Salve,
vivo a Roma, mio nonno aveva acquistato un terreno con un casale, ora fatiscente perchè per tanto tempo abbandonato,per motivo di conflitti ereditari tra parenti, ora ho deciso di prenderlo per affetto e riconoscenza nei confronti di mio nonno che ha fatto molti sacrifici per acquistarlo, a suotempo per sfamnare la sua famiglia allora numerosa, al giorno di oggi però mi piacerebbe farlo rivivere, magari trovare una maniera di sfruttarlo, per ricavarne un reddito?
Il terreno è ubicato vicino un torrente, il Salino, nelle Marche, precisamente nella contrada di Guerci – Penna San Giovanni MC. Il terreno è assolato e si trova ad una altitudine di 800 m.s.l.m. circa, la superficie è circa 3 ettari, leggermente in pendenza. Il mio pregtetto sarebbe: nel casale ospitare una famiglia che ha bisogno (etracomunitaria che magari supervisiona poi il terreno ed aiuta a rimetterlo in sesto) e poi nel terreno piantare alberi da legno pregiato, come noci ad esempio che non hanno bisogno di cure e manutenzione particolare e poi vendere legname (10 anni?) pioppi? un consiglio esistono finanziamenti e a chi posso rivolgermi?
Ringraziandovi anticipatamente, vi saluto cordialmente.
(Adriana – Roma)

Risposta

Ciao Adriana,
grazie per raccontarci dettagliatamente tutta la bella storia del tuo casale e terrano nelle Marche.
L’idea di dare in uso il casale in cambio di ospitalità potrebbe essere una buona formula di scambio con i futuri affittuari, ci viene spontaneo di suggerirti di regolamentare il tutto nel più formale dei modi, che tutto cioè si svolga all’insegna della chiarezza e della legalità, un vantaggio per entrambi.
Dal punto di vista agronomico ti dico che gli impianti di arboricoltura da legno pregiato – noci, frassini, ciliegi, ecc ecc – non hanno turni di taglio così brevi come intendi tu, cioè 10 anni, ma almeno 80, e comunque dipendenti dalla fertilità del terreno. A livello di finanziamenti invece sono sicuro che la comunità europea finanziava gli impianti di terreni in abbandono attraverso un preciso regolamento comunitario n°2080/1992. Per avere informazioni aggiornate sui finanziamenti europei ti suggerisco di contattare la Regione Marche – consulta pure il link al sito.
Salute e buon orto.

Ciao,
sono Leonardo e sono pensionato, non ho nulla da fare, se non dedicarmi alle piante da frutta!
Passo le mie giornate davanti ad un p.c.e mi piacerebbe dedicarmi di più alla natura, ma purtroppo dove vivo non ho terra! Perciò mi devo accontentare di avere tutto in vasi su terrazzi!…………il mio sogno, era di creare un vino DOC purtroppo ci devo rinunciare per colpa di mancanza di terreno, mi piacerebbe sapere, se possibile coltivare uva sangiovese, o barolo in vasi sul balcone di casa; sono riuscito a portare da terra al primo piano una “tesa” di uva bianca da tavola e devo dire che il risultato è ottimo ogni anno, faccio moltissimi grappoli di uva!
Ora però, mi piacerebbe avere sul terrazzo; uva da vino per poi vedere se posso moltiplicare le piantine e portarle già in giardino, sempre in vasi poichè non ho terra!!!
Grazie per cortese risposta.
Saluti.
(Leonardo37)

Risposta

Salve Leonardo,
il tuo progetto di vita dopo il lavoro ci piace molto, scopriamo sempre più persone che come te amano rigenerarsi stando a contatto con la natura…lavorandoci dentro anche!
Il tuo sogno di coltivare la vite in vaso è di certo realizzabile devi solo preoccuparti di allestire dei vasi adatti alla vegetazione delle piante di vite che per loro natura hanno bisogno di una discreta profondità – almeno 50/70cm – e di un buon drenaggio alla base – realizzato con argilla espansa e cocci di vaso. Inoltre dovrai preoccuparti anche di allestire una spalliera che servirà da sostegno per i tralci che si svilupperanno. Per leggere un bell’articolo sulla coltivazione dell’uva in vaso clicca pure sul link.
Salute e buon orto.

