Ho in giardino una pianta di susine nere, a cui si sta staccando la corteccia. All”interno del tronco si sono formati dei formicai che stanno rovinando la pianta: sia alla base che sul tronco c’è adesso della polvere di legno tipo segatura. Cosa posso fare per risolvere il problema in modo naturale? Ieri ho cosparso il fusto e la  base con della cenere, ma non so se è il rimedio adatto. Come se non bastasse, sempre le formiche, si stanno portando via i semi che ho seminato nell’orto!

Oltre al ‘problema formiche’ si è aggiunto il ‘problema talpe‘, che si stanno mangiando tutto quello che coltivo. Ho provato con i diffusori ad ultrasuoni ma non ho concluso granché. AIUTO!!! Cosa posso fare?

Grazie e cordiali saluti.

( Maria Cristina – Como )

Risposta

Cara Maria Cristina, non sono certo le formiche ad avere scavato il tronco dei tuoi alberi da frutto, diciamo piuttosto che loro hanno trovato il tronco vuoto e rovinato e hanno contribuito a peggiorare la situazione insediandovisi. Cosa fare? Direi che la prima cosa per evitare l’attacco delle formiche è mantenere gli alberi da frutto in salute. Quindi ti consiglio di leggere questi link: uno riguarda proprio le formiche nel frutteto, un altro parla di come mantenere gli alberi da frutto sani e produttivi. La cenere può essere già un deterrente, come lo è il borotalco cosparso alla base della pianta. Ma anche l’infuso di tanaceto o il macerato d’assenzio può esserti di aiuto contro le formiche.

So che l‘infuso di tanaceto risulta sgradito anche ai topi, lo sarà anche anche per le talpe? ‘Tentar non nuoce’, sia mai che con un rimedio si risolva due problemi! Le talpe contribuiscono a mangiare anche insetti e larve dannose, ma allo stesso tempo scavano gallerie che danneggiano i nostri ortaggi. La soluzione migliore e allontanarle, per esempio usando prodotti repellenti specifici a base di olio di castoro, che le talpe odiano. Alcuni di questi prodotti sono dei concimi biologici ad azione repellente che sicuramente il consorzio agrario della tua zona avrà in vendita.

Se il problema è invece particolarmente grave puoi inserire delle trappole nelle gallerie. Per vedere quali sono le gallerie ancora attive (ovvero abitate) dovrai pigiare tutti i mucchietti di terra che vedi in superficie, quelli che si riformeranno il giorno dopo indicheranno le gallerie attive.

Un’ultima domanda: sei sicura che il deterrente ad ultrasuoni non funzioni? Perché mi hanno parlato della sua efficacia in più di un’occasione, accertati di usarlo in modo corretto e prova ad insistere.

Un saluto e buona fortuna!

Allevatore e agricoltore per 15 anni ho avuto un’aziendina in mezzo alle colline con una biodiversità amica, che ovviamente sostenevo assieme ai miei animali. Non conoscevo l’assillo lumache!

Adesso ho un orto in mezzo ad altre case…. una tragedia sembra che si sia sparsa la voce happy-lumaca…..

Stasera provo la birra, ieri sera ho steso un bel quantitativo di ortica fresca attorno alle zucchine e devo dire che ha funzionato abbastanza bene.

Ed ora passiamo ad un ricordo di infanzia, il macerato di lumache. Dunque stamattina di buon ora ne ho raccolte 200 circa di quelle piccole senza guscio e le ho messe in un barattolo con dell’acqua ! Cosa ne pensi? Quanto tempo? Aggiungo dei pezzetti di rame? Oppure di solfato?

Grazie x questo bel sito, a presto

(Luca)

Risposta

Ciao Luca, sinceramente conosco molti rimedi contro le lumache (e in questo link  puoi già trovarne alcuni), ma il macerato di lumache mi mancava! Per cui non posso aiutarti a realizzarlo. Mi sembra un rituale piuttosto macabro, ma posso capire che a ‘male estremi, estremi rimedi’ e, visto che non lo conosco, fammi sapere se e come funziona!

