Salve,
sono alla ricerca di sementi soprattutto di pomodoro professionali, sapreste indicarmi qualche sito che ne vende?
Complimenti per il sito, ricchissimo di consigli utili!
Grazie.
(Matteo)

Risposta

Ciao Matteo,
grazie innanzitutto per i complimenti e apprezzamento che fai al nostro lavoro…viva!
I sementi ad uso professionale sono prodotti da diverse case sementiere e per acquistarli ti suggerisco di rivolgerti ad un consorzio agrario o coperativa agricola che vende direttamente anche al dettaglio, magari in quella sede ti fai anche un’idea delle ditte esistenti per poi scegliere tu quella che preferisci.
Devi far richiesta di seme specifico per uso professionale, che ha confezioni più grandi anche, rispetto a quelle per hobbisti.
Salute e buon orto.

Ciao,
vorrei seminare della Calendula, mi suggerisci dove poter trovare i semi?
Grazie.
(Giuseppe)

Risposta

Ciao Giuseppe,
la calendula è una pianta molto apprezzata negli orti e giardini, specie quelli biologici – leggi pure l’articolo che trovi nel link.
Per riprodurla merita davvero seminarla come dici di fare te e per reperire il seme rivolgiti pure ad un consorzio o garden di tua fiducia che sicuramente saprà servirti bene, altrimenti prova tramite internet – semi di calendula acquisto – o infine puoi anche cercare qualche tuo collega ortista che coltivandola da anni ha da parte scorte di seme autoprodotto, come ti suggeriamo di fare a te da ora in avanti per i prossimi anni.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un pensionato e a volte mi dedico al mio piccolo giardino, vivo a Matelica (famosa per il Verdicchio) della provincia di Macerata.
Volevo sapere per favore, se la pianta della Lippia è la stessa che da noi viene chamata Lilla, con un forte profumo di limone, basta toccare le sue foglie affusolate di un bel verde chiaro leggermente ruvide utilizzate anche per fare tisane, sia con la foglia essiccata che fresca.
Grazie.
(Fabrizio – Matelica – Marche)

Risposta

Ciao Fabrizio,
grazie per raccontarci di te e delle tue passioni.
Da come descrivi – direi molto bene – la pianta da voi chiamata Lilla, direi che corrisponde perfettamente alla Aloysia citrodora che nelle diverse regioni d’Italia si chiama in maniera differente: Erba Luigia, Cedrina, ecc. ecc.
Salute e buon orto.

Ciao,
vivo in collina, in un’antica casa colonica restaurata che si affaccia su una valle e su di un laghetto; tutta la zona è un parco naturale e quindi molto verde…amo moltissimo questo posto dove coltiviamo anhe un piccolo uliveto.
Di solito durante l’inverno copro il mio limone con tessuto non tessuto e la pianta ovviamente va a riposo.
Quest’anno, poichè la pianta è piena di fiori, ho voluto portarla in casa e l’ho messa nel portico che è chiuso con grandi vetrate, se arriva il sole, chiudo la tenda per ripararla, come faccio con le orchidee che, nello stesso luogo, hanno sempre fiorito tutto l’inverno?
Durante la stagione fredda la stanza è riscaldata con una stufa e di giorno la temperatura sale a circa 23/24 gradi C° per scendere a 18 C° di notte.
Con questo ottobre mite, non abbiamo ancora acceso il riscaldamento ma ho notato che la pianta perde qualche foglia (leggermente ingiallita), è normale….Da notare che l’abbondante fioritura al momento sembra tenere.
Grazie.
(Marilena)