Salve,
scrivo da Rimini, mi occupo di consulenza immobiliare.
Mi piace avere qualche pianta di agrumi sul balcone, oltre ad un paio di carnivore, che godono OTTIMA salute, da qualche anno, e un gelsomino in vaso.
Da circa un mese, al mio arancio tarocco si sono accartocciate alcune foglie nella parte sinistra della pianta.
Non ci sono insetti o funghi, e le foglie sono in ottima salute, anzi in un rametto con foglie arrotolate, stanno nascendo altre foglie. Solo poche foglie sono accartocciate, mentre la maggior parte è normale e in buona salute.
E stanno crescendo regolarmente anche due piccoli frutti, nella parte opposta rispetto alle foglie accartocciate.
L’arancio è in vaso su un balcone, l’annaffiatura solo a terra secca, ogni 4/5 giorni. Sole al mattino e fino a metà pomeriggio. Quale potrebbe essere il motivo dell’accartocciamento?
Vi spedisco la foto del mio arancio:
Arancio-foglie-arrotolate-1
Grazie a chi i risponderà, :).
(Claudio – Rimini)

Risposta

Ciao Claudio,
grazie per quanto ci racconti anche della tua professione.
Dalla foto che spedisci si percepisce che il tuo arancio sta proprio bene..anche con le foglie arrotolate, perchè belle verdi e quindi fotosintetizzanti.
Solitamente quando la pianta reagisce così è perchè al proprio interno – della foglia arrotolata – ha una colonia di afidi, i pidocchi delle piante, che succhiando la linfa inducono la foglia a storcersi nella crescita. Prova a controllare bene anche con l’aiuto di una lente d’ingrandimento perchè spesso sono molto piccoli. Come rimedio per combattere gli afidi ti suggerisco di leggere l’articolo nel link.
Salute e buon orto.

Salve,
o a disposizione delle canne di bamboo, mi chiedevo se era possibile utilizzarlo da cippare per pacciamare l’orto.
Grazie.
(Ferruccio)

Risposta

Ciao Ferruccio,
certo che è possibile, magari per fare una bella operazione ti suggerisco di cippare preferibilmente la parte apicale della pianta – la cima cioè – che ha più foglie e rami piccoli – rispetto al tronco basale, che essendo più legnoso si decompone più difficilmente nella terra. Ovvio che è meglio cippare le canne ancora verdi.
Salute e buon orto

Salve,
ho da poco travasato la mia pianta di pomodoro in un vaso piu’ grande, danneggiando involontariamente le radici…la pianta che aveva gia’ alcuni fiori, e’ visibilmente in difficolta’..come posso salavare la pianta?
Grazie.
(Cecilia)

Risposta

Ciao Cecilia,
la pianta di pomodoro è veramente resistente e con questo ti vorrei rassicurare, avendola però trapiantata da grande subisce sempre uno stress da trapianto, ammosciando le foglie; per aiutarla proverei a potarla leggrmente e starei attenta a dargli acqua, senza affogarla e senza mai facendogliela mancare troppo. Metti il vaso al riparo dal vento e dal sole troppo diretto.
Ma vedrai che si riprenderà.
Salute e buon orto.

Salve,
è obbligatorio avere un impianto di irrigazione per gli orti pacciamati con i teli? Esistono dei teli adatti alla pacciamatura che fanno passare l’acqua se l’irrigazione avviene da sopra?
Grazie, ciao.
(Paolo – Macerata)

Risposta

Ciao Paolo,
i sistemi di pacciamatura del tereno sono diversi, volendo fare una prima suddivisione direi che esistono sistemi di pacciamatura fatta con materiali naturali oppure con materiali sintetici…ovvio che ti suggeriamo di adottare i primi in quanto la sostanza organica lascia passare al meglio, sia l’acqua d’irrigazione da sopra sia traspirare la terra. Esistono comunque diversi tipi di teli pacciamanti quali: fibra di cocco, iuta, plastica traspirante, ecc ecc. per ispirarti sulla pacciamatura organica leggi pure l’articolo nel link.
Salute e buon orto.

Salve,
Da un paio di anni mi diverto a fare un piccolo orto nel mio cortile.
Avendo una terra poco fertile vorrei provare a coltivare qualcosa anche in vaso, con il terriccio. Per piante come cavoli, pomodori, melanzane, zucchine quali misure devono avere i vasi (vorrei mettere una pianta per vaso) per farle crescere il meglio possibile; anche perchè vorrei mettere dei vasi tutti uguali per avere un migliore effetto estetico, quindi vorrei mettere una misura di vaso che vada bene per tutte quelle piante sopra indicate.
Grazie.
(Paolo)

Risposta

Ciao Paolo,
coltivare l’orto nei vasi è molto affascinante, bella idea.
La scelta dei vasi è importante, sia per dimensioni ma anche come scelta dei materiali; per questo se intendi avere una dimensione unica per tutti i tipi di ortaggi che hai elencato quello che fra questi “comanda” è il pomodoro, che ha radici belle sviluppate anche in profondità e per il quale sceglierei dei vasi con profondità di almeno cm 50, considerato che 10 dei quali se ne vanno “perduti” per il drenaggio…e poi non dimeticarti della buona terra e concime naturali.
Salute e buon orto.

