Buongiorno !!
Ho 320 piante di limoni varietà, Femminello Siracusano con innesto KR2, in Calabria città di Crotone.
Attualmente è presente un attacco di “gommosa”, le piante hanno 4 anni ma si sono sviluppate abbastanza, da un anno sono già in produzione.
Che trattamenti mi consigli per eliminare la “gommosa”?
Grazie.
(Salvatore – Crotone)

Risposta

Ciao Salvatore,
complimenti per la tua piantagione di limoni – 320 piante non sono uno scherzo, ma una vera e propria produzione!
Il cancro gommoso degli agrumi – Botryosphaeria Ribis – è un patogeno fungino che degenera i tessuti vegetali delle tue piante stimolando per questo la produzione di quella resina o gomma che cola dalle ferite delle piante: fusto, foglie, frutti…tutto.
Il primo passo che ti suggerisco di fare è quello di sanificare le piante con una potatura e ripulitura delle stesse eliminando (bruciale mi raccomando) tutte le parti infette e ripulire le ferite sul fusto e i rami che rimangono. Fatto questo disinfetterei bene, tutta la pianta con prodotti a base di rame, es: la Poltiglia bordolese – vedi il link. Mi raccomando, trattamenti ripetuti più volte in un mese per tutto l’inverno fino alla loro ripresa vegetativa, in primavera!
Salute e buoni limoni.

Salve,
lavoro in libreria da diversi anni, sono un appassionato di musica jazz e di mondo arabo (lingua, letteratura e musica).
Due estati fa ho iniziato a interessarmi all’orto, affiancando mio cognato nella conduzione di un piccolo orto famigliare (soprattutto estivo).
Avrei grande disponibilità di mele, inutilizzabili ai fini alimentari, perché bacate.
E’ possibile utilizzarle per concimare il terreno in previsione del prossimo orto estivo?
Grazie.
(Stefano)

Risposta

Ciao Stefano,
grazie per raccontarci la tua storia, molto affascinante quando si sentono persone come te interessate a cose molto interessanti come letteratura, musica ecc. – scusa il gioco di parole – e fra queste arrivano all’orto!
Riguardo alle mele non mangiabili ti dico che le puoi utilizzare come concime per la tua terra dell’orto solo dopo averle inserite nel miracoloso ciclo del compostaggio, realizzabile nel tuo orto, dove inserirai oltre alle mele: eraba tagliata, potature ecc.di modo che alla fine otterrai un concime organico completo ed equilibrato come il terriccio/stallatico che compri al consorzio agrario.
Ti do un’altra idea: se trovi vicino al tuo orto un allevatore di animali come: cavalli, maiali, galline, conigli ecc. ecc. potresti barattare le tue mele con del buon concime per l’orto, che ne dici?
Salute e buon orto!

Salve,
sono un “contadino” autodidatta da appena un anno, con l’avvicinarsi dell’età  della ragione, ho comprato un piccolo appezzamento di 1000 mq. di terreno molto drenante e cerco di ricavarne qualcosa per la famiglia.
Vorrei piantare dei piselli però, considerando che questo periodo piove sempre, non ho molte possibilità di lavorare il terreno; in alternativa posso creare delle piantine e poi trapiantarle sul terreno, appena ho la possibilità di farlo?
Grazie.
(Luca)

Risposta

Ciao Luca,
che simpatico che sei, grazie che ci racconti della tua vita, inoltre apprezziamo molto la tua voglia di fare praticamente qualcosa di buono per la tua famiglia.
Riguardo la coltivazione dei piselli l’ottimale sarebbe che tu li seminassi direttamente in pieno campo, che le piantine nate direttamente in terra crescono meglio…si stressano meno. Se le piogge s’interrompono dovresti avere tempo necessario per preparare la terra – i solchi – e i dovuti sostegni per la pianta che verrà, considerato il fatto che per seminare i piselli hai tempo fino a tutto dicembre e anche gennaio secondo me. Comunque se decidi di seminare prima nei vasetti e trapiantare poi ti suggerisco di farlo direttamente in dei vasetti di torba: riempili di terriccio da orto, metti al loro interno al massimo due semini per vaso, poi quando saranno appena germinati potrai trapiantarli nell’orto, in pieno campo, ad una distanza fra loro di 5-8 cm.
Salute e buon orto!

