa di una risposta distinti saluti
(Nicolas)

Risposta

Ciao Nicolas,
sono sicuro che riservi per la tua pianta le migliori cure, come ci descrivi, per questo ti dico che non sbagli niente.
I motivi per i quali l’albicocco fa pochi frutti o nessuno possono essere anche indipendenti dalle nostre cure attuate, per questo la fruttificazione mancata può dipendere da:
1- fioritura precoce che trova la pianta in condizioni atmosferiche avverse poco adatte all’impollinazione dei fiori, compresa la mancanza degli insetti come api ecc..
2 – Cascola dei fiori o dei frutti per questioni di carenza di elementi nutritivi -microelementi- o presenza di patogeni fungini
3 – alternanza di fruttificazioni abbondanti con scarse, caratteristica degli albicocchi…almeno alcune varietà.
Se riesci a capire bene quale di queste cause potrebbe essere possiamo insieme aiutarti a risolvere l’ventuale problema.
Salute e buon orto.

Salve,
sono luigi di Villongo, Lago d’Iseo, non sono un anti animalista ma mi trovo a combattere tutti i giorni con parecchi merli e passeri. mi spiego.
Io semino e loro mi graffiano il terreno seminato alla ricerca di lombrichi e insetti, pianto le fragole e sono più quelle che mangiano loro che io, a questo punto non so più cosa fare per salvare i miei prodotti! Avete qualche soluzione? Vi ringrazio e vi saluto.
(Luigi – Lago d’Iseo)

Risposta

Ciao Luigi,
ti capiamo si…è una lotta dura quella con la natura avversa alle nostre colture, ma troveremo un rimedio!
Per quanto riguarda le semine potresti ovviare il raschiamento del terreno tramite il posizionamento di tessuto non tessuto alla base del terreno, che ti aiuterà a ridurre il problema, poi una volta cresciute le piantine potrai toglierlo e gli uccelli non potranno portarti via il seme.
Per quanto riguarda invece la questione delle fragole esistono in commercio delle specifiche reti da mettere a protezione delle piantine d fragola, anche queste le potrai togliere nel momento in cui i frutti non ci sono più.
Vediamo se si riesce a far convivere flora e fauna nel tuo orto!
Salute e buon orto.

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