Tra tutte le aromatiche il dragoncello (Artemisia dracunculus) non è certo il più conosciuto, eppure ha molte virtù terapeutiche: stimola l’appetito, aiuta la digestione e allieva i disturbi di aerofagia e meteorismo. Il suo sapore intenso e piccante viene usato in cucina per insaporire arrosti, pesce e insalate oppure viene aggiunto ai ripieni di carne e verdure o per aromatizzare le salse.
Terreno e posizione – Finalmente una pianta che ama anche la mezz’ombra! Il dragoncello soffre il sole eccessivo soprattutto se esposto a Sud, in questo caso andrebbe ombreggiato oppure conviene trovare per ‘lui’ una posizione luminosa, con alcune ore di sole, ma riparato dai raggi violenti delle ore più calde perché potrebbero bruciare le sue foglie. Allo stesso tempo non sopporta neppure il freddo intenso, per cui nelle zone con inverni rigidi, andrebbe sistemato lungo un muro o in zone riparate e a fine stagione, dopo avere tagliato la parte aerea della pianta, conviene proteggere le sue radici con uno strato di paglia o altro materiale pacciamante.
Semina e moltiplicazione – Sia in vaso che in terra prepariamo per il dragoncello un terreno fertile, leggermente sabbioso e ben drenato. Teme i ristagni d’ acqua e andrà annaffiato soltanto quando la terra sarà asciutta. Le concimazioni, a base di compost o concime organico, dovranno essere scarse, perché se eccessive tolgono aroma alle foglie. Tuttavia ogni tre anni conviene rinnovare la pianta perché tende ad invecchiare precocemente e le sue foglie perdono con gli anni molto del loro inconfondibile sapore.
Il dragoncello si semina generalmente in primavera, ma non è così facile a germinare, per cui inizialmente è preferibile comprare una piccola pianta in vivaio e successivamente riprodurre il dragoncello per stolone radicale (prelevando dalla base un piccolo ramoscello con le radici) o per talea. Se lo coltiveremo in vaso sarà sufficiente un contenitore largo circa 18 cm. Se semineremo più piante lasciamo tra loro uno spazio di circa 30-40 cm.
Consociazione – Se avete una zona destinata alle aromatiche vi consigliamo di posizionare il dragoncello vicino al levistico: sono un’accoppiata perfetta e hanno più o meno le stesse esigenze!
Raccolta e impiego – A partire da giungo si raccolgono le foglie e i getti più teneri, che si possono anche surgelare, mentre essiccate le foglie del dragoncello tendono a perdere il loro aroma. La cosa migliore è consumarle fresche oppure conservare i rametti raccolti in olio o in aceto. L’aceto di dragoncello è veramente ottimo: delizioso e piccante!
foto di Jasmine&Roses, di Zeb Bakes e di Melanie J Watts da flickr
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