Salve,
vivo in Piemonte, a 160 m.s.l.m. e sono un principiante, ho una domanda per voi:
posso seminare i carciofi? E poi quando è la stagione di semina per le cipolle, aglio e fave?
Grazie.
(Mike – Piemonte)

Risposta

Ciao Mike,
grazie per tutte le informazioni utili che ci dai del tuo orto, sapendo bene latitudine e altitudine riusciamo meglio a capire la stagionalità dei tuoi ortaggi, di sicuro gli inverni da te sono belli freddi, nonostante la relativa altitudine.
Ti rispondo per punti:
1 – Fave e agli le metterei direttamente in pieno campo dalla metà di novembre in avanti, quando la stagione sarà fredda di certo, le sementi si muoveranno lentamente nelle tiepide giornate di sole invernali e saranno pronte per la primavera futura.
2- I carciofi invece li seminerei in serra fredda adesso – autunno – per avere le piantine pronte in primavera – aprile inoltrato – quando le metterai direttamente a dimora in pieno campo, nel frattempo potrai preparare il terreno per la carciofaia.
3 -Per le cipolle dipende dalla varietà che adopererai: precoci – semina agosto/settembre – trapianto in ottobre/novembre; medio-precoci – semina in febbraio/marzo – trapianto in aprile/Maggio – raccolta in luglio/agosto oppure tardive con semina in aprile e raccolta ad agosto. Sulla busta dei semi che hai troverai di sicuro scritto il periodo di semina. Per la tua regione ti suggerisco delle varietà di cipolla tipica quali: Cipolla bionda di Curreggio e cipolla di Leinì.
Salute e buon orto!

Salve,
nel mio orto ho 4 piantine di goji, sono carichi di frutticini, anche se più piccoli di quelli che compro nelle buste, quelli acquistati sono buonissimi, i miei invece, anche se fatti seccare all’ombra hanno un sapore piuttosto acre, vorrei gentilmente qualche indicazione da voi al riguardo, visto la vostra esperienza, magari, qualche vostro lettore ha già avuto questa esperienza. Cordiali saluti,
(Luigi Paris)

Risposta

Ciao Luigi,
sei un Ortista moderno se coltivi goji nel tuo orto, bravo!
Riguardo alle dimensioni dei frutti – più piccoli rispetto a quelli acquistati – è un fatto normale in quanto le coltivazioni fatte ai fini produttivi sono magari non biologiche e per questo i frutti sono di pezzatura maggiore rispetto a quelli coltivati in proprio, la questione deriva di sicuro quindi da una minore fertilità del terreno e da tecniche di coltivazioni professionali, rispetto alle nostre fatte per divertimento e passatempo.
Circa il sapore più acre dei tuoi frutti credo che dipenda, sostanzialmente, dal processo di essiccazione fatto non proprio al meglio, in questo modo i frutti tendono a fermentare un pò prima di asciugare e per questo assumono un sapore meno dolce, potresti provare per la prossima volta a farli essiccare meglio al sole – magari non diretto – piuttosto che all’ombra.
Salute e buon orto!

Salve, complimenti per il vostro sito!
Sono Salvatore faccio il geometra da un paio d’anni, ho 32 anni, sono di San Giovanni in Fiore, provincia Cosenza, e da un po’ di tempo sto leggendo qualcosa sulla coltivazione di kiwi.
Visto i terreni incolti nelle mie vicinanze, con altitudine intorno ai 850 m, volevo intraprendere una coltivazione bio da mandare all’estero, volevo un consiglio per intraprendere una coltivazione di kiwi, è possibile contattare qualcuno di voi esperti e darmi qualche consiglio a riguardo.
Vi ringrazio in attesa di una vostra risposta.
Cordiali saluti.
(Salvatore Barberio – Cosenza)

Risposta

Ciao Salvatore,
grazie per i complimenti che ci riservi per il nostro operato!
Fai bene innanzitutto a documentarti circa la coltivazione del kiwi – consulta pure l’articolo qui linkato; però prima di iniziare fattivamente la coltivazione su campo, specialmente se lo scopo è quello economico – produttivo, ti suggerisco di:
1 – contattare un agronomo esperto della tua zona per fare insieme a lui un sopralluogo al terreno oggetto d coltivazione, lui ti saprà consigliare praticamente cosa fare, anche tramite attente analisi della zona: clima, terreno ecc.
2 – contattare un associazione di categoria di agricoltori della tua zona es la C.I.A. – confederazione italiana agricoltori oppure la coldiretti, per avere una precisa analisi di mercato per la vendita del prodotto.
3 – contattare quest’associazione specifica di coltivatori di kiwi – consulta pure il sito qui linkato.
Ci tieni aggiornati sugli sviluppi futuri?
Salute e buoni Kiwi!

