Ciao,
questa volta ho un problema con il mio acero in vaso.
Sino ad un mese fa era al sole ma, visto che le foglie iniziavano a diventare marroni, (particolarmente nella parte alta dell’acero), l’ho spostato più indietro
Da un mese le foglie, gradualmente diventano marroni ma non cadono, non so se si possono definire secche.
La terra è normale, ho annaffiato con del solfato di ferro!
Per favore ditemi che problema ha e cosa posso fare?
Ecco la foto della pianta:

Acero con foglie secche - Inorto

Grazie mille.
(Rossana)

Risposta

Ciao Rossana,
codesti tipi di aceri ornamentale sono piante bellissime ma richiedono ambienti di coltivazione particolarmente freschi, sia come atmosfera – e quindi ombreggiati – sia anche come tipologia di terreno – acidofilo – certamente fertile, fresco e ben drenato.
Per questo credo che la causa della seccagione delle foglie sia proprio il gran caldo estivo aggravato anche dal fatto che la pianta vegetando in un vaso patisce di più le alte temperature. Inoltre fornire adesso il ferro alla soluzione d’irrigazione aumenta lo stress. Ti suggerisco di irrigare bene ma senza ferro e vedrai che la pianta si riprenderà appena le temperature scendono un pò.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
mi chiamo Emanuele e sono un nuovo arrivato!
Ho sempre avuto la passione per le piante e nonostante abiti a Milano e, ahimè, non ho un terrazzo, ho comunque un davanzale dove riesco a tenere alcune piante!
Un paio di mesi fa ho acquistato una pianta di clementino, e l’ho messa sul davanzale che è esposto a sud e quindi prende sole diretto dalle 12 fino a sera.
Da circa due settimane ho notato che continua a perdere foglie anche se queste sono verdi e non presentano segni di malattia o altro. Potrebbe essere un problema di irrigazione?
Io di solito annaffio due volte a settimana e concimo una volta ogni tre mesi con un concime specifico granulare.
Altrimenti potrebbe essere troppo sole?

Ecco la foto del clementino sul balcone:

Vi ringrazio!
(Emanuele – Milano)

Risposta

Ciao Emanuele,
benvenuto nel mondo di in-orto e complimenti veraci per la tua passione verde che hai!
Quando una pianta perde le foglie – ancora verdi – diciamo che è sempre un segno di stress, bisogna vedere adesso per quale motivo preciso, considerato che la pianta è in vaso ed è esposta su un balcone a sud, credo ch irrigare due sole volte alla settimana è un pò poco, o meglio è probabile che essendo il vaso di plastica – giustamente leggero per un davanzale – e di dimensioni ridotte può darsi che le radici si stressano facilmente dal calore del sole avendo meno terra a disposizione; riassumendo potresti provare a intensificare le irrigazioni. Riguardo alla concimazione ti suggerisco di ridurre la frequenza in quanto i concimi granulari specifici per agrumi si forniscono una/due volte all’anno. Comunque la pianta non sembra in stato di sofferenza…perde alcune foglie ma al contempo le rimette di nuove. Ultima ipotesi è che la pianta potrebbe soffrire di ristagno idrico alle radici che rimanendo affogate fa si che la pianta perda le foglie.
Ti suggerisco la lettura di questo articolo sulla coltivazione in vaso degli agrumi – ecco pronto il link.
Salute e buon orto.

Buonasera,
sono un pensionato residente nella provincia di Roma che da alcuni anni, insieme con altri amici, stiamo coltivando (cerchiamo di coltivare) un appezzamento di terreno dove dimorano anche alcune piante da frutta (ciliegio, fico, melo, pero, susine europee e orientali, pesco, albicocco.
Quest’anno abbiamo seminato fagioli Baccarà e fagioli Marconi di cui abbiamo già finito la raccolta, impiantato pomodori di varietà diverse che stiamo raccogliendo, peperoni, melanzane, bieta che stiamo raccogliendo.
Prossimamente dovremo impiantare gli ortaggi invernali (Finocchi, cavoli e broccoli)
Riguardo gli ortaggi desiderei avere, se possibile, una tabella della loro consociazione, visto che fino ad ora ci siamo riferiti a quanto dettoci da amici.
Sarebbe utile anche una tabella dell’alternanza…rotazioni cioè, ci vogliamo riferire ai consigli di esperti e non più ad opinioni di amici e conoscenti.
Riguardo le piane da frutto, Abbiamo raccolto i fior di fico (si dice così), le albicocche, le ciliege e quasi tutte le pesche rimanendo ancora solamente le percoche.
Nonostante la raccolta fatta, ci hanno consigliato di innaffiare comunque ogni settimana le piante ormai senza frutti.
A tale proposito vorrei sapere se è corretto innaffiare ancora le piante senza frutti o magari è solo un consumo di acqua e di enegia elettrica. Nel ringaziare per tutto ciò che farete, vi auguro un profiquo lavoro.
(Natale – Lazio)

