Salve,
Quest’anno non ho potuto mangiare nessuna pesca e nessun albicocco del mio
orto.
I frutti man mano che maturavano marcivano internamente con anche piccoli vermi bianchi.
Mi potreste dire di cosa ho sbagliato o che trattamenti avrei dovuto fare.
Grazie
(Armando – Albenga – Liguria)

Risposta

Ciao Armando,
Credo che il problema dei tuoi alberi da frutto sia la presenza di un patogeno fungino, si chiama Monilinia fructigena e attacca pesche ed albicocche facendole ammuffire sulla buccia e poi marcire internamente nella polpa, i vermi bianchi vedrai sono una conseguenza secondaria.
Non hai sbagliato niente, semplicemente, adesso che il fungo si è manifestato potresti fare dei trattamenti preventivi con prodotti antifungini biologici, per esempio la poltiglia bordolese, da fare in autunno alla caduta delle foglie, in inverno sul legno e in primavera all’apertura delle gemme; in questo modo si riesce a contenere l’azione del fungo, sperando di avere meno frutti marcescenti la stagione successiva. Importante, elimina tutti i frutti marci che sono caduti a terra e sulla pianta.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
Un mio collega e amico è proprietario di un terreno agricolo incolto di 2000mq nei pressi di Pavia, insieme abbiamo deciso di ripulirlo e vorremmo avviarci una coltura redditizia ma sinceramente non sappiamo quale scegliere.

Avevamo pensato agli asparagi ma purtroppo, cercando su internet, siamo giunti alla conclusione che le dimensioni ridotte del terreno non lo rendano un investimento conveniente.

Il terreno è classificato come seminativo di classe 2 (che non so cosa significhi).
Vorrei chiedere se qualcuno ci può gentilmente dare qualche dritta?
Vi ringrazio in anticipo.
(Fabio – Pavia)

Risposta

Buongiorno Fabio,
La rendita colturale di un terreno agrario dipende da tanti fattori, oltre al prezzo di vendita sul mercato che puoi ottenere dal commercio del prodotto stesso. Su 2000mq di superficie dovreste comunque pensare di coltivare piante che forniscono un prodotto appetibile sul mercato da poterlo vendere facilmente, oltre che a un buon prezzo. Mi viene in mente la coltivazione dei piccoli frutti quali fragole, lamponi, mirtilli…oppure anche lo zafferano, oppure anche una coltivazione di erbe officinali e aromatiche per la produzione di essiccati o olii essenziali…Piccoli prodotti da vendere direttamente o comunque senza tanti passaggi comerciali.
Per un’analisi commerciale e agronomica mirata ovviamente avrete bisogno di un agronomo sul campo che faccia tutte le sue valutazioni del caso in diretta.
Forza e avanti!
Salute e buon orto.

Buongiorno,
Abito a Guardiagrele, Abruzzo, sono operaio e amante di qualsiasi pianta
da coltivare!
Ho problemi con la mia vite d’uva da tavolo, è un paio d’anni che non riesco a
mangiarne un grappolo sano, premetto che la vite ha circa 4 anni, vorrei mandarvi
qualche foto per farvi capire il problema,
grazie.
(Umberto – Guardiagrele – Abruzzo)

Risposta

Ciao Umberto,
la pianta di vite,guarda l’articolo nel link, è rustica ma se desideri mangiarne il frutto sano è necessario svolgere delle operazioni culturali in maniera regolare come: la potatura invernale e quella verde in primavera/estate e nella stessa stagione i trattamenti fitosanitari (biologici) a base di rame – Poltiglia Bordolese – e zolfo, per la prevenzione delle principali malattie fungine che attaccano pianta e frutta quali Peronospora e Oidio; vedrai che sono questi patogeni a impedirti di mangiare l’uva sana.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
sono casalinga.
Ho acquistato un limone in primavera, era già fiorito poi ha
perso i fiori e i suoi piccoli frutti, con l’arrivo del caldo si è rigenerato, stanno crescendo i frutti, il problema è che per il suo vasetto, di 22 cm è diventato bello grandicello, mi chiedevo se posso travasare in un vaso leggermente più grande.
Grazie,
(Sonia-Faenza)

