Quest’anno le albicocche erano tantissime. Potevamo mangiarne in quantità smodata, regalarle a destra e a manca, ma restavano comunque troppe.
Per fronteggiare ‘l’emergenza da eccesso’ ho prima riempito qualche vasetto di marmellata e poi, sopraffatta dal caldo e dalla pigrizia, mi sono convinta ad una pratica più facile e veloce: l’essiccazione.
Ecco come procedere per avere una riserva di vitamina A (di cui le albicocche sono ricche) per tutto l’inverno.
Selezione – Scegliere i frutti giunti a perfetta maturazione, ma la cui polpa risulta ancora soda. Considerate che durante l’essiccazione l’albicocca perderà di volume, quindi quelle grosse in seguito faranno più bella figura.
Preparazione – Lavatele, asciugatele bene e snocciolatele. La cosa migliore è praticare un taglio su di un lato da cui fare uscire il nocciolo o tagliarle direttamente a metà. Disponetele su dei graticci o delle griglie, inizialmente ponete verso l’alto la parte tagliata in modo che il succo non sgoccioli via tutto e solo in un secondo tempo le girerete di tanto in tanto.
Essiccazione – Si possono mettere sia al sole che in luogo ben aerato, oppure metterle nel forno appena caldo (50°) finché la pelle comincia a raggrinzirsi, e poi aumentare la temperatura portandola a 65° fino a quando non otterremo il risultato prefissato, che per me è quello delle albicocche secche acquistate in quei bellissimi banchi iper-colorati di frutta secca durante il periodo natalizio.
Conservazione – Se le fate essiccare all’aria copritele con della tela per evitare che possano riempirsi di polvere; se invece avete optato per il forno, una volta finita l’operazione, fatele raffreddare a temperatura ambiente per circa 12 ore, sempre coperte con della tela, e poi conservatele in dei barattoli di vetro.
Il risultato è stato così soddisfacente che a fine agosto proverò anche con i fichi, naturalmente se il raccolto sarà altrettanto abbondante.
Il procedimento per l’essiccazione dei fichi ha però delle varianti:
– non vanno lavati ma solo strofinati con panno umido,
– possono essere lasciati interi o aperti su un lato e appiattiti con le dita in modo che il lati del taglio combacino,
– vanno fatti essiccare preferibilmente al sole o all’aria (l’alternativa è sempre il forno),
– è meglio conservarli in scatole di cartone o in sacchetti di carta o di tela da tenere in luogo asciutto e aerato.
Ciao Nara,
innanzitutto grazie per aver condiviso la tua esperienza.Delucidazione chiarissima,ma vorrei aggiungere un piccolo particolare
di gusto…il sapore dei fichi essiccati al forno è totalmente diverso da quello dei fichi essiccati al sole(che risultano decisamente più gustosi) la differenza viene data dalla perdita,in parte,degli zuccheri e dall’effetto caramello al momento della cottura,alterandone irrimediabilmente il sapore.Il metodo sole rimane quello più sicuro.Se proprio volete usare il forno,deve essere esclusivamente per la disinfettazione del prodotto,ovviamente dopo la naturale essiccazione, i gradi del forno non devono superare i 45 e i 10 minuti di processo.
Grazie ancora a Nara
Non vedevo l’ora che qualcuno consigliasse invece di farsi consigliare! Dopo il tuo suggerimento avrò un motivo in più per starmene lontano dal forno per essiccare i fichi. Lo scambio di pensieri ed esperienze è l’ambizione di ogni blog, per cui grazie a te Claudio!
Ciao Nara,
il tuo sito e’ interessantissimo! Tu hai provato l’essiccasione in forno? Quanto tempo, orientantivamente ti ci e’ voluto?
Grazie
Ciao Monica, grazie per complimenti, che fanno bene all’umore e allo spirito! L’essiccazione in forno è piuttosto lunga, può durare molte ore (dalle 4 alle 10). Alcuni fanno l’essiccazione in forno a più riprese: due ore un giorno, due ore il giorno, fino al raggiungimento del risultato voluto. Ti linko questo articolo sulla essiccazione della frutta che mi sembra molto ‘azzeccato’.
Normalmente io le essicco al sole, ma talvolta mi è successo di usare la tecnica mista: un paio di giorni stese al sole ben caldo coperte da una garza e poi (siccome il tempo si era guastato) in forno, con la ventola accesa, per portare l’essiccazione al punto desiderato. Comunque il tempo varia anche in base al tipo di albicocca e alla sua ‘succosità’.
Un saluto e a presto!
Una domanda: come fare a tener lontane le formiche durante l’essiccazione? Io di solito quando essicco i pomodori metto una retina tipo zanzariera, ma immagino che con il dolce dei fichi ne arriverebbero molte di più. Qualche idea?
