Salve,
come mai le carote tardano a maturare o meglio a crescere? Nella prima decina di giorni di maggio ho seminato delle carote chantenay, sembrerebbe procedere tutto bene, il ciuffo è bello rigoglioso, pensavo che ora fossero pronte, visto che alcune presentavano il colletto fuori dal terreno, ma quando le ho tolte non erano più lunghe di 5/7 cm e un po’ molli; leggendo le diverse informazioni avrebbero dovuto essere giò pronte e il doppio della lunghezza, come mai? può essere dipeso dai semi o magari il primo raccolto va un po’così?
Grazie.
(Noemi)

Risposta



Ciao Noemi,
le carote che coltiviamo con attenzione nel proprio orto – leggi pure l’articolo nel link – sono proprio differenti, nel bene e nel male, da quelle che compriamo al super mercato!
Da come racconti la tua storia mi sembra di evincere che tu abbia seminato a spaglio i semi, che sono germinati bene, ma che tu poi non abbia provveduto a diradare poi le piantine nate, le quali hanno sviluppato una radice di modeste dimensioni, almeno rispetto alle tue aspettative. Inoltre considerato che la carota ha necessità di terreni ben lavorati, morbidi, drenati e ben concimati e probabile che come primo raccolto il risultato sia stato più modesto. Quindi l’unica maniera per avere carote più belle è sicuramente continuare l’esperienza!
Salute e buon orto.

Salve,
sono un pensionato appassionato dell’orto!
E’ il terzo anno consecutivo che a luglio trapianto i finocchi acquistati dal vivaista ed è il terzo anno che mi vanno in canna, cioè fioriscono prima di produrre sotto terra.
Dove sto sbagliando?
Grazie infinite per i vostri suggerimenti!
(Giancarlo)

Risposta

Ciao Giancarlo,
nessun grave sbaglio, non ti preoccupare.
Per la coltivazione dei finocchi, con successo, ti suggerisco la lettura dell’articolo che trovi nel link.
Probabilmente la tua questione personale è che trapianti i finocchi quando ancora, per la tua zona, è troppo caldo e allora la pianta spiga, o va in canna come dici tu, anzichè produrre il cespo che durerà nell’orto per tutto l’inverno.
Un’altra tecnica, alternativa al trapianto potrebbe essere la semina diretta in campo per poi diradare le piantine direttamente a dimora. Insomma non mollare e vai avanti, che spesso l’inizio è sempre duro, per avere poi finocchi belli croccanti e teneri.
Salute e buon orto.

Salve,
sono di Pomezia, con una compagna e una bimba che mi da tanto da fare…
Ho un piccolo terreno, 500 mq circa, a Pomezia, ad oggi ci sono due ulivi, due nespoli, un fico, un susino, e di giovani un pero e un albicocco…
Il terreno, come avrete intuito è poco curato… Vorrei chiedervi di darmi un consiglio per avviare un’attività da iniziare con la prospettiva anche di prendere un terreno più grande.
Mi chiedevo se posso utilizzare i 500 mq per fare un tentativo e, se dovesse andare bene, procedere in modo più importante.
Grazieeeeeeee.
(Stefano – Pomezia – Lazio)

Risposta

Ciao Stefano,
grazie per raccontarci della tua vita, dei tuoi sogni per il futuro.
Certo che puoi utilizzare il tuo terreno come base di partenza, come una palestra anche, per fare esperienza sulle diverse colture agrarie che hai già presenti – olivi e frutti in varietà – e le altre vorrai mettere a dimora, per esempio colture ortive come: pomodori, insalate, zucchine ecc ecc. Infatti il consiglio che ti diamo è quello di pensare ad avviare un’attività agricola a regime agevolato per la produzione di ortaggi e frutta da destinarsi alla vendita diretta e per adesso potresti sfruttare proprio il tuo terreno per coltivare serenamente la frutta e verdura biologica, almeno inizialmente per te e la tua famiglia. Tienici aggiornati sui futuri sviluppi.
Salute e buon orto.

Salve,
abito al mare, in una casa in collina, dove coltivo piante per hobby.
La mia Luffa ha le foglie che stanno soffrendo, si seccano a macchia, cosa puo’ essere successo?
La tengo in vaso…se non ho capito male, quando estrarro’la spugna – se la fara’ – ci sono dei semi che posso utilizzare per riprodurre la pianta, giusto?
Grazie molte.
(Cleila)

Risposta

Ciao Clelia,
la tua zucca, immagino, – non avendo foto a disposizione – sia stata attaccata da uno o più patogeni fungini, probabilmente Oidio e/o Peronospora, che, specialmente se non effettui diradamenti verdi sulla chioma e fai trattamenti antifungini, questi funghi sono sempre pronti ad attaccare le foglie delle zucche, seccandole. Per questo ti suggerisco di eliminare le foglie vecchie e seccaginose e poi trattare la pianta con una soluzione poltiglia bordolese – vedi il link al video – e dello zolfo bagnabile. Per quanto riguarda i semi dentro il frutto – la zucca – li dovresti trovare sicuramente, quando sarà pienamente maturato.
Salute e buon orto.

