Salve,
sono un pensionato di 80 anni, Fiorentino , laureato in economia e, 20 anni orsono ho piantato in giardino una pianda di giuggiolo, che però, da 5/6 anni non mi fa mangiare i frutti che mi piacciono molto, in quanto ogni frutto ha un baco!
Che cosa potrà essere e che rimedi attuare?
Grazie
(Piero – Firenze)

Risposta

Salve Piero,
bellissima la pianta del giuggiolo: l’architettura della chioma, le sue foglie gialle d’autunno e i frutti dolci!
Riguardo a quanto ci racconti è molto probabile che il responsabile del danno provocato alle tue giuggiole sia una mosca della frutta, in particolare quella specifica sulla pianta del giuggiolo si chiama – Crapomia vesuviana costa.
L’adulto di questa mosca depone – in estate – le uova nella polpa fresca del frutto all’interno dalla quale si sviluppa la larva, dalla quale poi esce – in autunno – l’adulto lasciando il tipico forellino circolare sulla superficie del frutto. Per contrastare questo insetto in maniera biologica potresti allestire sulla pianta delle trappole a feromoni – (un attrattivo sessuale della mosca) che riesce a prendere l’adulto in fase di volo prima che deponga il suo uovo.Le trappole per la cattura le puoi acquistare direttamente nei consorzi agrari della tua zona, per sicurezza di riconoscimento dell’insetto spiega anche direttamente al tecnico incaricato dal consorzio che ti consiglierà come e quando predisporre la trappola sulla pianta.
Salute e buona caccia alla mosca!

Salve,
ho 53 anni, sono un libero professionista, abito una casa nuova da due anni,con un piccolo orto – giardino pensile, l’anno scorso ho cresciuto dei pomodori che hanno preso la “malattia”, come la chiamano in piemonte, cioè sono comparse macchie nere tipo livido e poi sono morti… Mi e’ andata bene invece con i peperoncini tondi e quelli piccanti e tre piccole melanzane, adesso sono tutti in vasetti sott’olio. Mi piacerebbe coltivare un orto-giardino, alcune idee le ho già prese da un articolo, ma come fare con i miei adorati pomodori?
Grazie
(Laura – Piemonte)

Risposta

Salve Laura,
quello che i tuoi amici piemontesi chiamano la “malattia” è sicuramente la Peronospora, una patologia causata da un fungo patogeno delle piante. Potrai di certo avere i tuoi bei pomodori var. Fiorentini – come ci invii nella foto –
WP_20140709_002
se previeni l’insorgere della malattia della peronospora</strong> seguendo bene le indicazioni che trovi scritto in questo dettagliato articolo, vedrai che farai un orto-giardino bellissimo e…gustoso!
Salute e buon orto.

Salve,
ho 74 anni e mi sono sempre piaciute le piante, vivo a Genova dove coltivo: rose, azalee, ciclamini, mirto, rosmarino, salvia, alloro e aromi in vaso su un terrazzo. Sono nata in questa casa alla quale sono molto affezionata, ci sono cresciuti i miei 2 figli e ora i miei 2 nipoti con i loro genitori. Sono una casalinga, una madre e una nonna….questa sono io.
La domanda è per il mio alloro di 2 anni che comincia ad avere le foglie appiccicose, come era successo precedentemente su di un’altra pianta di alloro, ma credevo fosse per vecchiaia perchè era ancora quello coltivato dalla mia mamma.
La pianta presentava dei parassiti attaccati sotto le foglie, grossi come lenticchie, si presentavano come piccolissime arselle scure attaccate agli scogli. Avevo chiesto a vari specialisti, ma mai nessuno mi ha saputo dare un rimedio valido. Adesso ho rimpiazzato la vecchia pianta con una nuova e si stanno ripresentando i medesimi sintomi, mi sapreste dare un aiuto? Grazie!
Vi saluto e vi auguro una buona giornata.
(Germana – Genova)

