Salve,
abito in un paesino a 900 mt di altezza e sono pensionata.
Ho un vecchio mandorlo al quale tengo molto ma che purtroppo è malato.
Ha il tronco annerito e c’è anche parecchia gomma.
Fiorisce regolarmente ma poi dopo un paio di mesi inizia a perdere le foglie e le mandorle.
Mi potete consigliare che posso fare per tentare di salvarlo?
Grazie.
(Elena)

Risposta

Buongiorno Elena,
il tuo vecchio mandorlo ha diverse patologie fungine che lo stanno stressando; la prima si chiama Gommosi ed è quella che provoca proprio quella gomma che tu descrivi, l’altra patologia invece si chiama “Fumaggine” e altro non è che un fungo che annerisce foglie, rami e tronco della pianta. Il mandorlo, nell stagione fine invernale riesce a fiorire ma poi in primavera anche con l’aumentare dell’intensità delle patologie, reagisce perdendo le foglie. In questa stagione puoi trattare la pianta con della poltiglia bordolese – consulta pure il video nel link – che è un toccasana per le patologie fungine, stando bene attenta a irrorare bene anche il fusto e i rami della pianta. Ti suggerisco di fare diversi trattamenti – due al mese almeno – fino a quando non vedi sparire il nero dalla pianta. Per la gommosi invece dovrai agire con delle potature – in pieno inverno però – eliminando le parti secche e trattando poi sempre con la poltiglia bordolese dopo.
Forza Elena che riusirai di certo a salvare la tua amata pianta!
Salute e buon orto.

Salve,
sono un penzionato Ortista, ho seminato i fagioli var. Meraviglia di Venezia, rampicanti, seminati la prima settimana di aprile;
oggi sono alti piu di 2 metri, ma…..non hanno ancora un fiore…..non riesco a trovarne una causa; forse la pioggia continua?
Grazie
(Fiore – Milano)

Risposta

Buongiorno Fiore,
hai seminato i tuoi fagioli nel “mese” giusto ma quest’anno, come hai ben capito anche te, l’andamento stagionale è pittosto fresco e piovoso e quindi le piante hanno fatto si una bella vegetazione ma non ancora i fiori, che verranno di sicuro quando le temperature si alzeranno almeno un pò, vedrai che i tuoi fagioli produrranno molto….Il nostro slogan sarà: Fiori per Fiore!
Salute e buon orto.

Buongiorno,
ho una banale domanda da porvi: le cime tenere delle piante di patata, posso coglierle e metterle nel minestrone di verdure? Visto che nell’orto e meglio non buttare tutto di quello che c’è di buono, chiedo a voi esperti se e’ fattibile. Grazie.
(luigi – Villongo – Lago d’Iseo)

Risposta

Buongiorno Luigi,
è giusto quello che dici: dell’orto non si butta via niente, ma non tutto si può mangiare.
Non siamo esperti in nutrizione umana ma credo che la vegetazione delle piante di patate non sia commestibile per l’uomo in quanto molto ricca di solanina, una sostanza che in quelle concentrazioni diventa tossica per l’uomo.
Importante è di – prima di mangiare qualsiasi cosa – rivolgersi ad un medico nutrizionista! Nel frattempo tutta la vegetazione delle patate potrai rimetterla nel ciclo della natura inserendola nel compost.
Salute e buon orto.

Salve,
sono di Messina, impiegato, e con la passione per la natura.
Ho piantato degli alberi d’ulivo, che hanno preso da poco la cocciniglia cotonosa.
Vorrei utilizzare le coccinelle, ma non trovo il rivenditore che commercializzi la specie “Exochomus quadripustulatus” che pare sia la più indicata per questo parassita; mi potete aiutare?
Grazie.
(Nicola – Messina)

Risposta

Ciao Nicola,
che bellezza sentire che promuovi la lotta biologica integrata.
Per avere informazioni riguardo puoi consultare questo sito specializzato nell’allevamento di coccinelle che trovi qui linkato.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un ingegnere di Martina Franca (TA), abito in campagna e ho la casa infestata da onisco o isopodi vorrei sapere se esiste un prodotto disinfestante o deterrente?
Grazie.
(Antonio – Martina Franca – Puglia)

Risposta

Salve Antonio,
gli Isopodi sono dei crostacei terrestri che vivono bene in ambienti umidi e ricchi di sostanza organica vegetale in decomposizione della quale si nutrono. Non svolgono nessuna funzione dannosa per l’umo e le colture, invece per l’ambiente sono fondamentali nella catena alimentare.
Per ridurre la presenza ci sono di certo in commercio prodotti chimici dedicati alla lotta diretta ma che in questa sede non possiamo citare. Per ridurre la presenza nella sua abitazione le suggerisco di cercare di sconvogergli il loro habiat, ripulendolo e riducendone l’umidità sia nella casa come nel terreno prospicente l’ingresso dell’abitazione.
Salute e buon orto.