Risposta

Ciao Marilena,
grazie per la descrizione del posto in cui vivi, che pare essere davvero un paradiso!
Ho capito bene qual’è il tuo problema e cioè le temperature troppo alte – specialmente nelle giornate di sole – anche in inverno, che si raggiungono dentro la loggia, riscaldata anche da una stufa.
A mio parere però potresti compensare il sole che entra aprendo le finestre o la porta della loggia anche per permettere il cambio d’aria nell’ambiente; oppure limitare l’uso della stufa per il riscaldamento interno.
Comunque nel caso che tu debba tirare le tende per oscurare l’ambiente, ti suggerisco di farlo solo nelle ore centrali della giornata e sono convinto che non avrai perdite nella fioritura delle orchidee.
La perdita di alcune foglie ingiallite è un normale adattamento della pianta all’ambiente nuovo – chiuso – rispetto a quello aperto di prima, l’aria per le piante è importante.
Vedrai che sarà una bella convivenza fra limoni e orchidee, specialmente se in quella bella serra non ti scorderai di irrigare a dovere.
Salute e buon orto

Ciao,
sono pensionato con la passione per l’orto e le piante da frutto e d’appartamento.
Questa annata per la mia pianta di limoni è stata particolarmente difficile, tanti fiori sono allegati ma i frutti con il passare del tempo ho notato che tendevano a spaccarsi e poi marcivano, poi ho notato anche che le foglie sono state mangiate.
Ho controllato le foglie nella parte non esposta ma non ho trovato nessun insetto.
Allego delle foto per cercare di spiegarmi meglio:

Limone in vaso: perché si spaccano i frutti? - Inorto

(Renato)

Risposta

Ciao Renato,
dalla foto che ci invii – anzi grazie che sono sempre gradite e d’aiuto per noi – pare che la tua pianta con i frutti stia in buona salute, le mangiature sulle foglie sono duvute ad un coleottero – probabilmente un adulto – che magari si rifugia altrove dopo i pasti – forse nella terra stessa del vaso – ma mi sembra che la pianta in generale stia bene.
Riguardo alla spaccatura dei frutti invece la questione è da ricercare nello squilibrio delle irrigazioni cioè, quando la pianta forma i frutti e poi l’ingrossa se riceve tanta – troppa – acqua allora è probabile che il frutto ingrossi troppo spaccando così la sua scorza, tecnicamente questo fenomeno si chiama Cracking della frutta in genere.
Il fenomeno delle muffe e marcescenza poi avviene facilmente in quanto dalla scorza rotta s’inseriscono facilmente muffe di ogni genere andando a degenerare definitivamente il limone.
Ti suggeriamo quindi d’irrigare con più costanza e meno abbondantemente; ti lasciamo poi con un bell’articolo da leggere tutto dedicato alla coltivazione degli agrumi in vaso.
Salute e buon orto.

Ciao,
ho delle piante di carciofo e volevo sapere se per non fare venire le erbacce posso mettere il cippato intorno o se gli crea qualche problema.
Grazie.
(Dario)

Risposta

Ciao Dario,
certamente che si può utilizzare il cippato di legno per l’orto anche se devi stare attento alla natura del legname d’origine, e cioè che sia biologica e che non sia eccessivamente resinosa – derivante da piante tipo conifere – in quanto recherebbe qualche problema alle colture stesse, impoverendo la terra.
Riguardo all’utilizzo del cippato di legno come materiale pacciamante ti suggerisco di leggere l’articolo che trovi qui linkato.
Salute e buon orto.

Ciao, sono Romolo.
Visto le risposte dettagliate, mi permetto di porre anche la mia domanda, anche se riguarda gli stessi argomenti.
Mi trovo in possesso di circa 6 ettari di seminativo sull’appennino bolognese a 500 mt s.l.m. e volevo sapere come potrei sfruttarli in modo ottimale.
Attualmente sono impiegati a prato stabile con poca resa. Non dispongo di una fonte d’acqua stabile e il terreno è poco drenante. Vorrei intraprendere un nuovo percorso in modo graduale. Essendo in riserva di caccia, sussiste il problema degli ungulati.
Aspettando risposta, porgo distinti saluti
Grazie
(Romolo – Apennino Bolognese – EmiliaRomagana)