Risposta

Salve Germana,
grazie per averci raccontato così spontaneamente di te e della tua vita e di tutte le piante che coltivi sul tuo terrazzo, sono tante e varie, complimenti!
Da quello che ci descrivi le tue piante di alloro sono infestate da un parassita, per la precisione una cocciniglia, molto probabilmente la Ceroplastes japonicus. Questo insetto si sviluppa in due fasi che sono: una giovanile – neanide mobile – e una adulta, – quando si fissa alle foglie e ai rametti – quella che tu descrivi come una lenticchia o un arsella scura. La cocciniglia succhia la linfa del tuo alloro sia nella fase di neanide, muovendosi per tutta la vegetazione che nella fase adulta quando si blocca attaccandosi alle foglie e rametti, producendo una grande quantità di melata – il prodotto appiccicoso che ritrovi sul tuo terrazzo in piena estate. La pianta attaccata soffre e può perdere molte delle sue foglie. Per contenere l’infestazione della cocciniglia ti suggerisco due rimedi diciamo naturali: rimedio con alcool e sapone di marsiglia e rimedio con olio bianco: , leggi pure i relativi articoli che trovi nei link. Ricordati di eseguire i trattamenti una volta alle settimana da maggio a luglio, quando ancora l’insetto è nella sua fase giovanile, la neanide.
Salute e buon orto!

Salve,
sono una docente con la passione dell’orto, curo le piante di agrumi che possiedo in una casetta a Francavilla al Mare (Chieti).
Da anni ho tre piante di mandarino e una d’arancio attaccate dalla, mosca degli agrumi, che mi distrugge il raccolto, stò seriamente pensando di eliminare le piante (trentennali) perché non riesco a debellare o almeno tenere a freno questo parassita.
Per contenere il parassita ho utilizzato prodotti a base di spinosad, trappole fotocromiche, insetticidi biologici, ma con scarso successo. Accetto qualsiasi suggerimento, ringrazio dell’attenzione

(Franca – Chieti)

Risposta

Salve Franca,
la mosca mediterranea della frutta  – Ceratisis capitata Weidmann – è un dittero molto dannoso su diversi tipi i frutta, compresi gli agrumi (escluso cedro e limone). Il danno è causato dall’adulto, femmina, che depone le uova all’interno del frutto, le larve che nasceranno si ciberanno poi della polpa che porteranno a marcescenza.
La specie sverna  – nei paesi più freddi – come crisalide nel terreno. Ritornerà a volare deponendo altre uova da giugno a settembre… anche ottobre/novembre, in base alle condizioni meteorologiche.
Volendo contrastare biologicamente l’azione di questo insetto si deve agire abbattendo il numero di adulti volanti impedendo loro di deporre le uova nei frutti, la lotta prevede sia la lotta diretta sia una prevenzione.
Prevenzione:
1 – eliminazione – cioè distruzione – di tutti i frutti caduti in terra e comunque attaccati dall’insetto, prima che questo esca dal frutto.
2 – sconvolgimento dell’habitat di svernamento dell’insetto – il terreno sottostante le piante – con lavorazioni superficiali nell’autunno, sperando anche in un inverno freddo che uccida le crisalidi.
Lotta diretta sugli adulti, bisogna abbattere la quantità di adulti volanti sulla chioma delle piante
1 – Spintor Fly: esca pronta all’uso con dosi ridotte di un insetticida biologico che attrae l’adulto e lo fa morire in poche ore.
2 – Magnet – med: trappola che, fisicamente posta sulla parte alta della chioma della pianta con attrattivo alimentare, ha su di sé una carica di insetticida consentito in agricoltura biologica.
3 – Magnet oil: trappola con attrattivo a base di feromoni di tipo alimentare, che attrae l’adulto in volo e lo elimina attarverso la carica di insetticida biologico.
Importante è anche la tempistica di questi metodi, cioè capire, anche attraverso il posizionamento delle trappole, quando c’è il massimo volo degli adulti e in quel periodo attuare la lotta.
Contrastare questo insetto non è facile…una ‘lotta vera e propria’ direi ironicamente!
Aspetta a tagliare le piante, se puoi!
Salute e buon lavoro

