Sinceramente la chimica non è mai stata il mio forte, tuttavia credo sia indispensabile capire di quali elementi hanno bisogno le piante per vivere e capire cosa facciamo quando arricchiamo il nostro terreno con del concime. Per cui per una volta trasformiamoci in ‘piccoli chimici’ e proviamo a non spaventarci quando su una confezione di fertilizzante leggiamo NPK, che non è l’acronimo di una sostanza esplosiva e neppure di una setta segreta di ortisti anonimi, ma sono i simboli chimici di sostanze nutrienti. Vediamo quali.

I nostri ortaggi assorbono dal terreno e dall’acqua delle nostre annaffiature gli alimenti nutritivi di cui necessita. Alcuni sono molto importanti e devono essere presenti in dosi massicce (macroelementi), come azoto, fosforo, potassio. Mentre altri, pur essendo altrettanto indispensabili, sono necessari in quantità inferiori, come calcio, magnesio e zolfo.

L’uomo con le coltivazioni e le raccolte ripetute impoverisce il terreno di questi elementi, per questo è necessario restituirli attraverso le concimazioni, ridando al suolo la fertilità sottratta. Tuttavia praticando lagricoltura sinergica sembra che questo non accada, perché restituisce al suolo più di quello che toglie, ma torneremo a parlare dei pro e dei contro di questo metodo di coltivazione, magari attraverso le parole di chi la pratica più e meglio di noi.

Per il momento limitiamoci a scoprire il ruolo delle sostanze sopra elencate e cosa comporta la loro carenza o il loro eccesso.

Azoto – (simbolo chimico N) serve per favorire la crescita delle piante ed è responsabile del loro aspetto salutare. E’ necessario per tutta la stagione vegetativa, soprattutto per gli ortaggi da foglia.

Se è troppo poco: le foglie ingialliscono (soprattutto le più vecchie) e il loro verde è più spento, la crescita è rallentata. Nel pomodoro può causare l’arrossamento della pagina inferiore delle foglie.

Se è troppo: il fogliame diventa eccessivo, rigoglioso e verde acceso, a scapito delle radici, dei fiori e dei frutti, che invece rallentano la loro crescita. Troppo azoto (e quindi troppo concime) soprattutto all’inizio potrebbe bruciare le radici della pianta.

Le piogge e l’irrigazione dilavano l’azoto dal terreno, per cui se fosse troppo non c’è che da astenersi dal concimare e il problema piano piano si risolverà da solo. Ma ricordiamo che l’eccesso di azoto (ovvero di nitrati) potrebbe inquinare la falda.

Come aggiungerlo: basterà utlizzare concimi biologici, come sangue secco o cornunghia, sostanza organica decomposta o letame maturo. Ma vi ricordate che anche leguminose, con le loro radici contribuiscono a fissare l’azoto nel terreno? Ecco perché il sovescio fatto con delle leguminose può essere molto utile.

Fosforo (simbolo chimico P) favorisce la crescita delle radici, dei fiori (broccoli, cavolfiori,….), dei semi (fagioli,  piselli,….) e aumenta la resistenza della pianta alle malattie.

Se è troppo poco: le piante stentano, le foglie vecchie tendono al violaceo e la produzione cala.

Se è troppo: il fosforo in eccesso può determinare una carenza di ferro e di zinco (che solitamente si manifesta con fogliame malformato e decolarato) e anche in questo caso può andare ad inquinare i corsi di acqua.

Come aggiungerlo: possiamo trovarlo sia nella farina di ossa che nelle scorie di Thomas (residui delle lavorazioni siderurgiche), ambedue consentiti in agricoltura biologica. I fertilizzanti contenenti fosforo possono essere aggiunti direttamente nella buca d’impianto.

