Salve,
sono pensionato, con la passione per l’orto, frutti vari, e piante in genere, sono un vostro appassionato lettore!
Ho due domande da porvi: ho 4 piantine di goji, hanno fatto i frutticini ma ora come faccio a seccarli? Altra questione è che su dette piante mi ritrovo delle cimici rosse con punti neri, sono nocive per i frutti? I frutticini sono rossi posso coglierli?
Ringrazio e attendo di leggere le vostre gentili risposte.
(Luigi Paris)

Risposta

Ciao Luigi,
il goji – Licyum barbarium – che stai coltivando è una vera e propria pianta della salute..e anche molto alla moda!
Puoi cogliere i frutti appena sono completamente rossi, una volta staccati dalla pianta potresti metterli ad asciugare su della carta assorbente ma non al sole diretto, appena vedi che hanno perso abbastanza umidità potresti conservarli in un sacchetto di carta o in un contenitore non chiuso ermeticamente per far si che i frutti non marciscono nel tempo; altrimenti potresti anche acquistare un essiccatore per frutta, un piccolo elettrodomestico per disidratare la frutta – ecco alcune immagini che trovi nel link.
Riguardo agli insetti che ti ritrovi sulla pianta, potresti inviarci delle foto da poter capire bene di cosa si tratta?
Salute e buon orto.

Salve,
sono in pensione da qualche anno, ho un piccolo giardino dove trascorro molto del mio tempo libero. Ho molti hobby, dall’orto dove ricavo tutta la verdura per il mio nucleo familiare composto di cinque persone, inoltre da oltre vent’anni ho dalle due alle quattro arnie (a seconda di come è andato l’inverno). Mi piace molto camminare. Dimenticavo ho settantasei anni e abito in un piccolo paese del magentino.
Da qualche anno ho messo a dimora qualche albero di kiwi. Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti. Ora ho un dubbio sulla potatura estiva. Vi sottopongo la domanda: i rami inutili – i polloni – quando vanno tolti. Le informazioni assunte sono discordi.
Gradirei il Vs. dotto cosiglio.
Molto cordialmente
(Giuliano Meneganti – Milano)

Risposta

Ciao Giuliano,
grazie di tutte le cose che racconti di te…sei un pensionato modello per le cose che fai sia per te che per la tua famiglia.
Quelli che tu chiami rami inutili sono i polloni che, per della pianta del kiwi sono invece fondamentali a formare la chioma per la produzione di foglie e frutti per la stagione vegetativa successiva.
Per eliminare ogni dubbio sulla potatura verde del kiwi ti consiglio di guardare il video che trovi nel link.
Salute e buon orto!

Salve,
sulle foglie dei cavoli ci sono dei buchi grandi ed anche moltissimi piccoli buchi grigiastri che si estendono lungo tutto il bordo della foglia..tutto dovuto, quasi sicuramente, a mio parere, alla cavolaia.
Ho provato con un prodotto rameico, con un po’ di sapone di marsiglia, ma con scarsi risultati..Che consiglio potete darmi?
Normalmente dialogo con Nara che penso si ricordera’ di me ed alla quale chiedo ancora: se sa come fare per mandarvi una foto (dove l’immagine è chiara), dal mio cellulare, che io in campo tecnologico sono una frana..Grazie.
Saluti
(Renzo)

Risposta

Salve Renzo,
si, è probabile che i “bruchi” che dici tu siano delle larve di cavolaia – Pieris rapae – un insetto lepidottero. E’ proprio questa la stagione di questa farfalla, le larve della quale, fanno danni riducendo a scheletro le foglie dei cavoli dell’orto.
I prodotti che hai usato tu – rame e sapone di marsiglia – sono efficaci rispetivamente per la lotta ai patogeni fungini e insetti fitomizi – gli afidi, cioè i pidocchi delle piante.
Per contenere l’azione dei lepidotteri ti suggerisco di usare un prodotto biologico a base di Bacillus thuringensis – un batterio che uccide solo ed esclusivamente le larve dei lepidotteri, contenendone così i danni; distribuisci il prodotto sulle foglie dei cavoli al mattino presto o sera tardi.
Certo che Nara si ricorda di te! Ma, Passando dall’orto al campo…tecnologico però, ti suggeriamo di intanto scaricare le foto dal telefono o macchina fotografica nel tuo computer e poi da li inserire le immagini attraverso la posta elettronica.
Salute e buon orto!

