Salve,
sono un ragazzo di 38 anni, da sempre amante della natura e della campagna.
Fino ad oggi mi sono occupato del settore immobiliare e delle costruzioni, ma vorrei avvicinarmi ed investire nel settore agricolo,
Ho circa 30 ettari di terreno, di cui 16 collinari e 14 in pianura con possibilità di irrigare.
Attualmente coltivo grano, giarasoli e piselli proteici.
Il terreno è situato nelle Marche in provincia Macerata.
Vorrei investire in colture più redditizie, cosa mi consigliate a riguardo?
Grazie in anticipo per la vostra risposta.
(Andrea – Recanati – Mc)

Risposta



Ciao Andrea,
hai a disposizione veramente una fortuna, tutta da coltivare, 30 ettari sono una bella superficie.
Le possibili colture attuabili sono variabili in base a tanti fattori come: disponibilità di tempo da dedicare, disponibilità economiche da investire, capacità tecniche personali ecc ecc. In base a quello che ci scrivi mi viene da consigliarti di suddividere le differenti coltivazioni su due zone: 1-collinare 2 – pianeggiante. Nella zona collinare potresti avviare coltivazioni arboree come vite per la produzione di uva da vino guarda il sito nel link – 12 ettari – e nei restanti 4 ettari impiantare un oliveto per la produzione di olio d’oliva extravergine – consulta il sito nel link. Nei restanti 14 ettari pianeggianti puoi continuare le coltivazioni erbacee magari alternando alle graminacee tipo grano – la coltivazione di leguminose da granella secca: ceci, fave, fagioli, cicerchie ecc ecc. per consumo alimentare. Altre coltivazioni erbacee di tipo redditizio, molto in uso adesso potrebbero essere quelle destinate alla produzione di semi per l’estrazione di olii combustibili: Colza, canapa, ecc ecc.
I consigli che trovi scritti qui sono solamente degli spunti, delle idee, da valutare successivamente tramite analisi di mercato e agronomiche precise, prima di essere applicate. Tienici aggiornati sugli sviluppi futuri!
Salute e buon orto.

Salve,
ho un orto poco a nord di Roma.
Nella prima decade di ottobre ho piantato finocchi, cavolfiore e broccolo romano.
In questi giorni ho notato che i getti del finocchio stanno ingiallendo e la pianta è cresciuta pochissimo. Come se stesse marcendo, nonostante abbia piovuto pochissimo e io abbia irrigato poco, proprio perché la terra era umida.
Dove ho sbagliato?
Inoltre cavoli e broccoli crescono molto bene ma tardano a fare il fiore. In qualche altro orto ho visto piante molto più piccole ma già in fiore, può dipendere dalla varietà?
Ce ne sono di più e meno precoci?
Grazie mille.
(Federico – Roma)

Risposta



Ciao Federico,
hai messo un bel po’ di ortaggi pensando proprio alla tua sana alimentazione invernale, bravo!
Vado in ordine:
1 – I finocchi reagiscono così probabilmente per uno stress da trapianto, forse la terra è bella compatta e la pianta cresce poco e si stressa presentando punte gialle. Se poi la terra è sempre umida può darsi che il problema sia anche dovuto ad un ristagno idrico.
2 – Per quanto riguarda i cavoli che crescono tanto ma non virano alla formazione della gemma a fiore le ragioni possono essere due: un trapianto fatto tardi, cioè non in fine estate ma inizio autunno, e quindi devi aspettare ancora un po’. Altra causa potrebbe essere un’eccessiva concimazione azotata che ti fa sviluppare le piante tanto ma senza fare il fiore.
Ti ritrovi in quanto ti scrivo?
Salute e buon orto!

Salve,
ho 68 anni e da cinque cerco di far andare un orto con alterne fortune.
Essendo a 100 km di distanza, dall’orto, mi arrangio come posso con l’acqua: bagnando a pioggia l’orto vero e proprio giornalmente con una girandola e con il sistema goccia a goccia i pomodori, zucche e zucchini. E cio’ che pianto a seconda dello spazio che mi resta. L’orto si trova a Cairo Montenotte, in prov.Savona.
Il mio problema più grosso è la Dorifora, non posso passare mezza giornata alla settimana a passare in rassegna le patate per togliere quegli insetti?
Ho provato un anno a irrorare con il prodotto consigliatomi dall’agraria,ma il risultato è stato sempre mezza giornata con la schiena già a togliere le dorifore!
Cosa posso fare per avere un raccolto con meno fatica?
Grazie.
(Pinco – Cairo Montenotte – Savona)

Risposta

 

Salve Pinco,
la storia dell’orto che ci racconti ci piace molto, la tua è proprio una passione che non conosce distanza!
La Dorifora della patata – Leptinotarsa decemlineata – è un insetto coleottero crisomelide che si nutre delle foglie e fusti della pianta delle patate; sono le larve e anche gli adulti che mangiano e creano danni, distruggendo il raccolto.
Per contenere la sua azione,in maniera biologica puoi fare dei trattamenti sulle piante con il prodotto a base di Bacillus Thuringensis. Vedrai che otterrai dei buoni risultati senza spargere veleni nel tuo orto, sul tuo cibo.
Salute e buon orto!