Risposta

Ciao Sonia,
Hai visto come reagiscono subito e bene le piante di agrumi, quando arriva la bella stagione?
Adesso è anche il miglior momento per fare il travaso, se vedi che è troppo stretto il vaso che hai allora prendine uno nuovo ma di misura leggermente più grande…quella subito sopra che trovi in commercio. In questo modo la pianta ha modo di vegetare meglio ma continuando anche a fare sempre fiori e frutti.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
ho un problema con le piantine dei peperoni.
Ho notato che i peperoni hanno dei buchi circolari nella buccia.
Cosa posso fare?
Grazie.
(Mirko)

Risposta

Ciao Mirko,
Il problema che descrivi è molto probabilmente attribuibile all’azione di una larva di lepidottero – bruco verde -, notturna, che erode la buccia del frutto provocandone poi un foro.
Se il danno è molto esteso e hai tante piante di peperone puoi trattare con un prodotto biologico e specifico per i lepidotteri, quale il Bacillus thuringiensis. Altrimenti prova a vedere di notte se riesci a catturare il responsabile, direttamente sul frutto, se hai poche piante.
Salute e buon orto.

Buon giorno,
Mi riferisco all’editoriale della Sig.ra Nara Marcucci, scritto il 22/06/2013, circa la raccolta e conservazione delle patate che ho eseguito proprio nei giorni passati.
È scritto: dopo aver pulito le patate, lasciarle asciugare sul terreno quanto basta a farle asciugare completamente all’aria aperta….ma mi domando, le patate se esposte al sole non è anche vero che si crea la tossina?
Invece alle risposte ad alcuni commenti il Sig. Stefano Pissi ha suggerito di conservare le patate in un luogo asciutto e buio dopo averle pulite.
Mi sembrano contraddizioni oppure ho interpretato male i due suggerimenti?
Personalmente ho adottato il secondo suggerimento…).
Inoltre ho da dire che ho adottato spesso i vostri suggerimenti con buoni risultati nella gestione dell’orto e delle piante da frutto.
Per questo vi ringrazio molto e vi auguro buone vacanze.
(Saverio)

Risposta

Ciao Saverio,
quando vediamo Ortisti attenti e appassionati come te noi di in-orto siamo felicissimi!
Ti rispondiamo subito:la tecnica proposta da Nara è certamente valida in quanto prevede la pulitura di tutte le patate raccolte allo scopo di eliminare dalla buccia delle stesse tutti i residui di terra…successivamente però si consiglia anche di far asciugare tutto il raccolto al sole ma solamente per il tempo necessario (4 ore per esempio) per dare modo ai tuberi di far evaporare l’acqua ma non di sviluppare in essi sostanze tossiche come la solanina. Infatti, passata la fase di asciugatura la tecnica suggerita è quella di riunire il raccolto in un luogo fresco e asciutto, esempio un sotto scala o una cantina, dove le patate si possono conservare per tutto l’anno via via che ne prendiamo un po’per consumarle.
Grazie per seguire i nostri suggerimenti!
Salute e buon orto.

Ciao,
mi chiamo Gigi e sono un pensionato amante della campagna.
Volevo rivolgervi questa domanda:
Posso aggiungere alla poltiglia bordolese fatta come da voi descritta lo zolfo bagnabile e se si che proporzioni?
Grazie, saluti.
(Gigi)

Risposta

Ciao Gigi,
Certo che la poltiglia bordolese può essere mischiata con lo zolfo bagnabile, ottima soluzione in quanto con un passaggio solo hai modo di fare un doppio trattamento zolfo-rameico.
Riguardo alle corrette dosi d’impiego variano sensibilmente anche in base al tipo di coltura che devi trattare come anche in base al tipo (marca produttrice) di prodotto che hai comprato in commercio, per questo sarebbe bene tu leggessi attentamente cosa riporta l’etichetta della confezione di zolfo bagnabile che hai acquistato.
Mediamente si diluisce in acqua una dose di polvere di zolfo bagnabile di circa 150 gr per 100 litri di acqua.
Salute e buon orto.