Salve,
mi chiamo claudio, sono pensionato, e abito a locri (RC).
Ho comprato, circa 3 anni fa, una pianta in vaso di Cedro, varietà – maxima – (Citrus medica) e non ha prodotto ancora un frutto, o meglio: cominciano a formarsi ma cadono appena sbocciati. Vorrei sapere il motivo e cosa posso fare perchè non accada più e affinchè riesca finalmente a fare crescere e svilupparsi il frutto, desiderato.

Ecco la foto del mio bel Cedro:

Grazie.
(Claudio – Locri – Calabria)

Risposta

Ciao Claudio,
lo credo che tu sia in attesa trepidante per il tuo cedro, considerato la bellezza dei frutti che esso produce!
Grazie per la foto che ci spedisci, in quanto da quella si evince che la tua pianta – giovane – vegeta rigogliosa – foglie grandi e verdi – e che ancora naturalmente sta rimandando la fase di fioritura e fruttificazione conseguente, proprio perchè le energie sono dedicate allo sviluppo vegetativo, che sta andando benissimo. Per questo ti dico che secondo me è solo una questione di tempo; magari ti suggerirei di non esagerare nelle concimazioni azotate, che stimolano la vegetazione e rallentano la fase di fioritura, la posticipano cioè.
Salute e buon orto

Salve,
sono un pensionato con la passione per l’orto e le piante da frutto abito a Brescia.
A novembre scorso ho messo a dimora 2 nuove piante di Kiwi (quelle vecchie di 25 anni si erano seccate) io ho dato la colpa alla carenza d’acqua.
Ora queste 2 nuove piante hanno incominciato a germogliare, ma subito dopo le foglie sono cominciate ad ingiallire, mentre quelle del maschio sono di un bel verde scuro, cosa posso fare per risolvere il problema?
Foto delle foglie:
Grazie.
(Renato – Brescia)

Risposta

Ciao Renato,
ottimo che hai fatto il trapianto nel momento migliore dell’anno!
Dalle foto che ci hai spedito deduciamo che le tue piante di kiwi stanno soffrendo un pò – non molto – di una carenza nutrizionale – dovuta anche al trapianto fatto pochi mesi fa -, in particolare dell’elemento azoto. Per questo ti suggeriamo di compensare tale carenza con l’aggiunta di un concime biologico, tipo guano o pollina, da interrare bene in prossimità del fusto della pianta, appena trapiantata, vedrai che risolverai il problema.
Salute e buon orto.

Ciao sono Alessandra, vivo a Roma ed ho due bimbe piccole.
Sono una convinta sostenitrice dell’approccio eco/bio (filiera corta, km 0, consumo critico ed etico ecc).
Il tempo a disposizione è sempre poco, ma vorrei provare ad autoprodurre sul balcone alcuni ortaggi come i pomodori anche se di agricoltura non so veramente nulla.
Per iniziare però, ho trovato casualmente ad una fiera del verde, una piantina di lamponi (rubus idaeus, var heritage, rifiorente) di cui le mie piccole sono ghiotte.
Ho scoperto questo meraviglioso sito cercando info al riguardo ed ora vorrei trattare al meglio questa pianta ed affiancarle altre sorelle, prima di pensare la prossima prmavera ai pomodori.
Leggendo i vostri consigli, ho intanto capito che devo appoggiarla al muro e devo metterla in un vaso di quelli rettangolari (non altissimo/profondissimo).
La prima domanda è se lo svasamento può essere fatto acnhe ora o solo quando la pianta riposa (quindi sett/ottobre).
Se non ricordo male la vivaista mi aveva detto di svasarla subito (acquistata 20gg fa).
Non ho però ben capito come devo trattare la pianta ed i polloni (sono i nuovi rametti che nascono sotto la pianta, giusto? quindi la mia ne ha 2?).
Porta anche dei frutti a quanto pare e le mie piccole li stanno controllando con ansia…non vorrei deluderle.
Ho un balcone lungo, esposto al sole praticamente tutto il giorno ma ho delle zone d’ombra grazie alle tende, qual’è l’ambiente migliore per questo lampone?
Ultima domanda: il mio limone soffre spesso di cocciniglia. Al vivaio mi hanno dato l’olio minerale dicendomi che era autorizzato anche in agricoltura bio ma non c’è scritto da nessuna parte nella confezione e mi viene il sospetto non sia per nulla bio.
Le foglie sono di un verde chiaro con sfumature di giallino. Ha fatto tantissimi fiori ed ora porta diversi limoncini allo stadio inziiale, piccolissimi. La maggior parte sono caduti, alcuni come se fossero bruciati.
E’ in vaso, la pianta sarà alta 1 mt ed è in pieno sole, appoggiata ad un muro.
Grazie davvero per i preziosi consigli, studierò a fondo il sito.
(Alessandra – Roma)