Ho trovato poi un articolo dell’informatore agrario dedicato proprio alla lotta alle limacce e alle lumache, dove sono elencati i vari rimedi, da quelli più blandi (cenere, sabbia, ecc…) a quelli più ‘strong’  (esche a base di metaldeide o lotta con i nematodi), tutti comunque consentiti in agricoltura biologica.

Di sistemi di lotta ne esistono veramente molti e tu mi sembri molto agguerrito, quindi troverai certamente il modo migliore per risolvere il problema lumache, facci sapere quale ti darà i risultati migliori, così possiamo condividerlo con chi ha lo stesso problema. Un saluto e a presto

Nel mio giardino ci sono 3 prunus cerasifera nigra di circa 10 anni, hanno sempre fruttificato normalmente ma quest’anno hanno fatto dei frutti strani, sembrano baccelli raggrinziti.

Vorrei cortesemente sapere che fenomeno è.

Vi mando una foto per la visione e ringrazio.

(Luciana)

Risposta

Ciao Luciana, penso che i tuoi Prunus cerasifera siano stati attaccati da un fungo: il Taphrina pruni, che normalmente si diffonde tra i susini. Questa patologia si chiama ‘bozzacchione del susino’, i frutti arrivati a un certo grado di maturazione si deformano e assumono una forma allungata, la superficie diventa grinzosa, rugosa e ricoperta da una muffa biancastra.

L’anno prossimo dovrai fare dei trattamenti preventivi anticrittogamici a base di rame, in autunno dopo la caduta delle foglie e poi a primavera alla ripresa vegetativa.

Sono un’amante del biodinamico. Ho un orto in comodato con Italia Nostra. Per favore potete darmi qualche dritta nella coltivazione del Ribes? Si forma sul (tronco) come una muffa bianca e si nota la sofferenza della pianta. Cosa posso fare? Non amo i prodotti chimici. Grazie dei suggerimenti

( Luigia )

Risposta

Ciao Luigia, quando si parla di muffa bianca è difficile sbagliarsi: si tratta di oidio o mal bianco.

Sulle piante di ribes questa tipica muffa bianca si può manifestare su entrambe le pagine fogliari. Durante la potatura è bene asportare le parti colpite, perché spesso le spore del fungo svernano sull’apice dei rami infetti. Altrimenti prova a leggere attentamente il post su come combattere l’oidio, ci sono soluzioni più dolci e naturali e altre più aggressive, usa le une o le altre in base alla gravità dell’attacco. Un saluto e a presto!

Salve, ho piantato delle fragole in un fusto di metallo.

Mi chiedevo se l’eventuale ruggine creata dal bidone poteva creare problemi al frutto in termini di sapore e commestibilità. Grazie in anticipo per la risposta.

(Gennaro-Sapri)

Risposta

Ciao Gennaro, veramente non credo che un poco di ruggine all’interno del bidone possa compromettere il sapore e la commestibilità delle tue fragole. Quindi buon appetito!

Curo l’orto e l giardino per disintossicarmi dallo stress della citta in cui lavoro (Milano)…..E ho scoperto che per la lotta biologica vendono dei box con all’interno le coccinelle, avendo girato diversi vivai non sono riuscito a trovarne. Potete aiutarmi? Grazie

Ho acquistato un pezzo di terra (sabbioso) dove erano presenti 10 alberi di ciliegio abbandonati da circa 5 anni. Presentavano evidenti traccia di invecchiamento e ne ho abattuti 7 e sto cercando di salvare i restanti 3. Attualmente presentano un specie di “fungo rosa-arancione-giallo” su quasi tutti i rami.

Per cortesia di che malattia si tratta? Si possono curare e con cosa?I consorzi agrari nelle vicinanze hanno molti prodotti, ma non sanno spiegarmi niente sul tipo di malattia.

