Si fa presto a dire potatura! Ma quando dobbiamo passare dalle parole ai fatti, la faccenda si complica molto. La potatura è una delle operazioni più difficili dell’orto, ma l’esperienza diretta è l’unico modo per imparare a praticarla.
Non credo che esista orticoltore che possa dire: non ho mai sbagliato un taglio! Prima o poi arriva per tutti il momento della resa dei conti, quello del faccia a faccia con la pianta da potare, quello della va o la spacca! In genere succedono tutte e due le cose: qualche taglio viene azzeccato, qualcuno sbagliato alla grande! Pazienza l’anno prossimo i tagli giusti aumenteranno!
Ma iniziamo con il capire che esistono molto tipi di potatura, a seconda dell’età dell’albero, ma soprattutto a seconda delle necessità che si saranno create nel corso della sua crescita.
Potatura di allevamento – viene fatta sulle piante giovani per dare loro la forma desiderata. Sarà leggera, ma decisa e meditata, servirà ad individuare i rami che dovranno svilupparsi maggiormente e quali al contrario sviluppandosi potrebbero essere d’impiccio o uscire dalla forma prescelta. Ricordiamo sempre che all’interno della pianta deve circolare aria e luce!
Potatura di produzione – si effettua una volta che il nostro albero avrà assunto una forma facile da gestire, non troppo alta, senza intrecci pericolosi e con dei solidi rami portanti, ecc… servirà per ottenere più frutti possibili, sarà nostra cura riconoscere i rami che portano le gemme a fiore e cercare di mantenerli sani, assicurando loro ‘respiro e sole’.
Potatura di ringiovanimento – si pratica su quegli alberi le cui parti sono diventate vecchie e ‘incartapecorite’, quelli che sembrano ormai giunti al ‘capolinea’ e non producono più molto, ma i cui frutti sono ottimi e gli siamo così tanto affezionati che abbatterli è per noi un sacrilegio. Ma è proprio a quel punto che non occorre pietà: i tagli dovranno essere drastici se vogliamo risvegliare le gemme nascoste che potrebbero procurare il rinnovamento della chioma. Personalmente in questi casi io chiamo qualcuno a darmi una mano, perché non ho cuore per ‘capitozzare’ (così si dice in gergo il taglio eccessivamente drastico della chioma) gli alberi. Ho avuto un pesco che con questo sistema è tornato a nuova vita! Quindi non diamo per morto ciò che morto non è!
Potatura di risanamento – questo tipo di potatura è riservata agli alberi che si sono ammalati, a quelle piante che hanno subito gravi danni: rami secchi o pesantemente compromessi che dovranno essere eliminati. Il risultato sarà un albero dalla forma un po’ stramba, ma si tratterà di salvare il salvabile e negli anni a venire cercheremo di ridare loro nuova forma e di colmare gli eventuali vuoti che si sono creati.
foto di ilpassatore.it e Leonardo Zanchi da flickr
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