Ciao,
sono una mamma di tre bimbi che vorrebbe imparare a prendersi cura della terra come fa con i suoi cuccioli.
Mi sono appena iscritta e ho cercato nel forum informazioni riguardanti un antidoto naturale o bio dinamico per debellare la cocciniglia cotonosa da un olivo che tengo dentro una serra all’interno della casa.
Grazie in anticipo per chi volesse rispondermi.
(Maymay)

Risposta

Ciao Maymay,
grazie per esserti iscritta al nostro sito, ti saremo d’aiuto.
Di cocciniglie cotonose sull’olivo ne possono essere presenti diversi tipi, non so di preciso quale sia la tua.
Comunemente sono tutti dei parassiti che solitamente parassitizzano foglie e rametti, ma che arreca danni relativamente bassi alla pianta;  forse è proprio l’inesteticità delle secrezioni cerose bianche – che sembrano cotone – a fare i danni maggiori.
Riguardo ai rimedi biologici ti consiglio di eliminare i parassiti direttamente con le mani, visto che si tatta di una sola pianta in vaso, (usando guanti se non hai piacere a farlo a mani nude) perchè è possibile che a questo punto l’insetto abbia già creato una sua corazza di protezione che lo esclude dall’azione di agenti esterni, poi per sicurezza potresti anche irrorare la chioma con un prodotto anticocciniglia che trovi descritto in questo articolo.
Siamo sicuri che farai un bel lavoro.
Buon orto!

Buon giorno
sono nato a Carrara (MS), ma adesso per ragioni lavorative vivo in Francia, a Grenoble; da qualche tempo sono in pensione e quindi ho un pò di tempo per dedicarmi al giardinaggio.
Mi piacerebbe sperimentare la coltivazione delle fave, ma che varietà mi consigliate, specialmente per evitare il problema dei “pidocchi”, cioè gli afidi?
Grazie.
(Gianfranco – Grenoble FR)

Risposta

Ciao Gianfranco
ci piace evidenziare che sia una bella cosa dedicarsi al giardinaggio, specie nell’età della pensione, momento di rilassamento per una persona.
Per la coltivazione delle fave, adesso, è il momento adatto alla semina in pieno campo, all’aperto cioè. Per la scelta della varietà, o meglio cultivar da utilizzare c’è l’imbarazzo della scelta: Aguadulce è una buona cultivar per esempio.
Riguardo al problema degli afidi ti dico che una buona pratica preventiva, per limitarne la proliferazione dell’insetto (che avviene nei mesi di maggior caldo umido: aprile, maggio e giugno) la cosa migliore è proprio la semina in questa stagione – prima dell’inverno -, in questo modo la pianta ha la capacità di crescere e indurire per tempo i suoi tessuti vegetali scoraggiando per questo l’attacco dei “pidocchi” che riescono peggio a predare le piante.
Salute e buon orto a te!

Sono una casalinga di Gerenzano,
possiedo un vaso di limone e da due giorni ho notato che ci sono delle formiche nel terreno e vedo che poi salgono anche sui rami come posso debellarle senza intaccare il limone?

Come e quando eliminare la cocciniglia?

Salve
ho della cocciniglia sulla siepe, cosa bisogna fare?
Quale è il trattamento da effettuare e in quale periodo bisogna intervenire?
Grazie
(Antonio)

Risposta

Ciao Antonio,
per eliminare la cocciniglia, che infesta la tua siepe, ti consiglio di provare il sapone di Marsiglia e l’alcol, per capire meglio come utlizzarli leggi pure questo link  rimedio naturale contro la cocciniglia. Spero che il problema non sia troppo diffuso perché se la superficie dovesse essere troppo estesa e il problema persistere dovresti passare a sistemi più invasivi come l’olio bianco.
Il periodo è adesso, fai i trattamenti la mattina presto o la sera prima di buio.
Buon lavoro!!!

