Salve,
pratico per diletto, allevamento di polli e piccolo orto per uso familiare.
Abito a 300 m.s.l.m. sulla costa ionica calabrese e vorrei provare a piantare le patate in questo periodo – novembre – (ma anche più tardi) in due modi differenti: 1 – sotto la pacciamatura con telo nero plastico e 2 – un esperimento con una rete metallica alta un metro e mezzo diametro 80 cm, come ho visto sul web. Potrei provare a piantare nei prossimi giorni di luna calante o devo aspettare più caldo? Grazie anticipate per la risposta e complimenti.
(Paolo – Calabria)

Risposta

Ciao Paolo,
grazie per raccontarci la tua bella storia, di produzione “intima” che fai per la tua famiglia, è un bell’esempio!
Riguardo all’epoca di semina delle patate da farsi in Calabria, in prossimità del mare, secondo me la stagione migliore è la fine dell’inverno, ovvero dalla seconda metà di Febbraio, di modo che i primi germogli delle piante incontrano una stagione non troppo fredda che così non rischiano di gelare…luna calante ovviamente.
I tuoi metodi di coltivazione sperimentale di patate ci incuriosiscono molto…sarebbe bello avere delle foto!
Salute e buon orto

Ciao a tutti,
avrei un quesito sulla semina delle fave.
Il mio terreno è situato in provincia di Viterbo a circa 350 m s.l.m.
Approfittando delle prime piogge autunnali ho seminato le fave (varietà aguadulce), negli ultimissimi giorni di settembre.
Ora (fine ottobre) le piante sono alte circa 20 cm. La crescita rapida è dovuta al clima mite di ottobre, alcune persone dicono che rischio di perdere tutto per le gelate invernali. Forse ho anticipato di 20 giorni la semina. Per evitare rischi potrei riseminare le fave negli spazi rimasti vuoti o accanto alle piante presenti? O cosa posso fare?
Grazie per l’attenzione.
(Antonio – Viterbo)

Risposta

Ciao Antonio,
la scelta del periodo della semina delle fave è sempre un po’ imbarazzante, capita a diversi ortisti quello che è accaduto a te!
La pianta dei “baccelli” però è molto resistente al gelo invernale e quindi anche se le piante vengono allettate dal gelo o dal manto nevoso hanno poi la capacità di rialzarsi crescendo però certamente più difficoltosa.
La tecnica della semina fra i filari come di ci tu secondo me è valida come alternativa…l’unico inconveniente è che alla fine, se entrambe le semine crescono bene, potrai ritrovarti una densità doppia rispetto a quella ottimale.
Un’alternativa è quella di destinare un’altra aiuola dell’orto per la seconda semina, se l’hai a disposizione, oppure, provare a proteggere la semina delle fave che sono già nate con un telo – TNT, il tessuto non tessuto – che le preserverà dalle gelate invernali e dal carico di neve se allestisci dei tunnel coperti con questo materiale veramente utile.
Antonio facci sapere come risolvi la tua questione.
Salute e buon orto!

Salve,
sono un Ortista per caso, da circa un anno…ma la passione ha preso “campo “!
Nel mese di Maggio mio figlio farà la prima comunione, per quell’evento avevo pensato di fare un rinfresco e di portare i baccelli del mio orto, ma non so quando seminarli, mi potete aiutare?
Grazie.
(Dario – Firenze)

Risposta

Ciao Dario,
la tua idea di rinfresco a base di fave fresche è molto allettante, complimenti!
Avendo l’orto a Firenze – Italia centro-nord – la stagione per la semina delle fave che io consiglio è proprio questa – autunno inverno, dalla metà di ottobre e per tutto novembre. E’ molto probabile che i frutti che desideri siano pronti per la metà di Maggio.
Salute e buon orto!

Salve,
ho circa 3000 mq di terreno pianeggiante in provincia di Siracusa.
Con quale coltivazione lo potrei sfruttare al meglio?
Grazie mille.
(Alberto – Sicilia)

Risposta

Ciao Alberto,
che bella fortuna che hai ad avere della terra da poter coltivare in una regione come la Sicilia, così fertile in ogni senso direi!
Visto che la superficie del tuo terreno è abbastanza circoscritta concentrerei lì sopra delle coltivazioni che nobilitino al massimo il tuo lavoro, per questo mi vengono in mente due opzioni: 1 – coltivazione mista di fichi e mandorle per produrre i fichi secchi con la mandorla dentro, 2 – allestisci un bel vigneto di uva bianca per la produzione – o vendita del prodotto fresco alle cantine – del moscato di Siracusa.  Tienici aggiornati sugli sviluppi futuri del tuo progetto e contattaci quando hai bisogno.
Salute e buon orto!

