Vivo a Genova, dove ho insegnato per anni nei licei cittadini: ora mi dedico alla cura di un terreno trasformato in orto-giardino a più di 1000 metri di altitudine in Val Trebbia. Nonostante la difficoltà della distanza e da Genova, mi piace raccogliere i prodotti che omaggio con orgoglio a parenti ed amici…

Domanda:

dopo lunga e attenta ricerca Ho trovato e piantato un pero Martin Sec che al secondo anno di vita ha tutte le foglie gialle. Quale può essere la causa? Cosa posso fare perchè non patisca ulteriormente e poi che faccia frutti? Grazie

(Maria Clotilde – Genova)

Risposta

Cara Maria Clotilde, se imparaste a mandarmi le foto insieme alle domande il mio compito sarebbe molto più facile. Ma non preoccuparti perché nessuno lo fa, ma provo ugualmente a rispondervi come meglio posso, ma soprattutto con tanta passione.

Il pero Martin-Sec può soffrire di ticchiolatura, un fungo che si manifesta quando si hanno primavere particolarmente piovose o se l’albero si trova in una zona dove l’aria è stagnante e con assenza di ventilazione. La ticchiolatura però comporta prima la comparsa di macchie scure e poi l’ingiallimento della foglia.

Se invece le foglie del tuo pero ingialliscono senza prima avere macchie marroni le cause potrebbero essere svariate: eccesso di annaffiatura, mancanza di luce o mancanza di azoto. Rifletti suoi tuoi comportamenti e poi vai ad esclusione, ovvero se il melo ha tutto il sole di cui ha bisogno e tu non sei sempre con la gomma in mano a propinargli acqua, è probabile che il terreno sia troppo povero e che lui necessiti soltanto di un po’ di nutrimento supplementare. In quel caso prevedi in autunno (ottobre) una concimazione con dello stallatico maturo e, secondo necessità, ripeti l’operazione ad inizio primavera.

Non scordiamoci infine che il tuo pero ha soltanto due anni: talvolta se il terreno non è particolarmente ospitale le piante impiegano anche due o tre anni prima di adattarsi, da me ad esempio (dove le piante “il pane devono sudarselo”) succede spesso.

Auguri e buon orto! E visto che il tuo orto-giardino è in un posto bellissimo mandami delle foto da pubblicare.

Buongiorno, da quest’inverno ho una piantina di avocado ottenuta da un nocciolo, è cresciuta molto velocemente ed ora ha molte foglie ed è alta circa 40 cm. da un paio di settimane però alcune foglie hanno iniziato a presentare macchie marroni e secche ai bordi e via via anche più centralmente sulla foglia. La pianta è sempre stata in casa vicino ad una finestra dove prende sole diretto al mattino.

Vorrei cortesemente sapere come posso rimediare per salvare il basilico che ho piantato nell’orto e che puntualmente ogni anno viene divorato non so se da lumache o formiche. Grazie

(Marina)

Risposta

Ciao Marina proprio qualche giorno fa ho risposto su face book a Giuseppe che aveva il tuo stesso problema. Ti giro la risposta che avevo formulato per lui. “Hai guardato bene se nella terra non si nascondono delle piccole limacce o delle forbicine? Potrebbero essere loro che durante la notte si cibano del tuo basilico, se non addirittura l’oziorrinco che però mangia il bordo delle foglie lasciando una forma a mezzaluna. Questo si nasconde nel terreno durante la notte, quindi è difficile sorprenderlo. Anche l’altica è un coleottero che sforacchia le foglie, è piccolissima e salta via appena disturbata come fosse una pulce. Per combatterli devi usare metodi assolutamente naturali su di un pianta come il basilico che cogliamo e mangiamo in continuazione: manualmente o con estratti e macerati naturali (equiseto, neem, ortica). Si trovano anche in commercio, ma devi cercare un negoziante sensibile e molto fornito”. Se poi vuoi qualche suggerimento in più su come eliminare lumache o formiche ti consiglio di leggerti questi due post: come combattere le lumache e come allontanare le formiche. A presto e se hai ancora dubbi scrivimi.

Salve, ho 30 anni e mi rilassa fare l’orto con mia figlia di 4 anni a cui cerco di trasmettere l’amore per la natura. Abito in Lombardia esattamente in provincia di Mantova.

