Salve,
sono un docente 64enne, artista pittore, con da sempre la “passionaccia” per il verde.Siamo nel canton ticino, zona lugano.
Nel giardino abbiamo: cachi, pesche, nasci, susine, prugne e fichi, inoltre una bella collezione di rose antiche … e tanto lavoro. Abbiamo dei viali e la grande tomba di famiglia che dobbiamo tenere puliti da erbacce.
Fino a qualche tempo fa abbiamo usato sistemi di diserbo chimico, ma poi, leggendo la stampa, ci siamo convinti che dobbiamo assolutamente trovare una soluzione alternativa.
Sappiamo che sul mercato esiste un prodotto alternativo e non dannoso, se lo conoscete, ci potreste per cortesia indicarci il nome?
Grazie.
(Peter – Canton Ticino – Svizzera)

Risposta

Salve Peter,
grazie per quanto ci racconti della tua vita, oltre la passione per la natura. Appreziamo molto la tua decisione di ridurre/eliminare l’impiego di diserbanti chimici.
Come alternativa a tali sostanze però non conosciamo niente, inteso come sostanze di origine biologica e per questo inseribili nel ciclo della natura, tali da debellare le erbe spontanee..infestanti. Si sente parlare di soluzioni casalinghe fatte con acqua, aceto e sale…ci sono svariate ricette che si trovano sul web, ma non ne conosciamo direttamente l’efficacia…anzi direi che spargendo nel terreno sale e aceto si rischia di rovinare la microflora e microfauna assolutamente indispensabili alla vita. Altri sistemi alternativi di diserbo – non chimici – sono:
1 – Piro diserbo: fatto da una fiamma libera che brucia selettivamente le erbe
2 – Diserbo con il vapore acqueo: macchina che spruzza vapor d’acqua con delle sostanze oleose di origine vegetale che limitano nel tempo l’emergenza di nuove erbe
3 – Diserbo con corrente d’aria calda: macchinetta casalinga – tipo phon asciuga capelli – che spara aria calda da cuocere le erbe sul posto.
La scelta del tipo di diserbo dipende anche dalla zona che devi ripulire, se sitratta di un orto o frutteto, la soluzione che ci sentiamo di suggerirti è l’utilizzo di macchine decespugliatrici – anche elettriche – per tenere a prato le aree a camminamento, mentre per le aiuole di coltivazione la soluzione raccomandabile è il diserbo manuale…anche perchè, fra le varie erbe che definiamo “erbacce” tante di queste sono commestibili e buone anche più di quelle coltivate. Pensiamoci bene.
Salute e buon orto.

Salve,
nel mio terreno ho delle piante da frutto che presentano i seguenti problemi:
Ciliegio: ho una pianta di ciliegie di vignola di due anni di età e sta cominciando a fare ciliegie, ottimo!
Peccato (e per fortuna) che vivo in una zona ricca di uccelli e tra loro i merli la fanno da padrone!
Ho fatto una analisi su quale sarebbe il metodo per tenerli lontano dai frutti ed ho trovato tre soluzioni:
1) lo spaventapasseri
2) specchietti luccicanti
3) rete antiuccelli (antipatica da gestire)
mi dareste voi un consiglio?
Melo: l’anno scorso un amico mi ha regalato una pianta di mele di circa un anno di età e l’ho piantata nel mio terreno.
Poichè non avevo ancora “studiato” nulla in merito alla coltivazione delle piante da frutto, durante l’inverno scorso non ho fatto nessuna azione preventiva malattie (tipo Poltiglia Bordolese).
Adesso mi ritrovo molte foglie arricciate, ma guardando bene, credo di aver intravisto qualche pidocchio di colore grigio oltre alle formiche che vanno su e giù per i rami.
Solita discussione con l’amico che mi parla di “bolla” mentre io dico che dovrei spruzzarci sopra qualcosa contro i pidocchi (… e questo non mi va in quanto vedo già delle meline in formazione).
La mia descrizione è sufficiente per ottenere da voi una vostra opinione?
Grazie in anticipo per la vostra gentilezza!
(Giancarlo)

Risposta

Ciao Giancarlo,
mi piace evidenziare subito la tua bella filosofia positiva sul fatto che l’avifauna sia una fonte di vita nel tuo ambiente e che quindi va preservata…come anche il raccolto di ciliegie però!
Per questo ti suggerisco di ultilizzare la rete – metodo scomodo ma anche sicuro – almeno fino a quando le dimensioni del tuo ciliegio lo consentono; poi, quando la pianta sarà cresciuta oltremodo, il sistema rete sarà improponibile, e potrai passare ad utilizzare dei dissuasori per avifauna – es Rapaci finti da posizionare sopra la chioma della pianta – che puoi acquistare dal tuo consorzio agraio di fiducia.
Riguardo al tuo melo sembra che sia attaccato dall’insetto: Dysaphis plantaginea – Afide grigio del melo – e per questo motivo la soluzione che ti suggerisco è trattare la pianta con un insetticida biologico come l’olio di neem – vedi l’articolo che trovi nel link – se già ci sono le mele non tipreoccupare che no arrechi nessun tipo di danno.
Salute e buon orto!