Risposta

Ciao Natale,
bellissima la tua storia che ci racconti, di orto condiviso…insuccessi e frutti, anche se ci sembra che tutto sia rigoglioso!
Importante è giustamente seguire “scientificamente” anche le importanti pratiche della consociazione dei vari ortaggi – vedi il link all’articolo che le tratta, con anche allegata la tabella che ci richiedi.
La rotazioni colturali invece le puoi attentamente apprendre in questo articolo che trovi nel link.
Rigurado invece alla tua domanda sulle irrigazioni ti dico che dipende dall’età d’impianto dei frutti, nel senso che se le piante sono a dimora da pochi anni allora è necessario che tu assista la loro crescita con irrigazioni – abbondanti – affinche la pianta possa affrancarsi bene sviluppando un bell’apparato radicale. Diciamo che se la pianta è ormai affrancata è bene che essa stessa vada a esplorare il terreno a trovare risorse idriche, ovvio che in queste estati calde e siccitose un aiuto sarà d’aiuto ma considera che la quantità d’acqua deve essere tale da simulare una pioggia abbondante, fornendo l’acqua su un raggio attorno al fusto che risulti sotto la proiezione della chioma, periferica.
Grazie a te del tuo racconto!
Salute e buon orto.

Salve,
vorrei sapere dopo quanti giorni dalla ramatura si possono raccolgiere frutta e verdura.
Grazie.
(Francesco)

Risposta

Ciao Francesco,
quello che tu vuoi sapere si chiama tecnicamente tempo di carenza e cambia sensibilmente in base al tipo di prodotto che tu stai usando per fare la ramatura, come dici te.
Per questo ti suggerisco di leggere bene sul foglio illustrativo che hai a disposizione dalla ditta che produce il prodotto; fai attenzione che il tempo di carenza, come in realtà anche le dosi del prodotto, cambiano anche in base al tipo di vegetale trattato.
Salute e buon orto.

Salve, sono appassionato di botanica, vivo in Abruzzo.
Il 9 sono stato in Gargano e ho trovato una pianta di mentuccia (non la menta), ho prelevato un rametto e mi è stato dato anche un rametto dotato di radice, sono tornato a casa, ho messo i rametti in acqua per una notte e il giorno dopo li ho interrati.
Li sto innaffiando ogni giorno, tra quanto tempo attecchiranno? Ho fatto bene la talea? Come dovrò coltivarle?
Che esposizione?
Grazie mille.
(Paolino – Abruzzo)

Risposta

Ciao Paolino,
da come nomini la tua pianta – mentuccia – è probabile che sia la così diffusa Nepitella – vedi la foto nel link.
La stagione per fare le talee sia erbacee che legnose delle aromatiche – vedi l’articolo nel link -è proprio questa e tu hai anche dei rametti con delle radici, quindi sei anche avvantaggiato nella riuscita.
Rispondo subito alle tue domande:
1- L’attecchimento deve avvenire in breve tempo, una settimana circa, vedrai che le piantine manifesteranno segni di nuova vita con nuove foglioline, preoccupati invece di potare quelle che vedi in procinto di seccarsi.
2 – Fai bene ad innaffiare regolarmente…sempre senza esagerare…e sicuramente hai fatto bene le tue talee.
3 – a fine estate, quando la piantina avrà ricostituito la sua chioma ti suggerisco di travasarla in un vaso più grande, poi la metterai in terra l’anno successivo, meglio in autunno.
4 – esposizione consigliata: pieno sole.
Salute e buon orto.

Salve,
siamo una piccola azienda agricola familiare e stiamo lottando con tutte le forze per avere prodotti sani senza veleni e pesticidi vari.
Quest’anno avere l’orto è come giocare d’azzardo, non riusciamo a far crescere le colture..Sia comprate a piantine sia seminate.
Potete aiutarci per favore? Cercherò di aggiungere foto di foglie dei fagioli rampicanti che non crescono ed ora sembrano ammalati..Qualunque consiglio possiate darci sarà veramente importante per noi.
Grazie a tutti.
(Glezia)

Risposta

Ciao Glezia,
questa stagione vegetativa 2017 è stata davvero caratterizzata da una primavera arida ed estate molto calda..estremamente direi. Tutte le colture ortive invece crescono bene si con il caldo ma più moderato – 25-30°C – e soprattutto una frequenza maggiore di piogge atmosferiche, che rinfrescano l’aria, oltre che a irrigare la terra. Questi sono a nostro parere i limiti – poco aggirabili – che hanno reso difficile la vita ai nostri ortaggi.
Riguardo al problema specifico dei tuoi fagiolini attendiamo tutte le foto e le info che vorrai spedirci, per darti il nostro parere.
Salute e buon orto.