Ciao a tutti,
abito nelle marche, se volessi raccogliere le fave verso la metà di aprile, in che periodo dovrei seminarle?
Grazie
(Paolo – Montegranaro, Marche)

Risposta

Ciao Paolo,
riguardo la semina delle fave – leggi pure l’articolo che trovi linkato – il periodo varia con la latitudine, in base cioè a quale regione d’Italia si considera.
Per esempio in Toscana un proverbio dice “per San Luca (Evangelista) – 18 di Ottobre – la Fava nella buca..”. Nelle Marche credo che il periodo migliore sia sempre l’autunno, oltre la metà del mese di ottobre di sicuro. Ma riguardo al periodo di raccolta penso che non sia così facilmente prevedibile e che comunque la metà di aprile sia un po’troppo anticipato.
Salute e buon orto.

Salve,
quest’anno, quando sarà il momento (novembre-dicembre) ripulirò la mia piccola asparagiaia, avevo pensato di concimarla con letame maturo pellettato e poi coprirla con foglie e erba di sfalcio. Tutto questo, per cercare di imitare, ciò che avviene in natura nei boschi. Gradirei il Vostro parere ed eventuali suggerimenti. Grazie.
(Gianni Ciampi)

Risposta

Ciao Gianni,
se coltivi l’orto osservando quello che avviene in natura, non sbagli mai – secondo me!
Per la coltivazione degli asparagi – vedi l’articolo nel link – in oltre ti suggerisco di eliminare in inverno la parte verde sopra il terreno, poi pacciamare con paglia o sfalci d’erba per proteggere le gemme dal freddo della notte invernale – comunque già seccata – e poi a fine inverno concimare con sostanza organica tipo stallatico.
Otterrai così ottimi risultati.
Salute e buon orto!

Salve a tutti, è da poco che mi sono appassionato a fare l orto, quindi ho iniziato con pochi mq di terra…detto questo visto che lo spazio è poco, mi piacerebbe ottimizzarlo, quindi mi piacerebbe sapere, orientativamente quante piantine posso mettere in 1 mq di questi ortaggi:
Aglio, cipolla, fava, fagiolini nani, lattuga, finocchi…grazie e un saluto a tutti!
(Paolo – Montegranaro)

Risposta

Ciao Paolo,
sono pienamente d’accordo con te, hai fatto bene a prendere confidenza con poca superficie…chi ben inizia è a metà dell’opera e poi la soddisfazione è indipendente dalle dimensioni!
Per quanto riguarda le distanze non ci sono ovviamente misure precise da rispettare al millimetro, basta sapere che tanto più vicine sono le piante e tanta più concorrenza si fanno fra loro, riducendo così la produttività, ovviamente entro certi limiti. Ti riassumo qui sotto le misure:
1 – Agli e cipolle: 15 cm sulla fila – cioè la distanza fra le piante sul solco – e 20 cm di distanza fra le file.
2 – Fava: 40-50 cm sia sulla fila che fra le file
3 – Fagiolini: Sulla fila metti pure semi distanti fra loro 2 – 5 cm, fra le file però mantieni una distanza di almeno 40-50 cm perchè tu possa passare bene a raccoglierli
4 – Per lattuga e finocchi mantieni una distanza di 20- 30 cm.
Spero di essere stato chiaro!
Salute e buon orto…alla giusta distanza!

Salve!
Sono imprenditore agricolo, mi occupo della coltivazione di ortaggi. La mia passione è la campagna dove sono nato e cresciuto insieme ai miei genitori. Ho studiato agraria. Mi dedico alla coltivazione in proprio. Sono di Caltanissetta al centro della Sicilia, dove abbiamo un clima mite adatto alla coltivazione di ortaggi.
Sono interessato alla coltivazione della pianta di rabarbaro. Dove posso trovare le piantine, possibilmente in Sicilia.
Resto in attesa.
Cordialmente.
(Giuseppe – Sicilia)

Risposta

Salve Giuseppe,
che bellezza la tua passione vera, tramandata dai tuoi genitori e diventata scienza tramite gli studi!
La pianta del rabarbaro – rheum officinale, vedi l’articolo che trovi nel link – è di tradizione più del nord Italia e introdurla anche in Sicilia è una buona cosa, come novità da proporre.
Per la coltivazione puoi pensare di acquistare piantine già nate, da vivai specializzati</strong – ecco il link ad un’attività affermata – oppure puoi acquistare i semi per produrre piantine – consulta il link per maggiori informazioni.
Salute e buon orto

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