Salve,
vi ringrazio per la gentile risposta riguardo alla cascola dei fiori delle mie patate, ma per noi che facciamo orto e frutti e’ una battaglia continua con i nemici a volte invisibili nella terra e nell’aria.
Ora il mio problema sono le fragole; ho messo una fioriera in metallo su un muro dell’orto, le piante di fragola sono belle, pero’ su 10 fragole 3 tendono a marcire; non le bagno molto ma marciscono ugualmente, da cosa puo’ dipendere?
Ringrazio e attendo vostre nuove.
(Luigi – Villongo d’Iseo – Lombardia)

Risposta

Ciao Luigi,
siamo soddisfatti delle risposte che riusciamo a darti, sei il benvenuto!
La disposizione delle tue fragole nella fioriera di metallo al muro, mi sembra un’ottima soluzione e la produzione mi sembra anche sia buona. La marcescenza dei frutti però potrebbe essere causata da diversi fattori: 1- le fragole vengono anche parzialmente mangiate da animali vari e dalla ferita la fragola inizia a marcire 2 – attacchi di “Muffa Grigia” delle fragole, causata anche su frutti intonsi da un patogeno fungino chiamato Botrytis cinerea. In ogni caso è sempre consigliabile distanziare bene le piante di fragola l’una dall’altra, aumentando così l’areazione dell’ambiente svaforendo l’allegagione di muffe e funghi. Inoltre se vedi frutti smangiucchiati ti suggerisco di raccoglierli subito e farli maturare in casa. Trattamenti chimici ce ne sono da dare in prevenzione ma li eviterei, se sei d’accordo…w la fragola bio!
Saliute e buon orto!

Buon giorno a tutti,
vi scrivo dalla provincia di Pisa, precisamente da Bientina.
Possiedo un piccolo giardino che però non ho mai potuto rendere orto perchè utilizzato dal bimbo e per relax casalingo diciamo. Da questo anno però ho deciso di metterci dei vasi e coltivare qualcosa.
Lo spazio non è molto ed è diviso in due zone. Una che prende sole fino a mezzogiorno e un paio d’ore la sera, l’altra che usufruisce delle ore più calde.
Nella prima ho piantato lattughe cipolle cicoria e carote mentre nella seconda ci sono pomodori fragole zucchine e friggitelli. Vi leggo spesso e seguo molti vostri consigli. Avrei però delle domande che per me, che sono quasi estraneo all’orto mi sono venute, sperando in soluzioni puramente biologiche premettendo che non vorrei nemmeno utilizzare il rame a meno non ci fosse davvero bisogno.
1 – vi allego la foto di alcune macchie che sono comparse sui friggitelli e il peperoncino. Qualcuno dice che sia peronospera. Voi che dite? Cosa devo fare?

Ecco la foto del peperone:nicola-pisa

2 – ho notato che non tutte le insalate crescono, posso dare una mano al terreno concimando? E se si, il macerato alle ortiche può aiutare? Altrimenti indicatemi voi qualcosa per favore.
3 – ho piantato insieme cicoria e lattughe, ho fatto male?
Scusate della bordata di domande ma per me è tutto nuovo e ogni giorno me ne vengono di nuove.
Grazie infinite se poteste aiutarmi.
(Nicola – Bientina – Pisa)

Risposta

Ciao Nicola,
inizio con il ringraziarti per la fiducia che riponi nei consigli di in-orto e nel farti i complimenti per aver perfettamente integrato il tuo orto in vaso nel tuo giardino…non rinunciando a nessuna delle due soluzioni.
Passo al risponderti subito:
1 – dalla foto che spedisci mi sembra che il tuo peperone gode di ottima salute, le macchie nere sul fusto sono dei caratteri giovanili della pianta che perde crescendo.
2 – la lenta crescita delle insalate non dipende dalla quantità di concime, probailmente è la crescita naturalmente lenta all’inizio e che poi sfocia sempre in una bella vegetazione rigogliosa. Se dai del concime o del macerato d’ortica di sicuro la pianta se ne avvantaggia, diventando più rigogliosa ma non cerscendo più in fretta.
3 – secondo me hai fatto bene a allestire un orto misto fra lattughe, cicorie e cipolle.
Vai avanti così.
Salute e buon orto!

