Vogliamo fare un po’ di ordine tra le infinite varietà di peperoncino per cercare di capire quali sono i più adatti ai nostri gusti?
Se è la piccantezza la peculiarità su cui baseremo la nostra scelta è bene sapere che è la capsaicina contenuta nel peperoncino a determinarne il bruciore, a seconda di quanto questa sostanza è presente avremo peperoncini più o meno piccanti.
– Bacio di Satana é un peperoncino dal nome altamente evocativo, tondo e appiattito, simile ad una piccola trottola. Sono quelli che abitualmente vediamo sott’olio ripieni di acciughe, di tonno e capperi. Mediamente piccanti si possono anche seccare e sbriciolare.
– Cayenna, sono peperoncini lunghi circa 10 cm, molto piccanti e buoni. I più diffusi sono quelli verdi e rossi, seppure ne esista anche una varietà gialla. La pianta è alta circa 60 cm, è molto decorativa e adatta al vaso. Si usa per arricchire tutti i piatti che richiedono un tocco osé.
– Serrano del sol, sembrano tante fiammelle accese sulle foglie verdi. Lungo circa 8 cm, cresce su una pianta alta generalmente non più di 90 cm, sono adatti alla preparazione di salse messicane o comunque ardenti.
– Habanero (Capsicum chinense), basta la parola e il fumo inizia a uscire dalle orecchie. I frutti sono a forma di lanterna lunghi circa 2,5 cm e la pianta è alta circa 1m. Necessitano di clima caldo e hanno una maturazione più lunga di altri (circa 100 giorni). Per coloro che amano giocare con il fuoco.
Se invece è la loro capacità decorativa a determinare il vostro acquisto allora le varietà da prendere in considerazione sono altre:
– Fantasia, ha frutti che virano dal viola al giallo all’arancio e infine al rosso. E’ l’ideale per essere coltvato in contenitore è alto 45 cm e i frutti sono lunghi 2,5 cm. Mediamente piccante
– Sinfonia, è una varietà più piccola delle precedente: è alta circa 30 cm, con i frutti disposti a ciuffi e anche in questo caso nel corso della maturazione i frutti mutano di colore. Varietà precoce che matura a fine giugno.
– Lingua di fuoco, questa al contrario della precedente, matura tardivamente, ovvero a settembre. I peperoncini sono rosso scarlatto e molto piccanti. Non più alta di 20 cm è ideale per le bordure basse.
– Violetta, indicata per chi ama il fogliame originale: questa varietà ha foglie verde-blù e frutti piccolissimi, inizialmente molto scuri (blù quasi neri) diventano poi rossi una volta maturi, ma soprattutto piccantissimi.
Ma la cosa più importante è che tutte queste varietà estremamente decorative sono anche commestibili! Belli, buoni e focosi: come rinunciarvi!
Le tipologie di peperoncino sono tuttavia innumerevoli ed io ho potuto citarne soltanto alcune. Quindi se volete approfondire visitate il sito dell’Accademia del peperoncino e sotto la voce semi potrete vedere la foto di tutte le varietà e dove eventualmente poterle trovare.
Ho piantato un Habanero rosso in un vaso da 35; nonostante la terra sia ben concimata, non credo arriverà neanche a 60- 70 cm, forse a causa del fatto che, seguendo il consiglio del produttore, non ho provveduto a togliere tutti i germogli ascellari. Il risultato è che la pianta è proprio un bel cespuglio, ma è quasi più largo che alto: l’anno prossimo proverò a togliere i germogli e vedrò cosa succede
Ciao Lelio, l’altezza può variare molto a seconda della temperatura, del terreno, ecc. quindi non mi lamenterei dei 60-70 cm che forse raggiungerà la tua pianta. Comunque se l’anno prossimo provi a ‘sfemminellare’, mi piacerebbe sapere quale differenza registrerai!
L’anno prossimo te lo farò sapere volentieri, sempre che sopravviva ai peperoncini, che dovrebbero essere veramente piccanti; fino a pochi anni fa l’habanero rosso deteneva il record mondiale. Penso che proverò anche la risemina, sperando che non vi sia ibridazione.
Grazie Lelio 😀
Prime impressioni sull’Habanero: i germogli ascellari vanno tolti; se non proprio tutti, lasciarne massimo due a partire almeno dalla quarta/quinta foglia; a causa della sua vigoria la pianta ha avuto uno sviluppo molto disordinato: immagina che dai getti laterali si sono sviluppati a loro volta dei piccoli rami.
Le esigenze in fatto di temperatura sono molto elevate: dopo aver allegato i primi due frutti non vi sono state allegagioni per almeno 10-12 giorni; qui in Sicilia, dopo una settimana di bel tempo a metà Maggio, dal 20-22 abbiamo avuto un calo delle temperature, sopratutto notturne, che scendevano regolarmente intorno ai 15 gradi: mi è bastato far pernottare la pianta all’interno per vedere nuovi frutti.
Fantastico Lelio! Le tue informazioni sono precise ed efficaci, ma soprattutto utilissime per tutti quelli che hanno la passione dei peperoncini (che sono molti)! Ciao e grazie
Aggiornamento sul mio Habanero: dopo aver prodotto alcuni nuovi frutti la pianta non ne ha allegato nessuno dal 10 di giugno sino ai primi di agosto: da allora in poi le allegagioni sono state abbondanti (vi saranno una 40 di nuovi frutti). Da informazioni che ho reperito sembra normale: la pianta in pieno giugno- luglio allega con difficoltà, almeno alle mie latitudini. Comunque ora sembra essersi riscattata alla grande, sperando che porti a maturazione i frutti.
Alla grande Lelio! E grazie ancora per le tue utilissime condivisioni! 😀
Volevo informarvi sugli sviluppi del mio Habanero; sono veramente contento di come è andata: la pianta ha fatto una quantità impressionante di frutti, per complessivi 3 kg!
Ha iniziato leggermente tardi a produrre regolarmente, ma ha dato frutti fino a dicembre, certo aiutata dal clima della mia Sicilia; ho cercato informazioni ed ho appreso che questa sembra essere un’eccezione, almeno in vaso.
Ho notato che i capsicum Chinense (specie cui appartiene l’Habanero) hanno un ciclo di maturazione più lungo, per cui in climi meno favorevoli bisogna avere le piantine già trapiantate e pronte in aprile e metterle fuori solo quando non c’è più rischio che le minime scendano sotto i 15° , o provvedersi di una serra fredda per anticipare l’uscita; vogliono concimazioni abbastanza abbondati e regolari ed hanno un discreto bisogno di calcio: il mio, dopo due raccolti perfetti, ha cominciato a mostrare qualche piccola crepa sui frutti: è bastato dargli un concime integratore a base di calcio ed è andato tutto a posto; richiedono vasi abbastanza grandi, diciamo almeno 16-18 litri; richiedono innaffiature frequenti, pena il veloce appassimento delle foglie, ma temono i ristagni di acqua.
Sto provando a svernarlo: ho letto che può farcela se le temperature non scendono sotto i 12 gradi e le condizioni di luce sono sufficienti; finora sembra andar bene, vi farò sapere anche su questo!
Grazie della tua condivisione Lelio! Adesso quando qualcuno vorrà sapere qualcosa sull’Habanero, farò senz’altro riferimento a questa mail e alla tua esperienza! Non mi stanco mai di ripeterlo: lo scambio di esperienze sono la vera ricchezza dei blog! A presto Lelio 🙂