Il Cornus Mas o Corniolo è una gran bella pianta in ogni stagione dell’anno. Un piacere da vedere e da coltivare. Nuvola gialla in marzo, quando prima dello spuntare delle foglie si ricopre di piccolissimi fiori gialli, graditi dalle api che producono con questi fiori un miele molto pregiato; arbusto compatto di un bel verde intenso in primavera, si riempie in estate di tanti piccoli frutti rossi commestibili che maturano in settembre/ottobre; ma anche in inverno, completamente spoglio, il corniolo riesce a farsi notare, col suo fascio di rami dalle tonalità calde, diverse da quelle di altri arbusti.
Senza poi parlare del Cornus Sanguinea o Sanguinello, i cui rami in inverno si infiammano di rosso e in primavera fiorisce in mazzetti bianchi ai vertici dei rami. Ma non addentriamoci nelle molteplici varietà del Cornus, perché quanto a bellezza ci sarebbe da restare senza fiato, restiamo invece sul nostro corniolo comune, che pur non essendo così appariscente ci regala dei frutti ricchi di vitamina C, adatti per la preparazione di marmellate, succhi di frutta e bevande oltre che per aromatizzare liquori e per preparare alcuni distillati. In verità possono essere consumati anche crudi, ma vi confesso che possono risultare piuttosto allappanti, per cui è preferibile conservarli in salamoia, come le olive, oppure sotto spirito come le ciliegie.
Vediamo adesso come coltivare il ‘nostro’ corniolo, diffuso allo stato spontaneo in tutta Italia, resistente sia alle basse temperature che alla siccità.
Come dove e quando eseguire l’impianto – L’impianto può essere eseguito in autunno o in inverno, naturalmente in qualsiasi terreno non gelato. La cosa migliore è acquistare una pianta in vaso in vivaio non più alta 150 cm, preparare una bella buca (50×50), aggiungere alla terra di scavo 2/3 kg di stallatico maturo, collocare la pianta nella buca e fare in modo che il colletto non scenda al di sotto della linea di campagna ( o livello del terreno). Premere bene la terra intorno alla pianta al fine di ben compattarla. Scavare un piccolo anello intorno alla zolla d’impianto, affinché l’acqua delle irrigazioni serva le radici e non si disperda.
Ma dove posizionarlo? Il corniolo ama il pieno sole, ma non disprezza la mezz’ombra. Resiste anche a -20°, ma soffre il caldo eccessivo, per cui al Sud è meglio posizionarlo in zone semiombreggiate. Ricordiamo inoltre che a sviluppo completo il Cornus Mas può diventare un arbusto alto circa 4 m e largo altrettanto.
Irrigazioni – Nel primo anno richiede annaffiature regolari, ma successivamente resiste bene anche alla siccità prolungata.
Concimazioni – Una volta sola al momento dell’impianto, dello stallatico maturo o se non fosse possibile reperirlo, scegliamo comunque del concime a lenta cessione.
Pacciamatura – Potrebbe essere utile sia in inverno che in estate pacciamare la base della pianta con delle foglie secche o della corteccia di pino.
Potatura – Il corniolo sopporta bene qualsiasi taglio, ma se vogliamo mantenerlo nella sua forma naturale tocchiamolo il meno possibile e a fine inverno eliminiamo soltanto i rami rotti e fuori sagoma.
Propagazione – La cosa più semplice è fare delle talee semi-legnose a giugno luglio, prelevando porzioni di rami lunghi circa 10 cm.
Curiosità – Il legno del corniolo è molto rinomato perché durissimo e adatto per fabbricare pipe, bastoni da passeggio, cancelli per l’orto, e oggetti vari. Nell’antichità era usato per fabbricare lance, frecce e raggi per le ruote dei carri. E secondo alcune leggende il cavallo di Troia fu costruito con legno di corniolo, così come il giavellotto usato da Romolo per delimitare i confini di Roma.
Foto di Leonora Enking, di Distant Hill Gardens, di flora cyclam e di Alan Buckingham da Flickr
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