Salve
mi piace stare all’aperto, il mio e hobby preferito è il giardinaggio,
2 mesi fa ho trapiantato questo Acer palmatum – var. bloodgood.
Tutto bene fino alla settimana scorsa, ma poi ho trovato alcune foglie rovinate, come si vede dalla foto, sarà colpa del vento, o del sole?
Cosa può essere? Io lo annaffio ogni due giorni!
Grazie
(Luigi)

a

Risposta

Salve a te Luigi
Ti rilassa il tuo hobby vero?
Cerco di dedurre dal tuo scritto delle nozioni; se ho capito bene hai trapiantato direttamente in terra il tuo acero, in un posto ventoso e soleggiato, dico bene?
Gli Acer palmatum però godono di ambienti più ombreggiati tipo, sotto la chioma di altre piante di alto fusto e per questo meno soleggiati e ventosi del campo aperto.
Quindi le alterazioni delle foglie possono essere dati o da un ambiente un pochino ostile per l’acero; oppure potrebbe essere una carenza nutritiva di microelementi, che puoi recuperare fornendo alla pianta un concime specifico: ricco di microelementi rispetto al azoto, fosforo e potassio.
Rispetto alle irrigazioni mi sembra che ogni due giorni siano troppo frequenti, ritieni che la pianta ne ha bisogno?
Dai, proviamo a capire cosa potrebbe essere, ti aiuto volentieri.
Buon rilassamento…

Ciao mi chiamo Maria Giovanna Italia,
ho due grandi terrazzi annessi al mio studio e casa mia a Roma esposti a sud est, ho una passione molto forte per tutto quello che riguarda l’agricoltura, avendo origini da una famiglia di agricoltori pugliesi, con aziende produttrici di grano nel Tavoliere delle Puglie.

Mi piace molto cucinare e trasformare i prodotti come frutta , verdura, ma anche fare pane con lievito madre e farine selezionate; dopo oltre dieci anni di esperienza nel fare il pane con lievito madre sono riuscita ad avere il mio lievito madre e a ottenere buoni risultati; ho provato anche a fare il capocollo senza alcun conservante ma solo con l’aiuto si sale e spezie, il risultato e’ stato fantastico.

Tornare a produrre in casa quanto piu’ e’ possibile mi e’ servito ad educare i miei figli a saper evitare la chimica a tavola, infatti evito il lievito nel pan di spagna e lo limito moltissimo anche nelle torte in genere; ho provato anche il baba’ con lievito madre e cosi’ anche il panettone.
Straordinario!
Chiudo per rispetto di chi leggera’, spero di riuscire a tornare a fare l’agricoltrice.

Nel mio terrazzo, ho molti alberi da frutta e quest’anno, nonostante i due classici trattamenti con poltiglia bordolese a fine novembre e a febbraio, un mio pesco si e’ ammalato di bolla e tre agrumi hanno in pochi giorni perso le foglie, prima accartocciate e ingiallite e poi cadute.
Il pesco e’ in fiore e gli agrumi hanno i boccioli chiusi, ma credo ancora per poco. Vorrei eseguire trattamenti per salvare piante, frutti e api. Cosa e come fare?

Grazie

Un caro saluto Maria Giovanna

Risposta

Salve Maria Giovanna

La tua si che è vita, che consideri un piacere e non una perdita di tempo stare a coltivare e trasformare poi i prodotti e fortunati i tuoi familiari e  tuoi amici!

Riguardo al tuo pesco ti scrivo di sotto un piccolo schema di prevenzione e lotta biologica per il fungo della bolla, Taphrina deformans.

1 – Pianta con foglie cadute e gemme chiuse, inverno pieno: Allontanamento delle foglie dal letto di caduta, ti consiglio di bruciarle o comunque allontanarle dal frutteto.
Effettuare poi due trattamenti con sali di rame – le concentrazioni variano in base al tipo di preparato che uno acquista – interessando anche il tronco e le branche della pianta.
Un trattamento a inizio inverno e uno in pieno inverno
2 – trattamento a prima rottura delle gemme: adoperare sali di rame come sopra
3 – trattamento nella fase bottoni rosa, prima della completa fioritura: adoperare i sali di rame con aggiunta di polisolfuro di calcio
4 – interruzione dei trattamenti durante la fioritura, eventualmente un trattamento con sali di rame e polisolfuro di calcio dopo l’allegamento dei frutti

Per i tuo agrumi, immagino che l’accartocciamento sia causato da insetti, in quel caso dovrei avere delle foto del predatore per consigliarti un rimedio valido, se fossero afidi – i pidocchi – ti consiglio di spruzzare le foglie con una soluzione di acqua e sapone di marsiglia, da fare alla comparsa dei primi insettini a foglia ancora distesa.