Buongiorno,
sto imparando nella gestione dell’orto e vorrei sapere qunto tempo rimane utilizzabile la poltiglia bordolese che mi avanza nello spruzzino dopo aver irrorato le piante?
Grazie in anticipo
(Giancarlo)

Risposta

Ciao Giancarlo,
ottima soluzione l’utilizzo della poltiglia bordolese – guarda pure il video!
Il mio consiglio è che tu la utilizzi tutta, facendo un calcolo di quanta soluzione ti serve mediamente, sciacquando bene la pompa ongi volta, affinchè non si incrosti. Non conosco un tempo preciso di scadenza, ma non oltrepasserei trenta giorni, volendosi dare una scadenza.
Salute e buon Orto!

Ciao,
Abito a pochi chilometri da Oristano e vicino al mare, sono un elettrotecnico e col poco tempo libero mi rilasso coltivando una porzione di orto che mi è stato dato in prestito. Peccato di avere poco tempo pero’…..
Stamattina ho scoperto, a malincuore, che le formiche hanno attaccato le mie piante di patate che sono quasi in fiore. Praticamente si stanno rosicchiando alcuni rami ! GRRRRR !!!!
Avete consigli in merito?
Grazie in anticipo.
(Giancarlo – Oristano)

Risposta

Ciao Giancarlo,
ci piace molto la tua storia che parla di orto sul mare…il tuo dopo lavoro rilassante.
Riguardo alle formiche che trafficano sui fusti delle tue piante di patata immagino che non siano le dirette responsabili dei danni da erosione che ritrovi, probabilmente, se osservi bene, le formiche saranno legate alla presenza di afidi – pidocchi – sulle foglie o cime fiorali. Le erosioni dei fusti saranno a carico di qualche altro insetto o anche lumache. Se il fenomeno interessa tante piante allora ti suggerisco di cercare di individuare il responsabile e poi trattare le piante con un insetticida biologico come l’olio di neem – consulta il link. Altrimenti, come immagino, il danno non sarà degno di nota e quindi ti merita lasciar stare ogni tipo di intervento.
Salute e buon orto!

Salve,
ho un pezzetto di terra di 4 x 3 metri e ho messo una piantina di lampone il 10 aprile .
Come si può vedere dalle foto, negli ultimi giorni alcune foglie sono diventate bianche e altre sono mangiate ma non ho visto insettini che abbiano aggredito la pianta.
Cosa può essere e cosa devo fare?
Ecco la foto: lampone laura
Grazie mille.
(Laura)

Risposta

Ciao Laura,
le dimensioni del tuo pezzo di terra ci comunicano una bella sensazione di….intimità che tu ritrovi nel coltivarlo
Dalla foto che ci spedisci sembra che la pianta stia proprio bene e quelle macchie bianche non sembrano altro che acqua mista a terra che le ha sporcate, davvero non credo sia una particolare patologia tipica del rovo quale, il “mal bianco” – Oidio. Riguardo agli insetti che divorano le foglie potrebbero essere diversi, principalmente alcuni coleotteri – Maggiolino, otziorrinco, ecc – oppure dei lepidotteri; ma senza vedere le foglie è difficile identificare il predatore.
Per contrastare l’effetto dell’azione di tali predatori, se veramente il danno interessa la maggiorparte delle foglie, potresti irrorare degli insetticidi biologici come l’olio di Neem – consulta pure l’articolo che trovi nel link.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un dilettante del giardinaggio e non disdegno l’uso dei rimedi alternativi naturali.
Ho sentito parlare, di questo argomento in diverse occasioni e su internet la questione è assai sviluppata e molto seguita. Volendo eliminare l’uso di pesticidi chimici, ho cercato quali fossero i rimedi naturali per tale scopo.
Ho letto casualmente il vostro articolo, sfogliando google, e mi sono interessato al questione. Ho cercato di seguire i vostri suggerimenti, ma per una circostanza imprevista non sono riuscito a portare a compimento i consigli.
Ho preparato il macerato di ortica, così come consigliato dal vostro sito, ma in considerazione di essermi dovuto allontanarmi dalla mia residenza per più di un mese ho lasciato che il macerato continuasse la sua fermentazione. Al rientro ho notato che il liquido aveva perso un po’ del su volume in quanto il contenitore era rimasto all’aperto (ma chiuso con un telo) sotto le influenze metereologiche (principalmente sole, visto che abito in provincia di Trapani).
L’odore che emana il liquido è alquanto intenso e sgradevole ma la cosa, tutto sommato, è accettabile; cioè che vorrei sapere è: la concertazione che si è venuta a creare è tale da non poter più essere usata? – Se è ancora possibile usarla, in quale percentuale miscelarla con acqua per l’effetto antiparassitario? – Se volessi usare questo liquido anche come fertilizzante quale sarebbe la sua percentuale di miscelazione con acqua?. Spero di essere stato chiaro nell’esposizione del quesito e colgo l’occasione di porgere i più cordiali saluti. In fiduciosa attesa,
(Francesco – Trapani)