Grazie

(Edoardo – Mentana – Roma)

Risposta

Caro Edoardo, gli elementi che mi dai purtroppo non sono sufficienti a capire il tipo di malattia che ha colpito i tuoi ciliegi. Ma la scorsa stagione hanno fruttificato? I frutti erano sani o muffiti? Le foglie come si presentavano?

Posso dirti che i ciliegi sono soggetti a diverse malattie (guarda questo link sulle patologie del ciliegio dove ci sono diverse foto) e tra i funghi la più frequente è la ‘muffa a circoli’, ovvero la Monila laxa, ma in genere colpisce tutto rami, foglie e frutti che marciscono e cadono. In questo caso occorre dare della poltiglia bordolese dopo la caduta delle foglie e all’epoca della fioritura trattare con propoli in soluzione idroalcolica, anche più volte se necessario. Concimare con troppo azoto può favorire l’insorgere di questa malattia.

Però sinceramente non mi risulta così colorata, per cui nel dubbio, farei una foto e la invierei a noi o la mostrerei ad un vivaio o ad un consorzio competente!

Vivo ad Assemini, in provincia di Cagliari e ho un piccolo orto con piante da frutta. Come posso eliminare la larva o bruco che trovo dentro i rami di due piante di pero e di melo?? La larva in questione è di colore giallo a puntini neri con il muso marrone….grazie per l’aiuto e a presto

(Roberto – Assemini)

Risposta

Ciao Roberto, la larva di cui mi parli dovrebbe essere il rodilegno giallo (zeuzera pirina), che viene deposta sui tronchi in estate e procura un generale deperimento a tutta la pianta. La prima cosa da fare è cercare di individuare i fori d’ingresso delle larve e infilarci dentro un fil di ferro per tentare di ucciderle.

Lo so, non è una bella immagine da configurarsi, ma è il solo modo per ‘eliminare il nemico’. Se la larva ha scavato delle gallerie non troppo tortuose l’eliminazione sarà piuttosto facile! La prima volta che l’ho visto fare da mio cugino non credevo ai miei occhi, ma poi ho verificato e mi hanno confermato che è il solo sistema praticabile! L’alternativa sono delle sostanze chimiche da spruzzare nei fori, ma non le ho mai usate.

Una volta uccisa la larva è buona abitudine disinfettare il foro con dell’anidride solforosa e tapparlo con del mastice da innesti.

D’ora in poi sarà vita dura per le larve dei meli ad Assemini:)

Ho usato il DERMAZOTO come concime nel mio piccolo orticello casalingo: sul sacco c’è scritto che è consentito nell’agricoltura biologica, ma qualcuno me lo ha vivamente sconsigliato. Ora sono nel dubbio: chi mi può aiutare?

(Andrea-Pistoia)

Risposta

Ciao Andrea, personalmente non l’ho mai usato, ma so che è un buon concime organico consentito in agricoltura biologica, è un estratto derivante dalla lavorazione di pelle e cuoio.

Mi piacerebbe comunque sapere il perché ti è stato sconsigliato, a mio avviso non dovrebbe darti nessun problema, ma qualche vantaggio.

Un saluto e buon orto.

Forse qualcuno non è favorevole al concime organico pellettato e preferisce il ‘classico’ letame.

Vorrei fare un trattamento disinfettante alle piante da giardino (conifere, alberi da frutto) con la poltiglia bordolese. Questo è il periodo giusto e quando andrà ripetuto? Grazie

( Luisa – Modena )

Risposta

Ciao Luisa, se vuoi fare un trattamento con la poltiglia bordolese adesso è il momento e se vuoi potrai ripeterlo all’inizio della primavera. Ti consiglio di leggere il post su come mantenere gli alberi da frutto sani e produttivi, che avevamo pubblicato tempo fa.

Un altro articolo che potresti leggere è quello sull’olio bianco, un trattamento invernale per gli alberi da frutto che talvolta può risultare veramente utile.

Un saluto e buon orto!

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