Ci fa piacere che il tuo riguardo vada anche alle laboriose api, che ci sostengono da sempre!

Veramente buon orto!

Salve
Mi chiamo Vincenzo e sono pensionato, mi occupo personalmente del mio orto -giardino. Una domanda, perché il mio rosmarino ha delle macchie dopo tre mesi dal suo trapianto?
Grazie

(Vincenzo)

Risposta

Salve a te Vincenzo!
Il Rosmarino è una pianta molto bella oltre che frugale come esigenze,
ma anche essa ha i suoi parassiti che l’attaccano.
Molto probabilmente esso è attaccato da un patogeno – un fungo cioè – che si chiama Alternaria (in basso a questo link puoi trovare una foto e una piccola descrizione di questo fungo);il suo attacco provoca sulle sue foglie degli annerimenti.
Vincenzo per caso la tua pianta di rosmarino cresce in un ambiente umido, o lo annaffi troppo? Nel caso riduci le irrigazioni perché l’eccessiva umidità stimola la produzione del fungo sulla vegetazione. Se la tua pianta è in un vaso – che puoi spostare cioè – prova a metterlo in una posizione con più luce e ricircolo d’aria;
Prova anche a curarlo con rimedi biologici come l’infuso d’equiseto.
Coraggio che la primavera è alle porte!
Buon Orto!

Buongiorno a tutti, mi chiamo Daniele e vivo a Varese città in condominio. La mia passione (una delle tante) sono gli agrumi nel vaso che però alla fine muoiono tutti o a causa della mia poca esperienza o per motivi di adattamento, tanto che mi sono scoraggiato e ho evitato di comprarli, però un giorno prima di Natale ho visto degli agrumi bellissimi all’ ipermercato e ho voluto farmi un regalo comprando un nuovo limone.

Ho qualche vite in giardino lasciatami in eredità dai miei.  Sono tutte abbastanza vecchie (oltre i 50 anni) più alcune comprate adesso ed è il primo anno che fanno qualche piccolo grappolo di uva nera. Abito a Francavilla Bisio (AL) patria del Cortese di Gavi. 

Ma veniamo alla mia domanda: l’anno passato le viti hanno preso una malattia diagnosticata come botrite. L’uva che potrebbero fare è solo per uso personale e domestico .

Ho dato il verderame, la poltiglia bordolese, il concime come consigliatomi da un negozio di agraria mio amico..

Quest’anno cosa posso fare per evitare il disastro dello scorso anno?

Ringraziando per la risposta porgo distinti saluti

(Maurilio – Francavilla Bisio – Al)

Risposta

Ciao Maurilio, ho parlato con il mio amico Michele che ha un cantina in Maremma ed è un coltivatore molto attento e in gamba. A suo parere i rimedi che hai utilizzato sono tutti giusti, ma il problema è che vanno fatti a scopo preventivo e non quando la pianta ha già manifestato i sintomi della malattia.

Per questo lui mi ha suggerito di fare i seguenti trattamenti preventivi, tutti ammessi in agricoltura biologica, a bassa tossicità ma comunque efficaci. Il primo trattamento che lui farebbe alla ripresa vegetativa, ma prima della nascita delle foglie, è a base di olio bianco contenente anche tracce di rame (verifica con il tuo negozio di agraria quale è il prodotto con queste caratteristiche), che disinfetta il legno dai residui dei funghi precedenti.

Dopodiché dovrai partire con i trattamenti a base di rame quando spuntano le prime foglie (più o meno quando appare la terza foglia). Da quel momento e per tutto il mese di maggio, i trattamenti rameici dovrebbero essere ripetuti ogni 8 giorni (ma giudica tu quanto vuoi insistere), se piove poco dopo, il trattamento andrà ripetuto.

Da giugno in poi potrai diradare e ad agosto finalmente sospendere, logicamente se la stagione è quella che normalmente ci attendiamo!