Risposta

Ciao Alessandra,
bella storia quella che ci racconti, è importante sia per la salute dei propri figli che di quella del nostro pianeta Terra, quella di preoccuparsi di coltivare in proprio piccole cose ma biologicamente.
Riguardo ai tuoi lamponi ti dico che:
1 – la stagione migliore per il trapianto è novembre, adesso le lascierei vegetare e produrre frutti, dove attualmente sono.
2 – i polloni sono esattamente quello che descrivi tu, il rinnovo vegetativo della pianta, lasciali sviluppare, saranno quelli che produrranno frutti in futuro
3 – i frutti che hai presenti sulla pianta dovrebbero maturare sicuramente
Riguardo al limone ti dico che:
1 – la perdita di alcuni frutticini – neri – è cosa normale, la pianta non potrebbe mai portare a maturazione tutti i fiori che produce.
2 – l’olio minerale è consentito in agricoltura biologica, ma non potendo leggere l’etichetta della tua confezione non so dirti niente di più preciso.
3 – le foglie gialle del limone indicano una carenza di concimazione, ti suggerisco di farla a breve tempo.
Coraggio Alessandra che il lavoro non ti manca.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
Sono circa 3 anni che insieme a mio padre, “pensionato”, abbiamo cominciato a coltivare un “orto cittadino, alla periferia di Roma, e da all’ora che seguo con interesse il vostro sito, sempre ricchissimo di spunti e suggerimenti, ma veniamo al dunque per non annoiarvi.
In questo orto erano gia piantati alcuni alberi da frutta, tra cui un bellissimo albicocco che presumo abbia già 15/20 anni, lo stesso produce ogni anno una grande quantità di frutti, dalla polpa molto dolce, e dal colore molto tenue (non il classico arancione tipico di questo frutto), che pero’ presentano la buccia solcata da diverse screpolature/fessure.
Due anni fa’ ho provato anche a potarlo, con il risultato che i frutti sono stati molti meno, di dimensioni più generose, ma sempre con queste spaccature nella buccia.

Ecco la foto dei frutti:download

Ho provato a fare ricerche anche in internet ma non ho trovato nulla di simile, l’albero sembra godere di ottima salute, le foglie non presentano alcuna anomalia e sono di un bel verde intenso.
Grazie per il chiarimento.

Risposta

Salve,
grazie per seguire i nostri suggerimenti, è importante sapere che siamo apprezzati.
Da quello che ci racconti e dalla foto inviata ti dico che le tue albicocche non hanno una patologia ben precisa, riconducibile cioè ad un patogeno, ma il problema è fisiologico, riconducibile cioè ad un accrescimento dei frutti che li porta ad avere la buccia fessurata, è molto probabile che per questo motivo l’abicocco sia della varietà “Portici”.
Se i frutti comunque maturano e non marciscono prima non è necessario prendere alcun tipo di provvedimento.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un docente 64enne, artista pittore, con da sempre la “passionaccia” per il verde.Siamo nel canton ticino, zona lugano.
Nel giardino abbiamo: cachi, pesche, nasci, susine, prugne e fichi, inoltre una bella collezione di rose antiche … e tanto lavoro. Abbiamo dei viali e la grande tomba di famiglia che dobbiamo tenere puliti da erbacce.
Fino a qualche tempo fa abbiamo usato sistemi di diserbo chimico, ma poi, leggendo la stampa, ci siamo convinti che dobbiamo assolutamente trovare una soluzione alternativa.
Sappiamo che sul mercato esiste un prodotto alternativo e non dannoso, se lo conoscete, ci potreste per cortesia indicarci il nome?
Grazie.
(Peter – Canton Ticino – Svizzera)

Risposta

Salve Peter,
grazie per quanto ci racconti della tua vita, oltre la passione per la natura. Appreziamo molto la tua decisione di ridurre/eliminare l’impiego di diserbanti chimici.
Come alternativa a tali sostanze però non conosciamo niente, inteso come sostanze di origine biologica e per questo inseribili nel ciclo della natura, tali da debellare le erbe spontanee..infestanti. Si sente parlare di soluzioni casalinghe fatte con acqua, aceto e sale…ci sono svariate ricette che si trovano sul web, ma non ne conosciamo direttamente l’efficacia…anzi direi che spargendo nel terreno sale e aceto si rischia di rovinare la microflora e microfauna assolutamente indispensabili alla vita. Altri sistemi alternativi di diserbo – non chimici – sono:
1 – Piro diserbo: fatto da una fiamma libera che brucia selettivamente le erbe
2 – Diserbo con il vapore acqueo: macchina che spruzza vapor d’acqua con delle sostanze oleose di origine vegetale che limitano nel tempo l’emergenza di nuove erbe
3 – Diserbo con corrente d’aria calda: macchinetta casalinga – tipo phon asciuga capelli – che spara aria calda da cuocere le erbe sul posto.
La scelta del tipo di diserbo dipende anche dalla zona che devi ripulire, se sitratta di un orto o frutteto, la soluzione che ci sentiamo di suggerirti è l’utilizzo di macchine decespugliatrici – anche elettriche – per tenere a prato le aree a camminamento, mentre per le aiuole di coltivazione la soluzione raccomandabile è il diserbo manuale…anche perchè, fra le varie erbe che definiamo “erbacce” tante di queste sono commestibili e buone anche più di quelle coltivate. Pensiamoci bene.
Salute e buon orto.

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