Vi siete appassionati alla chimica dell’orto e volete conoscere meglio tutti i benefici dei singoli elementi? Allora non vi resta che aspettare il prossimo post che concluderà questa ‘appetitosa carrellata’, perché è di questo che si nutrono i nostri ortaggi. Questo il link: elementi nutritivi dell’orto Parte 2

16 commenti
  1. Barbara
    Barbara dice:

    Buongiorno,
    inanzitutto complimenti per il sito, è davvero molto bello, vorrei aproffondire il tema su quando si usa singolarmente il potassio, l’azoto e il fosforo, ovvero sapere se esiste una tabella, dove si raccomanda l’uso di azoto, potassio, fosforo rispetto a un determinato ortaggio, esempio in questo articolo mi dice che il fosforo favorisce la crescita di fagioli, piselli ecc.
    Grazie mille

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Barbara, purtroppo al momento non dispongo di una tabella come tu mi chiedi, ma del resto è impossibile pensare di preparare un terreno particolare per ogni ortaggio. E’ vero che la patata e gli ortaggi da radice e da bulbo (cipolle, aglio, rape, ecc) amano il potassio e che sempre il potassio rende più gustosi pomodori e peperoni, che il fosforo aiuta la formazione dei frutti delle leguminose e lo zolfo le mantiene in salute, ma ricordiamoci che la migliore base di partenza è avere un terreno sano e fertile, dove ciascuno elemento sia presente. Per cui fertilizziamolo in modo naturale, aggiungendo, compost, stallatico, humus di lombrico, oppure praticando il sovescio e rettifichiamolo solo quando ce n’è effettivamente bisogno: in caso di terreno molto acido, troppo sabbioso o troppo argilloso. Con le aggiunte di fertilizzanti bisogna andarci cauti, talvolta nel tentativo di fare sempre ‘meglio’ si rischia di fare peggio.
      Comunque non mancherò (anche se ripeto non è il mio forte) di continuare a dare informazioni in questo ambito, perché anche nell’orto per potere scegliere occorre conoscere e capire. E quando hai dei dubbi scrivi e cercheremo di risolverli insieme! Un saluto e buon orto!

      Rispondi
  2. danila
    danila dice:

    Io e mio marito abbiamo nell’orto dei bellissimi pomodori, che però ormai già più di una pianta si affloscia ed in seguito muore con attaccato il frutto sano. É forse un eccesso di concimazione unita al caldo?

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Può veramente essere capitato di tutto ai tuoi pomodori: dagli agrotidi o piccoli ferretti nel terreno, che minano le radici e provocano l’appassimento della pianta, ad una virosi; da un attacco batterico ad una malattia fungina. I motivi per cui una pianta di pomodoro può afflosciarsi sono veramente molti. Certo quando fa troppo caldo non è consigliabile concimare le piante! Spero perlomeno che abbiate somministrato del concime liquido molto diluito, adatto anche alle alte temperature. Saluti!

      Rispondi
  3. MONICA
    MONICA dice:

    Buongiorno. Ho coltivato lo scorso anno con molto successo piante di pomodori in vaso sul mio balcone. Ho voluto ripetere questa esperienza così positiva anche quest’anno..ma ahimè…i fiori cadono!! ho letto che una causa potrebbe essere una dose eccessiva di azoto. Quest’anno ho concimato con l’hummus di lombrico…ricco di azoto. Potrei averne messo troppo? Ne ho messa una manciatina a vaso. Sapreste consigliarmi un rimedio per questo problema? Vi ringrazio infinitamente

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Monica, dubito che il tuo problema sia derivato dall’humus di lombrico! Utilizzato poi nella quantità descritta, lo escluderei del tutto. L’humus è veramente un ottimo fertilizzante!
      E’ probabile invece che la cascola dei fiori sia dovuta a qualche sbalzo climatico di troppo, che purtroppo (non so dove tu abiti) si sono registrati un po’ ovunque. Magari le temperature notturne sono scese troppo rispetto a quelle diurne e quindi le piante si sono stressate. La soluzione poteva essere coprire le piante con del tessuto non tessuto durante la notte! Riflettici un po’ e dimmi se questo può essere stato il problema.
      Comunque se le tue piante sono ancora in forze, vedrai che con la bella stagione le cose cambieranno!