Salve,
abito vicino a Firenze, da poco mi sto occupando di fiori, ma mio marito è bravissimo con le piante e le sa curare benissimo.
Abbiamo comprato una piantina di peperoncino varietà Trinidad scorpion, che sta diventando bellissima, ogni tanto produce qualche fiorellino ma di frutti non se ne vede l’ombra. Vorrei sapere quando nascono i peperoncini e se necessita fare qualcosa in particolare affinchè spuntino questi benedetti peperoncini.
Grazie per l’attenzione e per un’eventuale risposta.
Cordialmente,
(Antonella – Firenze)

Risposta

Ciao Antonella,
grazie per la presentazione che fai di te e tuo marito..siete proprio una bella coppia di pollici verdi!
Da come descrivi la tua pianta sembra che goda di ottima salute, visto che vegeta e fiorisce. Una causa probabile della mancata formazione di frutti potrebbe essere l’assenza di insetti impollinatori – api e bombi – oppure i fiori prodotti cadono prima di aprirsi e i motivi possono essere uno stress di eccessivo calore, ma credo che la causa più probabile della momentanea non comparsa di frutti sia solo una questione di tempo, spesso i peperoncini danno il meglio di se nella tarda estate-inizio autunno in quanto si avvantaggiano del calore del terreno, accumulato durante tutta l’estate.
Salute e buoni peperoncini!

Ciao,
mi chiamo Carlo e ho 26 anni, sono nuovo nel campo ma mi piacerebbe realizzare una coltivazione di alberi da frutta avendo a disposizione dei terreni agricoli.

Quale albero da frutto potrei piantare in un terreno che dista 400 mt dal mare e a 100 mt di altitudine? Il terreno è sempre esposto al sole. Si trova in prov. di Reggio Calabria sulla costa tirrenica. C’è chi mi ha consigliato il melograno, chi i fichi, oppure il gelso o il bergamotto.
Vorrei realizzare una coltura unica quindi devo scegliere un solo tipo di albero..Cosa mi consigliate?
Grazie
(Carlo – Calabria)

Risposta

Ciao Carlo,
il tuo progetto ci stimola molto e in base anche alla localizzazione geografica del tuo terreno mi viene spontaneo di consigliarti l’allestimento di un impianto di alberi di fico, visto anche la vocazione che la tua regione ha per codesta pianta.
In particolare, ti suggerisco di entrare in contatto con il consorzio del fico cosentino, per avere informazioni sia sulle pratiche colturali della pianta sia per sapere bene come poi trasformare il frutto da fresco a secco.
Siamo curiosi di come si svolgerà il tuo progetto…tienici informati!
Salute e buoni fichi.

Ciao, help!!
il caldo durerà ancora e aumenterà …..Che cosa possiamo fare per difendere i nostri ortaggi?
Ho notato che se la cavano: pomodori, melanzane viola, cavoli e verze, melone, zucca siciliana.
Soffrono melanzana nera, cetrioli, zucca d’inverno. Io posso dedicarmi all’orto 3 giorni a settimana e non posso irrigare sempre.
Ho notato però che dove ho potuto fare la pacciamatura, nei bancali di terra, la mattina la paglia è bagnata per la condensa, pensate che sia un aiuto sufficiente almeno per sopravvivere e avere qualche frutto in attesa che il caldo passi, che posso fare ancora? Grazie dell’aiuto che vorrete darmi , ciao.
(Antonio)

Risposta

Ciao Antonio,
niente panico innanzitutto, le piante sono esseri viventi e come tali riescono ad adattarsi bene anche a queste temperature. E’ chiaro che poi le solanacee – pomodori, peperoni ecc ecc sopportano maggiormente le alte temperature rispetto alle cucurbitacee, come zucchine e cetrioli, che invece accusano di più. Noi come ortisti possiamo però certo aiutare le nostre piante a superare periodi critici; la pacciamatura è un ottimo sistema in quanto riduce notevolmente l’evaporazione dell’acqua dal terreno che rimanendo più umido non presenta evidenti crepe superficiali, che stressano la pianta notevolmente. Altri accorgimenti potrebbero essere: disporre teli ombreggianti per ridurre l’influenza del sole sulle piante e irrigare abbondantemente le piante, la mattina presto o la sera tardi – prima del gran caldo – ma non frequentemente di modo che la pianta riesca a fare economie dell’acqua a disposizione arrivando anche a stressarsi leggermente prima di una nuova irrigazione e quindi adattandosi anch’essa alla condizione di gran caldo. E comunqueviva le estati calde che servono sempre…per avere una buona maturazione dei frutti e per la necessaria alternanza delle stagioni.
Salute e buon orto

Salve,
mi piace il giardinaggio e l’orto, ma ho poco tempo disponibile!
Vivo in un paese della pianura padana.
Perché i miei pomodori più belli sono come mangiati? E’ forse un uccello? Non mi è mai successo e che cosa posso fare per ripararli?
Grazie per il vostro aiuto!
(Clara)

Risposta

Ciao Clara,
grazie per la tua dichiarazione d’amore che fai all’ortogiardinaggio…il tempo poi lì non è mai perso, ma guadagnato in salute psicofisica!
I tuoi pomodori sono mangiati – appena maturi – probabilmente da una Gazza Ladra o da una Cornacchia Grigia..un’ipotesi; ma a parte chi sia il colpevole potresti proteggere i tuoi pomodori con una rete plastificata che metterai sopra a coprire tutta la pianta, in commercio puoi trovare la rete che ti dico in vendita da un qualsiasi centro agrario delle tua zona.
Non disperare Clara che in natura è sempre una lotta!
P.S.Osserva anche se nel terreno non ritrovi qualche impronta animale…
Salute e buon orto.