Salve,
ho un giardino in Sardegna di cui mi sono appassionata quando sono andata in pensione. Il giardino si trova in una zona discretamente ventosa, a 200 metri in linea d’aria dal mare e purtroppo con una cronica scarsità di acqua.
In esso esistono, fra l’altro, una siepe di pitospori, una grossa quercia da sughero, un enorme leccio, un muretto a secco letteralmente rivestito di gerani, una lunga siepe di oleandri e gerani a farfalla e 20 ulivi.
In questo paradiso io ho piantato di tutto dalle rose, alle ortensie ai tageti, rampicanti di ogni tipo, ecc.
Mio marito ha piantato una siepe di lamponi molto produttiva e ogni anno pianta dei pomodori.
Avendo letto dell’orto senz’acqua, dal prossimo anno sostituiremo il telo nero dell’orto con la pacciamatura, come voi suggerite.
Ecco le mie domande:
1) posso usare le foglie cadute di pitospori, quercia, oleandri per i fiori?
2 )le ramaglie devono essere secche? Non basta che siano triturate? Qui secca tutto in un baleno, ma se le stendo col vento volano ovunque.
In attesa di una vostra cortese risposta, porgo cordiali saluti.
(Maria Grazia Grassi – Sardegna)

Risposta

Ciao Maria Grazia,
che bel posto ci stai descrivendo, con dovizia di particolari, grazie!
Ottima anche l’idea di sostituire materiali sintetici – telo nero – con quelli naturali, per la pacciamatura che stai facendo nel tuo paradiso Sardo. In generale lo scopo della pacciamatura è quello di ridurre le evapotraspirazioni di acqua dal terreno, ridurre la colonizzazione di erbe spontanee e selvatiche, ridurre il compattamento del terreno ad opera dell’azione dell’acqua d’irrigazione e infine arricchire il terreno medesimo di sostanza organica – quella pacciamante appunto – che gradualmente viene integrata nella terra, ammorbidendola. Per questo ti dico che puoi utilizzare certo tutto il materiale vegetale che hai a disposizione sapendo che però alcune tipologie magari tendono ad acidificare il terreno rispetto ad altre – materiale legnoso o anche le foglie del pittosporo e olendro, rispetto alla paglia di cereali che sarebbe da preferire. Ti suggerisco per questo motivo di mischiare e differenziare al massimo il materiale pacciamante – foglie e rami di varia natura – che magari puoi triturare fresco per posarlo poi sotto le aiuole, dopo che si è seccato leggermente. Ho visto che ci avevi spedito una foto ma che non riusciamo ad aprire…ci riprovi?
Salute e buon orto.

Salve,
vi scrivo per alcuni dubbi sulla coltivazione del Crocus Sativus L.
Ho dubbi in particlare sulla pulizia del bulbo prima di metterlo a dimora.
La camicia va tolta? Ho trovato pareri discordanti sul web riguardo a questo. Nel caso in cui mi consigliate di eliminarla vorrei sapere se il ciuffo sulla testa del bulbo sia da preservare o elminare con il resto della camicia?
Vi ringrazio.
(Ilaria)

Risposta

Ciao Ilaria,
la scelta e successiva pulizia dei bulbi di zafferano, prima del loro impianto, è un’operazione fondamentale per la futura fioritura abbondante che vorrai ottenere; ti riassumiamo qui sotto le operazioni da svolgersi.
1 – Scelta dei bulbi in base alle dimensioni – non inferiore a circa 2,5 cm di diamtro – e alla loro integrità, nel senso che devono essere esclusi tutti i bulbi danneggiati in qualsiasi modo e quindi poi a rischio di marcescenza.
2 – la “camicia”, come dici tu o tecnicamente detta tunica del bulbo deve essere rimossa parzialmente, ovvero solo quella parte che ormai naturalmente si stacca e cade..la pulisci quindi passando i bulbi fra le mani a riscoprire poi la tunica bella nuova ed attaccata al corpo del bulbo
3 – riguardo al ciuffo invece ti sconsiglio di eliminarlo in qualsiasi modo, in quanto all’interno c’è protetto il germoglio che darà origine al fioe e foglie poi. Un sito interessante per la coltivazione dello zafferano lo trovi qui linkato.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
ho 26 anni e sono di Saronno ho un’attività che si occupa di impiantistica.
Mia madre ha ereditato un fazzoletto di terra di superficie, 2000mq, a Solaro, in provincia di Milano, il terreno è fortemente argilloso, volevo sapere se ci fosse un modo per tranne del ricavo economico.
Grazie.
(Alex – Saronno – Lombardia)