Se hai ancora bisogno scrivi, ma aspettiamo comunque una tua nuova e-mail per sapere come è venuto il vino! Un saluto Nara

Salve, scrivo dalla provincia di Cagliari, volevo sapere cosa sta attaccando la mia coltivazione di fave (Sciabola Verde). La cosa strana é  che sono state attaccate solo le piantine di fave, mentre quelle di piselli no, e sono coltivate nella stessa terra.

Aspettando una risposta vi ringrazio,

Buona giornata,

(Carlo – Cagliari)

Risposta

Ciao Carlo, dalla foto mi sembra di vedere che la tua pianta è mangiucchiata ovunque, ma tu non riesci a vedere nessun insetto. Giusto?Fave

Quindi potrebbe trattarsi  della Sitona delle leguminose, ma questa dovrebbe divorare solo i bordi delle foglie delle leguminose e non si capisce perchè non abbia attaccato i piselli. Oppure potrebbe trattarsi dell’Apion apricans, che sverna nel terreno, come pure l’Oziorrinco. Ma secondo un mio amico ortista, grande esperto di fave, mi ha detto che secondo lui sono le limacce, molto ghiotte proprio di fave. In ogni caso si tratta certamente di un insetto masticatore.

Detto questo procederei così: per prima cosa cercherei di capire se hai a che fare veramente con le limacce (guarda questo link sulle lumache  perché i rimedi sono gli stessi), che comunque sono difficili da vedere di giorno perché tendono a nascondersi bene. Per fare questo puoi mettere loro una trappola come il classico piattino pieno di birra dove loro vanno a finire dentro (ma se non piove) , oppure una trappola già pronta a base di idrossido di ferro (consentito in agricoltura biologica) o, più veloce ancora, come suggerisce sempre lo stesso amico, metti una tavoletta, o un’asse di legno, o un vecchio cartone al fianco delle tue fave, perché le limacce una volta mangiato andranno a rifugiarsi lì sotto e sicuramente potrai trovarle lì.

Se fosse un qualsiasi altro insetto masticatore, spolvererei le piante di litotamnio al mattino sulla rugiada, e/o farei qualche trattamento con infuso di tanaceto o di assenzio, addizionato con lo 0,3% di sapone di marsiglia in pasta.

Fammi sapere come va a finire questa storia perché il tuo problema potrebbe essere comune a molti e così potremo scambiarci esperienze, rimedi ecc.. Grazie a  presto!

Sono un manager del settore finanziario, da qualche mese ho iniziato a coltivare ortaggi in vaso in terrazza con un ottima riuscita: cetrioli, pomodori, melenzane, peperoncini, finocchi, lattughe cipolle di tropea, lattughe.

Ho notato che nel vaso delle lattughe violette la mattina escono dei funghetti chiodini che muoiono rapidamente, desideravo chiedervi se possono essere tossici per le lattughe e quindi rendere le stesse non commestibili.

Grazie
(Dario)

Risposta

Ciao Dario, mangia tutte le tue verdure con grande tranquillità, peccato che tu non possa mangiare anche i funghetti perché muoiono subito! Scherzi a parte, non c’è nessun rischio di tossicità e complimenti per il tuo orto! Mi sembra che il binomio orto-finaza funzioni alla grande! 😀 Buone Feste!

Alcune foglie dei miei broccoli sono diventate gialle (vedi foto allegata).

Necessitano di qualche cura specifica? Oppure non mi devo preoccupare è normale e il broccolo verrà bello grande ugualmente?

Anche per i carciofi hanno qualche foglia macchiata come si può vedere dalla seconda foto.

Dalla pianta che lo scorso anno mi ha dato quattro o cinque carciofi, sono nate altre piante che ho cercato di diradare con grande difficoltà. L’ho fatto troppo tardi: le radici erano già troppo  grandi e difficili da estirpare.

Nonostante tutto le nuove piante sembrano avere attecchito e l’anno prossimo forse avrò qualche pianta di carciofo in più, ben distanziata dalla pianta madre.

Devo fare qualcosa per le macchie sulle foglie di carciofo o le lascio stare intanto non sono influenti?

(Agostino)

Risposta

Caro Agostino, a prima vista direi che i tuoi broccoletti stanno bene: non sarà certamente qualche foglie ingiallita dai primi freddi a compromettere il raccolto!

Quanto ai carciofi, vorrei capire se è solo qualche vecchia foglia ad avere questo aspetto o se invece le foglie così sono molto diffuse.