Salve,
mi potreste dire qual’ è il ruolo della pianta della senape nell’orto? Intendo nella consociazione o rotazione?
Grazie.
(Antonio)

Risposta

Ciao Antonio,
la senape – Sinapis alba – è una coltivazione praticamente assente nei nostri orti familiari.
La si ritrova invece nelle coltivazioni agrarie estensive come specie miglioratrice, in particolare usata per il sovescio, magari consociata ad altre specie: leguminose e graminacee per formare prati di specie consociate artificialmente.
Nell’orto quindi potresti utilizzarla proprio come specie miglioratrice da sovescio.
Salute e buon orto!

Salve,
adesso che sono in pensione vorrei dedicarmi ad un orto naturale per trovare i sapori di una volta.
Vivo in provincia di Vercelli, ma in estate è¨ molto caldo e secco, crescono bene i pomodori e mi piacerebbe provare alcune varietà: Ciettaicale e Principe borghese.
Grazie per la vostra attenzione.
(Rebecca – Vercelli)

Risposta

Ciao Rebecca,
l’orto, con l’arrivo della pensione, è proprio la ciliegina sulla torta…che bellezza!
Visto che sei appassionata di pomodori gustati questo sito specializzato che trovi nel link, dove potrai trovare tutte le informazioni sui pomodori che desideri coltivare. Riguardo al pomodoro var.Ciettaicale invece ti segnalo quest’altro sito che trovi nel link.
Tienici aggiornati sul tuo orto nascente, anche con delle belle foto!
Salute e buon orto

salve,
Stiamo valutando di acquistare un rustico con terreno nella collina torinese.
Il terreno è diviso in due: una parte antistante al rustico di 900mq esposto a sud pieno, l’altro di 1800mq discendente verso est.
Siccome già lavoro vorrei poter arrotondare con la mano della moglie, con galline orto per noi e magari qualche coltura redditizia, sono aperto a diverse possibilità dalla coltivazione per cosmetici e creme a piccole produzioni che mi facciano arrotondare, visti i chiari di luna del mio lavoro autonomo.
Grazie.
(Luigi – Torino)

Risposta

Salve Luigi,
è un bel progetto il vostro, da come lo racconti scrivendo, fa stare bene!
La superficie che hai a disposizione è, a parere nostro, ideale per quello che intendi fare, per questo se hai in mente la cosmesi come fetta di mercato da considerare potresti pensare di coltivare sia erbe aromatiche – sulla superficie di 1800 mq – per l’estrazione di oliessenziali: lavande, elicriso, rosmarini ecc ecc. Nel restante pezzo invece potresti avviare una produzione di zafferano – consulta pure il link che ti spedisco.
Ovvio che tutte le nostre proposte hanno bisogno di essere valutate dopo attente analisi sia agronomiche fatte sul campo sia di mercato per la vendita del prodotto.
A presto Luigi, tienici aggiornati sugli sviluppi futuri della tua azienda!
Salute e buon orto.

Salve, sono una signora di 50 anni e vivo a Firenze.
Ho circa 15 ettari di terreno in Basilicata, a Genzano di lucania, ereditati da poco. I miei genitori hanno sempre coltivato grano duro e orzo. Vorrei seminare qualcosa di piu’ redditizio. Tenendo presente che acqua per irrigazione. Cosa mi consigliate di coltivare ???’
In attesa di una vostra cortese risposta gradite cordiali saluti.
(Marinella – Genzano di Lucania)

Risposta

Ciao Marinella,
concosco bene il paese di Genzano di Lucania e il buon pane che viene da quel grano duro.
Le possibilità di coltivazioni su 15 ha sono tante; volendo diversificare le tue coltivazioni potresti pensare però di suddividere la superficie in diverse coltivazioni: su 5 ettari potresti continuare a coltivare specie erbacee come – grano duro e cereali antichi in genere – guarda pure il link al sito per ispirarti – alternato alla coltivazione di legumi tipici della tua zona come – lenticchie e cicerchie. Quattro ettari potresti destinarli alla coltivazione di uva per la produzione di vino Aglianico del Vulture. Altri 4 ettari potresti destinarli alla coltivazione di olivi sia per la produzione di olio extravergine d’oliva sia per la produzione di olive da essiccazione – Olivo Var.Augellina, Palmarola, Scarpetta ecc. Nei due ettari rimanenti – i più pianeggianti – potrebbero essere dedicati alla produzione di ortive tipiche della tua zona come per esempio: peperoni dolci e forti per la produzione di polvere piccante e dolce, la coltivazione di lampascioni, origano, meloni gialli ecc ecc.Tienici aggiornati sul tuo progetto futuro di….Paradiso terrestre.
Salute e buon orto!