Questa è la mia richiesta: Aiuto!!! E’ tutto il giorno che piove e sono previsti ancora due giorni di pioggia. Mi si ammaleranno i pomodori, come posso proteggerli dalle malattie derivanti dall’umidità non avendo fatto nessun trattamento preventivo?

(Irene – Mantova)

Risposta

Ciao Irene, stai tranquilla che la pioggia fa parte del gioco! Se non piovesse mai sarebbe anche peggio. Vediamo invece come intervenire per scongiurare l’insorgere di eventuali malattie. Dopo la pioggia, quando le piante si saranno nuovamente asciugate, dai del rame.  Normalmente io uso la pasta Caffaro, un fungicida a base di rame consentito in agricoltura biologica, è di facile preparazione e utilizzo. Dovresti trovarlo un po’ ovunque. Un saluto e insisti con tua figlia, i miei ragazzi che sono molto più grandi adorano la natura, ma l’orto al momento lo sentono come un ulteriore impegno, per cui mi aiutano, ma solo dietro insistente richiesta.  Ogni cosa a suo tempo: come la pioggia e il sole.

Buongiorno, ho sul balcone alcune piante di bambù che hanno superato l’inverno, ma ora hanno foglie molto gialle. Che devo fare? Posso potare le parti più gialle o c’è altro modo? Grazie

(Luigi – Milano)

Risposta

Quando il bambù ha la foglia gialla può essere l’eccesso di acqua, magari ha avuto il sottovaso pieno per tutto l’inverno, se così fosse fai in modo, quando lo annaffi, che l’acqua possa defluire. Se il problema non fosse questo, può darsi che il tuo bambù abbia semplicemente sofferto il freddo (com’è esposto il tuo terrazzo?), in questo caso lo vedrai solo un po’ sciupato, ma con il tepore primaverile lui si riprenderà e partirà la nuova vegetazione. Per aiutarlo taglia le canne più vecchie e rovinate e lui “riesploderà” dal basso con nuovi butti. Lascia le foglie secche nel vaso, saranno un’ottima pacciamatura naturale: manterranno la terra più umida quando farà caldo, e decomponendosi si trasformeranno in humus.

Se può servirti ricorda inoltre che il bambù cresce in fretta e quando vedrai che le sue radici hanno riempito tutto il vaso, devi rinvasarlo in un contenitore più grande o ridurre le dimensioni del ceppo radicale. Il bambù non ama le temperature troppo rigide, ma neppure il sole cocente, se è il caso devi ripararlo: può essere sufficiente spostarlo o se hai il posto puoi creare una pergola per ombreggiarlo. Sarà sicuramente oltre che utile anche decorativa. Buon giardinaggio Luigi!

Come devo comportarmi con il rosmarino in vaso? Di solito acquisto il rosmarino presso i vivai, ma dopo una vita abbastanza rigogliosa di circa 3 mesi, inizia a seccare. La pianta si trova sul terrazzo esposto a sud.

Antonio Panzone (www. taurasi.org) docente di Lettere in pensione, tra le mie pubblicazioni una riguarda ricette per un anno (titolo: Taurasi, villaggio d’Europa), inserite in tradizioni e cultura del mio paese Taurasi (AV).Il mio paese è famoso per l’aglianico Docg e l’agricoltura di casa.

Come si fa a tenere lontano le formiche dalle piante da frutta?

(Antonio – Taurasi)

Risposta

Ciao Antonio, ho voluto pubblicare per intero il tuo profilo perché fa trasparire le tue passioni e l’amore evidente che hai per la tua bellissima terra e il tuo paese. In più devo dirti che in casa siamo tutti appassionati dell’aglianico.

Ma adesso veniamo alle formiche che assalgono i tuoi alberi da frutto e talvolta (ahimè) anche i miei. Per prima cosa dobbiamo capire che una pianta più è sana e vigorosa e meno viene assalita dalle formiche. Quindi chiediti se il tuo terreno è stato ben concimato e se le tue piante hanno acqua a sufficienza. Inoltre teniamo conto che dove ci sono le formiche spesso ci sono anche gli afidi che producono la melata di cui le nostre nemiche sono ghiotte, in quel caso occorre eliminare ambedue i problemi (per gli afidi guarda il post sul macerato d’ortica).Per prevenire l’insorgere di problemi in genere ai miei frutti non faccio mancare un trattamento con olio bianco e poi un altro successivo a base di rame (poltiglia bordolese) per proteggerli dalle malattie fungine.