      Rispondi
  4. Franco
    Franco dice:

    Buongiorno a tutti,
    io invece ho piantato dei bellissimi pomodori nel mio orto ma sono senza gusto,
    può essere la mancanza di qualche nutrimento?
    Grazie
    (Franco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Franco,
      complimenti che assaggi già i tuoi pomodori, li hai fatti in serra o il tuo orto è al sud italia?
      Comunque il gusto degli ortaggi, frutta, sapore del vino e olio in genere, come anche per i pomodori, dipende dalla terra e da quello che le piante con le loro radici riescono ad assumere come elementi minerali – sali appunto – che danno un sapore anzichè un altro ad una verdura. Più precisamente nel caso dei pomodori una scarsità di sapore potrebbe essere causata anche da un eccessiva irrigazione delle piante; quando il pomodoro ha i suoi frutti già formati bisognerebbe ridurre al minimo le irrigazioni per far si che il pomodoro non si gonfi d’acqua ma maturi e basta!
      Torna per il tuo caso questa spiegazione?
      Salute e buon orto!

      Rispondi
  5. maurizio
    maurizio dice:

    Buongiorno e complimenti per il sito.
    Scrivo per un consiglio, sono passessore di un terreno di circa 2 ettari, su cui ci sono 2 cavalli tutto l’anno. Mi può consigliare un fertilizzante/concime per nutrire il terreno già ricco di letame degli stessi?
    Grazie
    (Maurizio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Maurizio,
      grazie per i complimenti che ci fai, da tutto lo staff di in orto!
      Riguardo al tuo terreno ti chiedo: per quale ragione lo vuoi concimare? Se desideri aumentare la produzione di erbe spntanee per l’alimentazione dei tuoi cavalli la soluzione migliore è quella di far riposare il terreno dall’azione dei cavalli stessi – brucamento e calpestio. Per esempio potresti recintare una parte dei due ettari – es, un ettaro – per farlo pascolare alternativamente. Un anno lo fai rinnovare e l’altro anno a seguire lo fai pascolare.
      Che ne dici?
      Salute e buon orto!

      Rispondi
  6. maurizio
    maurizio dice:

    Buongiorno,

    la ragione è quella che hai intuito, cioè aumentare la crescita di erbe spontanee, visto che il letame di cavallo è ricco di azoto, fosforo e potassio, ti chiedevo se c’era un prodotto che cambiasse il ph del terreno, per favorire la crescita di qualche altra specie (scusa se sto dicendo eresie, vado x intuito). Per quanto riguarda la divisione è già così, però nella stagione secca sono costretto a lasciarli liberi di pascolare.
    Grazie
    (Maurizio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Maurizio,
      bene, mi fa piacere che ho intuito la questione.
      Per favorire la crescita delle erbe spontanee in un pascolo equino il miglior sistema non è aumentare la conimazione, o cambiarla, ma limitare, alternativamente su diversi spazi, la presenza dei cavalli che brucando le erbe e calpestando la terra limitano molto la crescita delle erbe stesse. Inoltre negli spazi di terra che decidi di mettere a riposo potresti, più che concimare, eseguire delle lavorazioni del terreno – per renderlo meno compatto – e magari anche riseminare delle specie di erba – graminacee – per arricchire il tuo pascolo.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  7. maurizio
    maurizio dice:

    Grazie Stefano,
    penso che il tuo sia l’unico consiglio utile.
    Un amico mi ha anche suggerito di buttare della calce agricola, qualcuno la conosce e può dirmi se vale la pena?
    Grazie
    (Maurizio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Maurizio,
      grazie per la fiducia, giro i tuoi complimenti anche a Nara Marrucci e tutto lo staff di in orto!
      La calce agricola che dici tu non è considerabile un nutriente del terreno ma un elemento correttivo da impiegare quando siamo in casi estremi di terreni molto acidi, se è questo il tuo caso allora può essere necessari l’impiego di calce agricola, altrimenti meglio di no.
      Facci sapere megli la questione che ti aiutiamo a risolvere il tuo eventuale problema!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  8. riccardo
    riccardo dice:

    Ciao a tutti,
    oggi a pranzo è sorta una diatriba sul tarassaco.
    Più precisamente sul sapore del tarassaco romano e quello del nord…il “romano” asserisce che ha un sapore diverso.
    E’ possibile che il sapore di una stessa specie cambi in funzione del terreno?
    (Riccardo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Riccardo,
      certamente le piante sono esseri viventi molto adattabili all’ambiente dove esse crescono e quindi anche per quanto riguarda il terreno, dal quale prelevano gli elementi minerali che danno appunto “i sali” alla pianta. Quindi la stessa specie e varietà può avere sapori differenti anche in base al terreno dove la pianta cresce.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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