Salve,
ho 54 anni, abito nel comune di Rosignano Marittimo (vicino alle Spiagge Bianche). Ho lavorato 35 anni in ambito amministrativo contabile.
Sono in campagna dalla nascita, ma non mi sono mai occupata del terreno adiacente alla
mia abitazione.
Vorrei progettare un orto e rivenderne i prodotti a Km 0!
Cosa posso coltivare in quasi un ettaro di terreno, dove ci sono circa 30 ulivi e nella rimanente aerea, invece, ci sono coltivati ortaggi e pochi alberi da frutta da mio nonno e da mio padre.
Grazie.
(Cinzia – Rosignano Marittimo – Toscana)

Risposta

 

Ciao Cinzia,
Interessante il tuo progetto e cambio di stile di vita, il richiamo della natura non conosce distanze né di tempo né di spazio!
Cosa puoi coltivare sul tuo terreno, è il terreno stesso che ce lo dice, cioè tutto sostanzialmente: ortaggi in varietà, frutti e olivi. Ed è così che personalmente ti suggerisco di allestire la tua coltivazione, proprio come saranno le tue cassette di ortaggi misti che consegnerai ai tuoi clienti affezionati, miste cioè. Magari cerca di distinguerti nella coltivazione di alcune piante particolari che non facilmente si trovano in commercio con le quali, sul mercato, puoi spuntare prezzi più elevati; a riguardo mi viene in mente il melograno – vedi il video linkato. Se può esserti utile InOrto ha già dedicato un post alla coltivazione del melograno.
Siamo soddisfatti se ci tieni aggiornati sul tuo progetto, che prima di avviare praticamente farai valutare bene da un tecnico specialista della tua zona – Agronomo – Ortista – che ne avvalori la fattibilità, specialmente dal punto di vista economico.
Salute e buon orto!

Salve,
da quest’anno ho la possibilità  di coltivare a orto un piccolo appezzamento di terreno.
Premetto di non essere un esperto per cui, piano piano, sto’ raccogliendo informazioni e conoscenze su come devo procedere.
Il terreno si trova in Toscana, val d’Orcia, e come si sa’ la terra e’ molto argillosa, per cui la dovrò lavorare parecchio, per renderla produttiva. Certamente, per me, sarà solo un hobby, per consumo familiare e non certo commerciale. Io non sono un agricoltore, per cui mi devo affidare agli esperti per avere consigli e suggerimenti.
Desidero sapere se il letame di pecora può essere buono da usare come concime?Salute e buon orto.
(Gianfranco – Toscana – Vald’Orcia)

Risposta

Ciao Gianfranco,
benvenuto nell’orto e nel mondo di in-orto!
Sai che il tuo approccio verso la coltivazione hobbistica ci piace assai, sei onesto, e intanto qualche nozione sulla natura della terra argillosa la sai già.
Il letame di pecora è assolutamente ottimo per la concimazione dell’orto, in quanto molto ricco di sostanze azotate presenti. Unico importante accorgimento da tenere è che la maturazione dello stesso deve avvenire in maniera completa, altrimenti il suo potere concimante rimane troppo potente rischiando quindi di “bruciare” – far seccare cioè – tutte le tue piante.
Per reperire il materiale che cerchi la vald’Orcia è un buon posto – ci sono tanti pastori nella zona che possono rifornirti del prezioso “mangime per la terra”, nei consorzi agrari solitamente non è commercializzato, per acquistare lo stallatico di pecora, prova a contattare l’azienda che trovi nel link.
Tienici aggiornati sul tuo orto e scrivi quando hai bisogno…in-orto è con te!
Salute e buon orto.

Buondì, a tutta la redazione!
Ho un terreno, sostanzialmente boschivo (pochi sono gli spiazzi verdi) ed in pendenza, di 2 ettari al Pian del Tivano.
Siamo a circa 1.000 s.l.m. tra il versante di Como e quello di Lecco del Lago omonimo.
Esiste la possibilità d’ impiantare qualche coltivazione (frutti di bosco per esempio) senza intervenire pesantemente sulla vegetazione?
Grazie in anticipo per il vostro consiglio.
(Mario – Impiegato – Milano)

Risposta

Ciao Mario,buondì a te!
E’ possibile certo mettere a dimora delle piante di frutti di bosco: lamponi, mirtilli, fragole ecc ecc. ovviamente se le condizioni di quantità di luce presente nelle radure che descrivi sono ideali alla vita delle piante stesse, per quanto riguarda invece il tipo terreno, quello di bosco, è proprio ottimale! Il tuo intervento sulla vegetazione arborea – taglio di alberi immagino – che intendi fare invece devi assolutamente chiedere il permesso, o autorizzazione che sia, alle autorità che sul territorio si occupano di tutela del vincolo idrogeologico e utilizzazione dei boschi: per esempio il corpo forestale dello stato o l’unione dei comuni montani, mi raccomando che il taglio di piante senza autorizzazione è perseguibile per legge.
Tienici aggiornati sugli sviluppi futuri e chissà che frutti buoni produrrai!
Salute e buon orto.

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