L’estate nel frutteto significa essenzialmente raccolta, ma talvolta dobbiamo fronteggiare delle emergenze. Quest’anno per esempio il caldo è arrivato tutto insieme, facendo registrare fin da subito temperature superiori alla media. E i frutti, ahimè, ne hanno sofferto moltissimo!
La prima cosa da fare in questi casi è creare un invaso intorno al fusto della pianta, ovvero un anello di terra che possa raccogliere l’acqua delle annaffiature, impedendogli di ruscellare subito via, pratica che è d’obbligo per gli alberi da frutto piantati da poco, ma che può esserci di aiuto anche in caso di siccità prolungata.
Nell’effettuare la zappatura restiamo in superficie e cerchiamo di non affondare troppo la lama, per evitare di disturbare le radici dell’albero. Se abbiamo della paglia o della sfalciatura a portata di mano, utilizziamola per metterla nell’invaso e coprire la terra al piede dell’albero, per diminuire l’evaporazione dell’acqua e mantenere il suolo più umido.
Fronteggiata l’emergenza caldo possiamo dedicarci al diradamento dei grappoli per l’uva da tavola ( per ottenere grappoli più grossi e succosi ) e cimare i germogli, ovvero spuntare quei tralci che portano il grappolo, per evitare che la pianta impieghi le energie nello sviluppo fogliare invece di convogliarle nei frutti.
Effettuare la potatura a verde dell’olivo, togliendo i rametti che si sviluppano verso l’interno, oppure quelli spezzati e malformati. Controlliamo poi che non ci siano succhioni o polloni alla base della pianta, in tal caso eliminiamoli.
Per la potatura a verde delle drupacee (albicocco, pesco, ciliegio, susino, ecc.) aspettiamo di avere effettuato la raccolta dei frutti. Ma non facciamoci prendere dalla fretta! Insomma non fate come me che per arrivare prima delle ghiandaie colgo i frutti un po’ acerbi, aspettiamo invece che i frutti abbiano assunto una bella colorazione, siano morbidi al tatto e profumati.
Quest’anno ho inoltre capito fino a fondo l’importanza del diradamento dei frutti: avendo avuto una fruttificazione abbondante, ma non avendo avuto il coraggio sufficiente ad un diradamento appropriato anche se drastico, mi ritrovo con l’albicocco stracarico, con rami a rischio rottura, e frutti piccoli che faticano a maturare. Non ascolto mai abbastanza il miei consigli!
Ho 2 alberi di ciliegio di 4 anni, l’uno a fianco a l’altro. Ogni anno aspetto che facciano qualcosa ma niente, li concimo gli do acqua gli do la mia pazienza, ma niente. L’anno scorso sono spuntati due fiorellini ma quest’anno niente, mentre mio zio, che abita di fianco a me e ha un ciliegio più piccolo del mio, ha raccolto le ciliegie. Sono tentato di toglierli di mezzo perchè mi sono propio stancato, anche se adesso sono verdissimi perché li hanno potati. C’è qualcosa che posso fare?
Se i tuoi ciliegi non fiorisco, vuol dire che sono troppo giovani per sviluppare le gemme a fiore. Un’altra possibilità è che vegetino molto perché troppo concimati, e che impieghino molta energia nello sviluppo fogliare. Dovresti limitarti a somministrare loro dello stallatico maturo in autunno e ad eseguire della potatura a verde anche in estate e una potatura più importante a fine inverno. Ciao e a presto