Mi presento: mi chiamo Matteo Strafella, ho 20 anni, risiedo a Monteroni di Lecce, diplomato nel Liceo scientifico Don Tonino Bello di Copertino (LE). Fin da bambino ho avuto la passione della campagna e del lavoro ad essa relativo e da un po’ di tempo, dopo una serie d’esperienze in questo campo, ho concentrato il mio interesse sulla coltivazione di piccoli frutti di bosco quali lampone, more, mirtillo, ribes.
Con il dovuto rispetto le chiedo lei cosa ne pensa di questo tipo di coltivazione? Alcuni di essi, soprattutto il lampone, considerando il clima, crescono in un ambiente ideale o rischierebbero di soffrire? Soprattutto le vorrei chiedere se dietro c’è un buon mercato e se sono facilmente vendibili. La ringrazio per l’attenzione e spero in una sua risposta che mi dia le giuste motivazioni per andare avanti in questo mio desiderio.

Distinti saluti 

Risposta

Ciao Matteo,
grazie innanzitutto del racconto che fai di te e della tua cortesia sincera che hai nel farlo. Sapere che ci sono giovani come te che hanno passione per la terra e la natura in genere ci fa sperare bene nel futuro.
Le coltivazioni di frutti di bosco come dici tu – svolte a livello professionale, in aziende vere che immettono il loro prodotto sul mercato – si concentrano prevalentemente nel centro – nord Italia per motivi principalmente climatici, edàfici – natura del terreno cioè – e tardizionali di conseguenza. Volendo sperare in risultati soddisfacenti, i frutti, che a mio avviso possono crescere con più successo anche in Salento potrebbero essere: more di rovo, fragole e uva spina; questo il mio pensiero. Noi di In-Orto però ti motiviamo ad andare sempre avanti nel tuo bel progetto di voler coltivare la terra, sia con piccoli che grandi frutti!
Salute e buon orto.

Ciao,
sono abruzzese, abito in un paesino in provincia dell’Aquila ad un’altitudine di piu di mille metri, situato tra montagne, gli inverni sono molto rigidi la primavera è molto piovosa ma possono anche esserci nevicate e gelate, nel mio territorio c’é una vastità di terreni, non coltivati..ormai abbandonati ma che in passato invece erano tutti coltivati e che spettacolo per la vista tra spighe di grano vigne e girasoli, in questo ambiente che ti descrivo cosa potrei coltivare?
Grazie.
(Jessica – Abruzzo)

Risposta

Ciao jessica,
grazie per tutte le belle immagini che ci evochi con le descrizioni minuziose del tuo bel paese!
In un terreno a 1000 metri di altitudine puoi pensare di coltivare diverse tipologie di piante, ti scrivo di seguito un elenco che possa esserti d’aiuto ad allestire un orto:
1 – Piante da frutto: melo, pero, ciliegio ecc.
2 – Piante arbustive aromatiche come salvia, rosmarino, timo ecc
3 – piante erbacee perenni come rabarbaro, cren ecc
4 – piante da orto adatte a climi di montagna varie come: cavoli di ogni tipo, patate, bietole, radicchi, mais dolce, ecc ecc
5 – piante da fiore perenni e annuali come: girasoli, rose, gladioli, narcisi, ecc, ecc,
Praticamente tutto, magari rispetto ad un terreno di pianura la stagione di coltivazione è più breve in quanto le temperature ideali durano meno giorni, ma questo non ti deve scoraggiare, farai di sicuro orto bellissimo…quello dei tuoi desideri!

Salve a tutti,
girando per internet ho visto alcuni video, per lo più americani, che riguardano la coltivazione in aiuole quadrate, che chiamano square foot gardening.
E’una tecnica che funziona realmente? In italia non si usa?
Grazie.
Saluti.
(Paolo)

Risposta

Ciao Paolo,
la tecnica di cui scrivi – Square Foot Gardening – è stata ideata in America da il sig. Mel Barlow – consulta pure il sito che trovi nel link, e consiste praticamente nell’organizzare l’orto in spazi molto ristretti ordinando le diverse coltivazioni in mini aiuole rialzate, realizzate con delle assi di legno molto eleganti, all’interno delle quali si riporta terra molto sciolta.
Certo che anche tu le puoi realizzare, anche se come dicevi giustamente che, in Italia non si U.S.A.!
Salute e buon orto!