Ciao,
Sono Nadia e di professione sono una parrucchiera, ho 32anni.
Con mio marito abbiamo seminato in un vaso i semi di
limone (ben 15) e dopo 11 giorni sono venute fuori le piantine, ora ce ne sono ben 10, vorremmo sapere come procedere e quando sarà il momento giusto di rinvasare in vasi più grandi e come continuare a curarle durante l’inverno che arriverà.. Per ora le abbiamo dentro casa nostra, sul davanzale dove ci arriva abbastanza sole durante la giornata.
Grazie e buona giornata aspetto con ansia i vostri consigli.
(Nadia)

Risposta

Ciao Nadia,
Hai visto come nascono facilmente i limoni da seme, e che verde brillante le giovani foglie?
Il periodo giusto per trapiantarle è da ora fino a fine estate, specialmente se hai fatto la semina in un unico vaso, sarà certamente utile dividere le singole piante in distinti vasi per permettere alle piantine di crescere meglio e più velocemente.
Una volta eseguita l’operazione di travaso lascerei crescere le piante all‘esterno e solo quando arrivano i primi freddi autunno-invernali allora metterei i vasi dentro casa, certamente meglio vicino alla finestra.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
sono Giada e abito a Parma.
Da circa 9 mesi sto coltivando una piantina di avocado, questa si trova in vaso ed é alta più o meno 40 centimetri.
Negli ultimi giorni ho notato che alcune foglie presentano una macchia marrone verso il tronco e
nella punta e inoltre alcune di queste foglie si staccano.
Guardando bene ho notato anche dei piccolissimi insetti bianchi sopra il terriccio e vicino alla base della
pianta. Però la pianta continua a crescere e continuano a formarsi nuove foglie.
Di che cosa si tratta? Cosa potrei fare?
Grazie,
(Giada – Parma)

Risposta

Ciao Giada,
da come descrivi la situazione credo che la tua pianta d’avocado abbia bisogno di più aria e meno acqua d’irrigazione.
Entrambi i sintomi infatti, insetti e macchie marroni (cioè fungo) si avvantaggianno di condizioni di alta umidità, dove la pianta continua certamente a crescere bene. Potresti quindi spostare la pianta in un luogo più arieggiato e dargli meno acqua e come prevenzione dare alla chioma una soluzione con Poltiglia bordolese – contro il fungo – e una soluzione insetticida a base di olio di neem – per gli insetti.
Facci sapere se risolvi il problema.
Salute e buon orto.

Salve,
vivo a Firenze ma sono di origine calabra e ancora ho un po’ di anni da lavorare ma ho un sogno, vorrei coltivare lavanda.
Ho un pezzo di terra di 2000 mq circa a 800 metri s.l.m. in Calabria.
È possibile avviare la coltivazione, e se sì che tipo di impegno e di rendimento mi posso aspettare?
Grazie,
(Brunella – Firenze)

Risposta

Ciao Brunella,
ci piace la tua strategia di coccolare i sogni in attesa che si possono realizzare veramente, anche questo significa “preparare il terreno”.
La lavanda è una pianta rustica e spontanea in Italia, anche in zone montane, quindi, terreno permettendo -cioè se non troppo argilloso – la pianta dovrebbe svilupparsi bene e produrre fiori che sono il prodotto principale della coltivazione.
Per capire realmente sia l’impegno e il rendimento economici d’impresa però ti suggerisco di far valutare il tutto da un agronomo di fiducia che avrà bisogno di reperire tutti i dati di campagna e di vendita sul mercato del prodotto finale, direttamente in Calabria dove hai la terra.
Salute e buon orto.

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