Risposta

Ciao Romolo,
fai bene a pensare ad avviare la tua attività agricola in modo graduale.
Le modalità di sfruttamento possono essere diverse ovviamente e variabili anche in base alla tua predisposizione; per esempio un’opzione potrebbe essere quella di utilizarli in maniera produttiva come prato pascolo, affittando i terreni ad un allevatore di bestiame nella tua zona, oppure potresti falciare il prato stabile per la produzione di un buon fieno misto di montagna da vendere anche direttamente a chi ha allevamenti o maneggi di specie equine, un’altra opzione sarebbe quella di coltivare specie erbacee annuali per la produzione di cereali ma, se il carico di ungulati – cervi, daini, caprioli, cinghiali ecc ecc – è elevato allora devi pensare di proteggere la colture in qualche maniera.
Hai mai consultato le associazioni di categoria agricole della tua città, come CIA o Coldiretti?
Potrebbe essere un buon punto di partenza per avere qualche idea ben integrata con la zona in cui hai la tua terra.
Salute e buon orto.

Ciao,
sono di Lizzano, (TA) e sono un ex sott.le della marina in pensione.
Che tipo di concime va usato per la rapa?
Grazie.
(Antonio – Lizzano – Puglia)

Risposta

Ciao Antonio,
per la coltivazione della rapa ti suggerisco di utilizzare del letame maturo, un concime equilibrato che apporta al terreno e alla pianta poi la giusta quantità di azoto, fosforo, potassio e altri micro elementi necessari.
Mischialo bene alla terra e poi semina pure bagnando bene successivamente.
Salute e buon orto.

Salve a tutti Mi chiamo Federica, ho 21 anni e sono di una piccola città in provincia di Napoli e faccio l’onicotecnica.
Ho una pianta di peperoni piccini comprata in vivaio, da più di un mese ho notato delle macchie bianche porose sulle foglie (allego foto) ho cercato qualche informazione e credo che in questo sito qui ci sarà qualcuno molto più competente di me :D.
Ho provato a potarla un po’ togliendo le foglie più colpite da queste macchie ma non è cambiato niente anzi ha perso altre foglie, ho provato acqua con aceto (sempre seguendo internet ma non è successo niente).
Come posso fare?
Mi piacerebbe usare qualche rimedio naturale se è possibile non amo usare pesticidi chimici.
Ringrazio chi avrà voglia e tempo di darmi una mano, ci rimango male a vederla così, era molto rigogliosa e bella prima :(.

ecco il mio peperoncino!!!

(Federica – Napoli)

Risposta

Ciao Federica,
la tua pianta di peperoncino è discretamente attaccata dalla cocciniglia cotonosa, un insetto che punge le foglie e i rami verdi, succhiando linfa e per questo intristendo tutta la chioma, con i puntini che vedi.
Come rimedio ti suggerisco di ripulire tutta la pianta dall’insetto, togliendolo manualmente aiutandoti con un pennello delicato; volendoti consigliare un prodotto consentito in agricoltura biologica per contrastare la cocciniglia consulta pure il link e leggi l’articolo.
Salute e buon orto.

Ciao,
mi sono molto appassionata alla coltivazione degli ortaggi, nel mio orto sul terrazzo.
Sono di Padova.
Mi hanno portato, da un orto ucraino, una bella e grossa radice di rafano, per la quale mi hanno istruito su cosa e come avrei potuto piantarla.
Sono perplessa…che faccio, procedo, lo taglio in più pezzi?
Grazie.
(Cecilia – Padova)

Risposta

Ciao Cecilia,
il Rafano Rusticano o Cren – è una pianta molto forte, sia per il sapore che per la sua resistenza e vera rusticità, quindi non avere paura e procedi tranquilla alla sua riproduzione per divisione della radice; basta che tu individui su di essa delle protuberanze dove sono maggiormente concentrati le gemme che daranno origine alla piantina.
Fai delle striscie di radice almeno di 2-3 cm di spessore e mettile in dei vasetti con la gemma appena fuori terra, vedrai che germineranno molto bene…attenta a non dare troppa acqua, che marcisce altrimenti.
Salute e buon orto.

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