Avete qualche vaso libero sul balcone e vorreste provare una semina autunnale non troppo impegnativa? L’aglio fa al caso vostro!
Varietà – In Italia si usano essenzialmente due tipi di aglio: bianco e rosa. In autunno, tra ottobre e novembre, è preferibile seminare quello rosa, dal sapore meno forte e meno conservabile, mentre per quello bianco è meglio aspettare febbraio-marzo.
L’apparato radicale dell’aglio è molto limitato, raggiunge al massimo 30 cm, per questo è indicato anche alla coltivazione in vaso.
Terriccio – Non occorre un terriccio particolarmente concimato, ma è invece indispensabile un buon drenaggio, quindi via il sottovaso da sotto il contenitore! E mettiamo un po’ di argilla espansa sul fondo! Eviteremo così muffe e marciumi.
Semina – Dopo avere scelto la varietà, prendiamo qualche bulbo e scegliamo solo gli spicchi più grossi e sani e seminiamoli con la punta all”insù ad una profondità di circa 3/4 cm, distanziandoli tra loro 10-15 cm. Per non sbagliare e fare in fretta rileggiamo il post la semina dell’aglio in quattro mosse.
Cure colturali e annaffiature -Dopo la semina ripuliamo il terreno dalle erbacce che potrebbero crescere nel vaso, dopodiché annaffiamo solo se sarà necessario. Molto probabilmente sarà quasi inutile per gli impianti effettuati prima dell’inverno, ma molto utile per le semine primaverili, soprattutto se la stagione sarà avara di piogge. Evitiamo invece di annaffiare in prossimità della raccolta, perché potremmo comprometterne il sapore e la conservabilità. Per questo è sempre meglio sospendere le irrigazioni almeno 15-20 giorni prima della raccolta.
Durante il ciclo vegetativo, potrebbe darsi che qualche pianta vada a fiore, in quel caso conviene eliminare lo stelo fiorifero, che potrebbe sottrarre energie al bulbo in via di sviluppo.
Raccolta – Si raccoglie quando le foglie sono completamente seccate. Per facilitare questa operazione è buona regola torcere l’apparato fogliare e piegarlo quando vediamo che inizia a ingiallire, per favorire la completa maturazione del bulbo. I bulbi una volta estratti vanno fatti essiccare al sole per almeno una settimana, sopra delle stuoie, scatole o cassette, evitando che si bagnino con la pioggia e se le notti sono fresche e umide meglio ritirarli al riparo.
Se poi vogliamo conservare i nostri agli facendo delle bellissime trecce decorative potrebbe essere utile dare un’occhiata al post sulla raccolta di agli cipolle e peperoncini.
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