Questa volta parliamo di qualcosa di dolce. Un dolce buono e naturale. Un dolce che non fa male. Parliamo della Stevia Rebaudiana, un’erbacea perenne originaria del Sud America, conosciuta per le sue proprietà dolcificanti, infatti le sue foglioline sono ricche di steviolo, un dolcificante che non influisce sui livelli di insulina e quindi adatto anche ai diabetici e, udite, udite, è privo di calorie e quindi la fa in barba a qualsiasi dieta! Ma questo non significa che il suo potere dolcificante sia scarso, anzi: è molto ma molto, superiore a quello del normale zucchero!
Grazie alla Stevia potremo fare in proprio, in casa, il nostro dolcificante naturale, usarlo per i dolci, per le bevande e per qualsiasi alimento vogliamo rendere più ‘amabile’. Come fare? Niente di più facile. Basterà fare essiccare le sue foglie in un luogo asciutto e ventilato, ma non al sole, e metterle poi in un frullatore. Ed ecco pronta la nostra ‘polverina dolcificante’ da usare al posto dello zucchero!
Ma adesso cerchiamo di capire come coltivarla. La Stevia è una pianta di piccole dimensioni, facile da coltivare anche in vaso, ma ci sono tre cose che non devono mai mancare alla Stevia: l’acqua, una buona dose di luce e una temperatura ‘amabile’ come ‘lei’.
Terreno – Il tipo di suolo influisce molto sulla Stevia: se è argilloso, le sue foglie saranno più piccole e meno dolci, se invece il terreno è friabile e ben drenato, la pianta crescerà più vigorosa e le sue foglie più ‘zuccherine’.
Clima e posizione – Piantiamo la Stevia in una posizione assolata e riparata dai venti forti. Il sole della mattina è quello più indicato, perché pure amando le temperature miti il sole cocente la sottopone ad una disidratazione eccessiva. La classica mezz’ombra molto luminosa è perfetta nel caso della Stevia. Sotto gli zero gradi la parte area della Stevia muore, quindi avremo due possibilità: ritirarla al chiuso in inverno o una volta raccolte tutte le foglie, pacciamare bene la terra (con paglia, tessuto non tessuto, foglie, ecc.) per proteggere le radici e aspettare che in primavera germogli nuovamente.
Semina – La semina della Stevia si effettua in primavera quando le temperature diventano costanti, ma ancora non troppo alte, perché la sua germinazione è abbastanza delicata: non sopporta gli sbalzi termici (le temperature devono stare tra i 20 e i 25 gradi) e il livello di umidità deve essere costante, quindi ogni giorno dovremo prevedere qualche spruzzata con il nebulizzatore. Proprio per aiutarvi in questa operazione vi suggerisco di leggere questo link sulla semina in semenzaio della Stevia Rebaudiana, molto dettagliato e ben fatto.
Trapianto – Molto più facile è andare in vivaio e acquistare una piantina da travasare in un vaso più grande (il vaso ideale è di 30 cm di diametro) o in piena terra. Ricordiamoci di creare del drenaggio sul fondo con dell’argilla espansa e di alleggerire la terra, se fosse troppo pesante, con della sabbia o altra argilla espansa.
Irrigazione – La Stevia necessita di annaffiature costanti. Ricordatevi che quando il terreno inizia ad asciugarsi è il momento di annaffiare nuovamente, ma evitiamo i ristagni di acqua.
Potatura e raccolta – Per avere un bel cespuglio compatto dovremo potare la Stevia di tanto in tanto, ma più che potare potremo dire ‘cimare’, esattamente come facciamo con il basilico. Tagliando di tanto in tanto le cime, creerà nuovi getti e al contempo resterà più bassa e contenuta. A fine stagione, dopo la fioritura, potremo tagliare l’intera parte aerea e appenderla a seccare a testa in giù al fresco. E poi polverina dolcificante a volontà!
E se non avete tempo di preparare alcunché mettete in bocca una foglia di Stevia e la vita vi apparirà più rosa, o comunque meno amara!
foto di lskrida di Huerta Agroecológica Com di umstwit e di Gabriela F. Ruellan da flickr
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