Potrebbe trattarsi dell’agrotide o nottua del carciofo, è una farfalla che da adulta presenta ali color marrone, le cui larve nascono in settembre e ottobre, ma sia le larve che le farfalle hanno abitudini notturne. Le larve scavano gallerie dentro le nervature principali delle foglie per poi attaccare il fusto e arrivar alla base dei capolini.

In questo caso devi eliminare subito tutte le parti infestate e bruciarle (controlla bene che le larve non siano già risalite al fusto principale). Anche nell’incertezza elimina comunque le parti le parti rovinate. Durante l’epoca di volo si potrebbe trattare le piante con infuso di pomodoro che ha il potere di allontanarle. In caso di forte attacco, purtroppo, piretro nel dosaggio più basso possibile.

A presto e buon orto!

Possiedo un piccolo giardino con alcune piante da frutta, mele, pere, uva.

Ho anche una pianta di limone di 30 anni che è in vaso di un metro di diametro.Durante l’inverno la proteggo in una serra costruita da me. Sono ormai 4 anni che non riesco a liberarla dalla cocciniglia, si riempie in modo esagerato attirando numerose api e mosconi.

Ho usato l’olio bianco, ho asportato con santa pazienza le cocciniglie sui rami e sotto le foglie con un pennellino, ho usato il sapone di marsiglia, ma non ho avuto risultati. Dopo pochi giorni ne ritrovo più di prima. Probabilmente non riesco a togliere tutte le uova. Disperato la settimana scorsa ho tagliato e bruciato tutti i rami e sui tronchi grossi ho passato un pennellino con alcool.

Ora è in serra.

Cosa posso fare di più per prevenire il ripetersi della formazione di cocciniglie?

Grazie

(Giancarlo-Montodine-Cremona)

Risposta

Ciao Maurizio, se non riesci a debellare la cocciniglia con i metodi ‘soft’ devi usare degli insetticidi più forti come il piretro, da non usare però insieme all’olio bianco.

Prima ti consiglio di controllare lo stato di salute del tuo limone, perché la cocciniglia attacca le piante stressate e in difficoltà. Potresti averla annaffiata poco, oppure necessità di concimazioni supplementari. Un limone così vecchio potrebbe avere bisogno di maggiori cure e attenzioni, per esempio hai verificato che il suo tronco sia sano e non presenti lesioni particolari? Oppure da quanto tempo non effettui il rinvaso? Se le radici hanno completamente riempito il vaso è di nuovo arrivato il momento.

Inoltre, come ultima spiaggia, ti consiglio l’introduzione nel tuo giardino di insetti utili, come la coccinella,  per contrastare l’insediamento della cocciniglia. A questo proposito guarda cosa hanno fatto all’Aranceto di Cannagrande per evitare il tuo stesso problema: un bel lancio di insetti utili!

Dove li puoi acquistare? Da Verdepieno e da Coccì Coccinella. Saluti e a presto!

Sono un principiante con un orto al parco dell’Aniene a Roma.

La mia domanda è questa: 10 gocce di propoli in un litro di acqua spruzzato sulle piante, così mi è stato consigliato.

Ma non mi è stato detto su quali piante, quando e contro quali avversità e malattie.

È un fertilizzante? Grazie

(Agos – Roma)

Risposta

Ciao Agos, effettivamente era successo qualcosa sul processo di invio della tua domanda e per questo non riuscivo a rispondere dalla pagina di fb, ma fortunatamente tutto è risolto e passiamo alla risposta.

Iniziamo col dire che puoi usare la propoli sia sugli ortaggi che sugli alberi da frutto. Si può usare preparata in più modi e a questo proposito ti consiglio di leggere il post su come si prepara e si usa la propoli nell’orto e allo stesso tempo potresti leggere anche quello che spiega contro quali patologie la propoli può essere utile nell’orto.

In genere è utile soprattutto contro le malattie crittogamiche (funghi: peronospora, ruggine,ecc…), ma anche contro gli afidi se gli attacchi sono ancora contenuti o, come potrai leggere nei post sopraindicati, a scopo preventivo sia nell’orto che nel frutteto.

Saluti e auguri per il tuo orto! Mi sembra di capire che sei molto appassionato e non impiegherai molto a diventare un vero esperto! Se possiamo aiutarti siamo qui!

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