Ma mangiare i fiori si può? Non si può, si deve! Perché anche nel nostro corpo, come nel nostro orto, la biodiversità è molto importante. E allora allarghiamo il nostro raggio di azione e mangiamo tutto quello che di commestibile la natura ci offre.
In questo modo approfitteremo delle più diverse e disparate proprietà organolettiche, nutritive e medicinali che il mondo vegetale da sempre ci mette a disposizione, ma che ormai tendiamo sempre più a non utilizzare e a dimenticare.
Ma pensate che bello potersi nutrire di fiori e sviluppare anche dentro di noi un bellissimo giardino!
Sarà che amo ogni genere di piante, ma a me questa cosa mi sembra veramente straordinaria! Ecco perché mi sono finalmente decisa a parlare di fiori eduli, inizieremo piano piano, perché l’argomento è vasto, ma con il tempo approfondiremo sempre di più le varie sfaccettature che questa tematica può offrire, magari parleremo con esperti e strada facendo scopriremo insieme una parte dell’orto e del giardino del tutto nuova e inusuale.
Ho pensato che potremmo dedicare un articolo ogni tanto a questo argomento parlando dei vari fiori, magari seguendo un ordine alfabetico, per cui questa volta parleremo di Agerato Celestino, Allium, Alcea rosea, Aneto. Su queste pagine impareremo a conoscerli, coltivarli e come potremmo utilizzarli in cucina.
Agerato Celestino – Questo fiore, di un bellissimo blù elettrico, appartiene alla famiglia delle Asteraceae. I suoi fiori sono molto utilizzati nelle aiuole dei giardini, per la loro bellezza e perché sbocciamo durante tutta l’estate. La pianta è alta circa 50 cm, ma esistono anche varietà nane che non superano i 30 cm. Preferisce terreni umidi, fertili (ben concimati) e ben drenati, ama il pieno sole ma si adatta bene anche alla mezz’ombra (ma non in ombra completa altrimenti faticherà a fiorire). Visto le sue esigenze e dimensioni starà benissimo anche in vaso. Pur essendo una perenne, tende con gli anni ad allungarsi e a rovinarsi, per questo in genere viene coltivata come un’annuale e riseminata ogni anno ad aprile e maggio, direttamente a dimora, oppure in semenzaio protetto a febbraio/marzo.
Uso culinario: i fiori di agerato, dal sapore delicato e soave, possono essere usati nelle insalate, per fare gelati o yogurt, nella preparazione di pasticcini, zuppe e salse per accompagnare carni.
Allium – Tutti i fiori del genere allium sono commestibili e gustosi. In genere l’intera pianta di aglio (Allium sativum), cipolla (Allium cepa), erba cipollina (Allium schoenoprasum) e porro (Allium ampeloprasum) è commestibile! Quindi basta buttare le foglie o le parti verdi: sono veramente gustose e ricche di proprietà. Così i fiori: tutti dal sapore più delicato degli stessi bulbi o foglie, ma non per questo meno appetitosi!
Uso culinario: i fiori sono ottimi fritti in tempura (pastella), sono buoni in insalata, sono buoni per la preparazione di creme da usare poi su crostini e tartine. L’importante è che siano freschi, altrimenti meglio metterli in un vaso per fare delle magnifiche composizioni floreali, poiché seccando senza rovinarsi!
Alcea rosea (Althea rosea) – Conoscete l’ Alcea rosea o malvarosa o malvone? I suoi fiori sono splendidi nell’orto: sono piante che si fanno notare sia per bellezza che per imponenza (alcune varietà possono raggiungere anche i due metri per questo stanno molto bene sui bordi), ma dobbiamo avere l’accortezza di ripararle dai venti forti, oppure farle crescere tra canne di sostegno. I suoi fiori ricordano quelli dell’ibiscus. La fioritura che avviene tra giugno e settembre può essere di molti colori, dal bianco al rosa tenue, dal rosa acceso al rosso porpora. Il terreno più adatto è quello misto: terra da giardino, sabbia e terriccio universale da vivaio, ma tollera anche i terreni meno fertili e sassosi, ma ovviamente la fioritura sarà meno bella. Tenderà a scomparire d’inverno con le basse temperature, ma in primavera esploderà di nuovo, proprio in quel momento sarà utile aiutarlo con del compost, dell’humus di lombrico o stallatico pellettato a lenta cessione. Meglio se durante l’inverno copriremo la base della pianta con della pacciamatura con paglia o foglie. Annaffiamo l’alcea con regolarità durante la fioritura e durante i periodi di siccità. Si moltiplica per seme da aprile a giugno o per divisione dei cespi in autunno.
Uso culinario: dell’alcea o malvone si può mangiare tutto fiori, foglie, radice e gambo. E se dalla radice si ottiene un amido nutriente, con i petali dei fiori e i germogli si possono fare delle ottime tisane, oppure saranno di grande effetto se aggiunte alle insalate. Pensate che già gli antichi romani la usavano nella preparazione dei piatti, mentre in Cina è da sempre usata come pianta medicinale.
Aneto (Anethum graveolens) – Anche di questa aromatica abbiamo già parlato sulle pagine di InOrto, su come sia facile e consigliabile coltivarla nel nostro orto, ma in questa sede ci piace sottolineare come sia possibile utilizzare ogni sua parte, non solo foglie e semi, ma anche i fiori profumati e aromatici. A questo proposito abbiamo trovato un link perfetto, dettagliato e ben fatto, che illustra con cura come usare foglie, semi e fiori di aneto in cucina, dalla raccolta, alla conservazione e alle varie preparazioni di piatti.
Mi raccomando: va bene mangiare fiori, ma non tutti quelli che troviamo sui bordi delle strade o in vivaio! Accertiamoci prima, non solo della loro commestibilità, ma anche dei trattamenti che hanno subito o se sono stati esposti a fonti di inquinamento. Ovviamente quelli più sicuri sono quelli biologici, quelli coltivati da noi stessi o quelli raccolti in luoghi incontaminati!
Se non siamo dei cuochi e cucinare non è proprio il nostro forte, il modo migliore per gustare i fiori è mischiarli ad un’insalata verde e condirli a piacere. Adesso posso davvero augurarvi un buon appetito fiorito!
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