Salve,
ho un appezzamento di terreno di 8.900 mq. a 650 m slm. abbastanza all’interno nella Val di Vara – (SP) proprio vicino alle 5 terre: 4.900 mq. coltivabili mentre il rimanente è bosco.
Nel terreno vegetano 4-5 piante di uva Italia che quest’anno ha fatto tante belle foglie ma neanche un grappolo!
A ottobre ho cercato di riprodurre la vite inserendo dei pezzi di tralci di potatura nel terreno, su 10 tralci solo tre hanno radicato molto bene.
E’ regolare?
Grazie
(Nico – Spezia)

Risposta

Ciao Nico,
le tue piante di vite var.Italia avevano già fruttificato in precedenza oppure le hai messe a dimora da poco tempo?
Comunque solitamente quando una pianta di vite (e in generale tutte le piante) tende a vegetare molto bene, facendo grandi foglie e lunghi tralci, riduce la sua produzione di fiori e frutti, forse l’hai concimata eccessivamente e allora lei tende a vegetare in luogo della fruttificazione perchè impegnata a conquistare nuovo spazio, che magari sarà abbondante l’anno prossimo, magari interrompi o riduci le concimazioni per adesso.
Riguardo alla percentuale di radicazione delle talee, dipende da come hai condotto l’operazione: maturità del tralcio – erbaceo o legnoso – epoca di taleaggio, condizioni climatiche e del terreno dove hai inserito le talee ecc ecc. Comunque un risultato più regolare potrebbe essere stato almeno il 60%, ma è difficile fare statistiche e per questo non deprimerti per il tuo risultato che migliorerà nel tempo…con l’esperienza!
Salute e buon orto!!

Salve,
vivo in Friuli e sono un pediatra, ma da tempo coltivo un piccolo orto, oltre che curare il giardino, con molti rosai.

L’anno scorso ho perso precocemente le piante di pomodori per la comparsa di macchie rotonde marroni sulle foglie, che successivamente portavano a ingiallimento e infine all’essiccamento dell’intera foglia. Dapprima sono state colpite le foglie più basse, ma poi il problema si è trasferito alle foglie via via più alte fino a seccare l’intera pianta, con arresto delle crescita dei frutti.
Quest’anno si sta verificando lo stesso processo. Vorrei sapere di che patologia si tratta e come fare per curarle e – in futuro – prevenirla. Allego una foto di una foglia colpita e non ancora completamente essiccata.
iginio - peronospora
Grazie
(Iginio – Friuli)

Risposta

Ciao Iginio,
la descrizione che fai del tuo orto giardino sai che ci fa viaggiare con la fantasia…sarà bellissimo coltivare ortaggi fra le rose.
Riguardo ai tuoi pomodori invece ti dico che la patologia che li colpisce è la peronospora, un fungo eliminabile solo attraverso trattamenti preventivi con prodotti a base di sali di rame, fino da quando la pianta è ancora piccola. Adesso l’unica cosa che puoi fare è quella di estirpare le piante morte e morienti, allontanandole dall’orto per evitare il contagio con altre piante-rose comprese. Poi potresti comunque iniziare già da adesso a trattare le piante rimanenti nell’orto con un prodotto efficace per la cura della peronospora che è la poltiglia bordolese – vedi il video nel link.
Se hai voglia perchè non spedisci le foto del tuo bell’ortogiardino, che le pubblichiamo? Grazie.
Salute e buon ortofiorito!

Ciao, premetto che sono un neofita su tutto cioè che riguarda le coltivazioni di qualsiasi genere, anche se ho fatto degli esperimenti in vaso (patate, peperoni, pomodori, rucola) che sono andati a buon fine.
Vivo a Milano ma ho la testa in Sicilia, dove un giorno spero di poterci tornare definitivamente… Mi piacerebbe piantere dei mirtilli in Sicilia, ad un’altitudine di circa 900-1000 mt s.l.m. e volevo sapere se questo è possibile e quale specie in particolare sarebbe più idonea e se si, quale sarebbe il momento più opportuno per piantare.
Grazie.
(Sauro – Milano)

Risposta

Salve Mauro,
la tua bella tensione che senti a 1000 km di di distanza fra la Lombardia e la Sicilia ci fa pensare a quanto importanti siano le proprie origini e il rapporto con la terra che dimostri di avere anche da neofita.
Certo che è possibile coltivare mirtilli in Sicilia alle altitudini di 900 – 1000 metri. Per quanto riguarda le specie ti suggerisco di fare un misto di due diverse varietà: mirtillo comune e mirtillo gigante americano, anche per gustarti frutti differenti e per vcapire quali delle due piante meglio si adatta al tuo orto. Riguardo al periodo migliore per trapiantarli è l’inizio autunno o la fine dell’inverno, per dare modo alle piante di adattarsi all’ambiente. A presto Sauro e continua così!
Salute e buoni mirtilli.

© 2021 Bonduelle InOrto