Salve,
abito in provincia di Pescara esattamente a Moscufo(65010).
Sono un pensionato Enel e ho voluto piantare una pianta di more senza spine ed una di lampone…perchè sono stati questi i frutti che ho amato da bambino.
la mia domanda è questa: ho piantato la pianta di more e lampone lo scorso ottobre o novembre non ricordo bene…la pianticina è cresciuta velocemente, bella, verde e tanto in altezza, ma non si vede l’ombra di nessuna mora, come mai?
Non è questo il tempo “delle more”?
Grazie.
(Orazio – Moscufo – Abruzzo)

Risposta

Ciao Orazio,
grazie per raccontarci una parte della tua vita e ricordi da bambino…legati alle piante dell’orto!
Tu hai piantato i frutti nella stagione migliore ed infatti loro ti stanno ripagando con una crescita rigogliosa ma, visto che per quest’anno sono impegnati nello sviluppo vegetativo; vedrai che la fioritura e fruttificazione sarà rimandata al prossimo, abbi fede e pazienza.
Salute e buon orto.

Ciao,
mi sembra che i miei fagiolini – var. stringa – non abbiano un sufficiente sviluppo radicale,
mi sapete dare un giudizio, anche dalle foto che vi invio?
Cosa posso fare per ovviare all’eventuale problema?
Ecco le foto dei miei Fagiolini:

Grazie.
(Desiderio)

Risposta

Ciao Desiderio,
avevo già risposto alla tua richiesta ma senza aver visto le foto – utilissime – che ci hai inviato e dalle quali si notano bene delle zone radicali ibrunite e delle macchie fogliari che poi sul margine delle stesse seccano.
La patologia di riferimento potrebbe essere un fungo – Colletotricum lindemunthianum – Antracnosi, che potrebbe essere già presente sul seme che utilizzi – occhio alla qualità del medesimo – oppure è direttamente nel terreno e in questo caso ti suggerisco di cambiare l’aiuola di coltivazione, magari lasciandola a riposo e lavorata per tutta l’estate oppure anche cambiare tipologia di coltivazione.
Salute e buon orto.

Ciao a tutti,
vorrei chiedere consiglio circa un albicocco di circa 10 anni che vive in terreno libero, di cui allego foto:

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Questo disgraziato, non ha mai prodotto un ne fiore, ne un frutto.
L’ho potato sempre in autunno tagliando parecchi rami.
Il terreno è sabbioso
Cosa devo fare per farlo fruttificare ??
Grazie mille.
(Rosanna)

Risposta

Ciao Rosanna,
innanzitutto i nostri complimenti sinceri per la bellezza e varietà del tuo giardino, che vediamo attorno al tuo amato e…”disgraziato” albicocco.
Dalla foto si nota un particolare tipo di fogliame…verde chiaro rispetto a gli albicocchi ordinari….come se il tuo fosse una razza particolare, ne conosci la varietà? Inoltro si vede che la pianta sta bene come chioma e legno ma ha uno sviluppo un pò contenuto…come se non fosse partito a crescere in altezza, il terreno sabbioso magari non aiuta a trattenere le sostanze nutritive e quindi può essere un limite.
Oppure il ritardo nella fruttificazione può essere anche dato dalla mancanza delle necessarie condizioni atmosferiche quali luce e temperatura.
Sinceramente non credo esistono dei metodi per acellerare i processi riproduttivi di una pianta…eccetto quelli che le permettono di crescere bene e in salute.
Forse l’unica spiegazione è che la tua pianta è di razza non domestica e deve essere innestata con una fruttificante.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un giovane della provincia di Verona, appassionato di Natura in tutte le sue manifestazioni, dalla fotografia di animali alla coltivazione(da poco tempo) di qualche ortaggio, ma con tanta passione!

Nel mio piccolo orto, mai coltivato prima, ho messo a dimora ai primi di maggio, una piantina di pomodoro nero, varietà “Indigo rose”.
Sebbene sembra sia in salute, fusto forte, foglie sane, frutti parzialmente colorati e numerosi, non cresce in altezza. Lo stesso non vale per tutte le altre piante di numerose che sono ormai ben sviluppate.
L’orto è in una posizione ben soleggiata e irrigazione regolare; ho provveduto a inserire questa varietà di pomodoro tra piante di cavolo cappuccio, per ottimizzare la difesa naturale e ogni settimana passo del macerato di ortica.
Mi piacerebbe sapere se sbaglio qualcosa!
Grazie mille.
(Luca – Verona)

Risposta

Ciao Luca,
che bella la tua storia di vera passione, grazie per avercela raccontata!

La crescita in altezza di differenti tipi pomodoro è molto variabile proprio in base alla varietà e per questo non ti preoccupare se la tua varietà – Indigo Rose -non cresce tanto come le altre, specialmnete se la pianta è bella sana come si vede nella foto:

dav

Salute e buon orto.

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