Risposta

Salve Francesco,
l’ortica è una pianta utilissima per la preparazione di macerati da conferire alle piante dell’orto sia come fitostimolante – concime cioè – che come insetticida verso alcuni parassiti quali afidi e ragnetto rosso. Per fare il macerato devi tenere conto di utilizzare 10 kg di pianta fresca da macerare in 100litri di acqua. Il tempo di macerazione però deve essere limitato a 2-4 giorni al massimo per essere utilizzato puro o al limite diluito al 20% in acqua. Altrimenti l’estratto diventa troppo potente che rischia di bruciare le tue piante, in quanto viene estratto troppo principio attivo. A questo punto ti suggerisco di rifare il tutto, stando bene attento alle dosi e ai tempi di macerazione.
Forza Francesco, attendiamo tue nuove a riguardo!
Salute e buon orto.

Salve,
sono un dilettante del giardinaggio e non disdegno l’uso dei rimedi alternativi naturali.
Ho sentito parlare di questo argomento in diverse occasioni, e su internet la questione è assai sviluppata e molto seguita. Volendo eliminare l’uso di pesticidi chimici, ho cercato quali fossero i rimedi naturali per tale scopo.
Ho letto casualmente il vostro articolo, sfogliando google, e mi sono interessato alla questione.
Ho cercato di seguire i vostri suggerimenti, ma per una circostanza imprevista non sono riuscito a portare a compimento i consigli. Ciò verrà descritto nella parte relativa alla domanda che sto per formulare.
Ho preparato il macerato di ortica, così come consigliato dal vostro sito, ma in considerazione di essermi dovuto allontanarmi dalla mia residenza per più di un mese ho lasciato che il macerato continuasse la sua fermentazione. Al rientro ho notato che il liquido aveva perso un po’ del su volume in quanto il contenitore era rimasto all’aperto (ma chiuso con un telo) sotto le influenze metereologiche (principalmente sole, visto che abito in provincia di Trapani).
L’odore che emana il liquido è alquanto intenso e sgradevole ma la cosa, tutto sommato, è accettabile; ciò che vorrei sapere è: la concertazione che si è venuta a creare è tale da non poter più essere usato? –
Se è ancora possibile usarlo, in quale percentuale miscelarla con acqua per l’effetto antiparassitario? –
Se volessi usare questo liquido anche come fertilizzante quale sarebbe la sua percentuale di miscelazione con acqua?.
Spero di essere stato chiaro nell’esposizione del quesito e colgo l’occasione di porgere i più cordiali saluti.
In fiduciosa attesa.
(Francesco – Trapani)

Risposta

Salve Francesco,
l’ortica è una pianta utilissima per la preparazione di macerati da conferire alle piante dell’orto sia come fitostimolante – concime cioè – che come insetticida verso alcuni parassiti quali afidi e ragnetto rosso. Per fare il macerato devi tenere conto di utilizzare 10 kg di pianta fresca da macerare in 100litri di acqua. Il tempo di macerazione però deve essere limitato a 2-4 giorni al massimo per essere utilizzato puro o al limite diluito al 20% in acqua. Altrimenti l’estratto diventa troppo potente che rischia di bruciare le tue piante, in quanto viene estratto troppo principio attivo. A questo punto ti suggerisco di rifare il tutto, stando bene attento alle dosi e ai tempi di macerazione.
Forza Francesco, attendiamo tue nuove a riguardo!
Salute e buon orto.

Salve,
vivo in città e sono casalinga.
Avendo a disposizione un terrazzo ho iniziato a coltivare in vaso alcuni ortaggi, sto ancora sperimentando…speriamo bene!!!!
Nei vasi, dove da poco ho piantato i piselli nani, ho trovato sotto terra, dei piccoli insetti di colore marrone/grigio che quando li tocchi si chiudono a palla.
Sono tantissimi e non so se sono dannosi per le piantine, in questo caso vorrei eliminarli in modo naturale evitanto i pesticidi. Grazie,
(Laura)

Risposta

Ciao Laura,
gli animaletti che trovi numerosi nei vasi altro non è che l’Armadillum vulgare – vedi la foto linkata – dei crostacei terrestri, di antichissima evoluzione, praticamente dei relitti preistorici. Vivono nella terra umida perchè la loro respirazione, che fanno con delle branchie, è legata all’alta umidità; si cibano di sostanza organica in decomposizione. Per questi motivi ti dico che tali animali non sono dannosi alle tue piante in vaso che di certo potrai continuare a coltivare con successo!
Salute e buon orto.

© 2021 Bonduelle InOrto