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Ciao Nara,

finalmente qualcuno a cui chiedere consigli sulle mie erbe aromatiche. Ho un balconcino in città, sul quale tengo basilico, salvia, rosmarino. Questa estate tutte le piante si sono riempite di piccoli insettini. Muovendo le loro foglie gli insettini prendevano a volare e poi vi si riposavano sopra. Erano minuscoli, ovali e neri. Le piantine hanno cominciato a soffrire terribilmente. Ho usato un pesticida chimico per salvarle e si sono riprese, ma adesso non le posso più usare per cucinare. La domanda è: come posso prepararmi affinchè questo non accada di nuovo la prossima estate? Devo cambiare la terra in tutti i vasi e buttarla via? Grazie mille

(Elena Riva)

Risposta

Pidocchi, afidi, comunque li chiami sono un flagello per le nostre piante. Debellarli non è semplice, soprattutto su un balcone di città, dove le condizioni climatiche sono quasi sempre estreme e anche l’inquinamento gioca a nostro sfavore. Gli ‘invasori’ si annidano in colonie numerose sugli apici delle nostre piante e non vogliono più andarsene. Forniti di un apparato boccale pungente-succhiatore, prelevano linfa dai tessuti vegetali e in tal modo trasmettono le malattie.

Il mio consiglio per il futuro è questo: se gli afidi sono ancora pochi puoi toglierli manualmente usando dei guanti di lattice e lavando la parte con del sapone di Marsiglia diluito in acqua, che esercita una leggera azione insetticida. Altro ottimo repellente contro i pidocchi è il macerato di ortica, da usare anche come rimedio preventivo. Nel caso però la situazione sia ormai degenerata e i nemici siano diventati padroni del campo occorre usare le maniere forti, ovvero un prodotto a base di piretro naturale (lo trovi nei vivai o nei consorzi agrari). Questa sostanza è consentita in agricoltura biologica, ma colpisce anche gli insetti utili, quindi va usata con parsimonia e quando è veramente necessario. Attenzione a non confondersi con i piretroidi, sostanze simili al piretro, ma sintetiche, più efficaci solo perché più persistenti.

Per quanto riguarda la sostituzione delle piante, direi che per il basilico il problema non si pone, in quanto andrà ripiantato la prossima stagione, mentre per la salvia e il rosmarino, se sono piante grandi e belle, fondamentali per il tuo balcone, farei una bella potatura e lascerei passare del tempo prima di usarle di nuovo, altrimenti sostituiscile che intanto non costano molto e crescono in fretta. Spero di essere stata utile e ricorda: guarda spesso le tue piante per capire in tempo se qualcosa non va. Questa è la migliore prevenzione!

Salve Nara, prima di tutto complimenti per il sito, davvero interessante. Abito a Ballabio, ridente località a 800 metri sopra il bellisismo lago di Lecco. Ho un piccolo orto e una serie di rose ormai quasi centenarie, eredità della nonna insieme alla casa, che si trova in un bellissimo contesto storico. Volevo farti una domanda: esiste un modo di combattere il “malbianco” delle rose in modo non chimico? (Paolo, Ballabio)

Risposta

In un posto così bello le rose devono essere obbligatoriamente splendide e sane, quindi cerchiamo di curarle. Per trattare il mal bianco un buon rimedio è l’equiseto, si può utilizzare sotto forma di infuso o decotto. Prova a somministrarlo per tre giorni consecutivi ogni tre settimane.In caso di forti attacchi meglio invece utilizzare trattamenti a base di zolfo bagnabile (più efficace di quello in polvere), devi irrorarlo ogni 10 giorni sia sulla pianta che sulla terra. L’operazione va ripetuta periodicamente nei mesi che vanno da aprile a giugno, sospesa nei mesi estivi e se il problema si ripresenta, ripresa in quelli autunnali.

Pazienza e costanza e i risultati arriveranno. Grazie per i complimenti

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