Il crisantemo in Italia non gode di ottime ‘credenziali’: è infatti pensiero comune associare questo fiore al mese di novembre e ai morti.
E’ dunque interessante scoprire come in molti paesi, soprattutto in Asia, è invece ritenuto il fiore della gioia e della felicità, da regalare in occasione di compleanni e matrimoni. Ma se questo non fosse sufficiente a riscattare il suo buon nome e a dare a questo fiore una reputazione adeguata alla sua bellezza, sappiate che il crisantemo si può anche mangiare! Cosa che a noi ortisti fa sempre piacere. Togliamo dunque il crisantemo dai camposanti e seminiamolo negli orti! Diciamo che forse è corretto seminarlo dove più desideriamo: vicino ai nostri cari, ma anche in giardino, come pure nell’orto, perché ovviamente esistono moltissime varietà di crisantemo, oltre duecento.
Il crisantemo riconosciuto da tutti come commestibile in ogni sua parte è uno solo: il Chrysanthemum coronarium o Glebionis coronaria, altrimenti detto anche ghirlanda o corona margherita. Questo crisantemo viene usato da tempo immemorabile in Asia nella preparazione di numerosi piatti. In Cina lo usano per curare il mal di testa e pensano che possa contribuire ad allungare la nostra vita e forse non hanno tutti i torti considerato che è ricco di antiossidanti, potassio, proteine, fibre, calcio, fosforo, vitamina A e vitamina C. E se i petali gialli essiccati del Chrysanthemum coronarium si prestano alla preparazione di tisane, le foglie possono essere consumate crude in insalata o cotte come fossero spinaci e come essi cucinati. Ma anche con i boccioli si possono ottenere delle tisane davvero benefiche! Infine sia i fiori che le foglie possono dare un tocco ‘esotico’ a insalate, panini e pietanze varie. Le foglie migliori sono quelle giovani, mentre i boccioli e i fiori si utilizzano crudi. Sono ottimi per mitigare i sapori troppo forti o per dare ai piatti un gusto un po’ piccante e pungente, dal gradevole retrogusto amarognolo.
Ma guardiamo adesso come coltivarlo e se il suo gusto non sarà di nostro gradimento lo sarà certamente il suo aspetto!
Esposizione e terreno – Il Chrysanthemum coronarium è un erbacea annuale appartenente alla famiglia delle asteraceae, la sua altezza può variare dai 30 ai 70 cm, emana un forte odore aromatico e ama le posizioni miti e soleggiate, tuttavia sa adattarsi bene anche alla mezz’ombra e vegeta fino a 600 m di altitudine. Il terreno ideale è fertile, sciolto e ben drenato, per questo in presenza di argilla è utile preparare una base drenante a base di lapillo o rena. E’ originario del bacino del Mediterraneo e dell’Asia orientale ed è possibile trovarlo anche allo stato spontaneo.
Semina – La cosa migliore è seminarlo a marzo o aprile in cassone o in semenzaio e poi trapiantare le giovani piante nell’orto in maggio, lasciando 35 cm circa tra una pianta e l’altra. Un’altra soluzione è piantarlo, sempre in maggio, direttamente a dimora, ma in questo caso sia la vegetazione che la fioritura avverranno tardivamente. Ovviamente tutto potrà essere anticipato se viviamo in una regione dal clima mite. Potremo seminarlo anche in autunno se in inverno le temperature si manterranno tra i 5 e 15 gradi. Ricordiamoci però che i semi necessitano di 18° per germinare e impiegano generalmente tre settimane.
Annaffiature e concimazioni – Il Chrysanthemum coronarium teme sia il troppo caldo che il troppo freddo, e tenderà ad ammalarsi se i fattori climatici diventano estremi, quindi cerchiamo di curarlo non facendogli mancare l’acqua, quando il terreno tenderà ad asciugarsi troppo e aiutiamolo con delle concimazioni periodiche a base di stallatico pellettato, se sappiamo che il nostro terreno non è abbastanza fertile.
Raccolta – Se toglieremo i germogli teneri di volta in volta, stimoleremo la pianta a produrne di nuovi. Le parti più giovani sono le più dolci, mentre le foglie più grandi e i fiori sono leggermente più amarognoli.
I semi si possono acquistare on line basterà digitare ‘semi crisantemo commestibile’ e scegliere il fornitore più convincente!
foto di 영철 이, di Eran Finkle e di 小工友 da flickr
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