Il fagiolino nano è una delle tante semine da effettuare a fine aprile, quando le temperature tendono a stabilizzarsi. Le loro dimensioni contenute li rendono adatti ai piccoli spazi o alla coltivazione in vaso. Possiamo divertirci coltivando varietà di colore diverso e scegliere tra il verde, il giallo o il viola e talvolta possiamo trovarne anche di variegati come il Bobis d’Albenga!
Posizione e terreno – Le varietà nane sono più rustiche (ovvero resistono a temperature più basse) delle varietà rampicanti. Scegliamo comunque una posizione soleggiata arieggiata e protetta al tempo stesso, ovvero al riparo dai venti più forti. I fagiolini nani si possono seminare in tutti i terreni, ma preferiscono quelli più sabbiosi e ricchi di humus, ma non richiedono concimazioni eccessive.
Semina nell’orto – Si effettua a partire da fine aprile, ma si protrae fino a metà luglio. Conviene quindi fare semine a scalare (ovvero in momenti diversi) per non avere tutto il raccolto nello stesso periodo. Ricordiamoci che le temperature sotto ai 10° impediscono la germinazione dei fagiolini e uccidono i semi. Se desideriamo un raccolto precoce dovremo seminare al chiuso in semenzai e poi trapiantare all’aperto quando le temperature saranno salite.
Per seminare occorre fare dei piccoli solchi e posizionare i semi a circa 2,5-3 cm di profondità. La distanza finale tra ciascuna pianta dovrà essere di circa 15 cm, ma inizialmente potremo seminarli più fitti, anche a 5 cm l’uno dall’altro e una volta nate tutte le piante (qualora nascessero tutte) andremo a togliere le piante in eccesso per rispettare la distanza ideale. Se decidessimo di fare due file, lasceremo 60 cm tra una fila e l’altra.
Ma se abbiamo dubbi guardiamo questo filmato sulla coltivazione del fagiolino nano, dove Matteo e Giovanni ci spiegano tutti i segreti.
Semina in vaso – I fagiolini nani sono particolarmente adatti alla coltivazione in vaso, dove vanno seminati ad una profondità di 2 cm e distanti 5 cm l’uno dall’altro. Anche in vaso una volta spuntati i germogli dovremo diradarli (ovvero togliere le piantine in eccesso) fino a lasciare una pianta ogni 15 cm. In seguito i fagiolini nani non richiederanno molte cure o attenzioni, sarà sufficiente annaffiarli regolarmente e pacciamare il terreno qualora facesse troppo caldo.
Consociazioni – I fagiolini sono dei grandi ‘compagnoni’ e amano la vicinanza di molti ortaggi: cavoli, cetrioli, fragole, insalate, patate, pomodori, sedani, ma l’ideale è la santoreggia che aiuta a tenere distanti gli afidi. Meglio però evitare la compagnia di agli, cipolle e piselli!
Raccolta – I fagiolini nani danno raccolti più abbondanti di quelli rampicanti, ma occupano il terreno più a lungo. Ci sono varietà che si raccolgono in 50 giorni e altri per i quali dovremo aspettare 80 giorni, starà a noi scegliere la varietà di fagiolini più adatta alle nostre esigenze. Raccogliendo con frequenza, si favorisce una produzione continua.
Raccogliamo i fagiolini appena sono grandi a sufficienza, lasciando un pezzetto di picciolo attaccato al baccello e come vi ho appena detto: più li raccogliete e più la pianta ne produrrà! Se li lasceremo troppo a lungo sulla pianta diventeranno duri e qualitativamente peggiori.
Come avrete capito i fagiolini sono tra le semine più facili dell’orto, quindi approfittiamone e seminiamone ovunque avanzi in un piccolo spazio!
foto di Steve Wilson, Ivan Lian, nociveglia, MyNeChimKi
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