Salve
ho iniziato per la prima volta ha coltivare un piccolo orticello,
da profano,
ed ho avuto anche dei buoni risultati,
sono un pensionato e vivo in provincia di Alessandria.
Ho un grosso problema con le formiche, essendo un terreno rimasto incolto per diversi anni come posso fare?
Grazie
(Mike)

Risposta

Salve Mike
Ci da soddisfazione sentirti così contento, per il tuo orto!
Le formiche però non le considererei un “grosso problema”, o meglio possono essere un fattore limitante nel caso delle semine di specie a seme piccolo in quanto esse – le formiche appunto – vanno ghiotte del seme e in poco tempo lo portano via dal terreo per farne scorta nel formicaio.
Il rimedio più sicuro è cospargere il terreno con degli appositi veleni che eliminano le formiche in poco tempo, ma Io non ti suggerirei questo rimedio velenoso diciamo.
Per questo la strada che ti consiglio di percorrere è la seguente: inizia a coltivare la tua terra, lavorandola specialmente e mettendo piante a dimora, a viverla sostanzialmente; in questo modo inizi a sconvolgere l’habitat delle formiche che sceglieranno nel tempo posti differenti dove nidificare, è un metodo lento, che funziona progressivamente con l’aumento della coltivazione del tuo orto.
Inizierei subito anche individuando ed eliminando i principali nidi – formicai –  che trovi nell’orto, vedrai che eliminate le loro dimore le formiche sono costrette a migrare in luoghi più sicuri per loro.
Buon Lavoro Mike…e tienici informati sui risultati.

Ciao!
Sono di Casina, Pisa, da poco mi sto dedicando a l’orto di mia zia dato che lei ha ormai 86 anni è non è piu in grado di mandarlo avanti da se, e per questo mi chiede una mano, per fortuna mi sto appassionando molto.

Date un occhio al terreno che ho, secondo voi cosa potrei fare? Secondo me è troppo argilloso, infatti tende a fare ristagni e poi l’ erba che c’è in torno?
Una volta coltrato e ripulito dalle radici basta???

Orto-arato-rape

Grazie

(Tommaso – Pisa)

Risposta

Ciao Tommaso
bene che ti stai appassionando, il primo passo nella direzione giusta lo hai già fatto!
Dalle foto che ci spedisci ti dico che il terreno, ben pianeggiante, anche se argilloso, mi sembra ben strutturato, di un colore marrone scuro e cioè ricco di humus, hai un buon terreno quindi.
Vedo anche che lo hai ben ripulito dalle erbe infestanti  – gramigna sostanzialmente – che ha fatto un bel tappeto uniforme, e poi lo hai anche lavorato – con una fresa, immagino.
Sei a buon punto di partenza adesso, e avrai assaporato anche quanta fatica ci vuole e ripristinare terreni invasi da erbe infestanti e non lavorati da tempo. Quindi da ora in poi, per non ritornare nell’incolto di prima e avere begli ortaggi devi investire nei lavori di piantagione e manutenzione dell’aiuola che hai ripristinato, tenendola pulita dalle erbe infestanti, settimanalmente direi, che prontamente vorranno riprendere il loro spazio.
Questo è il consiglio che ti scrivo con chiarezza; magari puoi pensare di allestire intorno alle tue aiuole una cornice di legno, da interrare per qualche centimetro, che impedisca – almeno nei primi tempi – la rimonta della gramigna, regina strisciante di tutte le infestanti, per esempio pratico dai sguardo a questo orto che ho realizzato in nord Italia.DSCN3384

Come vedi anche qui il terreno tappezzato di erba, ma sistemando così le diverse aiuole si rallenta di molto il processo di infestazione, ti lasco anche una foto di un particolare.DSCN3136

I miei complimenti Tommaso, è bellissimo il passaggio del testimone che sta facendo con te la tua Zia!
Buon orto

© 2021 Bonduelle InOrto