Estate è tempo di raccolta! Ma nell’orto si è previdenti e quando raccogliamo dobbiamo già pensare alle semine future e destinare una parte del raccolto alla conservazione dei semi. Adesso è molto di moda fare da soli i propri semi e in ogni angolo d’Italia le fiere e le mostre di scambio semi si moltiplicano sempre più, ma è una moda molto intelligente perché oltre a risparmiare e ottenere sementi a costo zero, possiamo in questo modo conservare e tramandare gli ortaggi tipici di una determinata zona, coltivare quelli più adatti al nostro territorio e contribuire così alla cosiddetta biodiversità!
Tutti gli ortaggi vanno a seme anche quelli a foglia, come il basilico, gli spinaci e la bietola, dovremo solo avere la pazienza di aspettare che si sviluppi il fiore e poi di conseguenza il seme. Lasciamo alle piante più belle, sane e vigorose questo compito. Quando il seme matura e secca, dovremo attendere ancora una decina di giorni prima di passare alla raccolta, che effettueremo nelle ore più calde della giornata.
Luglio è il momento ideale per la selezione e conservazione dei semi di pomodori. Se ne abbiamo di tipici, di molto buoni e resistenti alle malattie, di rari o antichi, magari ottenuti proprio grazie a uno scambio di semi, dovremo avere cura di raccoglierli, selezionarli e conservarli. Dovremo aspettare che maturino bene quelli individuati come i più vigorosi e sani. Una volta raccolto il frutto lo apriremo a metà e verseremo in un piatto i semi con tutta la loro gelatina. A quel punto, prima di lavarli, dovremo attendere dalle 6 alle 24 ore che la gelatina fermenti, facendo però attenzione che non si crei della muffa. Una volta che il seme si staccherà facilmente dalla gelatina sarà arrivato il momento di mettere i semi in un colino e sciacquarli sotto l’acqua corrente, per poi successivamente metterli al sole ad asciugare. Oppure facciamo come in questo video che ci offre un modo chiaro e semplice di come procedere per raccogliere e selezionare i semi di pomodoro.
E’ molto più facile per i peperoni e i peperoncini: basterà lavare i semi e lasciarli su un setaccio ad asciugare. Attenzione però a non maneggiare i semi dei peperoncini a mani nude, potreste rimanere scottati…
I semi delle leguminose (fagioli, fave, ceci, piselli, ecc…) si lasciano seccare sulla pianta, si sgusciano e si conservano in vasetti di vetro con coperchio ermetico per evitare gli attacchi del temibile tonchio che li rende inutilizzabili. Potrebbe essere di aiuto spolverare i semi con litotamnio (20 gr per un kg di semi)
Quanto alla conservazione dei semi di zucca abbiamo fatto un video con Matteo e Giovanni che spiega perfettamente come conservare le zucche e ottenere i semi.
Una volta terminata la selezione non dimentichiamo di scrivere sulle buste o i barattoli di conservazione la varietà dell’ortaggio e la data di raccolta, perché con gli anni diminuisce progressivamente la capacità di germinazione ed è meglio non andare mai oltre i tre anni di invecchiamento.
Certo è molto più comodo acquistare bustine di semi, ma se abbiamo tempo e curiosità credo che valga proprio la pena introdursi piano piano alla pratica delle sementi ‘home-made’ 🙂
Se volete qualche indirizzo utile per scambiare semi o trovarne di veramente particolari, rari o antichi segnatevi i nomi di queste associazioni Seed Vicious , A.Di.P.A. e Amici dell’orto 2
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