Salve sono un giovane ortista per passione, abito in un paesino del Trentino.
Mio padre ha sempre fatto l’orto e adesso mi ha lasciato parte dello spazio per le mie coltivazioni.
La mia domanda è questa:
circa 10 gg fa ho piantato delle piantine di cima di rapa, una pianta da noi poco coltivata e per questo gli anziani Ortisti non sanno rispondermi. Il mio dubbio è dato del fatto che in questi giorni le piante sono cresciute un po’ ma non moltissimo (arriveranno ad un’altezza di 15/20 cm e il gambo sarà di 2 cm di diametro) ma in compenso hanno già la cima e alcune cominciano già a fiorire.
Cosa devo fare? Sono andate in fiore e quindi da buttare?
Grazie.
(Alessandro – Trentino)

Risposta

Ciao Alessandro,
è bello che tuo padre ti abbaia fatto spazio nel suo orto.
Si, le Cime di rapa sono un ortaggio tipico del centro-sud Italia, e solitamente si coltivano partendo da una semina diretta in campo – tu mi sembra di capire che tu abbia trapiantato le piantine – magari diradando successivamente i giovani semensali portandoli ad una giusta distanza fra loro affinchè possano avere spazio sufficiente da svilupparsi bene. Le ragioni per le quali le tue piante siano andate precocemente in fiore possono essere:
1 – semina o trapianto troppo vicine
2 – Irrigazioni scarse
3 – semina o trapianto in una fase lunare sconveniente, cioè luna crescente.
Le piante però non sono da buttare, raccoglile – tagliandole alla base senza estirparle – e vedrai che ricacceranno foglie nuove; nel frattempo però potresti anche riseminarle un altro pò, anche se sei un po’ al nord.
Salute e buon orto.

Salve…sono Alessandro abito in provincia di Brescia.
Ho un problema con la mie pianta di ulivo della puglia, di 7/8 anni, trapiantati in ottobre a causa cambio casa, hanno trascorso tutto l’inverno con una bella chioma verde e arrivata la primavera hanno cominciato a seccare.
Mi è stato detto di dare il verde rame così ho fatto…mi è stato detto di dare il funghicida radicale e di dare il concime, tutto fatto…ma il povero olivo ha tutte le foglie secche….cosa si può fare….
E’ possibile eseguire potatura in questo periodo oppure è da estirpare?
Non vorrei perchè è un ricordo di mia madre e vorrei si salvasse. …grazie.
(Sandro – Brescia)

Risposta

Ciao Sandro,
capisco la tua situazione di voler salvare la pianta di olivo…densa di ricordi d’infanzia!
Credo di capire anche perchè la tua pianta stia seccando, ed il motivo è perchè ha subito un forte stress di strapianto, trasporto dalla Puglia a Brescia e trapianto poi. Probabilmente nel toglierla dal terreno pugliese tante radici, che aveva formato e che servivano tutta la chioma, sono rimaste nella terra e quindi ora le deve riformare, con tanta fatica. Per questo ti consiglio di: Potare leggermente la pianta, togliendo solo le parti secche, irrigarla bene, ma non troppo, sospendi le concimazioni e trattamenti, e spera che rinizi a vegetare. Forse hai dato poca acqua quest’estate, anche se hai fatto il trapianto nella migliore stagione:l’autunno!
Salute e buon orto.

Buonasera,
sono un artigiano edile in pensione, abito nell’Oltrepo’ Pavese.
Sono venuto in possesso di 2000 mq. di terra boschiva ad un altitudine di quasi 500 mt.
Cosa potrei coltivare per realizzare una modesta entrata mensile?
Grazie.
(Genioalpino – Oltrepo’Pavese – Lombardia)

Risposta

Ciao,
se il terreno è classificato bosco non si può, per legge, cambiarne la destinazione d’uso, cioè non puoi eliminare la copertura arborea per trasformare il terreno ad uso agricolo, e quindi l’unica cosa che puoi fare è mantenere il bosco, magari inserendo alcune piante da frutto come noci, ciliegi, castagni, più adatte alla vita silvana, ma senza pensare a rendite mensili di rilievo. Altrimenti se le coniszioni sono differenti scrivici ancora per descrivercele che almeno ti diamo una dritta più precisa.
Salute e buon orto.

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