Il Goumi: un Eleagno molto particolare

Verso novembre inoltrato il Goumi, albero ancora poco conosciuto, si riempie di piccoli frutti rossi commestibili.Ho preso questo arbusto tanti anni fa da Vivai Belfiore. Non lo conoscevo bene, ma si è rivelato essere una pianta straordinaria.

Il Goumi del Giappone, Eleagnus umbellatus, è un arbusto originario dell’Est Asiatico.

Appartiene alla famiglia delle Elaeagnaceae, la stessa dei tanti eleagni usati per il loro fogliame decorativo. ( Eleagnus ebbingei, Eleagnus x ebbingei)

A differenza di altri Eleagni, il Goumi possiede un portamento quasi simile ad un albero. Infatti riesce a raggiungere i 3-4 metri di altezza.

Si tratta di un arbusto/albero molto rustico e resistente. Il suo portamento, se non potato, appare spesso disordinato e buffo. I rami tendono ad inarcarsi e a creare un effetto quasi “piangente”.

Le foglie sono lanceolate e caducifoglie. La cosa che più mi piace del suo fogliame è il colore. La pagina superiore infatti, presenta una colorazione verde chiaro che però a primavera regala un tono diverso, quasi grigio. Questo colore è dovuto alla presenza di macchioline grigie che appaiono sulla foglia al suo primo sviluppo. (appariranno in seguito anche sui frutti)

A primavera dopo la comparsa delle foglie,appaiono anche i fiori. Minuscoli e raggruppati singolarmente in gruppi di circa 6 fiori. La loro forma a campanella non ci aiuta a vederne il colore che tende al giallastro. Vi assicuro, però, che quando fiorisce si sente. Un odore dolciastro invade il giardino, e non ne approfittiamo solo noi. Si tratta infatti di una fioritura particolarmente mellifera. Le api ne vanno ghiotte!

Durante l’estate appaiono i piccoli frutti, vedi e ricoperti di macchioline bianche. Ed ecco che a novembre si tingono prima di arancione per poi diventare rossi a maturazione.

Se sono riuscita a coltivarlo nella mia terra, ci potete riuscire anche voi!

Ho scoperto infatti, che il Goumi è un albero che si adatta a qualsiasi tipo di terreno.

Ovviamente predilige un certo tipo di terreno : acido e fertile. Ma ha una versatilità talmente alta che è capace di svilupparsi nei terreni sabbiosi di mare, come nei terreni di alta quota in montagna. L’esemplare che ho piantato in giardino, ad esempio, è situato in un terreno argilloso e calcareo. Vi assicuro che sta benissimo!

Il goumi ha anche una particolarità. E’ una pianta azotofissatrice. Le sue foglie infatti, sono capaci di immagazzinare l’azoto dell’aria, ed immagazzinarlo nelle radici. Questo lo rende un arbusto facilmente adattabile a tutto tipo di terreno, e riesce così a fertilizzarlo.

Ricchi di Omega3, i frutti nascondono proprietà benefiche.

Verso fine estate cominciano ad apparire i frutti. Sono piccoli e verdi.

Ma nel mese di settembre si macchiano piano piano di arancione, sino a divenire rossi per novembre inoltrato. Il loro sapore è insolito, si intrecciano acidità e dolcezza. Ma uno tira l’altro. Seppur piccoli, questi frutti sono delle bombe di vitamina C. Contengono poi sali minerali ed hanno una considerevole quantità di zuccheri con 5% di proteine. I frutti sono ricchi anche di licopene, che li rende fortemente antiossidanti ( 20 volte più del pomodoro).

Goumi Frutto_InOrto

Qualità unica per questi piccoli frutti: contengono acidi grassi essenziali (Omega3, Omega6). Sono elementi che il corpo umano non è capace di sintetizzare da altre sostanze, e che quindi può assumere solo da alimenti che lo contengono naturalmente.

La conservazione di questi frutti non è tanto facile. Freschi possono resistere una settimana circa e rigorosamente in frigo. Molto facile è la marmellata. Ci permette di mantenere certe proprietà e si conserva bene.

Piccole accortezze per un arbusto rustico

Consiglio di comprare una pianta giovane. La produzione da seme è un pò lunga nei tempi.

Essendo un arbusto di facile coltivazione, non richiede tante attenzioni particolari. Consiglio un’esposizione in pieno sole, dove darà il suo meglio. Non teme il freddo, arriva anche a tollerare temperature a -20°C, e non teme i venti freddi. E anche capace di tollerare periodi di siccità estrema. 

Necessita però di un attenzione particolare nel primo periodo di attecchimento radicale. Annaffiamolo con cura almeno il primo anno. 

Se desideriamo che cresca in modo “ordinato”, consiglio una potatura di contenimento invernale. Eliminiamo i rami vecchi e cerchiamo di sfoltire la chioma. Evitiamo di tagliare la punta dei rami, questo potrebbe causare la morte del ramo stesso.

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