Risposta

Ciao Alex,
ereditare della terra, anche se argillosa, è sempre una cosa interessante.
Non so a che tipo di ricavi tu aspiravi ma, comunque, a nostro giudizio una delle migliori destinazioni di codesto terreno potrebbe essere quella dell’orto-frutteto familiare, ovvero destinare tutta la superficie alla coltivazione di frutta e verdura per voi, altrimenti potresti pensare di avviare anche una monocoltura di un ortaggio tipico del Varesotto, quale l’Asparago Bianco di Cantello…ovviamente il terreno argilloso andrà lavorato molto bene e reso più soffice per la coltivazione del suscritto ortaggio. Le idee che ti forniamo vanno sempre confrontate con la realtà del luogo, sia dal punto di vista agronomico della terra che dal punto di vista del mercato con il quale dovrai confrontarti per vendere il prodotto, in questo caso l’asparago – consulta il likn.
Salute e buon orto.

Salve,
sono nato in Belgio da genitori italiani (papà viterbese, mamma calabrese) poi alla tenera età di 11 mesi ci siamo trasferiti a Parigi dove ho vissuto i miei primi 20 anni. Poi ci siamo trasferitesi tutti a Roma.
Attualmente sono dipendente pubblico.
Mio padre ci ha lasciato un terreno collinare di 1 ettaro in provincia di Viterbo, con vari ulivi esistenti da credo una 50ina d’anni, c’è anche un casale abitabile con acqua di pozzo, corrente, ecc. Siccome il tutto è abbandonato in parte (andiamo 3/4 volte l’anno a fare una visitina), mi chiedevo se uno volesse trasferirsi ad abitarci, cosa si potrebbe coltivare o altro, per “camparci” serenamente; il terreno sta a 50 km da Roma nord.
Grazie.
(Aldo – Viterbo – Lazio)

Risposta

Ciao Aldo,
grazie per il racconto che fai della tua vita, è una bella fortuna avera una sistemazione in campagna come scrivi e fai bene a pensare di sfruttarla.
Le possibili colture che puoi mettere in atto sono molteplici, quasi tutte diciamo per il clima e la terra immagino favorevoli che hai a dispsizione. Per questo mi sento di suggerirti di allestire oltre all’oliveto esistente – per la produzione di olio d’oliva biologico – un bel frutteto familiare e orto, affinchè non vi manchi mai frutta e verdura in quantità per la vostra famiglia, per la progettazione di un orto, consulta pure l’erticolo che trovi nel link, ma comunque ti suggerisco sempre la consulenza diretta in campo di un tecnico agronomo specializzato, poi una volta ben avviato allora potrai anche condurlo da solo.

Salve,
sono un amante dell’orto mantovano, pensionato.
Chiedo il perche’ le mie carote arrivate ad un certo calibro, diventano legnose, immangiabili crude, nonostante abbia cambiato diverse sementi?
Grazie.
(Sergio – Mantova)

Risposta

Ciao Sergio,
benvenuto nel sito in-orto!
La coltivazione della carota, come vedi nell’articol che trovi qui linkato, prevede pochi accorgimenti ma precisi, ovvero:
1 – terreno molto sciolto-leggero, cioè in terre pesanti, con molta argilla o limo, la pianta cresce ma fino ad un certo punto, per poi contorcersi e indurirsi come descrivi tu
2 – semina diretta, senza trapianto, e diradamento delle piante sufficente da non creare tanta concorrenza fra loro e per questo farle sviluppare al meglio.

Salve,
cosa posso piantare, nel periodo autunnale, in Olanda?
Grazie.
(Bruno – Olanda)

Risposta

Ciao Bruno,
non sapendo in che zona – latitudine e distanza dalla costa marina – dell’olanda tu abiti, mi viene in mente di suggerirti di piantare ortaggi e fiori partendo dal seme o bulbo, che rimangono protetti sotto terra durante il periodo invernale e che progressivamente al cambiare della stagione possono germinare dall’inizio primavera in avanti, per esempio: leguminose come Fave e Piselli, liliacee come agli, cipolle, tulipani, narcisi ecc ecc. Se hai piacere spedisci pure le foto del tuo orto Olandese!
Salute e buon orto.

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