L’inverno è il momento migliore per prendersi cura degli alberi da frutto se vogliamo evitare che in primavera vengano attaccati da funghi e parassiti. Quindi armiamoci di spazzola e pompa irroratrice e passiamo all’attacco. La spazzola dovrà essere molto dura o di ferro perché servirà a ‘strigliare’ i tronchi dei nostri alberi uno a uno, nel tentativo di fare cadere insieme alla vecchia corteccia anche le larve e le uova dei parassiti che svernano nelle fessure dei tronchi.
I più scrupolosi faranno un lavoro ‘certosino’, cercando il nemico con la lente d’ingrandimento in ogni crepa o forellino, ma anche senza spingersi a tanto, cerchiamo di dare una bella ripulita al tronco e ai rami più grandi, togliendo muffe, funghi a ’mensola’ e funghi chiodini alla base della pianta se si sono formati, perché vanno ad intaccare il legno causando il veloce deperimento della pianta, strappiamo poi edere e piante rampicanti che potrebbero colonizzare il tronco dell’albero portando parassiti e funghi.
Una volta ripulito tutto, disinfettiamo la corteccia con una bella spruzzata di poltiglia bordolese e se la pianta presentasse delle ferite provvediamo a chiuderle con del mastice specifico per alberi da frutto. La bottiglia bordolese si passa almeno due volte l’anno: alla caduta delle foglie e alla fine dell’inverno perché difende le piante dagli insetti dannosi e dalle malattie fungine. Ma se le vostre piante da frutto non sono ben esposte e tendono ad ammalarsi spesso, potreste proteggerle ulteriormente spennellando rami e tronchi con della poltiglia d’argilla e equiseto (guardate il link per sapere come prepararla) che ne stimola anche la crescita.
Se avete un frutteto da produzione potreste utilizzare anche altri trattamenti biologici rinforzanti e stimolanti come il preparato a base di equiseto ed alghe brune oppure quello a base propoli ed alghe brune, il primo da dare a fine fioritura e il secondo nel mese di marzo, ma andrà benissimo anche se ripetuto prima della raccolta. L’equiseto e la propoli andranno usati sotto forma di tintura madre nella misura di 200 cc per hl, mentre le alghe brune si potranno trovare sia in forma liquida che in polvere, in forma liquida utilizzeremo 250 cc per hl, in polvere 50 gr per hl.
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