Ciao Daniela, in genere metto i fichi sua una stuoia di canne e legno e la posiziono su una parte di tetto facilmente raggiungibile e con questo sistema, fino ad oggi, mi sono sempre salvata dal flagello formiche! Però non tutti possiedono un luogo a prova di formiche, quindi la tua osservazione è giusta e il tuo suggerimento riguardo all’impiego della rete è senz’altro utile. E se per rafforzare ‘l’ostacolo rete’ circondassimo l’area di essiccazione con del nastro adesivo da pacchi messo al contrario?
In ogni caso ti linko un paio di articoli che potrebbero aiutarti: 10 rimedi contro le formiche, consigli naturali contro le formiche.
Ciao Nara,
scusa se uso questa pagina per scriverti, ma non vedo come posso contattarti. Mi piacerebbe dare un contributo al blog con le mie piccole esperienze e condividere le passioni di ognuno. Per creare un post, dove posso dettagliare un argomento, come devo fare?
Grazie mille
Caro Claudio, puoi usare questi commenti quanto vuoi e come vuoi per dare maggiori informazioni e approfondimenti. Se invece vuoi scrivere un post su un nuovo argomento (e quindi non solo un commento) puoi usare il modulo ‘invia una domanda’, anche se domanda non è, dopodiché penserò io a pubblicarlo e se hai anche delle foto, ti spiegherò come farmele avere. Se fossero in molti quelli come te potremmo pensare di fare una finestra ‘invia un consiglio’, dove tutti possono raccontare le esperienze che più gli stanno a cuore. Insomma accetto suggerimenti in proposito. Ciao!!!
Ok grazie mille.
Oggi ho scritto il mio nuovo argomento in ‘invia una domanda’ spero possa essere stato di aiuto.
Volevo porgerti una domanda….ma si potrebbe legare ai post sugli ortaggi coltivati in casa delle ricette di cucina inerenti all’argomento?
Sarebbe bellissimo unire il sapore dei frutti della terra con la passione per la cucina.
Grazie,grazie,grazie!
Caro Claudio, ho ricevuto il tuo consiglio su come effettuare una margotta e lo pubblicherò proprio tra i ‘consigli’, ma questa volta sari tu a darlo e non io! E’ meglio comunque se gli argomenti che invii sono più inerenti all’argomento orto e meglio ancora se parlano di esperienze personali. Quanto alla ricette puoi scriverle come commento agli articoli che pubblico, se sono pertinenti ed interessanti. Grazie per la collaborazione. Salutissimi
Ciao Nara 🙂 bell’articolo, io ho essiccato le albicocche con l’essiccatore e le mie albicocche sono venute tanto scure 🙁 davvero un pessimo aspetto 🙁 secondo te cosa è accaduto?
Ciao Sara! Grazie per i complimenti sempre graditissimi!!! Cosa può essere accaduto? Per prima cosa occorre sapere che la frutta non trattata tende in genere ad assumere una colorazione più scura. Ma se oltre ad un colore molto scuro, il tempo di essiccazione è stato lungo, difficile e il risultato non ottimale, la causa di tale inconveniente è senz’altro l’eccessivo grado di maturazione della frutta. L’anno prossimo ricorda di raccogliere la frutta un poco prima…
Un saluto e a presto!
Bell articolo davvero!
Io essiccavo un po di tutto al sole che per me,checché ne dicano vegani e crudisti,rimane il sistema migliore in quanto i raggi uvb distruggono batteri e spore varie.
Essiccavo anche la carne,dico essiccavo perché negli ultimi 5 anni qui in veneto le estati sono diventate estremamente piovose, quindi mi sono dovuto attendere ed acquistare un essiccatore.
Ora essicco tutto là apparte qualche prodotto di rapida essiccazione tipo peperoncini che li essicco all’aria;
purtroppo ne con forno ne con essiccatore si hanno i risultati che si hanno col sole e neppure riesco a gestire tutta la sovraproduzione del mio orto ma meglio di niente.
(Davide – Veneto)
Ciao Davide
Grazie per la tua testimonianza…e apprezzamento!
A presto
Buongiorno!
Leggendo questo articolo mi sono convinta nel provare ad essiccare le albicocche al sole. Siccome è la prima volta chiedo… com’è faccio a capire quando sono essiccate al punto giusto?
È sufficiente un pomeriggio o più giorni.
La notte possono rimanere fuori se sono coperte con un telo?
Grazie mille.
(Lory)
Ciao Lory,
l’essiccazione della frutta è un processo lento e delicato, specialmente quella fatta in condizioni atmosferiche naturali, e cioè affidandosi solo al sole e all’aria. Il frutto infatti non deve seccarsi completamente e velocemente ma deve perdere umidità progressivamente facendo così rimanere quella quantità d’acqua giusta – e zuccheri – che sarà il gusto poi della frutta.
Quindi ci vorrano certo più giornate al sole e all’aria; per evitare poi attacchi di insetti predatori – vespe, calabroni ecc.. – dovrai riparare i frutti con una rete fine. La notte è necessario che non si bagnino con l’eventuale umidità atmosferica.
Hai mai pensato a comprare un essiccatore artificiale?
Salute e buon orto.