Guardiamo bene la terra del nostro orto prima di mettere a dimora le nuove piantine. Difficile trovarsi di fronte ad un terreno “di medio impasto” come viene definito dagli addetti ai lavori, cioè perfettamente equilibrato, che non necessita di nessuna rettifica, quasi sicuramente invece dovremo arricchirlo con della sostanza organica. Per quanto questa non possa modificarne la tipologia certo ci aiuterà ad ottenere un terreno il più vicino possibile a quello ideale per nostri ortaggi. Partiamo dal presupposto che il terreno è un organismo vivente e come tale va nutrito. La sostanza organica alleggerisce e ossigena il terreno, aumenta la capacità di trattenere l’acqua e nutre tutti i microrganismi presenti nel terremo utili alla fertilità.
Per la coltivazione in vaso il problema è facile da risolvere, basta eseguire alcuni facili accorgimenti: cambiare la terra quasi ogni anno, mettere della ghiaia o dell’argilla espansa sul fondo per migliorare il drenaggio, arricchirla con dei concimi organici dotati di microrganismi e sostanze nutritive.
Per la terra dell’orto questa operazione è leggermente più complicata, non fosse altro che dobbiamo operare su larga scala. Come eseguire questa operazione? Una volta lavorato il terreno, stendiamo uno strato di 2/5 cm di sostanza organica su tutta la superficie. Bisogna abbondare se il nostro orto è di nuovo impianto o se è troppo sabbioso o argilloso, al contrario diminuiremo la quantità di concime se è da anni che viene lavorato e curato. Carriola e pala o secchio e paletta sono gli attrezzi richiesti per questo lavoro, dipende dalle dimensioni del terreno. Una volta ricoperta tutta l’area, impugniamo una vanga o una zappa e lavoriamo la sostanza organica insieme al terreno ad una profondità di circa 15 cm. o se siete più meccanizzati fresate con il motocoltivatore. Terminata questa operazione, potremo finalmente seminare.
Quale concime usare? Ottimo il compost, ma anche segatura e letame maturo. Ma questo tipo di consiglio richiede subito un nuovo post, che non mancherò di preparare. Ma ricordate: un terreno ben nutrito avrà nel tempo molto meno bisogno di essere lavorato!
foto di wisemandarine e kirstyhall da flickr
Buonasera, sono un neo coltivatore alle prime armi e sto seguendo i consigli di mio padre insieme ai vostri che trovo molto stimolanti. Stasera la mia prima domanda è : forse ho esposto il mio macerato di ortica a troppo sole e noto una discreta evaporazione dell’acqua, è normale ? Seconda ed ultima domanda : una volta ottenuto il macerato posso usare le foglie macerate appunto, per concimare il terreno? Grazie
Sicuramente sei hai esposto il contenitore in pieno sole per l’intera giornata l’evaporazione è una conseguenza naturale, magari se vedi che è eccessiva o fa molto caldo, riduci l’esposizione di qualche ora o addirittura prova la mezz’ombra. Le foglie puoi senz’altro utilizzarle per concimare. Se hai una compostiera puoi metterle con gli altri residui, altrimenti interrale per arricchire il terreno del tuo orto.
Il macerato è ottimo per i pomodori, ma ricorda: solo sul terreno e mai sulle foglie. Mentre per i cavoli c’è chi dice che il suo profumo è troppo forte e potrebbe attirare la cavolaia, quindi meglio lasciar perdere. Se hai un giardino provalo anche per i fiori, ti sarà di grande aiuto. Ciao Pietro e grazie per la fiducia.
in “Macerato di ortica: toccasana dell’orto” dici che si può scegliere se nebulizzarlo o usarlo per irrigarlo. Qui sopra invece dici che il macerato non va mai “sulle foglie”… come va utilizzato quindi?
grazie,
Walter
Non conviene usarlo sulle foglie del pomodoro! Il pomodoro odia l’acqua sulle foglie perché contribuisce all’insorgere delle malattie crittogamiche, come la peronospora, che è la sua peggiore nemica. Invece è ottimo per arricchirne il terreno, perché proprio il pomodoro potrebbe richiedere qualche concimazione supplementare.
Su tutte le altre piante che non soffrono questo tipo di problema, puoi usare tranquillamente il macerato di ortica contro afidi, ragnetti, etc.
Nell’articolo Concimazione nell’orto, come effettuarla
cosa intendete per sostanza organica?
grazie
paolo
Ciao Paolo, capiamo la tua richiesta di precisazione, perché soltanto nelle ultime due righe accenniamo a cosa ci riferiamo. In questo articolo per sostanza organica intendiamo sostanze di origine animale e vegetale, provenienti dalle stalle (letame o stallatico maturo) o dalla decomposizione di scarti vegetali o animali (compost), adatti a ricostruire l’humus, apportando sostanze minerali (azoto, potassio, fosforo, ecc.) e migliorando la struttura stessa del terreno.
L’argomento è vasto e lo affronteremo di nuovo. Seguici e, seppure attraverso piccoli post, troverai sempre ulteriori approfondimenti.
Ok per le ortiche ma se nel mio orto e nemmeno nei dintorni queste si trovano come debbo fare?
Ciao Alcide, i concimi organici adatti a fertilizzare l’orto sono veramente molti: la pollina, il letame, il compost, l’humus di lombrico, la consolida, il sovescio (o concimazione verde). Quindi l’ortica è soltanto una delle possibili soluzioni e comunque sarebbe sbagliato fosse l’unica. Quindi ti consiglio di leggerti alcuni degli articoli che appaiono nella sezione dedicata al terreno e scegliere il concime più adatto alle tue esigenze. Un saluto e buon orto!