Semine e talee nell’orto-giardino di fine estate
Nei giorni di fine estate si raccolgono i semi per la primavera e si fanno talee per ottenere nuove piante. Si ripulisce e si organizza l’orto e il giardino autunnale.
Tempo qualche giorno e dopo dovrò passare all’azione. Mi sono ripromessa che tra quindici giorni gli ortaggi autunnali dovranno trovare il loro posto: cavoli neri, cavoli frascone, cavoli verza, cavoli cappucci, scarole, radicchi, bietole, carote, porri, lattughe, cipolle, spinaci e prezzemolo. Solo le cime di rapa sono già riuscite ad accaparrarsi una piccola parcella e se tutto va bene nel giro di poco tempo potrò raccogliere le prime e a scalare ne avrò a sufficienza per tutto l’inverno.
Settembre significa anche semi, semine e talee. Ho tolto dall’orto i girasoli ormai secchi e maturi e ne sto raccogliendo i semi, così sto facendo anche con il basilico e la Sideritis syriaca, meglio conosciuta come tè di montagna, della forza e della salute. Faccio scorta di semi per la primavera. I semi di girasole in esubero li impiegherò per ottenere dei germogli ipervitaminici da mescolare alle insalate.
In questo periodo dovunque si vada, che sia per campi che per giardini, si torna a casa con le tasche gonfie, c’è sempre una capsula matura, un fiore diventato frutto che custodisce una futura pianta, oppure una mano amica pronta a donarti una pianta rara, un ortaggio caro, un fiore indimenticabile.
E che dire delle talee? Questo è davvero un buon momento se vogliamo riprodurre le aromatiche, dividere i cespi diventati troppo grossi, ripulire e moltiplicare rosmarini, allori e salvie. Se poi dall’orto ci spostiamo in giardino ecco che il numero delle talee da fare aumenta considerevolmente: rose, gerani, eriche, garofani, edere, ecc…
In settembre possiamo fare qualcosa anche per le bulbose e le rizomatose che si sono troppo accestite e chiedono maggiore spazio: separiamole e creiamo nuove piante di agapanti, iris, Kniphofie, ecc…
Il lavoro non manca mai nell’orto e nel giardino settembrino, soprattutto se teniamo conto che il cambiamento climatico ha spostato all’autunnno molti lavori prima estivi o primaverili. Ma questo è un argomento che merita un’accurata riflessione e forse anche un post dedicato.
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