Del topinambur, come di molte altre piante familiari all’orto, ho già scritto su questo blog. Tuttavia questa volta voglio raccontarvi come sono arrivata ad avere un raccolto sorprendente, da un solo tubero di topinambur, piantato là, un po’ per caso, nel bel mezzo del mio orto-giardino, che è ancora ‘tutto da fare’, avendo cambiato casa da poco.
Il topinambur è arrivato, insieme a Stefano, l’amico che mi dà una mano in giardino, all’inizio della primavera scorsa. “Ho qualche Topinambur di troppo – ha detto – Li vuoi? Dove possiamo metterli?”. Io, che dalla mia terra non mando via nessuno, neanche l’erba più infestante, mi sono guardata intorno un po’ smarrita. In quel marasma, che è il mio giardino in divenire, nessuna pianta sa ancora dove stare, per questo quando devo trovare posto ad un nuovo arrivato, vengo assalita da un leggero sgomento.
Ci ho pensato dieci minuti e poi mi sono lanciata. “Uno lo mettiamo laggiù in ombra, di fianco alla compostiera, dove ha una rete dietro a cui appoggiarsi, e un altro lo mettiamo più vicino a casa, in pieno sole, dove poi metterò anche qualche ortaggio. Così vediamo quali dei due ci darà più soddisfazione. Poi l’anno prossimo, nel caso, li spostiamo”.
So che il topinambur ha bisogno di sole per crescere al meglio, ma talvolta cerco di adattare delle pianta alle zone in ombra, che sono sempre più difficili da riempire. So anche che i topinambur si sviluppano molto in verticale e se si trovano bene, possono raggiungere anche i due metri di altezza, per questo mi preoccupavo di dare loro un sostegno. Una volta messi i tuberi in terra, alla profondità di circa 15 cm, abbiamo messo del cippato di ramaglie fresche a coprire la terra fresca, un pezzetto di canna di bambù per segnalare che quel posto era occupato, e non li abbiamo più toccati.
A proposito di cippato, se avete spesso delle potature da smaltire, vi consiglio vivamente l’acquisto di un biotrituratore, che vi aiuterà a trasformare in preziosa pacciamatura, tutte le ramaglie e i rami di piccole dimensioni, che in questo modo vengono riutilizzati e restituiti alla terra. Se vi sembra che il costo sia troppo elevato, potete sempre fare come me, che l’ho acquistato in comproprietà con Stefano.
Quanto al topinambur, la pianta posizionata in pieno sole è stata più fortunata: è diventata grande e rigogliosa e siccome ha goduto della compagnia di alcune piante di zucchine, ha ricevuto anche più acqua. L’unica suo punto debole, era la troppa appariscenza, che veniva criticata dalla mia famiglia, perché fuori luogo. Ma non si può sempre accontentare tutti! Di dimensioni più ridotte la pianta in ombra, che è fiorita a stento e sembrava il brutto anatroccolo.
Arrivato l’inverno la parte aerea del topinambur si è seccata e avrei dovuto estrarre i tuberi, ma come al solito ho tardato. Finché, un paio di settimane fa, mi sono decisa a fare la raccolta per poterli finalmente cucinare. Bisogna tirarli fuori dal terreno con delicatezza, come facciamo con le patate, facendo attenzione, se usiamo degli attrezzi, a non affettarli prima del previsto. La sorpresa è stata incredibile, perché erano tantissimi ed enormi: non solo avevo di che mangiare per tutta la primavera, ma ne avevo a sufficienza per riseminarli in ogni angolo.
Al momento sto facendo vellutate di topinambur, frittata di topinambur, risotto di topinambur, pasta ai topinambur, ci manca solo che faccia la torta di topinambur! 😀
Alcuni esemplari pieni di ‘occhi’ pronti a germogliare, li ho invece rimessi in terra, traslocandoli altrove, così nessuno si lamenterà più della loro ‘eccessiva’ presenza. Ma sono convinta che non tarderanno e rispuntare anche nel vecchio posto, perché è difficile toglierli completamente e diventano facilmente invasivi. Riflettete su questo, quando li posizionerete nel vostro orto…oppure avete deciso di coltivare dei topinambur in un vaso?
Buonasera, qualche giorno fa ho comprato i topinambour al mercato, sono buonissimi e mi piacerebbe sapere se quelli acquistati possono essere utilizzati per riprodurli in vaso, sul balcone di casa e come fare.
Ho provato a inviare una domanda dal sito, ma il link delle domande non funziona. Sul sito non ho trovato nemmeno una mail per scrivervi. Ho invece scritto sulla pagina fb li mi avete risposto subito, grazie!
Giulia
Cara Giulia, quelli acquistati possono essere tranquillamente utilizzati per fare nuove piante, sempre che non siano stati trattati per non germogliare, ma spero di no! Guarda che il tubero prescelto abbia degli ‘occhi’, da cui spunterà il germoglio, ma se scegli um tubero di almeno 10 cm. sarà difficilissimo che non ne abbia almeno due o tre. Non ti resta che metterlo in un vaso (almeno di 30 cm di diametro per ogni tubero) a una profondità di 10/15 cm. Metti un po’ di argilla espansa sul fondo per fare drenare l’acqua e sopra del buon terriccio, annaffialo regolarmente ogni volta che la terrà sarà secca e senza fare ristagnare l’acqua nel sottovaso troppo a lungo.
Sarà più facile di quello che credi. In autunno fiorirà.
Quando la pianta con l’inverno seccherà, potrai estrarre i tuberi dal vaso, mangiare quelli che ti occorrono e ripiantare in un nuovo vaso quelli che vorrai riprodurre! Ciao e facci sapere come andrà il raccolto 🙂
Buonasera Giulia,
I topinambour sono certamente buoni..un sapore unico, fra patate e carciofo!
Per riprodurre la pianta in balcone basta che tu prenda un vaso e trapianti uno o due tuberi sotto uno strato di terra di 3 cm…vedrai che in breve tempo spunteranno foglioline verdi…
Annaffia regolarmente durante tutta l’estate e verso settembre potrai avere una bella fioritura gialla tipica della pianta…a fine inverno potrai scavare per raccogliere nuovi tuberi e quindi ricominciare il ciclo da capo!
Salute e buon orto.
Ciao, ma quindi, quale periodo scegliere per impiantare i topinambour?
Grazie,
(Maria)
Ciao Maria,
la coltivazione del topinambour – consulta il link al sito – è una vera soddisfazione!
La semina dei tuberi ti suggeriamo di farla a fine inverno, febbraio circa.
Salute e buon orto.