Salve,
mi chiamo gabri e sono single, ho 48 anni, vivo nella provincia di Lecco, sono operaia con la passione per l’orto.
Avendo del terreno incolto mi piacerebbe approfondire questo mio hobby.
Ho a disposizione del terreno in 2 diverse zone e cortesemente desidero sapere cosa ci posso coltivare, tenendo conto che non dovrebbe impegnarmi ulteriormente al mio lavoro, avendo solo il fine settimana libero: il primo terreno è di circa 1000 mq e si trova a ridosso delle prealpi, vicino a Lecco, circa 300 m sul livello del mare, in pendenza ed esposto ad est, soleggiato fino alle 15 circa del pomeriggio, Il secondo invece è nella pianura padana, vicinanze Monza, e ha una superficie di circa 4 pertiche (se non ho fatto male i calcoli dovrebbero essere circa 2500 mq), senza zone d’ombra, completamente soleggiato. ringrazio in anticipo.
(Gabri – Lecco)

Risposta

Ciao Gabri,
considerando quello che ci racconti potresti pensare di sfruttare il terreno nelle prealpi, perchè immagino più fruibile per te in quanto più vicino a dove risiedi – anche se come praticità di coltivazione sarebbe stato più adatto il terreno pianeggiante a Monza – magari ne sfrutterei solo una parte visto che per adesso non hai chi ti aiuta e che hai poco tempo. Per esempio in 500mq che hai dei 1000mq a disposizione potresti coltivare delle piante perenni da frutta: allestire un bel frutteto di specie miste – mele, pesche, albicocche ecc. ecc. – con anche alla base una coltivazione di erbe aromatiche in varietà: Salvia, rosmarino, lavanda, elicriso. Secondo me un bel modo per godersi il proprio terreno senza dover essere sempre li a coltivarlo.
Salute e buon orto.

Salve,
faccio il commesso di elettronica, abito in provincia di Forlì, mi piace coltivare piante da orto e varie altre specie.
Ho un problema all’orto. Ho piantato 4 file fra cavolfiori, verze e broccoli, da qualche giorno stanno appassendo le foglie di ogni pianta, una dietro l’altra, ho controllato le foglie ma sembra non ci siano ne malattie ne insetti. Cosa puo’ essere? Scusatemi ma sono disperato erano bellissime e stavano crescendo a vista d’occhio. Aiutatemi se potete, grazie.
(Daniele-Forlì)

Risposta

Ciao Daniele,
ci piace la tua storia di vita che ci racconti, alternata fra l’elettronica e i cavoli nell’orto!
Cerchiamo subito di placare la tua disperazione, allora è molto probabile che il problema non sia nelle foglie bensì nelle radici, prova per campione a sbarbare una pianta e controlla che il fittone radicale o il colletto – la base del fusto cioè – non siano marci oppure bucati, il problema potrebbe essere anche un insetto scavatore e mangiatore di radici come il grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa)-oppure un mammifero come la talpa – (Talpa europea) – o anche un patogeeno fungino che fa marcire le radici. Per capire e tentare di risolvere bisogna vedere e toccare con mano, se fai delle foto spediscile che ti aiutiamo meglio!
Salute e buon orto.

Salve,
questa estate ho provato a coltivare un piccolo pezzetto di terra, che risulta essere molto cretosa e secondo me, (che però sono un principiante) anche poco fertile, quindi i risultati non sono stati un granchè.
Secondo voi sarebbe meglio, quindi, coltivare in dei contenitori con terriccio fertile o dovrei insistere con la terra dell’orto? Attualmente sarei tentato di provare con qualche insalata invernale per vedere la differenza con quella coltivata in terra, considerando che io coltivo per hobby, quindi pochi mq, di solito 7/8).
Grazie.

Risposta

Ciao Mauro,
bella la tua esperienza che, da principiante, stai facendo e ci stai raccontando, goditela!
La terra “cretosa” cioè argillosa è di natura poco fertile perchè dura e difficlmente penetrabile dalle radici delle tue tenere insalatine, io ti suggerisco di adottare due soluzioni: 1 -continua a coltivare un pezzo di terra argillosa, lavorandola bene nella stagione in cui è giustamente umida – di solito inizio autunno e fine inverno – e aggiungendo sempre tanto terriccio e stallatico, per esempio se adesso in autunno ci semini delle fave – baccelli – vedrai che bel risultato ottieni, le loro radici poi migliorano tanto la terra. 2 – coltiva anche una parte dei tuoi ortaggi nei cassoni con solo terriccio, per esempio le insalate che adesso metterai li ci staranno benissimo! La terra argillosa è un pò come i principianti…sembra difficile all’inizio ma se si coltiva poi si ottengono risultati eccezionali.
Salute e buon orto.

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